Wednesday, Aug 3, 2022 • 15min

Ep.1 - Cosa sta succedendo a Taiwan

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Alla fine Nancy Pelosi è arrivata a Taiwan, dopo giorni di grande tensione tra Cina e Stati Uniti. Pechino aveva promesso una risposta forte: prima ha bloccato le importazioni di 180 prodotti taiwanesi, poi ha schierato i propri jet a ridosso dell'isola. La visita di Nancy Pelosi per Pechino è una provocazione e una reazione cinese era talmente attesa da spingere il presidente americano Biden a dubitare che il viaggio di Pelosi fosse una “buona idea”. Pelosi incontrerà la presidente di Taiwan e il parlamento, un affronto per Pechino che rivendica la sovranità sull'isola. La crisi in corso cambierà per sempre le relazioni tra Cina, Taiwan e Stati Uniti e finirà per influenzare anche gli equilibri globali.
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Talking about
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Speakers
(3)
Simone Pieranni
Lorenzo Lamperti
Giulia Sciorati
Transcript
Verified
Simone Pieranni
00:09
Due anni dopo il mio arrivo in
Cina
, nel duemila otto,
Pechino
e
Taipei
si accordarono per un passaggio che a suo modo era storico, avevano ripristinato i voli diretti. Fino ad allora infatti, i miei amici e conoscenti taiwanesi che volevano tornare a casa dalle proprie famiglie, dovevano per forza di cose passare da
Hong Kong
e lo facevano piuttosto spesso perché in realtà vivevano in
Cina
e non erano neanche pochi.
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00:34
Poco dopo ci fu un accordo di libero scambio e i rapporti tra Taipei Pechino, se non proprio cordiali, sembravano ormai indirizzati quantomeno alla normalità.
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00:43
È quello che chiamiamo status quo, cioè una situazione sostanzialmente cristallizzata nella quale i taiwanesi rivendicano una propria autonomia e
Pechino
rivendica una propria sovranità sull'isola. I cinesi infatti all'epoca non avevano dubbi, dicevano che
Taiwan
è nostra ma nessun cinese ha un dubbio su questo aspetto. Se è difficile generalizzare sui cinesi è assolutamente semplice farlo quando si parla di
Taiwan
.
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01:07
Soltanto che all'epoca non si prendevano neanche più di tanto sul serio perché quell'ondata di forte nazionalismo che sarebbe arrivata poi con il presidente Xi JinPing al potere dal duemila dodici all'epoca non c'era. La
Cina
era un paese che stava entrando di gran carriera all'interno del mercato globale che stava conquistando via via spazi di mercato, ma non sembrava avere alcuna velleità a livello di politica internazionale, tanto meno quella di inserirsi all'interno di confronti che potevano essere molto duri anche con gli
Stati Uniti
.
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01:36
Tant'è che all'epoca le cosiddette crisi di
Taiwan
venivano viste come qualcosa appartenente a un mondo completamente diverso. La terza crisi di
Taiwan
risaliva a più di dieci anni prima.
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01:48
Ieri sera però, l'arrivo sull'isola di
Nancy Pelosi
, la speaker della
Camera degli Stati Uniti
, ha portato un po' tutti gli analisti a parlare della quarta crisi di
Taiwan
. Siamo probabilmente di fronte a un punto di non ritorno che cambierà ancora una volta gli equilibri faticosamente raggiunti nel tempo.
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02:08
Io sono Simone Pieranni e questo è
Taiwan
perché? un podcast di Chora Media.
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02:19
Alla fine
Nancy Pelosi
è atterrata ieri alle nostre quattro e mezza più o meno del pomeriggio. Già in mattinata
Pechino
aveva cominciato a mostrare il proprio ventaglio di reazioni a disposizione. Intanto aveva stabilito un blocco commerciale su centottanta prodotti taiwanesi. Poi sono arrivati i due attacchi informatici, come era stato previsto peraltro nei giorni precedenti. Ma soprattutto la
Cina
ha predisposto due portaerei, lasciando intendere che i suoi jet non si sarebbero limitati a sorvolare lo stretto.
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02:48
Siamo piuttosto abituati a vivere alle incursioni cinesi sullo stretto di
Taiwan
, tanto che, chi si occupa di questa parte del mondo le vive quasi con indifferenza. Moltissime volte mi viene chiesto "ma hai visto i jet cinesi sullo stretto di
Taiwan
?" e la risposta di solito è "si, più o meno dal millenovecento quarantanove che accade diciamo che è quasi un'abitudine. Perché in realtà nel tempo la relazione tra
Taipei
,
Pechino
e
Washington
sia via via tinta di simbolismi, di consuetudini e anche di molta retorica.
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03:16
Questa volta però
Pechino
ha risposto in modo molto più forte che in precedenza, d'altronde lo aveva anche detto e la ragione è semplice dal punto di vista cinese.
Taiwan
e
Cina
è una visita che assomiglia molto a quella che potremmo definire una visita di stato. Significa, dal punto di vista di
Pechino
, mettere in discussione questo principio che tra l'altro anche gli
Stati Uniti
dicono di rispettare. Non è un caso che
Nancy Pelosi
, appena scesa dall'aereo, ha detto che la politica americana su
Taiwan
non cambia ma da oggi in avanti è chiaro che il clima sarà molto diverso.
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03:47
Spike Island towards oppure outfit rock Solid shot one small world war facesse Sweets and the box, ---
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Simone Pieranni
04:04
Anche perché prima del suo arrivo a
Taiwan
erano successe alcune cose.
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04:08
Intanto Biden, il presidente americano, aveva detto che il viaggio di Pelosi non gli sembrava una grande idea. Anzi, non solo, aveva detto che era l'esercito americano a non credere che fosse una buona idea. Poi Biden e Xi Jinping, il presidente cinese, hanno avuto un colloquio telefonico di oltre due ore.
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04:25
La sensazione era che i due leader si fossero accordati per una gestione del viaggio della speaker della
Camera
senza troppa tensione. È che la situazione a quel punto era diventata una questione di faccia.
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04:36
Gli
Stati Uniti
non potevano più fermare Pelosi perché in questo modo avrebbero dato l'idea di accettare le condizioni di
Pechino
e soprattutto si sarebbero dimostrati deboli nei confronti di
Taiwan
e nei confronti del resto
dell'Asia
. La
Cina
, dal canto suo, non poteva che reagire in modo più forte rispetto al passato e così la tensione è salita alle stelle. Per capire che aria si respira a
Taipei
ho sentito Lorenzo Lamperti che fa il giornalista che a
Taiwan
e che sento praticamente tutti i giorni. Quindi non potevo non chiedere un suo commento su come
Taiwan
stia vivendo il viaggio della Pelosi proprio oggi.
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Lorenzo Lamperti
05:10
Intanto, ieri sera, poco prima che atterrasse l'aereo di
Nancy Pelosi
, si è illuminato il grattacielo One on One che è l'edificio più iconico di
Taipei
con dei messaggi di benvenuto. Fuori dal Grand Hyatt anche l'hotel dove ha pernottato questa notte è stata accolta Pelosi da una folla, per lo più con messaggi di benvenuto positivi, con anche però un piccolo gruppo che protestava contro l'arrivo della speaker della
Camera degli Stati Uniti
. Pelosi è stata accolta dal ministro degli Esteri e questo diciamo che è un segnale che il cerimoniale scelto da
Taipei
non è di basso profilo e non sarà di basso profilo nemmeno l'agenda della sua visita. È previsto infatti un incontro con la presidente Zayn Guen e un pranzo con il mondo del business.
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05:52
Probabilmente ci saranno anche i manager del colosso dei semiconduttori
TSMC
, però i due impegni più sensibili sono il possibile passaggio in
parlamento
e l'incontro con uno dei leader delle proteste di Tiana Man.
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06:03
Secondo quanto risulta questi ultimi due appuntamenti sarebbero stati inseriti in agenda, più su richiesta di Pelosi stessa, con qualche perplessità del Governo Taiwanese che però insomma, ufficialmente, non può che mostrarsi soddisfatto per una visita che secondo gli ottimisti, può ampliare lo spazio di manovra diplomatico di
Taipei
.
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06:21
Ma tra i taiwanesi c'è anche chi si sente sfruttato, ancora una volta dai giochi di due potenze criticano fra loro usando come palcoscenico proprio lo stretto.
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06:30
È vero che a
Taipei
fa piacere ricevere sostegno di fronte alle pressioni di
Pechino
ma è anche vero che al centro dei desideri c'è soprattutto il mantenimento dello status quo e la visita di Pelosi probabilmente rischia di sfilacciarlo un po' questo status quo.
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06:43
I taiwanesi hanno vissuto comunque fino alla giornata di ieri senza grandi ansie quello che accadeva, non tanto per apatia o indifferenza ma per una certa dose di fatalismo e abitudine all'essere in prima linea.
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06:56
Intanto, da giovedì, quando Pelosi sarà già ripartita, a domenica la
Cina
ha annunciato esercitazioni militari in sei diverse zone al largo dell'isola principale di
Taiwan
.
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07:07
È una mossa analoga a quella avvenuta durante la terza crisi sullo stretto ma in questo caso le aree delle esercitazioni sono più vicine a
Taiwan
e in tre casi entrano addirittura nelle sue acque territoriali, un'escalation. Il Governo di
Taipei
ora vive un dilemma dal quale rischia di uscirne male comunque, cioè reagire rischiare oppure non fare nulla e concedere spazio. Diciamo che il mondo segue sicuramente con attenzione la visita di Pelosi ma i taiwanesi aspettano con maggiore ansia quello che può succedere dopo.
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Simone Pieranni
07:36
Insomma, siamo abituati ad analizzare sempre il comportamento delle grandi potenze e rischiamo poi di dimenticare chi tra queste potenze rischia di finirci in mezzo. Quello che è certo è che
Cina
e
Stati Uniti
e
Taiwan
usciranno cambiati, modificati da tutta questa vicenda.
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07:51
Del resto si tratta di una storia molto lunga. Per rimanere a un'epoca non troppo lontana c'è un fatto singolare dal quale partire, la conferenza del
Cairo
del millenovecento quarantatre. L'allora leader nazionalista cinese Chuck Ein Scheck che all'epoca si riteneva il padrone del paese e il probabile vincitore dello scontro con i comunisti, incontra Churchill e Roosevelt.
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08:11
In pratica deve presentare le richieste di
Pechino
come futura potenza vincitrice, perché si pensava che da lì a poco il Giappone avrebbe capitolato. Allora Chuck Ein Scheck ci pensa a lungo, anche perché i nazionali cinesi in realtà richiedevano moltissimi territori, anche, alcuni stati che in precedenza erano stati tributari dell'impero cinese.
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08:29
Alla fine decide però solo per due territori; la Manciuria che era stata occupata dai giapponesi e
Taiwan
che l'ultima dinastia imperiale cinese aveva ceduto a Tokyo, dopo la sconfitta nella guerra del millenovecento quattro e millenovecento cinque.
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08:43
La cosa curiosa è che all'epoca neanche Chunk Ein Scheck sapeva bene di preciso come sistemare l'affare
Taiwan
. Non sapeva cioè se sarebbe diventata una provincia autonoma, una regione controllata completamente da
Pechino
o addirittura controllata sia da
Pechino
sia dagli americani.
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08:58
Gli
Stati Uniti
dal canto loro, cambiarono molte volte idea, fino a che, quando diventò chiaro che i comunisti avrebbero sconfitti i nazionalisti in
Cina
, tornarono a vedere
Taiwan
come un avamposto asiatico fondamentale per gli equilibri della regione e quindi, da controllare. Nel corso del tempo poi
Washington
perfezionerà quella che oggi noi chiamiamo ambiguità strategica, che significa che, in caso di un attacco militare cinese,
Washington
non specifica se ci sarà un intervento diretto o meno degli
Stati Uniti
. In questo modo minacciano
Pechino
che un intervento militare americano è possibile.
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09:31
Dall'altro, sottolineano di difendere questa sorta di autonomia che
Taiwan
vive, chiedendo però a
Taiwan
di rinunciare a richieste di indipendenza che cambierebbero questo status quo. Dal millenovecento quarantatré ad oggi la questione Taiwanese ha vissuto moltissimi momenti di alti e di bassi.
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09:49
Alcuni momenti di crisi ricordano molto da vicino quanto stiamo vivendo adesso ma ci danno anche l'idea di quanto sia passato e quanto sia cambiato il periodo storico nel quale viviamo. Venticinque anni fa un altro speaker della
Camera
si era recata a
Taiwan
ma era un'altra
Cina,
era un'altra
Taiwan
ed erano anche degli altri
Stati Uniti
.
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10:07
Ma soprattutto
Washington
all'epoca concordò con
Pechino
ogni passaggio di quella visita, proprio come potrebbero aver fatto Biden e Xi Jinping nella loro telefonata di qualche giorno fa. Ma più navi da guerra ci saranno nello stretto di
Taiwan
e più jet saranno nei cieli e più probabile può essere un incidente, dal quale diventerebbe molto complicato tornare indietro. Per capire cosa significa quanto sta succedendo tra
Cina
e
Stati Uniti
, ho chiesto qualche spiegazione a Giulia Sciorati, esperta di
Asia
All'università di Trento.
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Giulia Sciorati
10:38
Un primo elemento da segnalare quando pensiamo alla visita di
Nancy Pelosi
a
Taiwan
di quest'oggi, di questi giorni è sicuramente la sua carica simbolica.
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10:49
La visita di Pelosi infatti avviene nel duemila ventidue, cinquant'anni dopo quella che era stata la visita del presidente Nixon a
Pechino
nel millenovecento settantadue. Visita che era stata momento fondamentale per determinare la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra
Cina
e
Stati Uniti
.
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11:07
Taiwan
, allora, come oggi, era stato un nodo difficile da sciogliere e infatti gli
Stati Uniti
e
Cina
erano riusciti a dare slancio alle proprie relazioni, al proprio dialogo bilaterale solo quando
Pechino
aveva di fatto preso il posto di
Taipei
all'interno del Consiglio Di Sicurezza Delle Nazioni Unite nel millenovecento settantuno, su grande sponsorship statunitense. Oggi
Taiwan
quindi continua ad essere un nodo. Se lo scorso anno, avessimo chiesto, agli studiosi taiwanesi quali sarebbero state le vere e proprie prospettive di un'invasione da parte della
Cina
continentale dell'isola, forse, le loro risposte ci avrebbero un po' sorpreso.
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11:48
Lo scenario più papabile, più probabile, infatti, dipinto dall' accademici taiwanesi, sarebbe andato a segnalare nel riconoscimento di
Taiwan
come stato sovrano, da parte delle potenze occidentali e degli
Stati Uniti
in primis, come la causa scatenante di una vera e propria incursione militare.
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12:10
Sebbene il riconoscimento, da parte degli
Stati Uniti,
di
Taiwan
, come stato sovrano indipendente dalla Repubblica Popolare Cinese, rimane comunque una grande punto di domanda e soprattutto rimane una prospettiva a lunghissimo termine. Certamente la visita di Pelosi sembra rendere più papabile questa prospettiva agli occhi di Pechino. Pechino in diverse occasioni negli ultimi anni, quando gli
Stati Uniti
si sono pronunciati, si sono dimostrati più attivi intorno alle acque di
Taiwan
, hanno rimarcato in diverse occasioni la criticità di questo triangolo
Taiwan
,
Washington
e
Pechino
, assumendo anche toni particolarmente coloriti che fino a pochi anni fa erano Tony completamente estranei alla tradizione della diplomazia cinese.
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12:58
Al centro del contenzioso, è bene ricordarlo, rimane la politica di un'unica
Cina
, un elemento che è stato fondante per lo sviluppo delle relazioni tra
Cina
e
Stati Uniti
e che vede
Taiwan
al centro.
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13:11
Certamente la visita di Pelosi ha già posto degli interrogativi riguardo quanto gli
Stati Uniti
continueranno a sostenere la politica di un'unica
Cina
e di fatto quanto invece questa andrà a perdersi. Dovesse andarsi a perdere la politica di un'unica
Cina
, ossia il riconoscimento di un unico Stato sovrano con il nome
Cina
, che è quello che ha capitale
Pechino
e di cui
Taiwan
è parte integrante del territorio in qualche modo. Rimarrà certamente un elemento che, dovesse andare a sfaldarsi, andrebbe a contribuire anche a una messa in discussione di tutte le relazioni diplomatiche tra
Cina
e
Stati Uniti
.
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Simone Pieranni
13:52
In tutto questo clima ci sono alcune certezze. In questo momento né Biden né Xi Jinping hanno bisogno di una crisi internazionale.
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14:00
Biden guarda alle prossime elezioni di
Midterm
e deve controllare l'inflazione, una crisi economica internazionale e la guerra in Ucraina, a seguito dell'invasione russa. Xì Jinping a ormai nel mirino il ventesimo congresso del
Partito Comunista
che si terrà a ottobre o quantomeno, in autunno in
Cina
e che sancirà per la terza volta il suo dominio totale sulla politica cinese.
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14:23
Ma proprio il comportamento della
Cina
di questi giorni, potrà modificare alcune cose anche all'interno degli equilibri del Partito Comunista cinese. Ma i motivi perché questa crisi possa incidere in futuro ci sono tutti e andrà controllata, seguita e analizzata giorno per giorno.
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14:44
Taiwan
perché è un podcast di Simone Pieranni prodotto da Chora Media. La cura editoriale è di
Francesca Milano
. La post-produzione e il sound design sono di Filippo Mainardi. La supervisione del suono e della musica è di
Luca Micheli
. Il producer è Alex Berengo.
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🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
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Simone Pieranni
Lorenzo Lamperti
Giulia Sciorati
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