Thursday, May 5, 2022 • 10min

Ep.84: Il cantante francese a Mariupol con i russi

Play Episode
François Mauld d'Aymée è un cantante lirico francese che non ha avuto molto successo in patria. Così, la fama è andato a cercarla in Ucraina, dove da anni combatte al fianco dei separatisti russi. Oltre a cantare e recitare, François è molto attivo sui social network, e adesso che si trova a Mariupol il suo account Facebook è un book fotografico di lui in posa tra le macerie.
Read more
Talking about
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Speakers
(1)
Cecilia Sala
Transcript
Verified
00:06
Chora
Share
Cecilia Sala
00:22
In questo momento
Mariupol
è occupata dai russi, in particolare soprattutto dagli uomini, dai combattenti dei separatisti russi.
Share
00:32
Tra di loro ce n'è uno che si chiama François D'Aime evidentemente non è nato in
Donbass
. È un cittadino francese, è un cantante lirico francese. Si è ritrovato abbastanza all'improvviso dentro questa guerra.
Share
00:46
La sua scelta era stata quella di andare con i separatisti in quella che è stata la loro guerra di indipendenza, combattuta soprattutto tra il duemilaquattordici e il duemilaquindici, che poi come guerra a bassa intensità sulla linea di contatto è andata avanti per otto anni.
Share
01:02
Lui si è trasferito a
Donetsk
e nella Repubblica Popolare Autoproclamata di
Donetsk
.
Share
01:08
In questo momento io mi trovo a
Pisky
,
Donetsk
è a circa un chilometro, è vicinissima. Qui ci sono gli ucraini. Centotrenta metri più avanti ci sono i separatisti e i russi.
Share
01:26
Sono Cecilia Sala e questo è Stories.
Share
01:35
Donetsk
è la città che François ormai otto anni fa, ha scelto come sua nuova casa e come sua nuova patria.
Share
01:43
Prima, nella sua vita precedente in
Francia
era un cantante lirico che non era mai riuscito ad avere delle occupazioni importanti e nel frattempo scriveva e faceva politica come militante dell'estrema destra francese.
Share
01:59
Lui non ha avuto successo in
Francia
, trasferitosi a
Donetsk
è diventato un eroe, un simbolo e anche un vip locale, è uno che quando cammina per la città lo fermano e gli chiedono i selfie e la sua carriera di cantante lirico lì ce l'ha avuta eccome.
Share
02:15
E adesso è il frontman della compagnia lirica di
Donetsk
e del teatro Dell'opera di
Donetsk
.
Share
02:27
Lui dopo il ventiquattro febbraio, dopo che è iniziata l'invasione, si è ritrovato a combattere per la
Russia
in questa guerra molto più pericolosa, molto più ambiziosa dal punto di vista militare.
Share
02:40
E poi si è ritrovato a
Mariupol
è uno che usa tantissimo i social network, che non si è mai nascosto e ci arrivano le sue immagini.
Share
02:49
E attraverso i suoi canali social, lui usa anche Facebook, nonostante, come sapete, in Russia Meta sia considerata un'organizzazione eversiva, lui continua ad utilizzarlo oltre ad utilizzare tutti i social russi.
Share
03:09
Ci sono le sue foto da
Mariupol
e sono spesso delle foto in posa. Lui oltre a combattere, oltre alla fama di cantante lirico a
Donetsk
è diventato un attore molto famoso. Un attore che nei film propagandistici e patriottici in terra ho dei soldati sovietici ai tempi della seconda guerra mondiale. Oppure i separatisti di oggi nei vari film che hanno girato i separatisti per celebrare le loro azioni, la loro campagna militare e anche politica.
Share
03:45
La sua storia è utile anche per inquadrare un tema da quando è cominciata la guerra il ventiquattro febbraio, quando abbiamo parlato di foreign fighters che combattono dalla parte della
Russia
, facevamo riferimento soprattutto ai combattenti reclutati in Siria.
Share
03:59
Ma ci sono foreign fighters occidentali che combattono dalla parte della
Russia
esattamente come ci sono foreign fighter occidentali, ovviamente, che combattono dalla parte
dell'Ucraina
.
Share
04:10
Quelli che combattono dalla parte della
Russia
sono un'eredità di una guerra molto diversa e di quello che è successo da queste parti in
Donbass
nel duemilaquattordici.
Share
04:21
Di questi casi il caso italiano più famoso, probabilmente quello di Palmeri. François, è un po' il Palmeri francese.
Share
04:29
Palmeri aveva avuto molti problemi in
Italia
questioni legate allo spaccio, al mondo, ultras sospetti legati ad alcune rapine.
Share
04:38
A
Lucca
, Lui è di
Lucca
ed era ultrà della Lucchese, lo chiamavano il generalissimo.
Share
04:47
Lui andò subito in
Donbass
combattere a
Lugansk
, con il battaglione KGB e diventò molto famoso in quel momento in
Italia
. E faceva un racconto delle sue gesta eroiche, del fatto che appunto era un'operazione eroica, perché erano molto poco e male armati.
Share
05:04
Poi i russi a questo hanno provveduto, ma lui si fece un video molto famoso in cui facevo vedere che il suo primo giubbotto antiproiettile era fatto di libri, quindi era anche piuttosto inutile.
Share
05:19
La storia di François è una storia ancora più misteriosa di quella di Palmeri, ad esempio, di lui si sa che ha lavorato come contractor, quindi come miliziano privato, come soldato privato in
Iraq
, ma non si sa molto più di questo. Non ci sono altri dettagli.
Share
05:36
Si sa che era un militante dell'estrema destra e dell'estrema destra, affezionata al misticismo e al romanticismo, che vede la guerra come un atto romantico e appunto che la sua più grande passione era la lirica. E lui voleva sfondare in quel settore.
Share
05:56
La storia di François è interessante secondo me, per due ragioni. Lui è un esempio perfetto di qualcuno che ha scelto la guerra e che ha scelto la guerra lontana, in cui avrebbe potuto non sentirsi coinvolto direttamente, anche per scegliere una nuova comunità, per cominciare da zero, per avere molte più chance di successo, di dare un senso alla propria vita, di avere un ruolo rispetto anche se fosse rimasto a casa.
Share
06:24
E questa è una cosa che lui ha in qualche modo anche fatto capire, lasciato intendere. E appunto, non è l'unico. Molti degli occidentali che si sono trasferiti a
Donetsk
e
Lugansk
non sono solo diventati dei combattenti dei separatisti.
Share
06:39
Sono diventati dei veri e propri eroi, degli idoli, dei vip di quelle comunità.
Share
06:45
Non vi posso far vedere le foto, ovviamente, ma potete cercarlo su Facebook. E lui è l'attore più famoso della Repubblica Autoproclamata di
Donetsk
e nonostante tutte le difficoltà, i set in cui lavora, le foto, le luci, insomma, è tutto davvero molto curato.
Share
07:07
E lui è probabilmente molto soddisfatto di questa sua nuova vita. O comunque lo sembrava. Non sappiamo, probabilmente non sapremo mai non possiamo entrare nella sua testa.
Share
07:19
Se anche il fatto di essersi ritrovato a combattere a
Mariupol
in una situazione molto più pericolosa é molto più, difficile come quello attuale gli piaccia e lo avesse messo nel conto.
Share
07:32
L'altro tema interessante che pone la storia di François è la confusione dei fascisti rispetto alle guerre moderne rispetto alle guerre più recenti.
Share
07:42
Come sapete anche in questa guerra, c'è una parte di estrema destra che sta con
l'Ucraina
, ad esempio, sta con il battaglione neonazista Azov. Come sapete, molti degli uomini del battaglione Azov sono asserragliati nei sotterranei dell'acciaieria
Azovstal'
e rischiano di essere stanati anche da François, anche da un fascista, da un altro fascista che però sta con i separatisti.
Share
08:06
Un'altra parte, appunto, sta con i separatisti. Questa cosa non è la prima volta che accade.
Share
08:13
Per esempio quando c'è stata la guerra civile
Jugoslavia
, anche lì l'estrema destra era molto divisa. Qualcuno si è unito alle forze armate serbe, altre a quelle croate, perché da una parte c'era una destra che piaceva ad alcuni fascisti.
Share
08:27
C'era la
Serbia
che aveva un'identità nazionale forte e chiara, una forte dimensione conservatrice. Una forte sintonia con la chiesa é anche, diciamo, un assetto statale abbastanza autoritario, uno stato forte, uno stato duro.
Share
08:43
Dall'altra parte c'era la
Croazia
che aveva un'idea di nazione forte, anche romantica e più idealista. E questa scissione tra i fascisti per l'ordine, lo stato forte, la conservazione e il fascisti per il misticismo, più idealisti, più romantici.
Share
09:01
C'era stata allora, c'è stata successivamente e c'è anche nella spaccatura dell'estrema destra, rispetto a quale delle parti se l'aggressore la
Russia
o l'aggredito
l'Ucraina
a sostenere in questo momento.
Share
09:15
Di sicuro François fa parte dell'estrema destra, violenta, fascista, dell'ala diciamo romantica. Anche in questa guerra i neofascisti italiani stanno sia da una parte che dall'altra.
Share
09:29
Noi ci sentiamo domani.
Share
09:38
Stories è un podcast di Cecilia Sala prodotto da Chora Media.
Share
09:42
La cura editoriale di
Francesca Milano.
L'advisor
Pablo Trincia
, la producer
Monica De Benedictis
, la post-produzione il sound design sono di Daniele Marinello. La sigla la supervisione del suono della musica sono di
Luca Micheli
.
Share
Add podcast
🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.38.1
Cecilia Sala
BETA
Sign in
🌎