Monday, May 2, 2022 • 11min

Ep.81: La linea del fronte in Donbas

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Lyman è esattamente sulla linea del fronte dell’offensiva russa nell’est, in uno dei punti più caldi del Donbas. La metà della popolazione è scappata, e chi resta è costretta a correre nei bunker a ogni nuovo attacco dell’artiglieria russo. Tutti i cellulari qui vengono messi in “modalità aereo” perché chiunque venga intercettato può diventare un bersaglio. A chi ha perso tutto qui in città interessa poco di chi avrà la meglio, quello che adesso desiderano è che smettano i colpi dell’artiglieria.
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Talking about
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Speakers
(1)
Cecilia Sala
Transcript
Verified
00:06
Chora
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Cecilia Sala
00:14
Sono arrivata in Donbass e sto andando a
Lyman
.
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00:48
Lyman
in questo momento è esattamente sulla linea del fronte dell'offensiva russa nell'est è uno dei punti più caldi del
Donbass
.
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00:58
I russi si trovano al nord della cittadina, gli ucraini nel sud.
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01:02
Arrivare a
Lyman
non è semplicissimo.
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01:05
C'è un fiume che passa a sud della città ma in tutta l'area di nove ponti che c'erano sette sono stati fatti saltare dagli ucraini per rallentare l'avanzata dei russi o provare a impedirla.
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01:18
Uno, quello ferroviario, è stato bombardato invece dai russi.
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01:23
Il ponte che io attraverso è l'unico rimasto in piedi.
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01:26
I russi si stanno muovendo piuttosto velocemente.
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01:30
La metà della popolazione è scappata da
Lyman
.
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01:33
Rimangono circa quattordicimila persone, mi ha detto il capo locale della
polizia
.
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01:44
La situazione è precipitata nella notte tra sabato e domenica.
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01:48
I colpi di artiglieria si sentivano. I russi dall'alto, la risposta ucraina dal basso, dal sud.
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01:55
Si sentivano già da giorni, ma nella notte tra sabato e domenica sono diventati molto vicini.
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02:01
Hanno colpito alcune case, alcuni edifici del comune
dell'Amministrazione Locale
.
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02:06
Tutti i gruppi di persone rimangono, stanno all'aperto finché possono, finché i colpi non sono troppo vicini, ma restano accanto all'ingresso di un bunker.
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02:24
Sono Cecilia Sala e questo è Stories. Un podcast di Chora Media che vi racconta una storia dal mondo, ogni giorno.
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02:45
Nella notte tra sabato e domenica quello che è successo è che a mezzanotte viene colpito e distrutto un club nella città di
Lyman
.
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02:54
Sprofonda e diventano pericolosi anche i sotterranei poi dalla mezzanotte questo primo bombardamento fino alle quattro di mattina una signora che ho incontrato in un bunker di
Lyman
mi ha detto che facevano male le orecchie e che non c'è stato un momento di attesa tra un colpo e un altro.
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03:14
E mi ha detto: "è molto peggio di quello che senti adesso. Le pause sono al massimo di pochi minuti prima che ricomincino i colpi dell'artiglieria o i fischi dei missili".
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03:36
Qui a
Lyman
è importante fare una cosa appena si arriva ed emettere la modalità in aereo, perché persone in gruppo e in movimento possono essere intercettate e diventare un obiettivo.
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03:49
Questo in generale è importante. Tutte le zone dove i russi sono vicini in questo momento in
Donbass
.
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04:08
Quello che avete appena sentito è Yura, e la sua è una delle case che sono state distrutte nella notte tra sabato e domenica a
Lyman
.
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04:16
Lui mi ha raccontato quello che è successo e poi ha detto: "Non mi importa se sono stati i russi, se è l'attacco dei russi o se sono stati gli ucraini. Se è la risposta dell'artiglieria
Ucraina
da sud. Per me possono essere stati anche i cinesi. L'unica cosa che conta è che io ho perso tutto".
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04:41
Yura, si trova in una situazione apparentemente particolare, ma che in realtà è molto comune da queste parti.
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04:52
La sua ex moglie e sua figlia vivono in
Russia
e suo figlio che combatte con l'Esercito Ucraino.
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04:60
A lui interessa poco chi prenderà la città, basta che smettano i colpi dell'artiglieria.
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05:28
In questo momento i colpi dell'artiglieria si sentivano molto vicini.
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05:31
Si è sentito anche il fischio di un missile che poi è caduto a sud, poco a sud del confine della città di
Lyman
.
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05:44
Sono dovuta correre in un bunker, ci si muove per la città avendo sempre nel proprio raggio visivo il primo bunker dove correre, se fosse il caso.
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05:56
Sono dovuta rimanere un po' perché L'intensità non diminuiva.
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05:60
E nel bunker di questo appartamento ci sono persone che dalla mattina di domenica si sono organizzati, hanno fatto degli scatoloni, hanno portato via lo stretto indispensabile dai loro appartamenti.
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06:12
Si sono messi a cucinare nei momenti in cui i rumori dei colpi non erano troppo intensi per poi avere qualcosa da mangiare.
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06:19
Se, appunto per un periodo anche lungo non potessero risalire ai piani alti.
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06:25
Ci sono diciassette persone che si sono spartite i cunicoli dei sotterranei e che da adesso fino a quando la situazione non migliorerà, se migliorerà, vivranno qui.
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06:43
E a proposito di quello che dicevo poco fa una di queste persone si chiama Valentina.
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06:48
Sta dalla parte dei russi. Abbiamo iniziato a parlare con lei con sua figlia adolescente, che ha un cappuccio di peluche con le orecchie da orso.
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07:03
Lei non vuole lasciare
Lyman
, qualsiasi cosa succeda ma se fosse costretta, se fosse allontanata, eventualmente anche contro la sua volontà.
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07:12
Ad esempio, se i combattimenti dovessero arrivare strada per strada dentro la città, in questo caso andrebbe in
Russia
o in
Bielorussia
e non verso ovest, rimanendo in
Ucraina
.
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07:23
Lei ammette che questa guerra l'hanno cominciata ai russi, ma ad esempio fa vedere dei video che le hanno mandato degli amici dalla
Russia
, in cui si dice che a Mariupol' non è successo nulla, che non è morto nessuno, che quelle vittime sono finte, che sono una messa in scena dell'Esercito Ucraino.
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07:41
Lei dice e io queste cose non le posso dire, perché se no rischio anche di finire in carcere.
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07:48
A questo punto si alza un altro ragazzo che vive nella stessa palazzina che è un suo vicino di casa con cui adesso si trova a vivere molto più vicina, visto che sono tutti insieme nel bunker.
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07:60
Si alza e dice: "Veramente tu stai raccontando queste cose a una giornalista? Se fossi in
Russia
ti vorrei proprio vedere, a dire il contrario. A dire che Mariupol' è stata bombardata, che il reparto maternità è stato bombardato, davanti a un giornalista.
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08:21
Ovviamente anche a
Lyman
ho incontrato persone che tifano per la resistenza, che detestano i russi per aver iniziato questa guerra e magari non tutti li detestavano anche prima.
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08:33
Ma se diamo più spazio alle parole di Yura, alle parole di Valentina è perché sono parole nuove rispetto ai racconti che ho raccolto fino a questo momento tra
Odessa,
Mykolaïv.
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08:45
Le voci che ho raccolto da
Cherson
, a
Kiev
, a
Černivci
.
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08:50
Qui la guerra va avanti da molti anni, anche se era una guerra a bassa intensità.
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08:55
Ci sono più filorussi e c'è più stanchezza rispetto alla guerra che voglia di resistere e di vincere, come nella maggior parte del resto
dell'Ucraina
.
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09:04
E ci sono molti più rapporti personali con la
Russia
, i familiari che nel resto
dell'Ucraina
.
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09:19
L'ultima voce che avete sentito è quella di Natasha che chiacchierava e fumava in strada nonostante i colpi dell'artiglieria fossero più o meno continui in quel momento.
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09:29
Iniziamo a parlare, lei all'inizio molto tranquilla, poi a un certo punto cambia tono di voce quando dice come è dislocata alla sua famiglia.
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09:39
Lei ha una sorella che vive in
Russia
, una sorella che vive nella repubblica popolare autoproclamata di
Doneck
, la repubblica dei separatisti filorussi e sua madre di ottantasei anni che vive come lei a
Lyman
, che si sente
Ucraina
, che non vuole andarsene da casa sua e che non augura la vittoria ai russi.
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09:59
Anche lei, come Yura, non sa cosa desiderare come vuole che vada a finire.
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10:05
Per la sua famiglia sarà un enorme problema e un'enorme tragedia in entrambi i casi.
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10:10
E ha chiuso la conversazione dicendo: "È semplicemente uno schifo che due popoli slavi si ammazzino tra di loro in questo modo".
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10:21
Noi ci sentiamo domani.
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10:23
Io però ho anche una piccola informazione di servizio da dare, che dal nove maggio, Stories sarà in esclusiva solo su Spotify.
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10:31
Sempre libero, aperto, gratuito, ma solo su Spotify.
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10:40
Stories è un podcast di Cecilia Sala prodotto da Chora Media.
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10:44
La cura editoriale di
Francesca Milano.
L'advisor
Pablo Trincia
, la producer
Monica De Benedictis
, la Post-produzione, il sound design sono di Daniele Marinello. La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di
Luca Micheli
.
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Cecilia Sala
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