Wednesday, Apr 13, 2022 • 7min

Ep.70: Shanghai si arrabbia

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A Shanghai vivono 25 milioni di abitanti, la città è grande cinque volte Roma ed è la più ricca della Cina. Ci sono oltre 130.000 casi Covid ed è la peggiore crisi sanitaria dai tempi di Wuhan nel paese della politica “zero casi”. Il risultato è un lockdown che ha portato una crisi in città: è difficile trovare cibo e acqua, le famiglie vengono separate e chi è stato chiuso nei centri non sa quando potrà uscire. Per questo Shanghai protesta (sui social), e questa volta le autorità non possono fare finta di niente.
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Talking about
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Speakers
(3)
Cecilia Sala
Alessandro
Simone Pieranni
Transcript
Verified
00:06
Chora.
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Cecilia Sala
00:18
Quelle che sentite sono le voci degli abitanti di
Shanghai
.
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00:23
A
Shanghai
vivono venticinque milioni di abitanti è grande cinque volte a
Roma
ed è la più ricca città della
Cina
.
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00:30
Il video è un po' inquietante è girato di notte, c'è una luce abbastanza spettrale e si sentono queste voci, questi lamenti.
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00:38
Dalle finestre una delle frasi che viene urlata è: questa cosa non può durare.
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00:44
Gli abitanti di
Shanghai
erano già stati in lockdown a marzo e quelli erano dei lockdown parziali e localizzati ma le persone in isolamento erano comunque moltissime.
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00:53
Perché funzionava così bastava una persona, non una con cui avevi avuto un contatto stretto, ma una che semplicemente risiede nel tuo stesso quartiere ecco bastava che risultasse positiva e anche tu eri costretto a chiuderti in casa.
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01:06
Poi è arrivato il lockdown vero e proprio, per tutti.
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01:10
Dall'inizio di marzo i casi sono cresciuti rapidamente e adesso hanno superato quota centotrentamila.
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01:19
Noi in
Europa
abbiamo iniziato ad allentare le restrizioni quando in proporzione ai numeri da noi erano ben peggiori ma queste cifre sono altissime rispetto ai parametri cinesi, cioè i parametri di un paese che ha adottato la politica della tolleranza zero.
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01:33
Infatti per la
Cina
si tratta della peggiore crisi dai tempi di Wuhan.
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01:38
Il punto è che rispetto ai tempi di
Wuhan
, oggi di quei centotrentamila casi, gli asintomatici sono il novantasette percento e i decessi sono zero.
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01:48
Ma se hai il covid, anche se stai bene e non hai sintomi oppure hai solo un raffreddore, non puoi restare a casa tua.
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01:54
Devi trasferirti in un centro, in un grande capannone con migliaia di persone da cui non sai bene quando potrai uscire.
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02:02
Adesso, la cosa interessante è che a
Shangai
sta succedendo un evento raro.
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02:07
I cinesi sono arrabbiati con le autorità, si lamentano urlando dalle finestre, ma soprattutto online.
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02:12
E i video e i posti sono talmente tanti che sono molto difficili da bloccare.
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02:18
È una ribellione soft e sta funzionando.
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02:25
Sono Cecilia Sala e questo è Stories.
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02:33
La rigidissima politica, zero casi covid, decisa dal
Governo
della
Repubblica Popolare
ormai dura da parecchio.
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02:39
Ha comportato restrizioni dure con effetti collaterali anche molto gravi e qui ne avevamo raccontati alcuni tempo fa nell'episodio che si chiama: una città fantasma in
Cina
.
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02:50
La città era Xian, i casi covid erano davvero pochissimi all'epoca e anche in quel caso i morti ovviamente erano zero.
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02:57
Però uscire di casa era vietato anche se eri rimasto con il frigo vuoto.
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03:01
E un ragazzo sceso in strada per cercare qualcosa da mangiare era stato aggredito e picchiato dai poliziotti.
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03:07
Poi c'erano stati vari episodi di persone con malattie gravi rifiutate dagli ospedali.
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03:12
E avevamo raccontato la storia di un uomo morto di infarto per questo e di una ragazza incinta che aveva perso il bambino.
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03:21
Adesso a
Shanghai
è difficilissimo trovare cibo e acqua.
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03:25
Lo scrivono gli abitanti sui social e lo ha raccontato un ragazzo italiano che si trova li'.
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03:30
Lui si chiama Alessandro, quella che state per sentire la sua voce ed è stato intervistato da Simone Pieranni del Manifesto.
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Simone Pieranni
03:36
Senti, tu un po' di mandarino lo mastichi, no se ho capito bene? Hai avuto modo un po' di capire che cosa pensano quelli che stanno lì con te, come te la vivono? Se vabbè, magari fanno di necessità virtù pure loro, immagino.
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Alessandro
03:50
Se io ho avuto qualche conversazione con dei signori, magari un po' più anziani che la cosa che mi ha colpito di più era questo signore che mi sta dicendo qua c'è il cibo gratis, il cibo gratis.
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04:03
Sono contento. Da quel che deduco ed è una deduzione personale perché non ho parlato con troppe persone, comunque la maggior parte della gente, non vuole essere qua.
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04:12
Però le persone un po' più anziane che sono in una situazione difficile a casa, anche perché poi bisogna tenere in considerazione che adesso a
Shanghai
fuori, fuori da questi centri è difficilissimo ottenere cibo e acqua.
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04:23
La gente si sta dando per cercare di ricevere delle deliveries con della frutta, della verdura, della carne, uova è quasi quasi impossibile.
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Cecilia Sala
04:33
Alessandro vive in un grande capannone insieme a migliaia di altre persone.
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04:37
Ce ne sono molti di questi capannoni in giro per
Shanghai
.
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04:41
Si dorme sulle brandine e non si può uscire, ma viene concessa un'ora d'aria all'aperto.
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04:46
Stare lì ovviamente non è una scelta ed è una specie di detenzione soft dura finché non riesce a fare un doppio tampone a dimostrare che sei negativo.
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04:54
Ma le persone nei centri sono moltissime, le file e le attese sono lunghissime e quindi non sai mai quando potrai uscire.
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05:03
Quindi, sul social cinese
Weibo
, gli abitanti di
Shanghai
hanno riversato la loro rabbia e la loro frustrazione.
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05:09
Perché non ne possono più di vivere nei centri, perché il lockdown è arrivato all'improvviso e le persone non hanno avuto tempo e modo di fare scorte.
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05:18
Per questo adesso ci sono malati che non dovrebbero interrompere il ciclo di cure, ma hanno finito le medicine e persone che devono saltare i pasti e devono razionare cibo e acqua.
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05:30
Poi sono stati pubblicati online a video come questo.
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05:37
Il post che lo accompagna dice che i bambini, se sono positivi al covid, vengono separati dai genitori.
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05:46
I vertici della Repubblica Popolare sanno che c'è un problema e negli scorsi giorni sono cominciati ad arrivare gli aiuti.
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05:53
Gli aiuti sono dei pacchi alimentari con sopra scritto, Il
Partito Comunista Cinese
è buono, ma sempre su
Weibo
moltissimi utenti scrivono che arrivano tardi e sono pochi, che loro e i loro conoscenti non li hanno ricevuti.
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06:10
A
Shanghai
quasi tutti gli uffici hanno chiuso e si è parzialmente fermata la produzione.
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06:15
Per esempio le fabbriche di
Volkswagen
e di
Tesla
sono ferme, ma questo non vale per tutte le fabbriche.
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06:21
Ad esempio la fabbrica di un famosissimo produttore di microchip di
Taiwan
e in funzione.
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06:26
Ma se nei primi giorni gli operai potevano tornare a casa a lavarsi e cambiarsi adesso devono rimanere chiusi dentro, lavorare e per il resto arrangiarsi.
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06:37
Non tutti sono rimasti zitti e alcuni di questi lavoratori hanno parlato con il Wall Street Journal.
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06:43
E questo è solo l'ultimo degli esempi.
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06:45
Le lamentele degli abitanti di
Shanghai
, questa volta sono state talmente tante, talmente diffuse che non si potevano né censurare né ignorare.
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06:54
Ci hanno fatto capire che in
Cina
esistono molte persone a cui la politica degli zero casi non piace.
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06:59
O meglio, ovviamente, gli effetti della politica degli zero casi non piacciono.
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07:04
Si sono fatti sentire, hanno ottenuto un risultato, questa settimana le autorità hanno promesso l'allentamento delle misure e questo nonostante i casi non stiano diminuendo.
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07:14
Nella pratica non si è ancora visto nulla, ma quando succederà, se succederà, sarà un segnale importante e sarà un piccolo grande cambiamento.
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07:32
Stories è un podcast di Cecilia Sala, prodotto da Choramedia. La cura editoriale è di
Francesca Milano
L'advisor è
Pablo Trincia
, la producer è
Monica De Benedictis
, La Post-produzione e il sound design sono di Daniele Marinello. La sigla e la supervisione del suono e Della musica sono di Luca Mi Cheri.
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