Kamran Manafly ha 28 anni ed è un insegnante di geografia al liceo numero 498 di Mosca. Il clima nella sua scuola, come in tutte le altre, è cambiato quando è cominciata l’invasione. I suoi studenti gli facevano domande sulla guerra, lui aveva l’ordine di non rispondere se non ripetendo “le linee guida” diffuse dal governo centrale su come raccontare “l’operazione speciale” ai ragazzi. Ha detto che non era a suo agio con questa imposizione, e come lui molti altri insegnanti.
Quando ha provato a tornare in classe, c’erano dei dei poliziotti che lo aspettavano per impedirglielo e, dietro a quei poliziotti, gli sguardi increduli dei suoi studenti.