Monday, Mar 21, 2022 • 7min

Ep.53: La strana alleanza delle milizie ucraine

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Dalla parte dell’Ucraina — pronte a combattere contro i russi — ci sono contemporaneamente milizie ebraiche, milizie islamiste, milizie di anarchici, gruppi armati antifascisti e milizie neonaziste. Tra queste la più importante è il battaglione Azov, una organizzazione di estrema destra che è stata inglobata nella Guardia Nazionale ucraina. Al governo di Kyiv serve perché conosce bene il territorio, è organizzata e capace militarmente, anche se tra Zelensky e il battaglione i rapporti non sono mai stati buoni.
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(1)
Cecilia Sala
Transcript
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Cecilia Sala
00:00
Chora
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00:27
Venerdì abbiamo parlato di Kadyrov e dei suoi uomini, cioè dei ceceni che combattono per Putin. Quelli che state sentendo adesso sono loro. Gridano Allah Akbar e sparano dentro
Mariupol
.
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00:44
In quella puntata l'episodio cinquantadue abbiamo parlato di Kadyrov e delle milizie che combattono dalla parte dei russi.
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00:51
E abbiamo detto che anche se le milizie non hanno ancora un ruolo predominante e i combattimenti sono ancora soprattutto tra eserciti regolari alle milizie bisogna cominciare a guardare con più attenzione, perché quando la guerra di terra si sposta dalle campagne, e dai confini dei centri abitati ed entra dentro i centri abitati, allora le milizie diventano molto importanti.
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01:14
È esattamente quello che è successo questo fine settimana.
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01:18
Il lunghissimo assedio di
Mariupol
è finito e adesso la guerra è già dentro alcuni quartieri della città e si combatte casa per casa e strada per strada. Gli uomini di Kadyrov a
Mariupol
combattono contro i soldati ucraini e poi combattono contro il
Battaglione Azov
.
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01:42
Sono Cecilia Sala e questo Stories, un podcast di Chora Media che vi racconta una storia dal mondo ogni giorno.
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02:04
Kadyrov già da settimane usando alcuni canali Telegram, ha promesso migliaia di dollari a chiunque gli porti lo scalpo di un uomo del Battaglione Azov.
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02:13
Noi, come ci eravamo detti nell'ultima puntata oggi parliamo un po' delle milizie, sia locali che straniere, che combattono invece dalla parte degli ucraini.
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02:22
Il Battaglione Azov è una milizia di estrema destra. Loro in realtà dicono che solo il dieci quindici per cento dei combattenti hanno simpatie neonaziste, ma non sono credibili.
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02:33
Infatti il loro simbolo, che rappresenta una trappola per lupi stilizzata, è un simbolo medievale, ma nel ventesimo secolo era il simbolo dei nazisti; cioè era il simbolo dei nazisti prima che lo sostituissero con la svastica.
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02:47
Il
Battaglione Azov
poi celebra Bandera, cioè un ultranazionalista ucraino che ha collaborato con il terzo reich durante la Seconda Guerra Mondiale.
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03:04
Quelli che avete appena sentito qui sono gli uomini del
Battaglione Azov
, che sparano contro i blindati russi. Siamo sempre a
Mariupol
. Il battaglione si è formato nel due mila quattordici in una cittadina molto vicina a
Mariupol
, a quaranta chilometri.
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03:20
Ha combattuto contro i separatisti filorussi nel
Donbass
nel momento in cui da entrambe le parti sono stati commessi crimini di guerra e il battaglione Azov ha commesso alcuni di questi crimini.
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03:33
Adesso, come sapete,
Mariupol
è una conquista a cui Putin tiene molto. Prenderla, gli permetterebbe di collegare le due repubbliche dei separatisti filorussi che sono nel
Donbass
alla
Crimea
, che lui già occupa dal duemila e quattordici. E poi
Mariupol
è una città portuale e gli darebbe il controllo del mare d'Azov, cioè proprio quello che dà il nome al
Battaglione Azov.
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03:57
Non significa che siano amici politici, non lo sono affatto e ci arriviamo tra poco, ma dal punto di vista militare al
Governo
di
Kiev
il Battaglione Azov serve. Conosce bene il territorio e rispetto ad altre milizie è meglio organizzata e più capace. Quindi, per decisione delle istituzioni di
Kiev
il battaglione non è neanche più una milizia autonoma, ma è stato addirittura inglobato nella
Guardia Nazionale Ucraina
.
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04:24
Quindi i neonazisti in
Ucraina
ci sono? Assolutamente sì. Il
Battaglione Azov
non è neanche l'unico esempio. C'è un altro gruppo famoso che è meno potente e meno numeroso del Battaglione Azov e si chiama Pravy Sektor, cioè settore destro. Ma se la domanda è i neonazisti in
Ucraina
sono maggioranza o sono al potere? Decisamente no.
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04:48
Gli uomini del
Battaglione Azov
sono circa duemila uomini dal punto di vista militare, duemila uomini che sono capaci di combattere sono un numero rilevante, dal punto di vista politico non lo sono. Infatti poi le formazioni di estrema destra nel Parlamento Ucraino hanno il due per cento e gli uomini del
Battaglione Azov
hanno un pessimo rapporto con Zelensky. Nel recente passato lo hanno addirittura minacciato.
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05:15
In questo momento in
Ucraina
e dalla parte
dell'Ucraina
contro i russi combattono contemporaneamente milizie neonaziste, milizie ebraiche, milizie di anarchici e milizie di gruppi antifascisti volontari, di cui molti sono veterani, che vengono da paesi europei o dal
Canada
o dagli
Stati Uniti
e anche milizie islamiste. È una guerra ed è un casino.
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05:42
Adesso per inquadrare quest'ultima parte servirebbe avere ascoltato l'episodio cinquanta due la puntata prima di questa, ma secondo alcuni rapporti, quindi non sono informazioni verificate, a combattere in
Ucraina
contro i russi sarebbe arrivato anche un leader jihadista.
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05:57
Lui si chiama Abdul Hakim Al-Shishani e ha combattuto in
Cecenia
e in
Siria
e appunto nell'episodio cinquantadue. Avevamo parlato delle milizie siriane o cecene pro Putin.
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06:10
Al-Shishani non sappiamo se sia davvero in
Ucraina
, ma la cosa importante è sapere che non è impossibile che cose del genere accadranno.
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06:18
Ovviamente il leader jihadista non ha come priorità l'indipendenza
dell'Ucraina
, ma la presenza di alcune milizie straniere attira altre milizie straniere con cui ci si era combattuti altrove e per altre ragioni. Per un jihadista ammazzare il suo nemico ceceno, siriano o russo è un piacere che questo avvenga sul territorio ucraino, o in qualsiasi altro angolo del mondo.
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06:40
Il fatto è che questa è una guerra in stile novecentesco, ma noi non siamo nel Novecento. Nel duemila e ventidue la galassia dei gruppi armati, delle persone che sanno combattere e vogliono farlo, persone che sono o potrebbero arrivare a combattere in
Ucraina,
è molto variegata e complessa, e noi non dobbiamo trovarci impreparati e non dobbiamo rischiare di farci manipolare dalle informazioni di questo genere che girano, e per questo di questo tema qui continueremo a parlare.
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07:14
Stories è un podcast di Cecilia Sala, prodotto da Chora Media. La cura editoriale è di
Francesca Milano
, l'advisor è
Pablo Trincia
, la producer è
Monica De Benedictis
, la post-produzione e il sound design sono di Daniele Marinello, la sigla e la supervisione del suono e della musica sono di
Luca Micheli
.
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Cecilia Sala
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