Wednesday, Mar 9, 2022 • 8min

Ep.45: Lo stallo

Play Episode
Archiviata la possibilità di una guerra lampo, Putin passa al piano B: aspettare. Spera che il tempo sia suo alleato, perché con il tempo si abbassa l’attenzione mediatica internazionale, si abbassa il morale della resistenza ucraina e si alza il livello di fame della popolazione rimasta a Kyiv. A quel punto, la capitale potrebbe cadere nelle mani russe per sfinimento. Già adesso in città c’è allarme per le scorte alimentari.
Read more
Talking about
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Speakers
(1)
Cecilia Sala
Transcript
Verified
00:06
Chora.
Share
Cecilia Sala
00:24
Ieri l'abbiamo raccontato, a nord-ovest di
Kiev
, subito fuori il perimetro della capitale, si combatte e si continuerà a combattere.
Share
00:33
Anche se la zona intorno
Kiev
, dove i russi sono più in vantaggio, comunque ci stanno mettendo molto tempo rispetto ai piani iniziali a ottenere dei successi.
Share
00:45
Quello che è certo è che il blitzcrieg, la guerra lampo di Putin, è fallita, ma non dobbiamo essere così ingenui da pensare che avesse solo un piano A l'Esercito russo.
Share
00:56
E il piano B è il logoramento, è conquistare per sfinimento dell'avversario, accerchiare e affamare la popolazione della capitale, nella convinzione che ogni giorno che passa ci sarà un po' meno voglia di resistenza, un po' meno attenzione internazionale, un po' meno reattività da parte dell'occidente nell'aiutarli, nel fornire armi e quando saranno logorati, stanchi, esausti e affamati, perché l'accerchiamento vuole anche dire la possibilità di bloccare tutte le vie d'accesso alla capitale, far saltare magari anche le linee ferroviarie e quindi non fare più arrivare i rifornimenti di cibo, che adesso sono complicati e lenti, ma ci sono, e che quando i russi avranno completamente accerchiato la città, potranno non esserci più.
Share
01:52
Sono Cecilia Sala e questo Stories, un podcast di Chora Media che vi racconta una storia dal mondo ogni giorno.
Share
02:13
La strategia potrebbe essere, non prendere Gostomel, prendere Bucha, prendere Irpin per poi entrare direttamente nella capitale, ma aspettare, tenere quella posizione a nord-ovest, quella in cui sono già arrivati molto vicini, anzi, come dicevamo ieri, a un ponte da
Kiev
, aspettare che dalle altre direttrici, anche da sud, da est, da tutti i punti, da tutte le grandi strade che portano a
Kiev,
e che collegano
Kiev
alle altre grandi città ucraine, anche lì gli altri russi siano arrivati fino alle porte della città.
Share
02:48
Una volta che l'accerchiamento è completo, non serve né entrare subito con i carri armati, e non serve neanche più scandalizzare il mondo con le bombe, i raid aerei, i missili sulla città, basta aspettare che agli abitanti di
Kiev
saltino i nervi, che gli abitanti di
Kiev
abbiano troppa fame, che gli abitanti di
Kiev
perdano il morale alto come ce l'hanno in questo momento, e inizino ad essere sempre più preoccupati, sempre più spaventati, sempre, anche più confusi da una situazione di stallo e di attesa prolungata e ovviamente nelle condizioni in cui si troverebbe la città, già ci si trova, ma sarebbero ancora peggiori, che ecco non aiutano affatto a mantenere il morale alto.
Share
03:31
A questo punto Putin, contemporaneamente nella trattativa con Zelenskyj, inizierebbe a dirgli: "Guarda che io Kiev ce l'ho, ci metto un secondo ad entrare, lo vedi anche tu che ormai è già mia. Non mi serve fare una strage, mi basta poter dire che sono a un passo dal prendermi la capitale".
Share
03:49
Questo è quello che si teme in questo momento qui, si teme che contemporaneamente l'attenzione internazionale, l'attenzione mediatica, l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale vada scemando e allo stesso tempo che la determinazione degli
Stati Uniti
e dell'Unione Europea nell'aiutare anche militarmente l'Ucraina, vada scemando in parallelo.
Share
04:10
---
Share
Cecilia Sala
04:21
Per esempio, fino a pochi giorni fa l'Ucraina chiedeva una no-fly zone e la risposta dell'occidente era: "La no-fly zone non te la possiamo fare noi, ma ti possiamo aiutare a fartela da sola".
Share
04:32
La no-fly zone significa che è chiuso lo spazio aereo per i voli militari, anche sopra l'Ucraina, quindi nessun caccia o bombardiere russo può volare sopra l'Ucraina e fare una no-fly zone significa poi farla anche rispettare, quindi la NATO avrebbe dovuto abbattere aerei militari russi, nel caso avessero sorvolato, come stanno facendo, lo spazio aereo ucraino.
Share
04:56
Come sapete, la NATO ha risposto: "Non si può fare!" perché significa una guerra tra il blocco occidentale e la
Russia
, e quindi una guerra mondiale.
Share
05:05
Però si diceva: "Vi diamo gli aerei, vi diamo quei tipi di sistemi d'arma che vi aiutano ad abbatterli da soli, gli aerei russi, e diciamo a puntare ad avere lo stesso risultato senza che però noi ci immischiamo, perché se noi ci mischiamo la cosa diventa molto più pericolosa".
Share
05:23
Rispetto alla determinazione di qualche giorno fa, anche questa offerta degli occidentali all'Ucraina è diventata un po' più tiepida.
Share
05:32
Adesso c'è il problema che questi aerei, che servirebbero all'Ucraina per farsi la no-fly zon da sola, dovrebbero arrivare dalla
Polonia
.
Share
05:40
La
Polonia
ha degli aerei, dei MiG, che gli ucraini sanno usare, sanno pilotare e ovviamente anche questo è un criterio per scegliere chi glieli deve dare.
Share
05:52
La
Polonia,
però, da una parte ha paura che l'Ucraina non regga, e quindi poi di trovarsi
l'Esercito
di Putin al proprio confine, dall'altra parte ha paura di immischiarsi troppo in questa guerra e tirarsi addosso la reazione militare
dell'Esercito
e dell'aviazione russa.
Share
06:09
Putin ha già detto che osserva dall'alto questi spostamenti di armi e che considera un bersaglio legittimo qualsiasi sistema d'arma che dalla
Polonia
va dall'Ucraina e quindi c'è il pericolo che colpisca i convogli o gli aerei mentre si trovano ancora in
Polonia
.
Share
06:25
La
Polonia
allora ha detto: "Vi mandiamo questi aerei in una base NATO e poi ci pensate voi a farli avere gli ucraini" e gli
Stati Uniti
hanno detto no, non si può fare. È di nuovo un coinvolgimento della NATO pericolosissimo, nello scontro con Putin.
Share
06:39
Tutto questo, in sintesi, significa che gli ucraini hanno paura di trovarsi accerchiati e affamati, mentre tutti gli altri in occidente hanno progressivamente sempre meno attenzione per la loro situazione e sempre meno voglia di dargli una mano dal punto di vista militare.
Share
06:56
Se la strategia dell'accerchiamento e del logoramento è effettivamente quella che adesso, come piano B, i russi pensano di adottare, significa che questa città rimarrà in questa condizione, ci sono delle persone che vanno in stazione per scappare, sono sempre meno, perché le cose si sono messe male ormai da un po' di giorni e la maggioranza di tutti quelli che volevano scappare l'hanno già fatto.
Share
07:19
Chi ha scelto di restare si prepara a rimanere fermo in casa con le molotov, i fucili pronti per la guerriglia urbana, senza sapere quanto tempo dovrà aspettare prima che effettivamente inizi questa guerriglia, prima che effettivamente i soldati russi entrino in città.
Share
07:35
In una città che ha sempre meno risorse, dal carburante al cibo, le file ai supermercati si faranno sempre più lunghe e le cose da comprare dentro i supermercati saranno sempre di meno.
Share
07:46
E lo stesso problema ci sarà, ad esempio, con i contanti a disposizione nei bancomat e negli
Atm
. Significherebbe imporre alla popolazione di
Kiev
una lenta ed estenuante agonia.
Share
07:58
Ci sentiamo domani.
Share
08:04
Stories è un podcast di Cecilia Sala, prodotto da Chora Media.
Share
08:08
La cura editoriale è di Francesca Milano, l'advisor è Pablo Trincia, la producer è Monica De Benedictis, la post-produzione e il sound design sono di Daniele Marinello, la sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli.
Share
Add podcast
🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.38.1
Cecilia Sala
BETA
Sign in
🌎