“Signori, con tutto il mio dolore, vi voglio dire che non avrete il mio odio”. “E lei ha il mio amore, glielo dico guardandola negli occhi”. Questo scambio di battute è avvenuto nell’aula Voltaire della Corte d’Assise di Parigi, tra Roseline Hamel, la sorella del sacerdote sgozzato da due giovani terroristi islamisti, e Farid Khelil, accusato di complicità nell’attentato.