Due settimane fa lo Stato islamico ha provato a rialzare la testa: Il 20 gennaio ha dato l’assalto a una prigione gestita dai curdi nel nord-ovest della Siria, per liberare i propri uomini.
Quarantotto ore fa, approfittando di una notte senza luna, gli elicotteri delle forze speciali americane hanno portato a termine con successo la missione per uccidere il capo dell’Isis, Abu Ibrahim al-Quraysh. È l’uomo che al-Baghdadi aveva scelto come capo della propaganda internazionale, e poi come suo successore. Questa è la sua storia.