Friday, Feb 4, 2022 • 7min

Ep.20: Come è morto il capo dell'Isis

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Due settimane fa lo Stato islamico ha provato a rialzare la testa: Il 20 gennaio ha dato l’assalto a una prigione gestita dai curdi nel nord-ovest della Siria, per liberare i propri uomini. Quarantotto ore fa, approfittando di una notte senza luna, gli elicotteri delle forze speciali americane hanno portato a termine con successo la missione per uccidere il capo dell’Isis, Abu Ibrahim al-Quraysh. È l’uomo che al-Baghdadi aveva scelto come capo della propaganda internazionale, e poi come suo successore. Questa è la sua storia.
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Speakers
(1)
Cecilia Sala
Transcript
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00:07
Chora.
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Cecilia Sala
00:11
Due settimane fa lo
Stato Islamico
ha provato a rialzare la testa e gli è andata molto male.
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00:16
Gli eventi importanti in questa storia sono due ed entrambi si svolgono nel nord-ovest della
Siria
.
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00:24
Il primo è dello scorso venti gennaio, quando lo
Stato Islamico
si è fatto notare con l'operazione più spettacolare degli ultimi tempi, dando l'assalto a una prigione gestita dai curdi.
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00:34
L'obiettivo era liberare i propri militanti.
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00:38
Il secondo è di due sere fa, nella notte tra mercoledì e giovedì.
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00:42
Quella notte si capisce subito che sta succedendo qualcosa di grosso perché ci sono degli elicotteri militari degli americani sopra Atme, appunto nel nord-ovest della
Siria
e molto vicino al confine con la
Turchia
.
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00:55
Degli elicotteri americani in volo su quella zona non si vedevano dal duemila diciannove, quando gli americani lì hanno ammazzato Il capo
dell'Isis,
Abu Bakr
Al-Baghdadi.
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01:08
Sul Foglio, Daniele Raineri ha scritto che la notte tra mercoledì e giovedì era una notte senza luna, quindi la notte giusta per un raid con degli elicotteri.
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01:17
Com'era una notte senza luna, quella del ventisette ottobre duemila diciannove, quando è stato ucciso Al-Baghdadi.
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01:24
Le speculazioni su chi potesse essere il bersaglio questa volta durano parecchie ore.
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01:29
Sicuramente è uno importante, ma per la conferma ufficiale bisogna aspettare che faccia giorno a
Washington
, perché questo genere di annunci sono riservati al presidente degli
Stati Uniti
.
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01:40
Infatti nel pomeriggio in
Italia
di ieri,
Joe Biden
ha confermato che la missione è stata portata a compimento e che l'attuale capo
dell'Isis
, Abu Ibrahim
Al-Qurashi
è stato ucciso.
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01:56
---
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Cecilia Sala
01:58
Al-Qurashi
era un tipo colto ed era un traditore.
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02:10
Sono Cecilia Sala e questo è Stories, un podcast di Chora Media che vi racconta una storia dal mondo, ogni giorno.
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02:34
Nel duemila otto in
Iraq
c'è un capo
dell'Isis
che si chiama Abu Kasurat, è un marocchino norvegese e riesce a muoversi abbastanza tranquillamente tra la
Norvegia
e
l'Iraq
.
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02:46
Ma gli americani lo stanno cercando, non riescono a trovarlo, prendono un altro terrorista del gruppo, lo interrogano, lo torchiato e lui parla.
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02:55
Grazie alle indicazioni preziose che gli dà gli americani trovano il norvegese e lo uccidono.
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03:03
Il traditore che ha parlato è proprio
Al-Qurashi
.
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03:07
Gli americani lo liberano nel luglio del duemila nove e visto quello che ha appena fatto ai jihadisti ci si immagina che sia un morto che cammina.
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03:15
Invece
Al-Qurashi
si salva e si salva grazie alla cultura.
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03:21
Lui ha studiato, sa scrivere bene e quando parla è capace di affascinare, è carismatico e per
l'Isis
la comunicazione e la propaganda sono davvero molto importanti.
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03:32
Poi quella è una fase che si basa tutta sulla parola e sui messaggi in cui bisogna ammaliare per reclutare.
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03:39
E
Al-Qurashi
serve per fare bella figura, è raffinato, è coinvolgente, usa l'arabo classico con le desinenze, i prefissi e suffissi e i terroristi che lo sanno fare sono pochi.
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03:53
Arriviamo al duemila quattordici, lo
Stato Islamico
dilaga in
Iraq
, nel nord-ovest, dove ci sono gli yazidi.
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03:59
L'Isis
li considera gente che si lava poco e adora il diavolo.
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04:05
I bambini si salvano, perché li si prende e gli si fa il lavaggio del cervello e li si prepara a combattere.
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04:11
I maschi adulti vengono sterminati e bisogna decidere cosa fare con le donne.
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04:16
Proprio
Al-Qurashi
, dall'alto della sua fama di colto teologo, dice che anche se sono eretiche, non c'è bisogno di ucciderle e che possono diventare sabaya, schiave.
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04:28
Ognuno si prende le proprie e dopo qualche mese iniziano a scambiarsele tra di loro sui gruppi Telegram.
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04:34
Le donne schiave servono per loro e anche per fare reclute.
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04:38
Una delle ragioni di successo dello
Stato Islamico
è che ha promesso Suv e donne schiave ai disoccupati delle zone in cui è presente, e non solo di quelle zone.
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04:49
Siamo in una fase in cui lo
Stato Islamico
è già diventato molto potente e i capi si dividono in due categorie: quelli che si mostrano dappertutto nei video e nelle foto della propaganda, e sono i frontman, e quelli che non si fanno mai vedere, i capi coperti che devono essere nascosti per essere protetti.
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05:09
Al-Qurashi fa parte di questa seconda categoria.
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05:13
Lui è uno degli uomini più stretti e fidati del grande capo Al-Baghdadi e secondo alcune fonti uno dei suoi soprannomi è
Terminator
, anche per le pratiche spietate con cui gestisce alcuni dissidi interni allo
Stato Islamico
.
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05:28
Ovviamente la
CIA
aveva cercato di infiltrarli e di trovare qualcuno all'interno da cui ottenere delle informazioni.
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05:35
In più, i vertici sono paranoici e Al-Qurashi decide di punire le spie vere o presunte, organizzando delle esecuzioni infernali basate sulla legge del contrappasso.
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05:47
Per esempio, gli americani hanno colpito delle auto
dell'Isis
mentre attraversavano un ponte.
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05:52
Le auto sono cadute nel fiume e i terroristi sono morti affogati.
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05:57
La legge del contrappasso prevede di infliggere la stessa morte alle spie, sempre vere o presunte che siano.
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06:04
Li chiudono con dei lucchetti dentro una grande gabbia e li immergono dentro una piscina e sulla gabbia hanno messo più telecamere subacquee che riprendono tutte il video
e l'audio dell'agonia
.
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06:20
Tutte queste esecuzioni vengono filmate in quattro k con una fotografia molto studiata, la post-produzione con effetti audio e video e le musiche originali.
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06:30
Poi vengono diffuse online.
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06:33
Dietro a tutto questo c'è l'uomo a cui Al-Baghdadi ha affidato la propaganda internazionale
dell'Isis
e che pochi mesi prima di morire ha scelto come proprio successore.
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06:44
Ed è l'uomo che sono andati a prendere le forze speciali americane meno di quarantotto ore fa.
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06:50
Lui, come aveva fatto anche Al-Baghdadi, si è fatto esplodere insieme a tutta la sua famiglia mentre stavano entrando.
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07:06
Stories è un podcast di Cecilia Sala prodotto da Chora Media.
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07:09
La cura editoriale è di
Francesca Milano
, l'advisor è
Pablo Trincia
, la producer è
Monica De Benedictis
, la post-produzione e il sound design sono di Daniele Marinello, la sigla e la supervisione del suono e della musica sono di
Luca Micheli
.
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Cecilia Sala
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