Thursday, Feb 3, 2022 • 6min

Ep.19: Anche le spie usano Wordle

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Gli indizi dei cruciverba sono stati per molto tempo un modo per scambiarsi i messaggi segreti tra spie. Adesso il capo dei servizi segreti britannici, “Mr. C”, e l’account ufficiale dell’agenzia d’intelligence per le comunicazioni del Regno Unito mettono in scena una buffa polemica pubblica sul gioco Wordle. Potrebbe sembrare divertente, ma non importante. Se non fosse l’indizio di un fenomeno: dalla Francia all'Inghilterra passando per israele, i servizi segreti sono sempre meno segreti.
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Talking about
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Speakers
(1)
Cecilia Sala
Transcript
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00:07
Chora.
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Cecilia Sala
00:16
Wordle l'ha creato
Josh
Wardle, è un appassionato di cruciverba e ha un nome piuttosto fortunato per un inventore di un gioco online basato su un puzzle di parole.
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00:25
Molti lo conosceranno, per gli altri funziona così: bisogna indovinare una parola di cinque lettere in sei mosse o meno di sei, una casella verde indica una lettera corretta nella posizione corretta, una gialla significa che la lettera è nella parola ma l'avete messa nella posizione sbagliata e una casella grigia significa che quella lettera non è proprio nella parola.
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00:46
I feed di Twitter sono pieni di questi quadratini colorati e il numero di persone che ci giocano è aumentato a una velocità esponenziale.
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00:54
A novembre erano novanta al giorno, a inizio gennaio trecentomila al giorno e questo fine settimana sono diventati due milioni al giorno.
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01:09
Sono Cecilia Sala e questo è Stories, un podcast di Chora Media che vi racconta una storia dal mondo, ogni giorno.
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01:30
Si dice che ci sia la semplicità alla base di questo successo.
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01:34
Non solo le regole sono semplici ma non devi scaricarti nulla, non devi iscriverti, non sei costretto a regalare i tuoi dati a una piattaforma e non c'è pubblicità.
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01:43
Ricorda molto il vecchio internet.
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01:46
In
Inghilterra
se ne parla parecchio e i network locali fanno vari servizi sui dipendenti da Wordle, gente che ha perso la testa per il puzzle di parole e per cui è diventata la prima cosa da fare al mattino con quelli che non riescono ad uscire di casa finché non indovinano il termine del giorno.
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02:04
Gli indizi dei cruciverba sono stati per molto tempo un modo per scambiarsi messaggi segreti tra spie e sono ancora una passione di molti agenti segreti, tra cui uno dei più importanti: Mister C, il Signor C, che è
Richard Moore
, il capo dei servizi segreti britannici.
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02:22
Lui ha un account Twitter comprensibilmente serioso e normalmente gestito con una certa cura formale ma ieri ha fatto un tweet che non ti aspetti, del genere di quelli polemici che vi sarà capitato di vedere varie volte tipo: "Penso che smetterò di seguire tutti quelli che puntini puntini" oppure "Se postate x ancora una volta vi blocco".
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02:43
Il tweet di Moore è questo: "Sto pensando di togliere il follow a tutti quelli che pubblicano qui i loro risultati di Wordle."
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02:52
Il capo della M I six lamenta della mancanza di riservatezza e del fatto che con tutti questi vanagloriosi che postano subito i loro successi, il gioco non è più divertente.
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03:03
Adesso, tra i commenti sotto il tweet della spia Moore ce n'è uno che lo prende in giro bonariamente.
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03:09
La cosa divertente è che si tratta di un commento della pagina ufficiale di un'altra agenzia di intelligence britannica, quella che si occupa di spionaggio e controspionaggio nell'ambito delle comunicazioni.
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03:21
Moore twitta e l'altra agenzia di intelligence commenta con uno screenshot con la simulazione di un punteggio massimo su Wordle, in cui il risultato è la parola "sorry".
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03:32
E il senso è: "Scusaci, ma a noi piace postare i nostri successi".
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03:39
Tutta questa vicenda potrebbe sembrare divertente, ma non importante, se non fosse l'indizio di un fenomeno.
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03:46
Infatti il capo dei servizi segreti britannici, la prima volta che ha parlato pubblicamente da quando ricopre la carica, ha detto questa cosa: "In questo secolo i servizi segreti per rimanere segreti devono aprirsi" e il fatto che i servizi segreti debbano aprirsi non è una cosa di cui si parla solo in
Gran Bretagna
.
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04:06
Il
Washington Post
ha pubblicato un'analisi su come i servizi segreti israeliani siano diventati sempre meno riservati e si interessino moltissimo al discorso pubblico su di loro e, per esempio, si occupino parecchio di serie tv.
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04:20
L'ex capo del
Mossad, Yossi Cohen
, che ha finito il suo mandato da poco, è noto per essere un chiacchierone e aver rivoluzionato le prassi, inserendo molti più spin doctor e molti più esperti di comunicazione nel suo team e raccontando molte più cose alla stampa di quanto non si usasse fare in passato.
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04:38
Poi i servizi segreti francesi, la
DGSE,
hanno collaborato attivamente a una serie sul loro ruolo, soprattutto nella guerra in
Siria
, che si chiama "Le Bureau" e la trovate su
Amazon
.
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04:49
Quando è uscita c'è stata un'impennata di domande di giovani che volevano andare a lavorare lì.
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04:55
Intanto il capo dell'M I six,
Richard Moore
, ha rilasciato una rarissima intervista e per farlo non ha scelto un mezzo più tradizionale come un'intervista scritta su un giornale, ma un mezzo più informale e più intimo come un podcast.
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05:14
---
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Cecilia Sala
05:18
Dove si sbottona un po' e dice la sua anche su temi come il cambiamento climatico o le questioni di genere.
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05:25
E poi dice che alla base del suo lavoro c'è l'empatia, che bisogna saper comunicare con gli altri esseri umani, perché bisogna ottenere la loro fiducia e avere sufficiente intelligenza emotiva per capire se ti puoi fidare di chi hai di fronte.
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05:40
Il messaggio è: "Non è vero che l'intelligence è cosa per gente fredda e vi facciamo vedere che anche noi non siamo poi così freddi."
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05:49
Insomma, la nuova moda dei servizi segreti è essere più chiacchieroni, più affabili e simpatici, o almeno sembrarlo.
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06:02
Stories è un podcast di Cecilia Sala, prodotto da Chora Media.
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06:06
La cura editoriale è di
Francesca Milano
, l'advisor è
Pablo Trincia
, la producer è
Monica De Benedictis
, la post-produzione e il sound design sono di Daniele Marinello, la sigla e la supervisione del suono e della musica sono di
Luca Micheli
.
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Cecilia Sala
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