Wednesday, Feb 2, 2022 • 11min

Ep.18: Uno scrittore punk-rock e un cecchino russo

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Serhiy Zhadan è uno scrittore famoso e il cantante di un gruppo punk-rock che si chiama “I Cani”. Lui viene dal Donbass e tra i suoi fan ci sono i veterani amici dell’eroe nazionale Yaroslav Zhuravel, loro sanno meglio di chiunque altro cosa significhi incontrare un cecchino russo al confine Est.
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Talking about
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Speakers
(5)
Cecilia Sala
Caterina
Anton Morozov
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Transcript
Verified
00:06
Chora
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00:09
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Cecilia Sala
00:12
Serhiy Zhadan è uno scrittore piuttosto famoso qui ma non solo, é tradotto anche in italiano, magari qualcuno di voi lo ha sentito o lo ha letto.
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00:25
Lui ha un ciuffo biondo al centro con poi la testa rasata ai lati ed è uno che si veste sempre di nero con la giacca di pelle.
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00:35
É anche il cantante di un gruppo punk rock che si chiama "I Cani", questo è il loro concerto.
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01:05
Sono Cecilia Sala e questo è Stories, un podcast di Chora Media che vi racconta una storia dal mondo, ogni giorno.
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01:29
C'è un pezzo di
Ucraina
dove la guerra non è un'ipotesi e Zhadan viene da lì.
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01:35
Nel
Donbass
ci sono le autoproclamate repubbliche popolari di
Donetsk
e
Lugansk
, che sono controllate militarmente dai separatisti e loro riescono a tenere il territorio anche grazie alle armi e ai cecchini
dell'Esercito
russo.
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Serhiy Zhadan
01:54
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Cecilia Sala
01:55
Questo è Zhadan, lui è nato in una famiglia russofona, poi ha studiato filologia
Ucraina
e ha insegnato l'ucraino ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie ed è un simbolo per i nazionalisti qui.
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02:10
Quando nel quattordici è scoppiata la guerra, lui è scappato e adesso vive a
Charkiv
, che è una delle più importanti città dell'est, che in questo momento è molto attenzionata perché vicina sia a dove ci sono i separatisti, sia al confine dove sono ammassate le truppe russe.
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02:26
Difendere Charkiv è importante, anche perché lì c'è l'industria bellica, gli stabilimenti dove
L'Ucraina
produce i suoi carri armati e un centro di ricerca ingegneristica importante che non si possono perdere in caso di guerra.
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02:44
Al concerto di Zhadan mi ha portato un gruppo di patrioti, questo è il modo in cui si chiamano anche tra di loro.
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02:50
Alcuni si conoscono da tempo perché erano tutti insieme in un giro di appassionati di strike ball, quei fucili ad aria che sembrano identici a quelli veri e loro quando è arrivata la guerra si sono trovati avvantaggiati.
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03:02
Al concerto ci sono anche parecchi ultras e i ragazzi che avevo conosciuto la mia prima sera qui, che sono tutti volti noti diciamo della scena underground di Kiev.
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03:12
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Cecilia Sala
03:20
Uno è completamente tatuato e ha un brand di moda che si chiama Po hooy, che significa non me ne importa niente, detto con una parolaccia.
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03:29
E questo brand è diventato famosissimo dopo uno degli ultimi dibattiti televisivi dell'ultima campagna elettorale, quella in cui ha vinto Zelensky, perché l'attuale presidente Zelansky al dibattito aveva dietro di sé il suo braccio destro che lo segue ovunque, che è una delle persone di cui si fida di più ed era il suo manager nella sua vita precedente, quella in cui faceva il comico.
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03:52
Il braccio destro di Zelensky a quel dibattito ci va con una felpa Po hooy, e con la scritta Po hooy che ovviamente, appunto essendo una parolaccia, in quel contesto si è fatta notare, ha scandalizzato alcuni ed è diventato un caso.
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04:12
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Cecilia Sala
04:13
Poi c'è una ragazza anche lei tutta vestita di nero, di pelle e di latex, che lavora nel settore della pubblicità.
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04:22
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Cecilia Sala
04:23
E poi c'è un artigiano designer, anche lui è venuto da Charkiv, anche lui vive ad Charkiv ed è quello che fa le famosissime maschere degli Slipknot, se non li conoscete, sono un gruppo heavy metal americano molto famoso e una loro canzone su Spotify fa quattrocento milioni di ascolti.
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04:42
E c'è Caterina, ventinove anni, lei è stata candidata con il partito Ascia Democratica, è un partito dove sono quasi tutti giovani e lei dice che è l'unico partito in
Ucraina
a non avere dietro un oligarca.
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Caterina
04:57
Se viene la
Russia
qua io prendo le armi e vado ad ucciderli.
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05:03
Loro sanno che c'è questo pericolo e quindi quando e se, speriamo, succede qualcosa, loro vanno subito ad aiutare, però loro al momento
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Cecilia Sala
05:18
Tu speri che succeda qualcosa?
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Caterina
05:20
Io non è che spero, io so che succede qualcosa.
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Anton Morozov
05:29
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Cecilia Sala
05:36
Tra quelli che hanno combattuto in
Donbass
ci sono due storie importanti.
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05:40
Questa voce è di Anton Morozov, lui è di
Donetsk
ed è un nazionalista ucraino e un attivista.
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05:46
Quando nel duemila quattordici a casa sua i separatisti prendono il potere, lui viene chiuso dentro una gabbia, in un sotterraneo.
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05:54
Sono le prigioni provvisorie delle repubbliche popolari.
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Anton Morozov
05:58
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Cecilia Sala
05:58
Qui sta dicendo che lui riesce a scappare solo grazie a un suo compagno di scuola che è un separatista, sono nemici politici, ma sono amici da quando erano bambini.
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06:13
Lo libera e Anton viene a vivere a
Kiev.
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06:16
Insieme a lui c'è Sokil è che è un veterano, non è nato nel
Donbass
, ma ci è andato a combattere ed è tornato zoppo.
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06:23
Nel duemila diciannove un cecchino gli ha sparato mentre stava issando la bandiera, lo ha trapassato da parte a parte e adesso vive con un pezzetto di proiettile conficcato alla base del cuore.
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06:34
Con lui ci siamo messi a parlare di cecchini russi e di una pratica crudele per cui sono famosi.
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06:40
Sparare per ferire e non per uccidere.
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06:43
Aspettare che arrivino gli altri a soccorrere l'uomo a terra e quando arrivano, uccidere tutti.
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06:49
Abbiamo parlato a lungo di un caso che è molto famoso, per lui è una questione di famiglia, ma appunto, qui in
Ucraina
lo conoscono tutti perché è la storia di un eroe nazionale.
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07:01
Sokil era un amico di
Yaroslav
Zhuravel.
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07:05
Loro hanno combattuto insieme, ma Yaroslav era molto più bravo di lui, ha fatto carriera in fretta e comandava alcuni uomini delle forze speciali ucraine.
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07:13
Le sue missioni per
Kiev
sono state particolarmente preziose e hanno cambiato il corso della guerra nel
Donbass
.
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07:20
Yaroslav è famoso soprattutto per due operazioni che oggi entrambe si studiano nei manuali di addestramento dell' MI six, i servizi segreti britannici.
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07:30
Lui è riuscito a penetrare di trecento metri le linee nemiche e uscire illeso dopo aver confrontato i separatisti e avergli rubato le armi.
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07:38
Gli servivano le loro armi per dimostrare che erano fucili marcati come quelli
dell'Esercito Russo
e le foto di quelle armi il
Governo
di
Kiev
le ha poi mostrate al mondo intero.
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07:48
All'epoca infatti gli servivano come prova del ruolo di
Mosca
.
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07:52
Poi Yaroslav ha fatto di più, ha penetrato di nuovo le linee nemiche ed è andato a cercare i russi.
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07:57
Ne ha trovati sei, ne ha uccisi due e ne ha legati quattro.
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08:02
Lui e i suoi uomini li hanno trascinati fino alle trincee dell'Esercito Ucraino e in quel momento
l'Ucraina
ha potuto dimostrare che non era solo una guerra civile e che c'erano i russi.
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08:13
Quegli uomini erano militari e Putin si è mosso per riaverli.
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08:17
Infatti adesso sono di nuovo a casa da quando c'è stato uno scambio di prigionieri.
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08:22
Tanto per
l'Ucraina
la loro funzione l'avevano già svolta, rapirli era servito come prova.
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08:32
Yaroslav è morto nel duemila venti per mano di un cecchino Russo.
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08:36
Che sarebbe morto in guerra era nel conto, ma nessuno poteva immaginarsi che sarebbe successo in questo modo
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Padre Di Yaroslav
08:42
---
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Cecilia Sala
08:48
Della dinamica di quell'evento ho parlato al telefono con il padre di
Yaroslav
.
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08:53
Lui vive in campagna est a diverse ore di macchina da qui.
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Padre Di Yaroslav
08:55
---
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Cecilia Sala
09:02
Le cose vanno in questo modo, Yaroslav e un suo uomo sono in esplorazione e il secondo viene ferito.
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09:07
Yaroslav torna indietro, con altri uomini parte per i soccorsi, viene deciso un cessate il fuoco anche con la missione
Osce
, con la missione europea qui e con l'altra parte per permettere i soccorsi.
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09:20
Si va a soccorrere vestiti di bianco con gli elmetti bianchi, che è il segnale che non si è una minaccia che non si è lì per combattere, ma appunto per soccorrere un uomo a terra.
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09:31
Nonostante il cessate il fuoco e gli elmetti bianchi, il cecchino spara.
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09:37
Yaroslav è ancora vivo, è ferito, ma ormai si è capito che il cessate il fuoco non viene rispettato e che andare a soccorrere è pericoloso perché il cecchino continuerà a sparare.
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09:50
Per lui nessuno si muove per tentare il soccorso, ma c'è un drone dell'Esercito Ucraino sopra la sua testa e questo drone riprende tutta la sua agonia.
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10:02
Lui resta per tre giorni filmato, ripreso, agonizzante, in cui prova a medicarsi da solo con i vestiti degli altri, strappandosi i suoi, a fermare il sangue per non morire dissanguato e si vede anche che muove la mano nell'aria come come se volesse scansare una zanzara, invece vuole scansare il drone.
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10:23
Il padre ha provato al telefono con me, a interpretare quello che potesse stare pensando suo figlio e dice parlando per lui "ho capito che non verrete a salvarmi, sto provando a salvarmi da solo, almeno non mi fate riconoscere, non segnalate la mia posizione al nemico"
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10:39
È una lunghissima tragedia nazionale in diretta, i video sono pubblici e appunto durano tre giorni sommandoli, perché ci sono le interruzioni nei momenti in cui il drone è tornato indietro per cambiare le batterie.
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10:54
Forse la cosa che per noi italiani ci assomiglia di più è
Vermicino
e
Alfredino Rampi
.
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10:60
In questo caso non c'è un bambino però c'è un eroe nazionale e ci sono i video in alta risoluzione della sua agonia che qui hanno visto tutti.
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11:12
Prima di salutarci, l'ultima cosa che mi ha voluto dire il padre al telefono è che la figlia più piccola di Yaroslav, che fra pochi mesi fa quattordici anni, ha deciso che a settembre comincia l'Accademia Militare.
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11:33
Stories è un podcast di Cecilia Sala, prodotto da Chora Media.
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11:37
La cura editoriale di Francesca Milano, l'advisor è
Pablo Trincia
, la producer è Monica De Benedictis, la post-produzione e il sound design sono di Daniele Marinello, la sigla e la supervisione del suono della musica sono di Luca Micheli.
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Serhiy Zhadan
Caterina
Anton Morozov
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