Friday, Dec 10, 2021 • 15min

Episodio 1: Laura alla scoperta dell’Europa

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Laura non era mai stata all’estero da sola e il caso ha voluto che ci andasse per la prima volta a un laboratorio di democrazia senza precedenti, con sede il Parlamento Europeo.
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Speakers
(2)
Laura
Mario Calabrsi
Transcript
Verified
00:06
Chora.
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Laura
00:14
La prima sera al ristorante dell'hotel ho fatto amicizia con dei ragazzi, ognuno proveniente da un paese diverso, e siamo andati a vedere
Strasburgo
di notte, abbiamo fatto un giro, una sosta in un bar.
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00:24
È stato tutto molto estemporaneo e anche per questo bello per per conoscersi, un po' a vicenda e conoscere anche i rispettivi paesi perché ho visto che siamo molto curiosi l'uno, dell'altro di come, per esempio cose anche banali tipo il sistema di trasporti in paese piuttosto che in un altro, la scuola e via dicendo.
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Mario Calabrsi
00:48
Javier Cercas ha scritto, se nessuno mi chiede cos'è
l'Europa
, so la risposta ma se dovessi provare a spiegarlo a chi me lo domanda, non ci riuscirei.
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00:58
È decisamente una definizione complicata quella
dell'Europa
, perché va oltre i confini fisici, che pure ci sono tra i ventisette paesi che la compongono.
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01:06
Non ha una lingua unica, perché le ufficiali sono ben ventiquattro e gli europei, un insieme di tante culture in realtà e storie diverse.
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01:15
È per questo che il Parlamento, il Consiglio e la
Commissione Europea
hanno voluto fare un esperimento di democrazia diretta, un esperimento senza precedenti per disegnare insieme ai cittadini il futuro
dell'Europa
.
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01:28
Ma prima voglio dire una cosa, alla domanda di Cercas io una risposta ce l'ho e l'ho trovata in un libricino bellissimo scritto da
George Steiner
, un critico letterario, un filosofo,
l'Europa
sono i caffè e sono le piazze.
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01:44
Sono i caffè che vanno da
Trieste
a
Lisbona
, a
Parigi
, a
Vienna
, a Milano.
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01:49
Quei caffè in cui c'è sempre un giornale in cui si discute, in cui si sono fatti decenni, secoli di pettegolezzi, quei caffè in cui si è fatta la storia.
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02:01
E poi sono le piazze, la possibilità di camminare, di dialogare, di incontrarsi.
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02:08
Questa per me è
l'Europa
.
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02:13
Io sono
Mario Calabresi
su questo podcast. Si chiama storia
d'Europa
ed è prodotto da ChoraMedia in collaborazione con il
Parlamento Europeo
.
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02:28
Strasburgo
è una delle sedi istituzionali del
Parlamento Europeo
.
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02:32
È una città scelta strategicamente nel cuore
dell'Europa
al confine tra la
Francia
e la
Germania
, ed è stata scelta come simbolo di riconciliazione per superare la ferita di due guerre mondiali.
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02:44
Se ci pensate, poco più di un decennio prima dei Trattati di
Roma
, che sono quelli che hanno segnato l'inizio del progetto europeo, quest'area era la più devastata dalla guerra.
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02:54
Oggi, una volta al mese i parlamentari europei si spostano da
Bruxelles
a
Strasburgo
per prendere parte alle principali riunioni plenarie del
Parlamento Europeo
.
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03:03
E partiamo proprio da qui, da
Strasburgo
per raccontare la conferenza sul futuro
dell'Europa
e per raccontare i suoi partecipanti, anzi per andare ad incontrarli.
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Laura
03:24
Mi chiama Laurea, lavoro a
Maria Cinquini
, ventidue anni e sono italiana dalla
Toscana
e mi sto laurando in antropologia culturale a Bologna.
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03:32
Mi piacerebbe molto lavorare nel settore dei beni culturali, con un'ottica però, come dire applicativa, in grado di portare aiuto alla società in qualche maniera.
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Mario Calabrsi
03:44
Laura è uno degli ottocento cittadini europei selezionati per partecipare alla conferenza sul futuro
Dell'Europa.
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03:51
Con il suo gruppo di lavoro contribuirà attivamente alla creazione di una serie di punti prioritari da presentare ai presidenti delle tre istituzioni, sui temi caldi dell'agenda politica europea, come immigrazione, ambiente, sicurezza e occupazione.
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04:31
Ma che cosa è successo? Come li hanno scelti questi Ottocento? Partiamo dall'inizio, quando Laura riceve la chiamata del
Parlamento Europeo
, risponde al telefono ed è una vera sorpresa.
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Laura
04:43
In realtà non l'ho ricevuta io, l'ha ricevuta mio padre, però ho risposto io perché lui non era in casa e mi ricordo che lui mi ha visto talmente tanto emozionata all'idea che mi ha ceduto il suo posto perché potevamo andare solo uno per famiglia e quindi mi ha ceduto sul posto e anche se non ero stata presa ma era stata messa come dire in lista ero ero contentissima.
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05:07
E quando mi è arrivata la conferma lui era quasi più contento di me, quindi è stato veramente un regalo che mi ha fatto mio padre.
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05:13
Mi è stato riferito che praticamente le selezioni avvenivano anche in maniera casuale tramite un sistema di generazione di numeri telefonici.
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05:21
Quindi io credo che sia successo così, che abbiano appunto pescato mio padre e poi così sono arrivati indirettamente a me.
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Mario Calabrsi
05:29
Così con l'entusiasmo che avete sentito nella sua voce con una grande voglia di fare, Laura ha preparato la valigia ed è partita alla volta di
Strasburgo
e ha cominciato quest'avventura.
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Laura
05:41
Io sono Laura, vengo
dall'Italia
, ventidue anni, anch'io qui casualmente e molto felice di essere parte di tutto questo e anche solo di di entrare fisicamente nelle istituzioni europee.
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Mario Calabrsi
05:60
È evidente che il motore che l'ha spinta a partecipare è una profonda curiosità e la voglia di conoscere.
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Laura
06:05
È un evento sui generis, di cui non ho mai sentito parlare e non sapevo neanche che esistesse.
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06:11
Quindi mi è piaciuta da subito l'idea di poter venire qui a vedere le istituzioni fisiche dove vengono prese le decisioni e l'idea anche di incontrare tante persone provenienti dai vari paesi membri.
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06:25
Mi sembra un'ottima idea il fatto di riunire persone normalissime, per chiedere la loro opinione e farle incontrare e creare così un senso di appartenenza a qualcosa di comune, a un progetto comune.
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06:37
Quindi un po' per questa curiosità, un po' perché mi sento molto europea allora.
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Mario Calabrsi
06:44
Ma Laura racconta che questo è un viaggio speciale per un altro motivo.
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Laura
06:48
Non ho mai partecipato attività europee tipo erasmus, si, ho viaggiato in
Europa
, ma sempre con la famiglia o con amici, con parenti, ma mai da sola.
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06:57
Quindi è stato emozionante anche per anche per quello, prendere due aerei muovermi da sola, però è tutto molto ben organizzato, quindi mi sento tranquilla.
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Mario Calabrsi
07:07
Laura è nata nel millenovecentonovantanove, sette anni dopo il trattato di
Maastricht
e quarantadue anni dopo la firma dei Trattati di
Roma
, quelli che diedero inizio all'avventura dell'unione europea.
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07:17
Per Laura
L'Europa
è sempre esistita ed è parte della sua identità.
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07:23
Giungono all'aeroporto di
Ciampino
e il ministro degli Esteri belga
Paul-Henri Spaak
e il suo collega lussemburghese Beck Li ritroveremo al romano
Campidoglio
insieme ai rappresentanti di
Francia
,
Italia
, Germania occidentale e
Olanda
che si accingono a sanzionare l'atto di nascita di quei fondamentali strumenti, di una nuova
Europa
concorde e laboriosa, che sono il mercato comune e l'euro.
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Laura
07:43
Credo che sia una cosa molto tipica delle generazioni più giovani, perché noi siamo cresciuti nell'unione europea e quindi in qualche maniera c'è sempre stata.
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07:53
E poi anche perché al come dire, gli stati-nazione in molti casi possono sembrare deludenti, e quindi l'idea che ci sia qualcosa di più grande di più forti dai valori comuni e tutto insomma, si vede che che ci piace.
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08:09
Mi ha colpito come tutti guardino più a un'unione europea come me.
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08:13
Quindi questo tratto in comune mi ha molto, mi ha molto affascinato e mi è piaciuto molto anche il fatto che tutti fossero interessati a conoscere più che persone dello stesso paese, persone di altri paesi, per provare così a scambiarsi informazioni, a conoscere diverse forme culturali e via dicendo.
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Mario Calabrsi
08:33
Laura è giovane, non ricorda le frontiere il cambio valuta e quella sensazione di spaesamento che si provava quando si usciva
dall'Italia
anche solo per un viaggio in
Francia
o in
Spagna
, si tornava con le tasche piene di monete che si accumulavano da qualche parte.
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08:49
Per lei, invece,
l'Europa
è un enorme paese dove muoversi liberamente.
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08:53
È questo lo spirito con cui stanno crescendo le nuove generazioni che guardano all'estero per il nuovo futuro, per cui non esiste un confine nazionale.
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09:02
Ma esiste uno spazio in cui vivere, in cui innamorarsi, in cui divertirsi, in cui studiare, in cui lavorare.
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Laura
09:10
Ho pensato spesso di andare a studiare e a lavorare all'estero, perché in
Italia
lo si dice sempre ma è vero, non ci sono tante opportunità, specialmente in certi settori.
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09:21
Io per esempio, sono propensa per studiare antropologia del patrimonio, studi museali e questo genere di studi in
Italia
, per esempio, non è proprio molto sviluppato, mentre lo in altri paesi.
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09:36
Quindi chiaramente, se voglio continuare per questa strada, l'idea è quella di fare almeno qualche esperienza formativa all'estero.
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09:42
E se c'è l'occasione, cerco di rimanere all'estero.
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09:47
Purtroppo lo pensano in molti e certamente l'unione europea aiuta in questo senso perché favorisce gli scambi favorisce l'opportunità di studio e di lavoro all'estero.
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09:56
Quindi questo è sicuramente un benefit diciamo di far parte di un'organizzazione così internazionale si.
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Mario Calabrsi
10:04
Quando incontriamo Laura deve ancora iniziare il primo panel della giornata.
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10:08
Si parlerà di immigrazione e del ruolo
dell'Europa
a livello internazionale.
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10:12
Laura è molto impaziente di cominciare e ci racconta come è stato arrivare al
Parlamento Europeo
e prepararsi a questo evento.
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Laura
10:19
Entrare nel
Parlamento Europeo
è stata una grande emozione, perché è il motivo per cui sono venuta qui è essere fisicamente all'interno di un'istituzione europea ed è stato molto, molto bello entrare e trovarsi in questo cortile ovale che già la forma, insomma, richiama un'idea di democrazia, di equità con questo gruppo di amici provenienti ognuno da un paese differente.
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10:45
E parlare, farci le foto lì e ci siamo scambiati anche, come dire, contatti lì al centro del cortile della dell'istituzione europea.
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10:53
Quindi è stato in certo senso, si un'emozione un senso di appartenenza a qualcosa di comune.
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11:00
Si l'inglese è essenziale, perché se no, veramente, sono un ragazzo bulgaro, un ragazzo del
Belgio,
un ungherese e una ragazza tedesca.
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11:10
Quindi se non sapessimo l'inglese veramente, sarebbe impossibile comunicare fra di noi.
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Mario Calabrsi
11:17
La conferenza sul futuro
Dell'Europa
offre ai cittadini europei un'occasione unica per ragionare sulle sfide e le priorità dell'unione.
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11:24
Chiunque, a prescindere dalla provenienza dall'attività svolta, può utilizzare questo strumento per riflettere sul futuro dell'unione europea che vorrebbe.
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Laura
11:33
Sono venuta qui più che altro per conoscere, magari che per dare il mio contributo, anche perché sono temi molto grandi.
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11:40
Quindi chiedere magari a una ragazza di ventidue anni, qual è la tua idea delle le politiche europee in termini immigrazioni si apre un mondo perché ovviamente è un tema vastissimo e molto delicato, quindi immagino che a seconda poi di quelli che saranno gli specifici temi mi aiuteranno anche a formulare meglio le mie opinioni a riguardo.
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12:00
Non vedo l'ora perché dev'essere, son curiosa di vedere anche le modalità con cui coinvolgeranno tante persone differenti.
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Mario Calabrsi
12:07
Entro la primavera del duemilaventidue la conferenza dovrebbe giungere a conclusioni e fornire gli orientamenti sul futuro
dell'Europa
.
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12:15
Ma come si svolgeranno questi lavori?
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Laura
12:18
Ci faranno fare vari, varie riunioni, nel corso dei quali dibatteremo quindi di temi più specifici all'interno di questo macro tema che nel caso specifico di questo panel, le migrazioni e i rapporti internazionali.
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12:31
E durante queste riunioni piano piano si formuleranno quelle che sono le idee del gruppo.
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12:36
E che io sappia, saranno eletti degli ambasciatori sempre fra questi partecipanti, che andranno poi a portare avanti queste idee nel
Parlamento Europeo
.
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12:47
Quindi in teoria dovrebbe essere qualcosa che effettivamente funziona nel trasmettere le idee comuni, o almeno spero.
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Mario Calabrsi
12:57
É presto per tirare le somme di questo viaggio al
Parlamento Europeo
, ma Laura un'idea se l'è fatta, su cosa si porterà a casa alla fine di questa esperienza e anche su quali sono le sue speranze per il futuro.
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Laura
13:08
Io spero che iniziative come queste siano fatte essendo incentivate perché sono molto utili appunto per creare un senso di unione, di coesione, di appartenenza a un progetto comune.
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13:22
E questo credo che sia essenziale per poi poter formulare delle politiche che siano veramente portate avanti in maniera, in maniera unita, andando oltre a quelli che sono gli interessi dei singoli Stati.
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13:34
E quindi già questo sarebbe un grandissimo cambiamento, considerato insomma, come sono andate le cose negli ultimi anni.
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13:42
E spero appunto che mi basterebbe che ci fosse questo cambiamento.
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13:47
Poi spero ovviamente che in generale le idee che vengono formulate qui dal basso siano portate avanti in qualche maniera o comunque che se ne tenga, che se ne tenga conto.
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Mario Calabrsi
13:57
Mi resta una domanda cosa racconterà il suo papà di ritorno da
Strasburgo
?
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14:01
Questa esperienza alla fine diciamo la verità e un po' anche merito suo.
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Laura
14:06
Gli racconterò tutto, gli racconterò tutto e credo che sarà molto felice di sapere che ho fatto un'esperienza così, così ricca, così formativa.
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14:16
È interessante anche sul piano politico.
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14:19
Lui è rimasto molto deluso dall'unione europea, nel senso che inizialmente, quando vide l'inizio il formarsi di questa forma di cooperazione, ne rimase molto entusiasta.
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14:32
Ma ora è più deluso che altro, perché vede come l'unione europea sia appunto più che altro un organo, magari fiscale o che pone delle regole, ma che magari non da molto in cambio ai singoli paesi membri.
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14:45
E quindi, come dire, un po' è un po' disincantato, sì, però in fondo io credo che speri ancora in questo progetto comune.
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Mario Calabrsi
15:00
Storia
d'Europa
è un podcast di
Mario Calabresi
prodotto da ChoraMedia in collaborazione con il
Parlamento Europeo
. È scritto da
Mario Calabresi
. Francesco Abruzzese, la cura editoriale di
francesca Milano
, producer monica
De Benedictis
, post-produzione, Daniele Marinello.
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