Tuesday, Jun 28, 2022 • 20min

Ep.6: Spagna - Catalogna

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Barcellona, primo ottobre 2017: con un referendum i cittadini catalani dichiarano la propria indipendenza dallo stato centrale spagnolo. Solo che quel referendum è considerato illegale da Madrid e non è riconosciuto da nessuno Stato al mondo. Allora migliaia di cittadini catalani scendono in piazza. La risposta della polizia è durissima e i feriti saranno più di 800. Sembrava che tutto stesse precipitando. Le richieste di indipendenza dei catalani hanno un'origine lontana: fin dall'Alto Medioevo la Catalogna ha prodotto costumi e folklore distinti dal castigliano e dalla parte centrale della penisola iberica. Gli eventi del 2017 hanno riacceso uno stato di tensione permanente a bassa intensità che caratterizza la Catalogna di oggi e quella del futuro.
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Speakers
(1)
Dario Fabbri
Transcript
Verified
00:16
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in
Spagna
contro il referendum indipendentista catalano per difendere l'unità del paese.
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Dario Fabbri
00:23
Nell'ottobre del 2017 la
Catalogna
e in particolare la città di
Barcellona
furono scosse da notevoli proteste.
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00:33
Tra tante bandiere nazionali, nella capitale ha spuntato anche qualche vessillo con l'aquila di San Juan uno dei simboli della dittatura franchista.
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Dario Fabbri
00:41
Scesero in piazza centinaia di migliaia di cittadini
catalani
reclamando l'indipendenza della regione o della comunità, come viene indicata in castigliano. Pochi giorni prima, il primo ottobre, era stato celebrato un referendum ritenuto illegale da
Madrid
, che dichiarava proprio la secessione della
Catalogna
dalla monarchia spagnola. Gli scontri con la polizia furono molto duri, oltre 800 i feriti. Utilizzati anche proiettili di gomma da parte della Guardia Civile spagnola.
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01:14
La notte scorsa alla guardia civil ha arrestato 14 alti funzionari
catalani
impegnati nell'organizzazione del referendum di indipendenza del primo ottobre, dichiarato illegale da
Madrid
. La reazione dei simpatizzanti è stata immediata. Gli agenti della polizia spagnola hanno cercato di sciogliere l'assembramento dei manifestanti che fino alle tre del mattino hanno assediato la sede del ministero dell'economia catalano.
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Dario Fabbri
01:37
Sembrava che tutto stesse precipitando, che la
Catalogna
fosse destinata a un lungo periodo di instabilità che quello stato di tensione latente e permanente che la attraversa stesse per diventare conclamato e lo fosse a tempo indeterminato.
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01:55
Ma che cosa ha provocato la crisi catalana? Da dove viene l'indipendentismo locale e che cosa può produrre? Perché questo stato di tensione tutto europeo è così rilevante.
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02:20
Io sono Dario Fabbri, e questo è Stati di tensione, il podcast prodotto da Chora Media in cui vi racconto dove, perché nel mondo potrebbero deflagrare nuovi conflitti.
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02:40
La
Catalogna
e i paesi
catalani
, con la loro peculiarità linguistica, storica e culturale, esistono di fatto
dall'Alto Medioevo
si sono sviluppati nel corso dei secoli con una produzione di costumi e folklore distinta dal castigliano e dalla parte centrale della penisola iberica.
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03:01
Nel quattordicesimo secolo è nata la costruzione della
Generalitat
di
Catalogna
, una vero e proprio stato distinto dal resto della penisola iberica.
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03:15
Coordinate geografiche La traiettoria della
Catalogna
non ha soltanto riguardato questa regione centrata su
Barcellona
, ma anche la storia dei cosiddetti paesi
catalani
, a partire da
Valencia
, fino ad arrivare ai Pirenei e attraverso le Isole Baleari, comunità dove si parla tuttora il catalano, così come ad
Alghero
, in Sardegna città italiana, dove il catalano è principale lingua a partire dal
Rinascimento
.
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03:48
In realtà, proprio in tempo di
Rinascimento
, la
Catalogna
ha visto diminuire le sue pretese indipendentiste e commerciali. Perché? Perché all'interno del Mediterraneo si andava affermando la potenza degli otto mani che rendeva complessa la navigazione alle navi catalane e a quelle delle altre potenze che si affacciavano sul bacino.
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04:09
Non solo, c'era qualcosa di perfino più rilevante: era avvenuta la scoperta delle Americhe. Il commercio più importante del globo si centrava a partire dal Cinquecento sull'Atlantico e la
Catalogna
, con un solo affaccio sul Mediterraneo, ne era inevitabilmente esclusa. Per questa ragione
Barcellona
cominciò a collegarsi ad avvicinarsi alla monarchia spagnola centrale castigliana.
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04:38
Da allora la
Catalogna
divenne un soggetto di secondo piano dentro la corona spagnola, che guardava alle
Americhe
da posizione subordinata. Un passaggio che è continuato in questo modo per tutto il periodo dell'impero spagnolo, fino ad arrivare alla prima metà del Novecento.
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04:59
L'indipendentismo catalano riemersa alla fine dell'ottocento quando l'impero spagnolo stava perdendo la propria potenza 1898.
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05:11
La
Spagna
fu impegnata in una disastrosa guerra con gli
Stati Uniti D'America
. La sconfitta subita costrinse a
Madrid
accedere agli
Stati Uniti
e
Cuba
e le
Filippine
. I
catalani
guardarono a questa guerra con maliziosa attenzione. Ti faranno forse sotterraneamente per gli
Stati Uniti
? Di certo si schierarono con il movimento indipendentista cubano.
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05:37
Nel 1906 fu adottata la bandiera del movimento politico catalanista, che ancora oggi contiene un triangolo blu con stella bianca inserita nell'antico vessillo aragonese proprio perché quel triangolino blu era appartenuto alla bandiera sventolata dagli indipendentisti cubani foraggiati da
Washington
, allora in funzione anti spagnola ancora di più l'indipendentismo catalano, ripresa ai tempi della guerra civile spagnola.
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06:08
Durante gli anni trenta la
Catalogna
sognò all'ora di diventare indipendente e repubblicana. I
catalani
si schierarono apertamente contro i franchisti, ma persero la guerra e tornarono di nuovo sotto
Madrid
. Una situazione proseguita fino agli anni '70 fino alla morte di
Francisco Franco
.
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06:30
Nel millenovecento settantotto fu approvata in
Spagna
la nuova costituzione democratica federale, che lasciava e lascia notevoli prerogative e spazio di manovra alle comunità, ovvero alle entità federate amministrative che compongono la
Spagna
attuale. Tra queste la
Catalogna
, dotata di un suo parlamento, le sue leggi, le sue prerogative all'interno dello stato spagnolo.
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06:56
Dal 1980, infatti, la
Catalogna
è diventata una comunità semi-autonoma dove il catalano è lingua ufficiale esattamente come il castigliano, anzi di più in quella che da allora si è tramutata nella regione più autonoma e dinamica, anche economicamente della
Spagna
.
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07:18
Quasi dieci milioni di abitanti, in larghissima maggioranza parlanti la lingua catalana, oltre al castigliano e che ancora oggi garantisce il 18% del totale PIL spagnolo.
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07:33
La situazione ha cominciato ad incresparsi notevolmente a partire dagli anni '10 di questo millennio. Perché fino ad allora sembrava che la convivenza tra
Catalogna
e il resto della
Spagna
, in particolare tra
Barcellona
e
Madrid
, potesse funzionare.
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07:50
Sì, esiste ancora la monarchia spagnola, ma ha un valore simbolico, è di matrice costituzionale e sebbene i
catalani
sia in larga parte repubblicani, hanno continuato ad accettarne l'esistenza, perché comunque la loro regione si è dotata di una notevolissima autonomia, addirittura con la presenza in seno alle istituzioni europee di un rappresentante catalano quando si discute di affari regionali.
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08:14
Eppure qualcosa si stava modificando. L'indipendentismo catalano nei primi anni 2000 ha cominciato ad intrecciarsi con le rivendicazioni di tipo economico e fiscale nei confronti dello Stato Centrale spagnolo.
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08:28
In particolare, i
catalani
vorrebbero contribuire meno con le proprie tasse al benessere del resto del paese, trattenendo né maggiormente sul proprio territorio. Di fatto un escamotage con cui l'aspetto repubblicano e secessionista della popolazione locale si stava rilanciando, come testimoniato da ogni sondaggio che a partire dai primi anni dieci testimonia di un'avanzata delle richieste indipendentiste tra la popolazione.
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08:57
Così, nel 2014 proprio la generalità, lo stato locale ha preteso per la prima volta un referendum sull'indipendentismo bocciato dal
Tribunale Costituzionale spagnolo
che, carta fondamentale alla mano, non prevede la possibilità legale di abbandonare la monarchia.
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09:16
È cominciata in
Catalogna
la consultazione popolare sull'indipendenza della comunità autonoma spagnola. Non un referendum bocciato dalla Corte Costituzionale, ma un voto simbolico di sfida senza una vera e propria commissione elettorale.
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09:29
Lo ha comunicato
Artur Mas
, presidente della
Generalitat
.
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09:34
Non farei confusione sugli avversari l'avversario reale che abbiamo e
Madrid
fa di tutto pur di impedire che il popolo catalano partecipi...
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Dario Fabbri
09:42
Allora anche le autorità catalane rinunciarono a proposito, ma era soltanto questione di tempo. Nel momento in cui questo stato di tensione esistente da secoli abbandonato nel Medioevo a causa della scoperta dell'America e ritrovato tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, quando l'impero castigliano ha cominciato a venir meno all'inizio degli anni '10 ha cominciato nuovamente ad infiammarsi.
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10:11
Il tutto si è legato nel 2016 ad una scommessa: la scommessa gestita da quello che era allora il presidente della
Generalitat
Carles Puigdemont
, destinato in questa storia al ruolo di attore protagonista.
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10:27
Puigdemont
era a conoscenza dei sondaggi relativi all'indipendentismo catalano sapeva che ancora nel 2016 una buona fetta della popolazione della regione era contraria all'indipendenza. Non di molto, ma comunque ancora una maggioranza.
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10:44
L'idea di
Puigdemont
del suo gruppo è stata quella di forzare nuovamente un referendum per trovare, proprio nelle conseguenze del referendum, quella miccia, quell'innesco che avrebbe dovuto scatenare definitivamente l'indipendentismo catalano.
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10:58
In che modo? Cosciente di come il Tribunale Costituzionale avesse già respinto un referendum e come anche nel 2016 avesse respinto una nuova proposta di referendum indipendentista catalano,
Puigdemont
immaginò che la successiva é inevitabile repressione spagnola di
Madrid
in caso di celebrazione comunque del referendum vietato avrebbe scatenato le proteste dei
catalani
.
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11:23
Tradotto: anche quella fetta di popolazione indifferente o tiepida nei confronti del secessionismo davanti alla violenza o costituzionale o addirittura militare, perpetrata da
Madrid
nei confronti delle ambizioni secessioniste catalane, avrebbe convinto i meno fondamentalisti a schierarsi con i diritti
catalani
a schierarsi con la secessione. Questa la scommessa del gruppo di
Puigdemont
.
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11:52
Nonostante i divieti di
Madrid
, il primo ottobre Duemila diciassette in
Catalogna
si è celebrato il referendum per l'indipendenza. Un referendum formalmente illegale sia per la
Spagna
che per le
Nazioni Unite
, ritenuto un'idea clandestina dei suoi organizzatori. A votare sono stati quasi tre milioni di elettori, e irca il 90% di questi ha scelto il sì, ovvero l'indipendenza.
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12:30
Nei giorni successivi in seduta segreta il Parlamento Catalano ha decretato l'ufficiale indipendenza della
Catalogna
da
Madrid
, almeno secondo quanto dichiarato da
Barcellona
. La
Catalogna
era uno stato indipendente, piccolo problema. Questo passaggio non era però riconosciuto da nessun altro paese al mondo, tantomeno dai paesi europei, neppure dagli
Stati Uniti.
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12:55
Si è scatenata la repressione immaginata da pulci del mondo. Scontri di piazza, l'intervento della
Polizia
l'intervento della Guardia Civile. Di più alla fine di ottobre
Madrid
ha invocato l'articolo 155 della Costituzione spagnola. Quell'articolo, che prevede come in caso di gravi scontri, situazione drammatica sedizione, le autorità dello Stato Centrale possano commissionare quelle locali prendendone il posto in attesa di nuove elezioni.
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13:29
E da allora questo è successo.
Madrid
ha commissionato
Barcellona
, gestendo negli affari correnti in attesa di una nuova consultazione elettorale,
Puigdemont
, mentre i suoi più stretti collaboratori venivano arrestati proprio con l'accusa grave secondo il codice spagnolo di sedizione, ovvero di insurrezione contro lo Stato Centrale, Puigdemont riparava in
Belgio
, evidentemente infischiandosene dell'ironia per un repubblicano come egli si dichiara, nel rifugiarsi in un'altra monarchia, quella belga, peraltro legata storicamente anche a quella spagnola, mascherando il tutto con l'incredibile: impossibile nascondersi dentro le istituzioni europee che poco appartengono al
Belgio
.
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14:14
Era evidente che la scommessa di
Puigdemont
in quel lasso specifico sta venendo meno perché il commissionare le istituzioni catalane a partire dalla fine del 2017 non ha generato quelle sollevazioni drammatiche di piazza che
Puigdemont
aveva previsto. Anzi, più o meno le condizioni all'interno della
Catalogna
si sono normalizzate, sono tornate quasi come la situazione ex-ante. Perché?
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14:45
Perché ciò che non avevano calcolato
Puigdemont
e i suoi che una società post-storica come quella catalana da con l'età mediana molto avanzata, e di certo, come ogni società anziana legata al benessere, poco incline a battersi violentemente per i propositi politici, non poteva far altro che ritrarsi davanti ad un intervento massiccio e robusto da parte di
Madrid
.
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15:10
Questo intervento, invece di provocare l'incresparsi ulteriore della situazione, ne ha provocato il suo inabissamento. Nelle successive elezioni, celebrate il 21 dicembre 2017, i partiti legati al secessionismo hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, ma non di voti fermi al 47%, prima che il 14 febbraio di quest'anno nelle elezioni anticipate per il
Parlamento Regionale
, ancora una volta l'insieme dei partiti indipendentisti raggiungesse addirittura la maggioranza dei voti 50,9%.
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15:48
Per la prima volta la maggioranza assoluta dei votanti era un inedito assoluto nella storia spagnola post-franchista. Vero, ma queste ultime elezioni non sono state inquadrate come un referendum sull'indipendenza. Piuttosto sono state informate da questioni interne alla generalità catalana. E non è detto che un referendum sul tema possa produrre esattamente il medesimo risultato.
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16:15
Certo è che una enorme fetta della popolazione catalana rimane legata a quei partiti indipendentisti. E dunque altrettanto certo che nei prossimi anni la questione tornerà ad infiammarsi, perché non si è certamente sopita. Che cosa manca allora a questo stato di tensione, quello catalano, per deflagrare in tutta la sua violenza due passaggi decisivi?
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16:39
Il primo passaggio è quello che ne ha decretato il fallimento nel 2017, quando una popolazione anziana e legata al benessere ha evitato di battersi con violenza per i propositi repubblicani e secessionisti. Lo stesso che potrebbe avvenire anche adesso, perché un conto è votare per un partito indipendentista, un conto è affrontare le conseguenze di tale scelta, quando ancora una volta
Madrid
potrebbe intervenire militarmente e non per impedire la secessione.
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17:10
E l'altro passaggio? L'altro passaggio è una svolta necessaria in tematiche di questo tipo. Ogni secessione necessita di un sostegno esterno. È molto raro che un sentimento indipendentista possa raggiungere i suoi obiettivi cavandosela soltanto da sé. Tutto ammettere aa storia ha sempre avuto bisogno dell'appoggio di una potenza esterna di un paese che è contrario al nemico dei secessionisti si schieri con questi per combattere l'avversario comune.
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17:42
È successo in molti frangenti della storia. È successo anche all'indipendentismo italiano quando la
Francia
aiutò il Risorgimento Italiano in funzione anti austriaca. Oggi non si vede all'orizzonte una potenza che possa sostenere ed aiutare i
catalani
contro
Madrid
. Inizialmente, nella fase primordiale del referendum 2017, gli
Stati Uniti
sembravano aver adottato una posizione mediana.
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18:09
Le autorità americane definirono allora il referendum, sebbene illegale, celebrato dalla
Catalogna
un affare interno alla
Spagna
e si dissero - lo fece il Dipartimento Di Stato - pronti a collaborare con qualsiasi entità emergesse da quel referendum, anche con la
Catalogna
indipendente, prima di ripensarci, prima di stabilire che in fondo un'implosione della
Spagna
non possa essere nell'interesse degli
Stati Uniti,
che un ulteriore sconvolgimento sul continente europeo non possa essere funzionale alle prerogative americane.
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18:41
E allora, proprio nei giorni precedenti al referendum,
Donald Trump
, che era presidente degli
Stati Uniti
, ricevette il primo ministro spagnolo Rajoy per sottolineare come
Washington
non appoggiasse i
catalani
. Ma allora chi può essere quel Paese? Quella potenza che sostenga l'indipendentismo di
Barcellona?
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19:04
Ad oggi non c'è non c'è negli
Stati Uniti
e non c'è nel resto d'Europa, non c'é perché gli altri Stati, gli altri paesi del continente, hanno molti di questi sono tutti al loro interno, altrettanti movimenti indipendentisti e temono fortemente che aiutare quello catalano possa poi incidere negativamente sulla tenuta dei loro paesi.
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19:26
Dunque, per il futuro, lo stato di tensione della
Catalogna
, tra i più importanti del mondo, sembra destinato a riemergere in maniera carsica a scontrarsi con la realtà prima di nascondersi di nuovo in quello stato di tensione permanente a bassa intensità che è la
Catalogna
di oggi e del futuro.
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