Wednesday, Sep 29, 2021 • 23min

Ep. 6: Valeria Vedovatti racconta la sua anoressia

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È una delle influencer più famose d'Italia, è bella, solare, vincente. Eppure anche Valeria Vedovatti ha sofferto di un disturbo del comportamento alimentare. Nell'ultimo episodio di questo podcast racconta l'origine della sua malattia, la sofferenza del ricovero ospedaliero e il suo percorso di rinascita.
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Talking about
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Speakers
(2)
Valeria Vedovatti
Stefania Sarzanini
Transcript
Verified
00:06
Chora.
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Stefania Sarzanini
00:13
A guardarla adesso, nelle storie che pubblica su Instagram, nei video su Youtube, non si direbbe.
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00:19
Perché Valeria è bella, bionda e solare, è vincente.
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00:24
Valeria Vedovatti è l'immagine della ragazza perfetta.
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00:29
Eppure anche lei, qualche anno fa ha dovuto fare i conti con un disturbo alimentare, un demone, la sua anoressia, che l'ha trascinata nel baratro.
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00:39
Ma da quel baratro Valeria è riuscita a risalire.
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00:43
È riuscita a rinascere, come scrive nel libro con il quale ha deciso di raccontare la sua esperienza.
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01:05
Io sono Fiorenza Sarzanini, vicedirettore del
Corriere Della Sera
, e questo è un podcast che racconta come si cade in un disturbo alimentare, come si riconosce e soprattutto come se ne esce.
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01:20
È prodotto da Chora Media, si chiama Specchio.
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01:34
In questo podcast abbiamo raccontato le storie di chi ha deciso di curarsi, delle loro famiglie, dei medici che assistono ogni giorno chi si ammala di un disturbo alimentare.
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01:44
Sono ragazze e ragazzi comuni, come lo era anche Valeria, prima di diventare una tra le più popolari influencer
d'Italia
.
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01:53
Oggi Valeria ha oltre un milione e duecentomila follower, è una vera e propria star, amata da giovani e giovanissimi.
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02:01
Per questo ho deciso di intervistarla, perché ho pensato in quest'ultima puntata del podcast che nessuno meglio di lei avrebbe potuto raccontare ai ragazzi che l'anoressia e la bulimia sono problemi seri, che sono malattie, ma sono malattie dalle quali si può guarire.
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02:24
Buongiorno Valeria.
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Valeria Vedovatti
02:26
Ciao.
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Stefania Sarzanini
02:26
Ci racconti di te chi sei? Che fai? Quanti anni hai?
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Valeria Vedovatti
02:31
Si, allora io mi chiamo Valeria Vedovatti, ho diciotto anni, vengo dalla
Svizzera
, però mi sono trasferita a
Milano
due annetti fa e nella vita va beh, vado ancora a scuola, però creo contenuti sul web, su diversi social YouTube, Instagram, Tik Tok e mi piace, insomma, cercare di strappare un sorriso alle persone.
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Stefania Sarzanini
02:53
Che studi fai?
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Valeria Vedovatti
02:55
Ho fatto il quarto anno di liceo linguistico, quindi mi manca solo l'ultimo.
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Stefania Sarzanini
02:59
A
Milano
vivi con la tua famiglia? Ce la puoi raccontare un po'?
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Valeria Vedovatti
03:03
Sì, in realtà vivo a
Milano
da sola, la mia famiglia è ancora in
Svizzera
.
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03:08
Ho deciso di diciamo trasferirmi per inseguire i miei sogni perché è più fattibile che nel paesino dove vivevo, perché ero un po' fuori dal mondo tra virgolette, e quindi adesso riesco a conciliare molto meglio tutto quanto.
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03:23
Però la mia famiglia si, vive in
Svizzera
, c'è mia mamma, mio papà, e poi ho un fratello e una sorella molto più grandi, e tra l'altro mia sorella sta per diventare mamma, quindi io sto per diventare zia, quindi si sta per allargare la famiglia.
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03:40
E niente con loro ho un bel rapporto, ovviamente ci vediamo, non troppo spesso da quando mi sono trasferita a
Milano
, però comunque ci sentiamo e siamo molto uniti, sì.
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Stefania Sarzanini
03:53
Che vuol dire creo contenuti sul web.
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03:56
Quali sono questi contenuti?
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Valeria Vedovatti
03:59
Io faccio video su Youtube, sono partita insomma da questo social, e faccio un po' video di tutti i tipi.
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04:06
Inizialmente scenette comedy ad esempio aspettative versus realtà, insomma queste cose un po' simpatiche, e poi ho iniziato a fare spesso anche dei video blog, quindi porto con me le persone durante la mia giornata.
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04:22
E insomma filmo in giro, magari nei viaggi che faccio anche solo una giornata normale.
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04:28
E si è instaurato un bel rapporto con le persone che mi seguono, e può essere strano perché comunque tramite ad uno schermo si pensa che non è che si riesca magari a trasmettere chissà cosa.
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04:40
Cioè, e invece è diventato proprio un rapporto come di amicizia, e grazie al mio primo romanzo Come stai, che è uscito ormai due anni fa, ho fatto pure un tour in tutta
Italia
, dove ho conosciuto queste persone.
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04:56
Ed è proprio un bel rapporto, perché va oltre il rapporto fan tra virgolette e youtuber.
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05:03
È proprio un rapporto di amicizia ecco si.
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Stefania Sarzanini
05:06
Quanti follower hai?
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Valeria Vedovatti
05:08
Su YouTube settecentomila, su Instagram un milione e duecentomila e su Tik tok due milioni. Più o meno, si.
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Stefania Sarzanini
05:16
Sei un influencer? Si può dire così?
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Valeria Vedovatti
05:19
Sì, diciamo che non amo definirmi così, preferisco il termine creator perché mi dà più l'idea di appunto di creatività, di creare contenuti.
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05:29
Però sì, diciamo che si può chiamare in diversi modi.
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Stefania Sarzanini
05:32
Valeria, tu hai parlato del tuo primo romanzo, ora però ne hai scritto un altro.
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Valeria Vedovatti
05:37
Esatto.
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Stefania Sarzanini
05:38
Questo libro si chiama Per rinascere, ce lo vuoi raccontare?
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Valeria Vedovatti
05:42
Sì, ho scritto questo secondo romanzo Per rinascere, è il proseguimento del primo romanzo, quindi c'è sempre la protagonista, Gioia, che è un po' al centro.
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05:53
Però ho voluto unire insomma il romanzo con la realtà, fare un intreccio di queste due cose perché ci tenevo a raccontarmi alle persone insomma che mi seguono.
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06:04
Raccontare delle parti di me che magari dai video non riesco a far trasparire.
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06:09
E quindi insomma, non volevo fare una biografia perché non mi entusiasmava più di tanto, e quindi ho deciso di fare questa cosa particolare dell'intreccio tra realtà e storia inventata.
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06:20
Quindi c'è sempre Gioia che è una protagonista insomma inventata, creata da me, che incontra Valeria Vedovatti che lei conosceva soltanto tramite social, e quindi aveva anche un po' un pregiudizio su di lei diceva "Ah è quella che fa i video, chissà com'è", e invece poi la incontra e insomma si conoscono.
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06:39
E Valeria, quindi io, racconto la mia storia a Gioia ed è come se io la raccontassi al lettore, perché diciamo che l'intento è quello di fare immedesimare il lettore in Gioia e quindi è come un dialogo tra me e il lettore, dove io racconto un po' la mia vita.
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Stefania Sarzanini
06:56
Com'è la vita di Valeria in questo romanzo?
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Valeria Vedovatti
06:58
Racconto insomma un po' tutto in generale tra amicizia, amore, il rapporto coi familiari, racconto un po' la mia adolescenza, ma in particolare racconto un periodo che ho vissuto, in cui ho combattuto contro un disturbo alimentare perché è un tema che ci tenevo a esporre, perché l'ho sempre tenuto molto per me, me ne sono sempre, diciamo vergognata.
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07:23
Non non ho mai parlato con nessuno, e quindi anche confrontandomi con le persone che mi seguono, sentendo le loro storie, conoscendoli, ho capito che in realtà è una cosa che non non è che mi rendesse debole o strana, anzi raccontare questo episodio sarebbe stato d'aiuto per molte persone, e quindi ho deciso di raccontare, di rendere pubblica anche questa parte di me, per sensibilizzare anche sull'argomento.
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Stefania Sarzanini
07:50
Ce la racconti?
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Valeria Vedovatti
07:52
Si, diciamo che il tutto è iniziato nel duemila sedici.
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07:55
Io sono stata sempre una bambina molto felice, molto attiva e avevo sempre tutto perfetto.
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08:03
Bei voti a scuola, begli amici, insomma sempre tutto perfetto, bravissima anche negli sport, facevo tre sport contemporaneamente e ad un certo punto i miei genitori hanno iniziato ad avere qualche litigio.
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08:18
I miei fratelli se ne sono andati di casa e quindi, diciamo che questa cosa mi ha causato molta instabilità perché volevo che fosse tutto perfetto; però il rapporto tra i miei genitori non potevo controllarlo e quindi ho voluto controllare questo, questo malessere attraverso il cibo.
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08:36
Cioè non ho voluto, è stata una cosa che è capitata senza il mio, senza che me ne rendessi conto, io non capivo quello che mi stesse succedendo e pensavo fosse normale.
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08:48
Non avevo proprio la concezione della realtà reale ecco, e quindi piano piano ho iniziato ad entrare in questo vortice fino ad arrivare ad essere ricoverata perché diciamo che è andata peggiorando.
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09:02
Però poi durante il ricovero ho avuto tanto tempo per me, e tra l'altro non avevo niente, non avevo telefonini, televisioni, eccetera.
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09:11
Non avevo contatti con nessuno e quindi ho iniziato anche a scrivere, ed è li che mi sono appassionata alla scrittura.
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09:17
E tenevo un diario che ho inserito anche nel romanzo, quindi ci sono proprio le pagine del diario all'interno del romanzo, perché ho voluto proprio portare i pensieri di quel momento nero su bianco e quindi li ho inseriti all'interno del racconto.
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Stefania Sarzanini
09:32
Hai avuto un disturbo alimentare. Ce lo vuoi raccontare? Non mangiavi? Vomitavi? Qual'era la manifestazione di questo disturbo?
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Valeria Vedovatti
09:42
Semplicemente era diventata un'ossessione, diciamo il cibo, quindi ho iniziato semplicemente a ristringere e a praticare tanto sport, senza però appunto esserne cosciente, cioè io non ho mai detto voglio dimagrire o qualcosa del genere.
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09:58
È stato, è stata semplicemente una manifestazione di un dolore più profondo, perché spesso si pensa che sia sempre legato al un voler dimagrire un disturbo alimentare, magari non si pensa "Ah una vuole fare la modella allora"; invece ci sono molte cause, non è per forza legato direttamente a un fattore estetico.
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10:17
Può esserci insomma un motivo dietro che è più più oscuro, più profondo e che può non essere per niente legato all'immagine.
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10:25
E quindi semplicemente è una cosa che non, che non riuscivo a controllare ed era come se avessi un'altra voce dentro di me che mi comandava ecco, infatti non ero più io in quel periodo, non ero più sorridente, non scherzavo più e quindi era proprio un'altra persona.
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Stefania Sarzanini
10:44
Quanto pensavi?
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Valeria Vedovatti
10:46
Allora al limite sono arrivata a pesare trentacinque, trentasei chili prima del ricovero.
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Stefania Sarzanini
10:52
Sei stata tu a dire proviamo a guarire? Proviamo a mangiare?
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Valeria Vedovatti
10:57
Sono stati i miei genitori perché io non, come già detto, non avevo proprio il senso della realtà e non capivo che la situazione insomma era grave, che c'era una malattia di mezzo.
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11:10
Io ero proprio tranquilla e dicevo sto bene.
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11:13
Infatti il primo libro l'ho chiamato come stai, perché io ero sempre convinta di stare bene, non, non pensavo che stesse succedendo qualcosa di così, diciamo, grave, non avevo proprio la concezione della realtà.
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Stefania Sarzanini
11:26
Quanto tempo è durato il disturbo alimentare, da quando tu hai cominciato a non mangiare fino al ricovero?
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Valeria Vedovatti
11:33
In realtà pochi mesi.
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11:34
Il tutto è iniziato verso settembre, il ricovero inizio dicembre, quindi in realtà sono pochi mesi e dico per fortuna perché in questi casi, prima agisci meglio è perché più tempo passa, più è complicato, diciamo riuscire ad uscirne.
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11:52
Però per fortuna diciamo che essendo stata sempre molto minuta, i chili persi si son fatti vedere molto, e quindi sono subito stata ricoverata.
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Stefania Sarzanini
12:03
Tu adesso sei così bella solare, hai questa bella faccia, capelli lunghi, sei una ragazza che appari in piena salute, piena di vita.
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12:14
Ci dici com'era la tua giornata quando invece stavi male?
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Valeria Vedovatti
12:18
Io in realtà cercavo sempre di stare il più possibile fuori casa, perché in quel periodo si erano anche inaspriti tutti i miei rapporti, ma con chiunque, perché diciamo che, volevo tenere questa cosa come un mio segreto.
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12:30
Cioè non è che ne parlavo con le persone, e quindi mi allenavo tutti i giorni, facevo ginnastica, poi vabbè, ovviamente andavo a scuola.
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12:39
In realtà quando stavo a casa me ne stavo molto per le mie ed ero sempre stanca anche in quel periodo quindi cercavo spesso di riposare perché proprio non avevo forze ecco.
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Stefania Sarzanini
12:50
E poi non mangiavi.
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Valeria Vedovatti
12:52
Sì, diciamo che mangiavo molto poco, cercavo di restringere dove possibile, magari a cena dicevo: "Mamma guarda ho mangiato tanto a pranzo" oppure "Ho fatto tanta merenda quindi non ho fame", quindi cercavo di mangiare il meno possibile in questo modo, in realtà, a pranzo non avevo mangiato nulla.
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Stefania Sarzanini
13:09
E usavi anche delle tecniche, diciamo, oltre a quella di non essere coinvolta nel pranzo, nella cena con la famiglia, quindi non so stare in camera tua.
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13:20
C'era anche qualcosa che ti faceva evitare di avere fame, oppure tu proprio non avevi fame?
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Valeria Vedovatti
13:26
No, proprio io non sentivo la fame, era una cosa psicologica.
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13:30
Ad un certo punto, verso la fine, non bevevo neanche più ma perché proprio ero bloccata io era proprio un fattore psicologico, che alla fine non mi faceva neanche sentire la fame o il bisogno di mangiare o di bere perché era un blocco prima di tutto in testa.
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Stefania Sarzanini
13:47
Quando i tuoi genitori hanno detto basta, adesso ti ricoveri, hanno provato prima ad aiutarti a casa?
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Valeria Vedovatti
13:55
Diciamo che i miei genitori mi hanno spesso provato a chiedere come stai? Cosa sta succedendo?
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14:04
Però essendone, cioè non essendo neanch'io cosciente realmente di quello che stessi passando, io continuavo a dire che appunto stavo bene, e quindi ho fatto pure dei test per vedere se fossi celiaca.
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14:17
Perchè agari che, perché magari era quello il motivo della perdita di peso e di appetito.
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14:24
Insomma, era tutto molto un mistero, perché appunto nemmeno io realmente ero cosciente di quello che pensavo.
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14:33
Cioè non ero veramente in grado di capire la situazione.
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14:37
E quindi i miei genitori inizialmente diciamo che si fidavano di me quando dicevo che stavo bene, che era solo un periodo dove non è non avevo tanta fame poi, ovviamente, hanno capito che la situazione stava diventando più grave.
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14:51
E diciamo che il culmine è stato durante una gara svizzera di ginnastica, quando per la prima volta, visto che era inverno, mettevo sempre felponi, tute, per la prima volta mia mamma mi ha vista in body, quindi insomma, praticamente senza vestiti diciamo, e ha proprio notato quanto fossi diventata uno scheletro.
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15:12
E poi in quel periodo ero proprio stanchissima, senza emozioni.
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15:16
E quindi si è un po' allarmata e il giorno dopo mi ha subito portata in ospedale.
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Stefania Sarzanini
15:19
Ti specchiavi?
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Valeria Vedovatti
15:21
In realtà poco, perché mi faceva molta paura il mio riflesso, cioè era un misto tra il rendermi conto che qualcosa mi stava sfuggendo di mano, ma poi l'altra parte di me, perché è proprio come avere due voci: una voce mi diceva "Valeria cioè non sei tu, cosa sta succedendo?" e l'altra mi diceva "No, è normale, non c'è niente di sbagliato".
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15:42
E quindi in realtà avevo paura praticamente di me stessa, cioè è stata una lotta in quei mesi contro me stessa di fatto, perché ero appunto come controllata da qualcos'altro, e io cercavo di essere razionale ma poi c'era l'altra parte che prendeva il sopravvento e quindi in realtà no.
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Stefania Sarzanini
16:02
E se ti specchiavi come ti vedevi?
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Valeria Vedovatti
16:05
Dipende, cioè non ho tanto il ricordo perché appunto lo facevo, lo facevo raramente.
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16:11
Quando mi specchiavo mi vedevo in realtà com'ero, mi facevo anche un po' paura però non non non riuscivo comunque a realizzare quello che stava succedendo e ad agire come in realtà avrei voluto.
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Stefania Sarzanini
16:25
Quanto tempo sei stata in ospedale?
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Valeria Vedovatti
16:27
Sono stata due mesi, circa, due mesi e mezzo, le prime settimane proprio chiusa in camera senza letteralmente niente.
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16:38
Poi piano piano più miglioravo, più avevo libertà ma insomma, libertà molto, molto piccola, cioè magari per Natale ho potuto vedere un'ora mia mamma e mio papà, poi la settimana dopo due ore, poi dopo ancora anche mio fratello, poi dopo ancora anche un'amica.
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16:56
Quindi si aggiungevano piano piano dei piccoli, tra virgolette, premi in base insomma, a come stava andando.
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Stefania Sarzanini
17:03
Tu oggi sei guarita?
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Valeria Vedovatti
17:05
Sì, in realtà non da tantissimo e infatti diciamo che l'aver pubblicato questo romanzo è proprio una vittoria secondo me definitiva, cioé è stato proprio una cosa che mi ha aiutato anche a livello personale perché avevo sempre paura di parlare dell'argomento, o comunque di affrontarlo e quindi aver comunque rivissuto tutto quanto scrivendolo e poi averlo pubblicato è stata sicuramente una grande liberazione.
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Stefania Sarzanini
17:36
Ora hai un rapporto normale con il cibo, mangi tutto oppure hai comunque il timore che il tuo peso possa salire, di vederti grassa?
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Valeria Vedovatti
17:46
Io in realtà non ho neanche una bilancia, da quando diciamo che sono uscita dall'ospedale me l'hanno proprio ritirata, e poi non ho più neanche preso l'abitudine di utilizzarla perché ho proprio cambiato approccio, cambiato modo di vedere.
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18:02
Infatti diciamo che il romanzo si chiama Per rinascere, perché proprio sono rinata come una persona diversa, non è più non è che sono la stessa Valeria di prima, sono proprio cambiata per il modo di vedere le cose proprio.
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Stefania Sarzanini
18:18
Ti specchi?
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Valeria Vedovatti
18:20
Sì, ma più che altro per vedere l'outfit adesso.
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Stefania Sarzanini
18:24
Tu hai molti follower, come dici tu crei contenuti sul web, sei molto amata dai ragazzi, sei un modello per loro?
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Valeria Vedovatti
18:32
Diciamo che i social adesso hanno una potenza veramente grande, soprattutto per i ragazzi giovani, una persona sui social può essere veramente un esempio.
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Stefania Sarzanini
18:47
Recentemente l'età della comparsa dei disturbi alimentari si è molto abbassata.
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18:52
Ci sono bambini di otto nove anni, ma anche appunto ragazze e ragazzi della tua età, c'è qualcosa che tu vorresti dire loro per aiutarli a uscire da questo tunnel?
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Valeria Vedovatti
19:04
Certo, innanzitutto secondo me è importante parlare dell'argomento perché io non conoscevo i disturbi alimentari, non sapevo cosa fossero cioè non avevo proprio mai sentito parlare di questo mondo.
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19:14
Quindi già che se ne parli é importante, quindi bisogna veramente capire che non è un gioco, che non è un magari oggi non mangio, almeno per l'estate sono più pronta.
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19:28
Cioè bisogna sempre stare attenti in questo campo, in questo argomento, perché è molto facile cadere in un disturbo alimentare ed è molto difficile uscirne.
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19:36
Quindi se si vuole magari perdere qualche chilo è importante rivolgersi a un nutrizionista o farlo in modo sano, perché quando si ricorre a cose drastiche è sempre complicato.
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19:47
Però parlando invece alle persone che magari ci sono dentro, non bisogna mai smettere di lottare.
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19:54
Bisogna avere tanta forza di volontà cioè forza proprio, bisogna voler tornare a vivere, bisogna voler cambiare completamente schemi.
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20:03
E poi sarà difficilissimo, ci saranno un sacco di ricadute, però il pensiero di voler rinascere è la cosa principale, perché poi è difficile, ma ma ce la si fa.
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Stefania Sarzanini
20:18
Le tue amiche ti hanno aiutato o più i tuoi genitori?
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Valeria Vedovatti
20:20
Diciamo che la mia famiglia è stata fondamentale.
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20:24
E poi ovviamente ho avuto anche degli amici che mi sono stati molto vicini, però la famiglia è stata proprio la cosa che mi ha più spronata ad andare avanti e soprattutto all'inizio del ricovero, io dico proprio che la mia famiglia è la mia forza, perché era il motivo per cui mi impegnavo.
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20:43
Cioè io diciamo che agli inizi ero molto giù di morale, ma mi impegnavo nel migliorare per vedere la mia famiglia, perché all'inizio appunto non potevo.
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20:55
E poi piano piano, qualche ora, eccetera e quindi mi impegnavo inizialmente proprio per la mia famiglia.
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Stefania Sarzanini
21:02
Tu eri in un ospedale o in una residenza?
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Valeria Vedovatti
21:06
In un ospedale.
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Stefania Sarzanini
21:07
Quindi diciamo nel servizio pubblico, quindi anche sola e non accudita, come può esserlo un appunto, una residenza dove adesso le ragazze vanno per stare, tu eri proprio in un ospedale quindi sotto flebo diciamo.
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Valeria Vedovatti
21:22
Sì, c'erano molte altre persone e che magari arrivavano lì per altri motivi.
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21:30
Ero proprio nel reparto principale di pediatria, quindi c'erano insomma persone di qualsiasi tipo.
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21:37
E bambine che magari dovevano venire solo un giorno per fare un intervento, che venivano in camera con me. Quindi insomma, ne ho viste un po' di tutte.
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Stefania Sarzanini
21:45
Tu hai scritto questo libro perché raccontare aiuta gli altri, il messaggio o l'obiettivo del tuo messaggio è questo, dire alle persone se reagisci, puoi guarire?
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Valeria Vedovatti
21:59
Esatto. In realtà ci sono più obiettivi.
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22:03
Ho raccontato la mia storia anche per, in primis far sentire capite le persone, perché io quando insomma stavo male, non ne parlavo con nessuno perché pensavo che nessuno avrebbe potuto capirmi, perché non avevo mai sentito nessuno con la mia stessa esperienza e quindi mi sentivo proprio fuori luogo e sentivo che nessuno avrebbe potuto aiutarmi o in qualche modo mi sentivo giudicata, e quindi secondo me condividere la propria storia è anche un modo per far sentire le persone meno sole e dire, ok, lei ci è passata, però ce l'ha fatta, quindi posso farcela anch'io.
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22:38
E poi, in generale, è proprio un romanzo che vuole dare, vuole spronare le persone a rinascere, a cambiare le cose che magari non vanno bene in qualsiasi ambito, sempre.
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22:49
Cioè secondo me è proprio un concetto che non è legato solo ai disturbi alimentari, ma proprio a qualsiasi problema di vita, e dimostra proprio che qualsiasi cosa succeda, anche quando magari sei al limite e sei ti senti a terra, però ce la si può fare.
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Stefania Sarzanini
23:15
Specchio è un podcast di Fiorenza Sarzanini prodotto da Chora Media. È scritto da Fiorenza Sarzanini e
Francesca Milano
, post-produzione di Giuseppe Magazù. La cura editoriale è di
Francesca Milano
. Il producer è Matteo Perkins, assistente al montaggio Francesca Abruzzese. I fonici di presa diretta sono Lorenzo Ferrillo e Gabriele Lamendola, il fonico di studio è Jacopo Lattanzio.
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🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.38.1
Stefania Sarzanini
Valeria Vedovatti
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