Tuesday, Sep 14, 2021 • 30min

Ep. 1: Quando 39 chili sembrano troppi

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Laura ha 16 anni, mangia pochissimo, è arrivata a pesare solo 39 chili eppure si vede ancora grassa. Si confronta con le immagini che vede su Instagram e non si piace mai. Così, durante il lockdown, inizia a fare tantissime sessioni di attività fisica con l’intento di bruciare calorie. Si chiama “dispercezione corporea” ed è uno dei sintomi dell’anoressia, la malattia che l’ha costretta al ricovero in un centro specializzato nella cura dei disturbi alimentari.
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Talking about
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Speakers
(4)
Fiorenza Sarzanini
Laura
Laura Dalla Ragione
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00:07
Chora.
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Laura
00:15
Io durante il lockdown facevo molto workout e però diciamo sono stata poi influenzata da altre ragazze a camminare per il corridoio, su e giù, per ore ed ore.
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00:34
A volte impiegavo anche cinque ore a fare su e giù per il corridoio.
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00:43
Avevo calcolato anche quanto bruciavo e per esempio cento calorie per trenta minuti.
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00:56
Mi vedevo grassa e anche tuttora, ma qua non ci sono specchi e quindi non ci fanno vedere le nostre forme corporee.
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01:09
Ho raggiunto i trentanove kg e per me erano anche troppi.
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Fiorenza Sarzanini
01:31
Ti guardi allo specchio ma non vedi com'è davvero il tuo corpo, e allora vuoi cambiarlo, vuoi far capire a tutti quello che non riesci a dire, sto male.
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01:42
Il corpo parla, diventa messaggio.
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01:45
Il corpo dice quello che la testa nega.
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01:48
Ho bisogno di aiuto.
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01:51
Ad avere bisogno di aiuto oggi sono tutte le persone giovani, giovanissime, meno giovani, donne e uomini che soffrono di un disturbo alimentare.
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02:00
È una malattia feroce, dalla quale però si può guarire.
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02:06
Io sono Fiorenza Sarzanini, vicedirettore del
Corriere Della Sera
, e questo è un podcast che racconta come si cade in un disturbo alimentare, come si riconosce e soprattutto come se ne esce. E' prodotto da Chora Media, si chiama Specchio.
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Laura
02:31
Il lockdown ha peggiorato moltissimo questa condizione, perché diciamo mi ha richiusa in me stessa e non vedendo gli amici o comunque non frequentando la scuola e anche la palestra e altri elementi, i pensieri si sono spostati più su di me, sul mio aspetto fisico e anche sul mio carattere.
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02:57
E quindi questi pensieri che tenevo nascosti, sono riemersi e mi hanno fatto, comunque hanno fatto scoppiare questo, questo disagio.
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Fiorenza Sarzanini
03:13
Laura ha sedici anni, dentro la camicetta bianca ha un corpo minuto e fragile, ti sembra che possa rompersi da un momento all'altro.
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03:21
Ha i capelli mossi che le arrivano alle spalle, gli occhi persi nel vuoto quando racconta della sua anoressia, la malattia che si è presa gli ultimi quattro anni della sua vita.
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03:37
Laura è solo una delle novemila persone che ogni anno in
Italia
si ammalano di un disturbo del comportamento alimentare.
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03:45
Un'epidemia per la quale non c'è vaccino, un'epidemia scoppiata negli anni novanta, che si diffonde in maniera virale sfruttando anche la rete, i social network e le app di foto ritocco che esaltano un modello estetico di inarrivabile perfezione.
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Laura
04:05
I modelli hanno influito nell'idea di bellezza perché su internet vediamo comunque moltissime persone, cioè moltissimi modelli con dei corpi quasi perfetti comunque.
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04:20
E quindi stando a casa e guardando anche questi corpi perfetti mi sono sentita male, mi sono sentita, ho fatto un confronto tra me e quei modelli perfetti e ho voluto inseguire quei quei modelli che però poi sono canoni malati o anche modificati da internet.
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Fiorenza Sarzanini
04:51
In
Italia
le persone che soffrono di un disturbo alimentare sono oltre tre milioni, molte si sono ammalate nell'ultimo anno e mezzo.
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04:59
Quando il Covid si è impadronito delle nostre vite e siamo stati costretti a stare chiusi in casa, sono stati soprattutto i ragazzi a soffrirne, sempre attaccati a un computer, ai telefonini, senza poter vedere gli amici, senza poter andare a scuola.
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05:14
I dati del
Ministero della Salute
documentano un aumento di casi pari al trenta percento tra il duemila diciannove e il duemila venti, ma soprattutto dimostrano che sono sempre di più i bambini che hanno crisi di panico, che non riescono a dormire.
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05:31
Sono piccoli, alcuni hanno appena otto anni, eppure già manifestano i sintomi dei più grandi, rifiutano il cibo, oppure lo divorano fino a sfinirsi.
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05:44
Io sono entrata nelle residenze dove questi ragazzi hanno deciso di curarsi, di fare i conti con il demone che si è preso la loro mente.
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05:53
Ho parlato con loro e con i medici che li aiutano a uscire dal tunnel.
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05:58
Io so come ci si sente, io so che cosa si prova, io so che ogni giorno è scandito da una serie di numeri, quelli dei chili che segna la bilancia, quelli delle calorie contenute in ogni singolo alimento, o ancora quelle delle volte in cui ci si chiude in bagno a vomitare.
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06:18
La maggior parte delle persone vuole essere magra.
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06:22
Il disturbo alimentare però è un'altra cosa, perché se stai male non vuoi perdere peso per stare meglio anzi, spesso lo fai per punirti oppure perché hai qualcosa che non va nella testa, non stai bene con gli altri, soprattutto non stai bene con te stesso.
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06:39
Il disturbo alimentare deforma la percezione che hai di te, mina i rapporti con le persone che ti stanno intorno.
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06:46
Per questo è molto importante individuare i primi sintomi, ascoltare il campanello che lancia l'allarme e poi chiedere aiuto agli specialisti, affidarsi a chi conosce il male e sa affrontarlo.
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Laura Dalla Ragione
07:04
Prima si interviene e più il disturbo è facilmente, diciamo sradicabile no, perché il disturbo essenzialmente non è quello che si vede nel corpo, ma è l'ossessione.
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07:15
Quindi prima si riesce a intervenire sull'ossessione, su questa preoccupazione intensissima sul peso, sulle forme corporee e più ce la facciamo a portare fuori i ragazzi e le ragazze da questo disturbo.
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Fiorenza Sarzanini
07:29
La dottoressa Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, dirige il centro Palazzo Francisci, quello che chiama un ospedale a forma di casa; è stata la prima struttura pubblica italiana dedicata esclusivamente ai disturbi del comportamento alimentare.
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07:48
Palazzo Francisci è uno stabile antico nel centro di
Todi
. Ha un grande giardino, affaccia su una strada alberata.
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07:58
Qui non ci sono rumori, se non gli uccellini. È una residenza di campagna.
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08:03
Quando varchi il portone hai la sensazione di entrare in un albergo, non c'è nulla che ti faccia pensare a un centro di cura.
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08:12
Sali le scale e arrivi nelle stanze dei soffitti alti, l'ambiente è accogliente come fosse una grande casa dove passare le vacanze.
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08:22
Invece è proprio qui, le ragazze trascorrono le giornate tra visite mediche, terapie individuali e di gruppo.
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08:29
Poi nel resto del tempo stanno anche insieme, stanno come fossero in collegio.
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08:33
Le camere sono singole o doppie.
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08:36
Ci sono tre sale comuni, le usano per dipingere, per studiare, ascoltare musica, anche solo per chiacchierare.
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08:46
Sono proprio le ragazze ad arredare le stanze: mettono i poster, le fotografie, qualcuna scrive sui muri i propri pensieri sono libere di spaziare con la mente, di sfogare così il disagio, la felicità, la cupezza o l'allegria.
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09:02
Chi sta peggio dorme da solo, al massimo qui dentro si può essere in diciotto, la maggior parte sono femmine.
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09:09
Si sta tutti allo stesso piano, divisi ma insieme, perché può capitare di sentirsi troppo soli e allora si può chiedere aiuto oppure semplicemente avere una parola di conforto.
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09:21
E quando le ragazze non riescono a darti una mano, puoi salire dove ci sono gli uffici, dove sai di trovare le assistenti che si occuperanno di te.
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09:31
Per gli incontri con chi viene dall'esterno c'è una specie di salotto, due poltrone davanti alle finestre che affacciano sul giardino, è come una casa, come la casa dove tu non riuscivi a stare bene e che invece adesso ti capita spesso di desiderare.
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09:48
Trascorrere una giornata in questo luogo ti aiuta a comprendere quanto difficile sia la strada che stanno percorrendo queste ragazze.
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09:56
Un percorso dove può capitare di fare quattro passi in avanti, ma anche dieci indietro.
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10:02
Ogni giorno è diverso, è scandito da stati d'animo altalenanti, risultati raggiunti o traguardi mancati.
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10:08
Per questo non è possibile stabilire all'inizio quanto tempo dovranno stare chiuse qui; ad alcune ragazze bastano tre mesi, il minimo stabilito, altre rimangono un anno, altri addirittura di più.
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10:20
Prima di andare via organizzano una festa con le compagne, scelgono un tema e allestiscono la sala da pranzo, si vestono come per uscire, invece devono solo salutarsi, a gioire anche per chi ce l'ha fatta.
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10:36
Ma per ogni ragazzo o ragazza che esce, ce n'è uno che entra perché questo problema è in aumento in tutta
Italia
.
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10:44
Nei casi più gravi, quando c'è bisogno di un ricovero ospedaliero, i ragazzi e le ragazze finiscono nei reparti intensivi, come quello guidato dal professor Alberto Villani, primario di pediatria all'ospedale Bambino Gesù di
Roma
.
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Alberto Villani
10:58
Questi sono pazienti che se arrivano al ricovero vuol dire che hanno delle necessità assistenziali particolari, ossia hanno un indice di massa corporea molto basso.
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11:08
Significa che il loro stato nutrizionale è già scadente, significa che già hanno iniziato ad avere tutta una serie di manifestazioni, nelle femmine per esempio c'è l'amenorrea, ossia coloro che avevano già il flusso mestruale interrotto, presentano bradicardia, cioè un rallentamento del battito cardiaco, hanno un peso che è veramente molto molto basso e poca massa muscolare, quindi hanno addirittura necessità di ristabilirsi fisicamente prima di essere prese in carico completamente dai colleghi neuropsichiatri.
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11:43
Adesso, quindi passato più di un anno dall'inizio della pandemia, sono esplose è il caso di dire tutta una serie di situazioni, che in parte erano già presenti qualche mese fa.
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11:56
Adesso si sono molto accentuati e abbiamo osservato, questo per quello che si verifica come accessi al pronto soccorso, un significativo aumento.
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12:05
Quindi, per esempio, per quanto riguarda i disturbi del comportamento alimentare si fa riferimento essenzialmente all'anoressia, vi posso dare alcuni numeri che possono rendere l'idea della dimensione del problema.
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12:18
Abitualmente noi ci siamo sempre occupati come pediatria generale di assistere gli adolescenti e pre-adolescenti con disturbi del comportamento alimentare intesi come anoressia.
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12:30
E mediamente avevamo uno o due pazienti ricoverati nei trenta posti letto della pediatria generale. Oggi abbiamo ricoverati sedici pazienti su trenta posti letto.
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Fiorenza Sarzanini
12:46
Anoressia, bulimia, ortoressia.
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12:52
Ognuna di queste malattie ha un suo nome, ha delle sue caratteristiche, ma tutte hanno in comune una cosa, divorano la vita di chi ne soffre e anche quella dei familiari, degli amici, degli affetti.
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13:05
Delle tre patologie l'anoressia nervosa è quella meno prevalente, rappresenta il trenta per cento dei casi, anche se è quella più rischiosa per la salute, la patologia più comune è la bulimia nervosa.
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13:18
Ma spesso ci si arriva in un secondo momento; il processo è quasi sempre lo stesso, cominci rifiutando il cibo, poi non riesci a reggere il regime di restrizione, allora mangi di tutto.
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13:29
Tanto poi sai che lo vomiterai, anche più volte, anche a ripetizione, lo vomiterai fino a sfinirti.
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13:37
E se non basta prenderai lassativi, devi svuotare il corpo, ogni mezzo va bene, e quando sei convinta di aver finito, sali sulla bilancia e controlli che il peso sia quello giusto per te.
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13:49
Sono patologie autodistruttive, per questo io ho deciso di scoprire che cosa si sta facendo per salvare questi ragazzi, perché da queste malattie si può guarire però bisogna farsi aiutare.
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14:04
Laura ha iniziato a non mangiare quando era poco più di una bambina, restringere, in gergo clinico si dice così.
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Laura
14:13
Ho cominciato a restringere da quando avevo dodici anni però era comunque una cosa normale, cioè non mangiavo tanto con gli altri, ma quando ero io da sola mangiavo di più.
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14:29
Poi, durante il lockdown è esplosa questa cosa perché sentivo l'esigenza di dover dimagrire. Perché non mi vedevo bella, ma anche perché ero molto insicura di me stessa, anche caratterialmente, e cioè questa cosa mi dà più protezioni, più fiducia e sicurezza in me stessa.
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Fiorenza Sarzanini
14:60
Laura è ossessionata dal cibo, controlla le tabelle nutrizionali di tutti gli ingredienti che sua madre usa in cucina.
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15:07
La obbliga a mettere solo un cucchiaino d'olio come condimento, pretende di non mangiare insieme ai suoi familiari, nasconde il cibo, lo butta nella spazzatura e quando è costretta fa bocconi sempre più piccoli.
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15:23
Mangia solo alcuni cibi, tutti ovviamente ipocalorici, non ammette eccezioni.
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15:30
Per lei la pasta è un cibo fobico, lo definisce proprio così, e non ne vuole sapere neanche di assaggiarla.
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15:38
Quando sei malata desideri tutti i cibi che ti piacciono, ma poi hai paura di averli nel piatto, perché lo sai che non potresti riuscire a non mangiarli.
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Laura
15:53
Mi ricordo che il mio piatto preferito era la parmigiana, cioé le melanzane con la mozzarella e col pomodoro, è da tipo tre o quattro anni che non mangio questo piatto.
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Fiorenza Sarzanini
16:13
L'olio che frigge, la pasta che bolle, il pane intriso di sugo, li sogni ma sai che non riuscirai mai a mangiarli, perché ti convinci che non devi mangiarli.
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16:24
Anche a Laura è successo così.
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16:26
La sua situazione peggiora velocemente e quando i suoi genitori capiscono che le visite in ambulatorio non sono sufficienti, decidono di farla ricoverare.
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16:35
Con loro Laura parla poco, pur abitando nella stessa casa, i loro incontri, o forse sarebbe meglio definirli scontri si limitano all'ora dei pasti ed è lì, attorno alla tavola, che nasce il suo disagio.
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16:50
Il suo cattivo rapporto con i genitori si trasforma automaticamente in un cattivo rapporto con il cibo, rifiuta loro e rifiuta di mangiare.
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Laura
17:03
C'erano molti problemi perché diciamo tra noi non c'era molta comunicazione. Ero con loro solo al momento del pasto e quindi i diciamo momenti, cioè i litigi comunque c'erano solo al momento del pasto ed era molto, era una cosa che mi metteva a disagio.
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17:29
Ho subito delle critiche anche da piccola, molto sul mio aspetto fisico, sulla mia pancia o anche le mie gambe. E questo anche da parte dei familiari comunque; quando ero piccola, ne ho subito di questi commenti, per esempio hai molta pancia oppure hai le gambe grosse.
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17:54
Con mio fratello mezzano va meglio, mentre con quello maggiore c'è un po' di sfida perché lui è molto sportivo e quindi tende un po' a stare anche lui attento su ciò che mangia e quanto si muove e quindi c'è tra noi c'era una sorta di competizione.
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Fiorenza Sarzanini
18:23
La competizione tra fratelli può essere una causa scatenante. Se ti senti meno bella o soltanto meno realizzata, cominci a desiderare un altro corpo, fai di tutto per cambiare il tuo o semplicemente per attirare le attenzioni su di te.
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18:38
Un po' per competere con il fratello e un po' spinta da alcune informazioni che trova in rete, Laura finisce nel vortice dell'iperattività.
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18:47
Arriva a fare dieci sessioni di allenamento al giorno e a camminare per ore lungo il corridoio di casa, oltre ovviamente a non mangiare.
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19:00
Su internet ho visto comunque delle app dove dovevi dimagrire e ricevere, cioè dovevi raggiungere un certo peso e quindi si dicevano quanto dovevi allenarti per il giorno.
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19:18
E poi anche su comunque Instagram vedevo delle pagine in cui c'era scritto, c'era scritto che dovevamo camminare molto, perché faceva bene al proprio fisico.
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Laura
19:35
Però questo mi è entrato, questo pensiero è entrato come un pensiero ossessivo, non un pensiero comunque normale, sano.
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Fiorenza Sarzanini
19:46
Quando sei malato anche la ginnastica diventa un'ossessione, sai che serve a perdere peso e quindi ti alleni tutti i giorni.
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19:54
Con i familiari e con gli amici inventi scuse per giustificarti, racconti che stai provando nuovi sport, che corri o vai in bicicletta perché ti piace stare a contatto con la natura.
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20:04
Invece hai solo un pensiero in mente, bruciare le calorie.
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20:09
Guardi ogni parte del tuo corpo per controllare che non ci sia grasso.
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20:12
Avere la cellulite è come aver preso la peste, se il muscolo è definito sei contenta, non ti rendi conto che le tue braccia e le tue gambe sono come stecchi, la pancia scavata.
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20:23
Ti vedi molto bella, sei uno scheletro.
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Laura
20:27
Pensavo che volevo dimagrire e raggiungere un certo peso e mi ero fissata un numero da seguire.
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20:35
E poi quando lo raggiungevo mi riproponevo un altro numero, è una cosa che ti entra nella testa e che ti tartassa.
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20:47
È proprio delle voci che senti che ti dicono sei brutta, sei grassa, non vali niente, devi cambiare e queste cose mi sono venute così nella testa improvvisamente.
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Laura Dalla Ragione
21:06
Dobbiamo stare attenti ad alcuni segnali, cioè io direi che i familiari devono fare attenzione a due cose particolari: la prima è che ci siano dei comportamenti nell'alimentazione strani e particolari e ripetuti nel tempo.
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21:22
Per esempio una diminuzione dell'introito calorico, quindi mangiare meno, spezzettare il cibo in piccolissimi pezzi, bere molta acqua per non sentire la fame, fare molta attività fisica, avere proprio una preoccupazione intensa per il cibo e le forme corporee molto forte, che ovviamente deve essere ripetuta perché in verità in questo momento il settanta percento degli adolescenti ha questa preoccupazione, anche però in un modo meno intenso, più ridotto no, quindi che magari per alcuni periodi sta a dieta, poi smette e poi ricomincia.
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21:58
Se invece noi vediamo che un'adolescente si blocca su questa restrizione, su questa ossessione che diventa appunto un'ossessione, allora lì ci dobbiamo preoccupare però accanto ai comportamenti al alimentari noi assistiamo ad un vistosissimo, vistoso cambiamento di carattere.
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22:16
Cioè le due cose devono far preoccupare perché le ragazze e i ragazzi che erano solari, brillanti, pieni di vita, i primi della classe, socievoli, diventano improvvisamente tristi, mutacici, insofferenti, nervosi, diciamo con una specie di assenza di brillantezza nello sguardo, cioè improvvisamente cambiano carattere.
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22:42
Allora le due cose, questi comportamenti ripetuti nell'alimentazione peculiari particolari rivolti sempre alla restrizione e un cambiamento di carattere così vistoso ripetuto nel tempo, ci deve far sospettare che c'è qualcosa che non va.
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Fiorenza Sarzanini
22:58
Quando ti ammali la bilancia è l'oggetto del desiderio, è la tua coperta di Linus.
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23:03
Ti pesi in continuazione, pesi tutto quello che devi ingerire.
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23:06
Prima controlli le calorie dei cibi che dovrai mangiare, poi scegli quelli che ne hanno pochissime, poi li pesi e fai il calcolo.
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23:13
È come un rituale, si ripete a ogni pasto e intanto sali e scendi dalla bilancia.
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23:19
Lo fai a casa, lo fai quando esci, entri in farmacia con la scusa di scegliere qualche prodotto da banco e ti aggiri fino a trovare la bilancia.
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23:27
Se nessuno ti vede prima di salire ti togli le scarpe, così l'ago segnerà meno chili, altrimenti cominci a calcolare il peso dei vestiti.
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23:35
Spesso va in un'altra farmacia, così puoi fare il confronto.
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23:39
Sai già che il giorno successivo sceglierai quella che segna il peso inferiore, è una cosa che hai nella testa, un pensiero fisso, l'ossessione di controllare il tuo corpo ti spinge a viaggiare con la bilancia in valigia, anche se parti per un solo giorno.
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Laura Dalla Ragione
23:53
L'ossessione contiene un altro elemento importante che caratterizza i disturbi alimentari, che è la dispercezione corporea.
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24:01
I ragazzi e le ragazze non si vedono per quello che sono nella realtà, cioè si vedono sempre grassi anche quando sono magrissimi.
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24:08
La dispercezione corporea è uno dei primi sintomi a comparire e uno degli ultimi sintomi a scomparire, quindi è un sintomo molto grave; questo ci spiega perché loro sono attaccati al disturbo anche quando sono veramente molto, molto gravi.
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24:24
Inoltre la dispercezione corporea è direttamente proporzionale alla magrezza, più scende il peso e più loro sono preoccupati di essere grassi, non il contrario.
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24:35
Quindi se una persona pesa trenta chili e ed è preoccupata di essere grassissima anche se invece è già magrissima, se arriva a ventotto chili non è che è meno preoccupata, è più preoccupata.
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24:46
Cioè l'ossessione aumenta ancora di più, quindi è un gatto che si morde la coda, perché più scende il peso e più la persona si vede grassa, quindi è un meccanismo veramente infernale.
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Laura
25:02
Le altre ragazze le vedo molto belle e magre, molto magre e io non riesco a a paragonarmi a loro.
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25:12
Cioè penso di essere molto più brutta e molto più grassa, ma cerco di non pensarci, di non fare paragoni con loro.
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Fiorenza Sarzanini
25:25
C'è la bilancia e c'è lo specchio, ti guardi a figura intera e poi ti concentri su ogni parte del tuo corpo, non va mai bene.
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25:36
Dimagrisci ma non è abbastanza, c'è sempre troppa carne, tu vorresti vedere le ossa.
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25:42
Lo specchio diventa un complice nel processo di autodistruzione, per questo nelle strutture di ricovero per chi soffre di disturbi alimentari, di specchi non ce ne sono.
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25:57
Nei casi più gravi come quello di Laura, le terapie psicologiche da sole non bastano.
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26:02
Servono i medici, servono i farmaci, è per questo che i genitori non devono pensare di poter risolvere il problema da soli ne devono sperare che si tratti di una fase passeggera, magari legata all'adolescenza.
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26:17
Ma soprattutto i genitori devono accettare che il proprio figlio abbia bisogno di iniziare una cura vera e propria.
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Laura
26:26
Momenti di pianto, momenti di rabbia incontrollata, di paura per l'aumento del peso.
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26:38
Io prendo un antidepressivo l'ecitalopram e l'arifibrazolo, che serve per far diminuire le ossessioni.
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Fiorenza Sarzanini
26:52
Questa è la fase più difficile è quella in cui non si riesce ad ammettere che il disturbo va trattato anche con la chimica, perché devi superare l'idea che tuo figlio abbia una fissazione o addirittura che stia facendo i capricci.
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27:06
È la fase in cui deve subentrare la consapevolezza della malattia.
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27:12
Io ho incontrato alcuni genitori che hanno cominciato a prendere farmaci proprio per reggere l'ansia di vedere i figli combattere contro il demone e poi spegnersi lentamente.
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27:22
Ansiolitici oppure antidepressivi che però ti rendono fragile di fronte ai ragazzi.
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27:28
Io ho parlato con coppie che non hanno retto la situazione, hanno cominciato ad accusarsi reciprocamente di essere la causa del disturbo.
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27:38
In questi casi i medici consigliano una terapia familiare che possa aiutare tutti a ritrovare l'equilibrio, il percorso lungo è difficile, gli specialisti sono spesso indispensabili per evitare che i nuclei vadano in pezzi.
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27:55
Quando non mangi, quando vomiti, quando fai attività fisica anche più volte al giorno, tu sai di stare male, ma non ti porta.
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28:03
Pensi che ci sono milioni di persone che vivono come te, su internet hanno creato centinaia di siti pro Ana, ti insegnano trucchi per rimanere scheletriche, organizzano gare a chi perde più peso ogni settimana, esaltano la magrezza, non parlano mai di disturbo del comportamento alimentare anzi, non dicono che quando ce l'hai entri in un buco nero.
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28:29
Sei malato ma puoi guarire, è importante saperlo, perché questo ti aiuta e all'improvviso ti fa reagire. Anche quando sei nell'abisso puoi risalire e tornare a vivere.
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28:43
Nel caso dell'anoressia la probabilità di guarigione è intorno al novanta percento, nella bulimia la percentuale scende attorno al settanta percento perché si tratta di una patologia che ha maggiori complicanze psichiatriche.
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28:58
Chiedere aiuto è importante, affidarsi agli specialisti è fondamentale per tornare a vedere la luce, per ricominciare a vivere.
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Laura
29:09
Ho molta voglia di tornare a casa e di vivere la mia vita senza questa patologia, e ci lotto ogni giorno.
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Fiorenza Sarzanini
29:26
Specchio è un podcast di Fiorenza Sarzanini prodotto da Chora Media. È scritto da Fiorenza Sarzanini e
Francesca Milano
, post-produzione di Giuseppe Magazù. La cura editoriale è di
Francesca Milano
. Il producer è Matteo Perkins, assistente al montaggio Francesca Abruzzese. I fonici di presa diretta sono Lorenzo Ferrillo e Gabriele Amendola, il fonico di studio è Jacopo Lattanzio.
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Build n. 1.38.1
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