Saturday, Jul 30, 2022 • 11min

Ep.28 - Quando Italo Calvino andò all'Olimpiade

Play Episode
Era il 1952 ed era sempre più chiaro che la Guerra Fredda si poteva condurre anche con un pallone o una staffetta, una gara di nuoto, un concorso di ginnastica. Se lo sport non era più solo sport, allora poteva raccontarlo anche chi non ne sapeva un granché. Qualcuno come questo 29enne inviato a Helsinki dal quotidiano L’Unità: il suo nome era Italo Calvino.
Read more
Talking about
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Speakers
(1)
Angelo Carotenuto
Transcript
Verified
00:07
Chora.
Share
Angelo Carotenuto
00:12
La prima volta che nella storia misero la fiaccola delle Olimpiadi su un aereo fu per mandarla in
Finlandia
, a
Helsinki
, era il millenovecento cinquantadue.
Share
00:23
Stava diventando sempre più chiaro che la Guerra Fredda si poteva condurre anche con un pallone di mezzo o una staffetta, una gara di nuoto, un concorso di ginnastica e che i giochi potevano essere un teatro della politica per delega.
Share
00:40
Le sacerdotesse del rito di Olimpia accesero la fiamma, la imbarcarono su un volo ad
Atene
e la fecero atterrare in Danimarca.
Share
00:49
Dopo un paio di scali a
Monaco
, a
Dusseldorf
e una volta giunta a
Copenhagen
, intervennero corridori, cavalieri, ciclisti, canoisti, marinai per percorrere in tutto gli ultimi settemila ottocento settanta chilometri.
Share
01:08
Fu una specie di consolazione per quelli che avevano mancato di qualificarsi.
Share
01:14
Ma se lo sport non era più solo sport, allora poteva raccontarlo anche chi confessava di non saperne granché, tipo questo ventinovenne che si dichiarava apertamente profano, poco dotato cioè sia per il commercio sia per le attività fisica.
Share
01:34
Aveva l'abitudine di parlare di sé, mentendo, così che non fosse mai del tutto chiaro cos'era vero e cosa no della sua vita privata.
Share
01:45
Quel che faceva era scrivere, scrivere diceva, per imparare ciò che non so, non per il desiderio di insegnare qualcosa a qualcuno ma al contrario, raccontava, sono parole sue, per la coscienza dolorosa della mia incompetenza.
Share
02:07
Con questo suo occhio vergine si presentava allora in tribuna per la cerimonia di apertura dei giochi nell'estate del cinquantadue, pronto a lasciarsi affascinare dai colori che avrebbero travolto gli impermeabili grigi in fila sotto la pioggia e, parole sue, la noia dominante di noi comuni mortali.
Share
02:31
Gli italiani sfilarono in una splendente doppiopetto coi bottoni d'oro, un'aria da principe azzurro, annotava il ragazzo sul taccuino.
Share
02:41
I messicani, ah dio mio i messicani, con quelle loro giacche rosso vivo e gli inglesi, gli inglesi che sorpresa, gli inglesi portavano una giacchetta nera assai modesta.
Share
02:55
Riempì il suo quaderno di colori e di parole e poi corse a dettare il pezzo al giornale.
Share
02:60
Il giornale che l'aveva mandato fin lassù era l'Unità, l'organo del
Partito Comunista Italiano
, a sua volta immerso nello scontro ideologico fra i due blocchi, a soli sette anni dalla fine della seconda guerra mondiale.
Share
03:15
Quando dall'Italia gli risposero prima di iniziare a riferire che cosa l'avesse davvero impressionato di quello spettacolo di corpi di gioventù mondiale, il ragazzo al telefono disse "Compagni, sono
Italo Calvino"
Share
03:39
Io sono Angelo Carotenuto, ogni mattina curo la newsletter Lo Slalom e questo è Rimbalzi, un podcast prodotto da Chora Media.
Share
03:53
Ventinove anni, ma già parecchio avanti col lavoro.
Share
03:57
Quando
Italo Calvino
va alle Olimpiadi di
Helsinki
, ha pubblicato "Il sentiero dei nidi di ragno", "Ultimo viene il corvo" e "Il visconte dimezzato".
Share
04:07
In uno dei racconti della sua raccolta, uscita tre anni prima c'è una pagina ispirata dal tennis tavolo che all'epoca ancora chiamavamo principalmente
Ping Pong
.
Share
04:18
Usciti dall'acqua di una piscina, su un tavolino verde sistemato lì accanto, giocano i suoi personaggi, c'è un Giovannino che dà un colpo di racchetta alla palla, e c'è una Serenella che svelta dall'altra parte, gliela rimanda dando botte leggere, scrive, perché da dentro alla villa non sentissero.
Share
04:41
Finché Giovannino fa volare la palla lontano, la sente battere sopra un gong sospeso fra i sostegni di una pergola e due bambini allora corrono a quel punto a rannicchiarsi dietro un'aiuola di ranuncoli.
Share
04:56
Tutto qua.
Share
04:57
Ma all'epoca di
Helsinki
millenovecento cinquantadue, il tennis tavolo non è nemmeno ancora uno sport inserito nel programma olimpico.
Share
05:08
Calvino
mostra di essere toccato soprattutto dai messaggi sociali che arrivano dai giochi.
Share
05:14
La storia di Barbara Rontrau Pleyer, per esempio, è una giovane di
Stoccarda
, appartiene a una setta religiosa protestante, decisa a parlare di pace in mezzo a tanta tensione internazionale.
Share
05:30
Allora, nel pieno della cerimonia invade il campo e si piazza a sorpresa sulla pista.
Share
05:36
Certo, scriverà
Calvino
, quel quadretto di una bionda e angelica personificazione della pace, trascinata via per le braccia da signori in cilindro, si è mosso davanti ai nostri occhi come balzato fuori da una vignetta satirica.
Share
05:55
C'è una foto che arriva da quella Olimpiade che contiene più o meno la stessa atmosfera, lo stesso profumo, si direbbe.
Share
06:03
L'ha scattata Ralph Crane, leggendario fotografo della rivista
Life
.
Share
06:09
Passeggiando tra i viali del villaggio olimpico ha intercettato due atleti americani e due sovietici, seduti in atteggiamento cordiale, insieme, sulla stessa panchina, sotto le betulle.
Share
06:21
Non c'è stato nessun stratega della comunicazione che gliela ha confezionata, lui passava di là e l'ha scattata, in bianco e nero, con tre lettere USA su un paio di tute e quattro lettere diverse CCCP sulle altre.
Share
06:40
I loro governi si guardano con ostilità e presto inizieranno a sfidarsi perfino nello Spazio ma loro, loro sono solo quattro giovani, parlano delle loro cose, chissà in quale lingua e di sicuro a gesti.
Share
06:58
Tutto intorno hanno le rispettive macchine della propaganda in azione.
Share
07:04
Calvino stesso si muove dentro uno schema.
Share
07:07
Annota, per esempio, che la stampa americana leva le sue parole alte alle stelle, dice, per le vittorie degli
Usa
mentre minimizza tutte le altre.
Share
07:18
È il virus del nazionalismo, il sottilissimo filo sul quale si muove spesso il giornalismo sportivo.
Share
07:26
La ricerca di un sano equilibrio tra la celebrazione e l'adesione è antica, è antica quanto le cronache di Omero, lo spettro va dall'ingenuità di Monsieur Chauven della
Francia
alle strategie del MinCulPop nel ventennio del
Regime
in
Italia
.
Share
07:45
Ed è questa, è questa l'eredità che suggerisce a lungo agli intellettuali italiani di tenersi alla larga dallo sport.
Share
07:54
Il Governo Mussolini ha usato le vittorie della nazionale di calcio di
Vittorio Pozzo
e quelle d'argilla del pugile
Primo Carnera
per rafforzare le proprie tesi sulla superiorità della razza.
Share
08:08
Per molto tempo allora in
Italia
mancheranno scrittori disposti a lasciarsi ispirare dalla materia sportiva per la narrativa.
Share
08:18
È il giornalismo di genere a fare da supplente, dandosi una forma para letteraria, opposta alla cronaca asciutta dei giornali d'Inghilterra o d'America, i paesi in cui, al contrario, Hemingway o Mailer pubblicano libri sulla boxe.
Share
08:37
Pasolini sarà la nostra eccezione.
Share
08:41
Questo mostro bifronte che da una parte ha lo snobbismo del mondo delle lettere ufficiali verso le attività dei muscoli, del fisico e dall'altra, vive un flirt giornalistico soprattutto verso il ciclismo con un Buzzati, una Ortese, un Alfonso Gatto.
Share
09:02
In quelle settimane trascorse in
Finlandia
i giochi, eh
Calvino
, si innamora, si innamora della corsa, scrive un bel ritratto di
Pavo Nurmi
, ex atleta, un campione da nove ori fra millenovecento venti, millenovecento ventotto.
Share
09:19
Ormai fa il camiciaio.
Share
09:21
Resta affascinato dalle imprese del ceco Emil Zatopek, che vince cinquemila, diecimila e maratona.
Share
09:29
Lo manderanno a lavorare in una miniera di uranio dopo il suo sostegno alla primavera di
Praga
e nel suo pezzo di congedo, Calvino si arrende al fascino e alla scoperta dello sport e scrive "Credo che resterò un appassionato di atletica, ma tante rappresentanze di popoli diversi, tante figure che erano diventate familiari ed esaltanti dove e quando le ritroverò?"
Share
09:58
Si rincresce che le Olimpiadi siano finite, "ma crediamo" scrive ancora lui "che esse abbiano gettato un seme che non fruttifichi solo di quattro anni in quattro anni nel cuore dei popoli".
Share
10:11
Eh, in lui lo sport fruttifica eccome, perché un paio di volte, nei racconti successivi "La Formica Argentina" o "La strada di San Giovanni" appaiono palloni, palloni, ragazze, braccia lisce, grida, schizzi, appare la meravigliosa e gratuita macchina del gioco.
Share
10:34
All'incirca trent'anni più tardi diventerà il celebrato scrittore invitato ad
Harvard
per una serie di sei conferenze su altrettanti valori della letteratura.
Share
10:45
Sono raccolte in lezioni americane e i valori sono la leggerezza, la rapidità, l'esattezza, la visibilità, la molteplicità e la coerenza.
Share
10:59
E a pensarci bene, sono sei valori anche dello sport, sei valori olimpici che stavano nell'aria in quei giorni in
Finlandia
, quando al telefono quel ragazzo chiamava l'Italia "Compagni, sono
Italo Calvino
."
Share
11:25
Rimbalzi è un podcast di Angelo Carotenuto prodotto da Chora Media.
Share
11:30
La cura editoriale è di Francesca Milano, la producer è Monica De Benedictis, la post-produzione e il sound design sono di Filippo Mainardi, la supervisione del suono e della musica è di Luca Michele.
Share
Add podcast
🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.38.1
Angelo Carotenuto
BETA
Sign in
🌎