Saturday, Jul 2, 2022 • 11min

Ep.24 - Galeotto fu Wimbledon

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C’è chi vuole vincere per la gloria, chi per il montepremi, chi per battere un rivale. Quell’anno lì - il 1992 - Andre Agassi vuole vincere Wimbledon per un altro motivo: andare al ballo e conoscere Steffi Graf. Non sa che, proprio quell’anno, tra le tante tradizioni del torneo inglese verrà a mancarne una, il ballo finale. E non sa neppure, però, che anni dopo quella tennista diventerà sua moglie. Questa è la storia dell’ex ragazzo ribelle del tennis e della donna che gli ha cambiato la vita.
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Talking about
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Speakers
(1)
Angelo Carotenuto
Transcript
Verified
00:07
Chora
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Angelo Carotenuto
00:13
Il pomeriggio del primo sabato di luglio,
Andre Agassi
aspettava di giocare la sua semifinale contro
John McEnroe
.
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00:20
Guardava dagli spogliatoi la finale del torneo femminile, in una specie di lungo dormiveglia, cinque ore e ventidue minuti di pioggia, e altre cinquantotto impiegati da
Steffi Graf
per sbrigare
Monica Seles
.
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00:34
Andò in campo, vinse la partita e la domenica, il giorno dopo, si prese la coppa.
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00:40
Fronteggiò trentasette ace di
Goran Ivanisevic
, vinse al quinto set e fu felice.
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00:48
Fu felice perché era il suo primo titolo di Slam e poi sull'erba, la sacra erba di
Wimbledon
, tagliata alla stessa millimetrica altezza nei secoli dei secoli.
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01:01
Tutto è rito qui.
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01:03
Buzzati lo chiamava il
Vaticano
del tennis.
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01:06
È di rito la coppetta di fragole, è di rito vestirsi di bianco, è di rito il party in onore dei campioni la sera della domenica, quando il vincitore del singolare maschile balla con la vincitrice del singolare femminile.
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01:23
Ecco
Andre Agassi
si sentiva felice perché aveva mangiato le fragole, si era vestito di bianco, e adesso, finalmente, avrebbe danzato con
Steffi Graf
.
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01:43
Io sono Angelo Carotenuto, ogni mattina curo la newsletter Lo Slalom e questo è Rimbalzi, un podcast prodotto da Chora Media.
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02:00
---
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Angelo Carotenuto
02:03
Lui è un americano di
Las Vegas
di ventidue anni, si è fatto una fama da tipo strambo, perché nello sport dei conservatori si è presentato una volta con un ciuffo rosa e un taglio da mohicano, un'altra con le meches, i capelli corti davanti e lunghi dietro, con gli orecchini, con i pantaloncini di jeans, e in corpo tanta ribellione verso la vita che ha vissuto.
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02:28
Un padre che lo allenava con ferocia, che per la strada puntava la pistola contro gli altri automobilisti, e che una volta gli ha chiesto "Andre, sei finocchio?".
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02:40
Lei è tedesca, ventitre anni, a sua volta spinta verso il tennis da suo padre.
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02:46
Padre, poi manager, e per colpa sua sta attraversando un periodo orribile.
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02:53
I tabloid in
Germania
scrivono e scrivono e scrivono di una relazione tra il signor Peter e una modella di Playboy, si chiama Nicole, una ragazza che diventata madre, lo ricatta per diverse centinaia di milioni di marchi.
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03:09
Non c'è torneo dove a Steffi non facciano la stessa domanda sul papà, e allora vorrebbe scappare, vorrebbe scomparire, e una volta scoppia a piangere.
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03:20
L'esame del DNA avrebbe dato ragione a Peter, ma tutto il dolore ingoiato nessuno te lo rimanda indietro.
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03:30
Andre ha una cotta per Steffi da quando l'ha vista in un'intervista alla televisione francese durante il Roland Garros, è rimasto paralizzato da tanta grazia in una persona sola, dirà che Steffi gli pareva odorasse di buono.
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03:48
Nel suo famosissimo libro di memorie Open ha scritto "Per mezzo secondo ho creduto di vedere un'aureola sopra la sua testa".
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03:58
Aveva cercato di farle arrivare subito un messaggio quel giorno stesso, mentre erano a
Parigi,
e lei, inflessibile, non gli aveva risposto.
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04:09
Non sono molte durante l'anno le occasioni in cui uomini e donne si incrociano agli stessi tornei, sono meno di dieci, e nessuna prevede il Galà alla fine, come invece fanno a
Wimbledon
; nessuna promette l'occasione del ballo.
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04:28
Così, quando gli capita il match point, Agassi pensa a tutto quello che c'è in gioco.
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04:34
Vede
Ivanisevic
sbagliare la prima di servizio e pensa "Fai questo punto, Andre, fai questo punto oppure non te lo perdonerai mai, arriva su questa palla, rispondi, mandala dall'altra parte in qualche modo, picchia come hai picchiato tutte le palle sparate dalla bocca di fuoco della macchina di papà".
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04:53
Succede, fa uno dei suoi saltelli, ci va col rovescio, e sempre col rovescio, dopo tre ore di partita, l'altro mette la palla al volo in rete, ha vinto, si sdraia sull'erba, gli viene da piangere.
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05:07
Chiama papà al telefono gli dice "Ho vinto!" e quello risponde "Bah, guarda che sei stato imperdonabile prima nel quarto set".
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05:17
Allora mette giù, che gliene frega, c'è il ballo.
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05:20
Pazienza se non sa muovere un passo, c'è
Steffi Graf
.
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05:25
È andato perfino a comprarsi uno smoking da Harrod's il giorno prima.
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05:31
Lo ha accompagnato Wendy, la sua ragazza, lei stessa dice alla commessa che Andre vuole vincere per un motivo solo, vuole ballare con la tedesca, ci scherza.
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05:41
Lui mette la cravatta nera per la prima volta nella vita, e bussa alla porta del club dove solo una volta avevano rotto la tradizione, perché non volevano che entrasse lì da loro McEnroe, l'antipatico, l'irascibile, il moccioso, non ce lo volevano nel salotto buono del tennis.
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06:02
Agassi trova uno stuolo di belle dentiere che gli sorridono, e a una riesce pure a confidare "Non vedo l'ora, non vedo l'ora di ballare con Steffi,
Steffi Graf
signora, la conosce?".
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06:14
La scena somiglia a quella vista nella villa dell'attore americano
Joseph Cotten,
dove
Orson Wells
una sera si presenta a un party, di rientro da un set in
Brasile,
e l'amico commosso gli dice "Che gioia, che gioia sapere che sei venuto da Rio per me".
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06:31
"No guarda neanche per sogno" gli risponde quello, "Io sono tornato in
America
per
Rita Hayworth
", allora
Cotten
gli fa "Ma non sapevo che la conoscessi",
e Orson Welles,
nel più puro stile di
Orson Welles,
con la sua bella voce impostata gli borbotta "Mai incontrata in vita mia, ma so che stasera viene qua e devo sposarla".
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06:56
Così come in una delle peggiori sceneggiature di
Hollywood,
a quel punto sente una voce alle sue spalle che gli sussurra-
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07:03
Mister Orson Welles, suppongo.
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Angelo Carotenuto
07:07
E avete capito chi era.
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07:09
Cominciò così.
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07:11
Ecco, quello che Agassi non sapeva era però che nel luglio del mille novecento novantadue Wimbledon aveva avuto le fragole, aveva avuto magliette, calzoni e scarpe bianche, ma non avrebbe avuto il ballo. Sul serio. Sul serio, lo avevano annullato. Pare che negli anni precedenti non ballasse nessuno.
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07:37
Allora lui rimase in un angolo come un eterno bambino con la sua Wendy e l'isola Steffi che non c'è, ma la aspetta, la aspetta per tutta la sera, e quando davvero arriva, così terribilmente Graff, così amabilmente Steffi, le porge la mano, le dice "Spero che tu non abbia frainteso il mio messaggio di
Parigi
, mi piacerebbe moltissimo parlare con te una volta o l'altra".
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08:04
Lei sorride, e lei non risponde, e lei sa tutto, lei sa condurre, come la ragazza che ti piace a scuola dalle medie al liceo, quando tu le domandi se per caso non le vada una volta di uscire e lei risponde "Ci devo pensare".
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08:21
E allora ti chiedi di preciso esattamente, ma che cosa devi pensare, mentre io qui sto morendo, tu che mangi il gelato.
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08:37
Anni dopo, tra amori nati e amori finiti, sarebbero poi arrivati i giorni dei fiori spediti in camera, i biglietti clandestini, telefonate di lunghi silenzi e lunghi inseguimenti, e finalmente i giorni dei sì, e i baci pieni di sabbia.
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08:56
Ma non è questo il punto, non è certo l'amore tra Agassi e Graf il cuore di quel Wimbledon del mille novecento novantadue, il torneo che fece nascere o rinascere due campioni.
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09:09
Quel ballo mancato restituì al tennis una ragazza che aveva superato la sua crisi di identità, e una certa sudditanza psicologica verso le due novità
Monica Seles
e
Gabriela Sabatini
.
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09:22
Steffi Graf
si riprese la sua corazza e perse via via certe smagliature di fragilità.
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09:28
Si è aperta al mondo, alle relazioni, ha giocato altre quattordici finali dello Slam e ne ha vinte undici, portando il totale a ventidue titoli, due dal record di
Margaret Smith Court
.
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09:40
Ha smesso nel mille novecento novantanove a trent'anni, e poi si sono sposati.
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09:47
Agassi ha avuto una parabola più longeva, ha giocato dopo da allora altre undici finali e ne ha vinte sette, liberandosi dei pesi e dei fantasmi, diventando una specie di grande saggio del tennis e un testimonial del riscatto, della resistenza.
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10:05
Ha fatto pure in tempo a battezzare sul campo Federer e Nadal, ha detto "Credere in me stesso mi fa vincere".
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10:14
Ha chiuso avendo vinto tutti i quattro tornei dello Slam più le Olimpiadi, è l'unico a esserci riuscito tra gli uomini, e tra le donne
Steffi Graf
.
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10:26
Non ci sono stati più precipizi da evitare quando si sono riconosciuti e hanno cominciato a camminare appaiati.
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10:34
C'è quel famoso proverbio argentino che viene dal tango, e dice che niente e nessuno ti può togliere quello che hai ballato.
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10:43
Solo che certe volte, mentre procediamo inconsapevoli, lungo le nostre strade, ti cambiano silenziosamente la vita pure i balli che non hai mai ballato.
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11:05
Rimbalzi è un podcast di Angelo Carotenuto prodotto da Chora Media. La cura editoriale è di Francesca Milano, la producer è Monica De Benedictis, la post-produzione e il sound design sono di Filippo Mainardi, la supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli.
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