Ventiquattro campi da tennis in erba dove per fortuna andavano a giocare anche gli improvvisati della domenica, così più di una pallina volava spesso da quest'altra parte. Anche spelacchiate, a Margaret andavano bene lo stesso. Si chinava, le raccoglieva e le tirava contro i muri oppure contro le saracinesche dei garage là attorno, non con una vera racchetta, non ne aveva, ma aveva ingegno. Aveva sfilato un paletto di ferro dalla recinzione lungo il marciapiede e dritto, rovescio, dritto, rovescio, per giocare a tennis usava quello.