Monday, Mar 7, 2022 • 20min

02. Barbablù

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La fiaba originale di Barbablù (raccontata da me nella puntata bonus di questo podcast) racconta la violenza sulle donne, e molte di noi non se ne rendono conto finché non si fermano ad analizzarla. Come la violenza sulle donne, non è sempre così visibile. La forza del gruppo, però, è stata tale per cui è bastato che una sola sollevasse il problema perché tutte insieme le facessero eco e la discussione avesse inizio. Abbiamo parlato molto di passato e presente, in questo seminario, e anche di futuro. Le partecipanti si sono chieste come volevano trasformare questa fiaba e quali messaggi inviare. La trasformazione della fiaba in questo seminario non vuole cancellare la storia delle donne che subiscono violenza: le partecipanti hanno voluto raccontare però una storia diversa, per mostrare che insieme si può molto. La discussione per l'unione delle due metà è stata molto utile: le due fiabe erano estremamente diverse e si dovevano far coesistere due temi importanti senza cadere in stereotipi dannosi. Trovi la versione originale di questa fiaba, raccontata da me, nella puntata bonus di questo podcast. Se hai anche solo l'impressione di essere in pericolo o non ti senti sicura con la persona o le persone che ami, chiedi aiuto. Puoi cominciare con una telefonata al 1522. Trovi questa e le altre storie su https://www.monjadariva.it/storie https://www.monjadariva.it/storie Se vuoi diventare parte di questo podcast puoi partecipare ai seminari in cui queste storie vengono riscritte, trovi tutte le info sempre su https://www.monjadariva.it/storie https://www.monjadariva.it/storie
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Speaker 1
00:00
Ovviamente mi ha sconvolto abbastanza. Direi non abbastanza, molto. Non so da che parte stare tra l'altro.
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00:08
Quello era quello che si viveva. Era così. Mi sono rivista i consigli della mamma.
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Speaker 2
00:15
Anche questa dipendenza, sempre, comunque dagli altri di tutte queste donne nella storia.
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Speaker 3
00:22
E quindi lei grazie alla disobbedienza, in realtà guadagna una vita molto migliore. No, ancora migliore. Non so qual era L'intenzione Boh?
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00:33
Ci siamo dati la possibilità di riscrivere le storie che ci hanno sempre raccontato.
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00:40
Basta con le solite principesse da salvare e le streghe solo cattive. Abbiamo cambiato il punto di vista e abbiamo costruito qualcosa di nuovo.
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00:54
Raccontati una storia.
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Speaker 4
00:58
Barbablù
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01:17
Raccontati una storia sono dei seminari-laboratori in cui ci incontriamo e io racconto la versione originale di una fiaba che ho scelto perché mi sembra interessante per qualche motivo.
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01:28
Alla fine del racconto ne parliamo, diciamo cosa ci è piaciuto e cosa no, Quali sono le parti critiche, i personaggi e le personaggi principali e l'arco narrativo. A questo punto le partecipanti si dividono in due gruppi, ognuno dei quali è parallelamente riscriverà una metà della fiaba.
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01:47
Finito questo lavoro di riscrittura, ci ritroviamo insieme ed è a questo punto che la questione si fa interessante perché avremo due metà di una fiaba che non sempre, anzi quasi mai, coincidono tra di loro e quindi quello che c'è da fare è fonderle in un'unica fiaba che soddisfi tutte e che sia bella da ascoltare e da raccontare.
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02:10
Ed è questo quello che sentirete: il racconto di tutta la fiaba con il finale della prima metà, l'inizio della seconda metà e poi la versione frutto della discussione insieme.
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02:36
Barbablù è una fiaba che parla della violenza sulle donne e descrive anche, almeno in parte, proprio come funziona il ciclo della violenza. Quando eravamo bambine abbiamo ascoltato questa fiaba senza capirlo, ma durante il racconto ascoltato poi da adulte, è stato immediatamente evidente.
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02:55
In questo seminario la discussione - anche per questi motivi - è stata lunga e complessa, ma alla fine il gruppo ha trasformato tutte le diversità in un messaggio comune Noi non vogliamo che la storia della Jean Barbablù, quella originale e di tutte le altre Jean venga nascosta, dimenticata, ma vogliamo poter raccontare sempre più storie come quella della nuova Jean e del nuovo Barbablù.
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03:19
Se ti riconosci anche solo in parte, nella Jean della fiaba originale e vuoi aiuto puoi farlo. Puoi cominciare chiamando il 1522.
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03:45
Era un tempo in cui le persone non erano liberi di essere se stesse. In questo tempo viveva un uomo solo e molto bello.
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Speaker 3
03:54
Era un ragazzone grande e bello con questi capelli neri e questa barba nera molto folta, stupenda, talmente nera che a volte aveva dei riflessi quasi blu. Era veramente un bell'uomo. Si era appena trasferito in questa nuova città. Era solo era ricchissimo e aveva preso la casa più grande della città. Quindi viveva solo in questa casa e su di lui giravano voci strane. Nessuno lo aveva mai visto.
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04:25
Nessuno lo conosceva. Si diceva che fosse già stato sposato ben sei volte. E nessuno sapeva che fine avessero fatto le mogli. Ma non si sapeva se era vero. Se non era vero, fatto sta che le voci giravano. Lui continuava ad essere solo. E un giorno lui decide di andare da questa donna che era famosa per essere la ruffiana del paese. Quella che accoppiata va le persone. E questa donna aveva due figlie, Can e Anna.
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04:57
È Anna Era la più grande. Era una brava ragazza morigerata, mentre Gianna era un po', una scapestrata. Lei voleva studiare, non si voleva sposare. Lei voleva a tutti i costi fare la scienziata aveva un sacco di progetti, un sacco di cose interessanti.
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05:17
Chiaro? Insomma, questa donna, quando accoglie quest'uomo che tutti chiamavano Barbablù, pensa anche che poteva essere l'occasione per mettere a posto almeno una delle sue figlie. In realtà lei pensava ad Anna, che era insomma la più propensa a queste cose perché pensava Ian non se la piglia sicuramente nessuno.
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05:38
E quindi questa donna propone a quest'uomo di organizzare una festa nella sua villa ed invitare un po' di ragazze per conoscerle, per vedere se qualcuna di loro magari sarebbe potuta piacere.
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05:53
Lui accetta, organizzano questa festa, questa festa meravigliosa che due ragioni e giorni e giorni e dopo un po' di tempo comincia a parlare con questa, con quelle con quell'altra nello stupido, ma nello stupore di tutte decide di fare la sua proposta Jean e gliela fa prima in privato dicendole Guarda, io ti apprezzo tantissimo come persona, perché non ho l'idea delle donne che hanno tutti.
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06:24
Se accetterai di diventare mia moglie tu potrai fare tutto quello che vuoi, potrai studiare io ti pagherò tutti gli studi, ti pagherò un laboratorio, ti farò lavorare a tutti i tuoi progetti, finanzierà o qualsiasi tuo progetto e non mi dovrai niente.
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06:40
Se accetterai di diventare mia moglie, Patti saranno questi lei insomma, vista l'epoca non è che poteva sperare di meglio e quindi accetta di buon grado, anche perché lui era veramente bello e quindi insomma, alla fine lo comunicano alla madre. La madre era l'ultima, cosa che si aspettava.
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07:03
È però insomma accetta di buon grado e si sposano, si sposano, va tutto bene. Lui è sempre un po' molto distante da lei. Però la tratta sempre con molto rispetto. Forse pure troppo rispetto, nel senso che insomma, lei magari si aspettava anche lui qualche volta si avvicinasse e lui invece sta proprio a distanza.
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07:29
È però le cose vanno bene. Lei studia, lui mantiene le sue promesse, quindi finanzia tutti i progetti che lei vuole portare avanti. Un giorno lui deve dice che deve andare via per lavoro. Lei in realtà non sapeva neanche che lavoro facesse. Non gliene aveva mai parlato proprio nei dettagli. Quindi va guarda, devo stare via qualche giorno per lavoro.
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07:55
Tu chiaramente sei libera di fare tutto quello che vuoi in questa casa ti chiedo solo però, per il rispetto reciproco che ci portiamo di non aprire questa stanza. La chiave che apre questa stanza è nascosta nel mio comodino. Io nel cassetto del mio comodino. È una chiave molto particolare. Lasciala Li'. Puoi fare quello che vuoi.
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08:19
Però ti chiedo di non andare, di non aprire questa stanza. Mi fido di te e parte E lei comincia a pensare perché chissà cosa c'è chissà cosa. C'è dentro. Cosa mi sta nascondendo? Oddio, forse le voci che giravano in paese erano bere. Vuoi vedere che questo là dentro? Ci pro ci tiene nascosti i cadaveri delle sue ex mogli. E io che fine faccio?
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08:47
Quindi continuo a pensare cosa faccio o cosa non faccio. Però con me è stato sempre buono. Io dovrei portare rispetto all'unica, cosa che mi ha chiesto cosa faccio o cosa non faccio, cosa faccio, cosa non faccio e si ritrova con la chiave in mano davanti alla porta. E vabbè, ormai sono qui e quindi decide di aprire la porta.
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09:05
Gira la chiave, apre la porta e trova una stanza incredibile, piena di ritratti di uomini nudi, statue falliche, libri che raccontano di amore omosessuale e improvvisamente capisce perché non sarebbe qual era il grande segreto che suo marito trova, anche le lettere dei suoi amanti e scopre che lui era andato via con uno dei suoi amanti.
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Speaker 5
09:35
In quei due giorni Lì apre la porta e trova una stanza molto grande che in realtà più che una stanza, un deposito sembra un capannone industriale pieno di fusti c'è. Un odore atroce lì per lì.
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09:56
Lei è anche sollevata del fatto che non ha trovato i cadaveri delle sei precedenti mogli perché era un po' spaventata di questo. Solo che poi l'ambiente oscuro l'odore tremendo in questi fusti ci sono chissà che roba c'è lei ne apre un paio e vengono fuori dei vapori verdastri bluastri.
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10:17
Insomma, piano piano lei si rende conto che in realtà questa stanza è un deposito di rifiuti tossici.
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Speaker 1
10:32
Bene, E ora come la mettiamo insieme noi in un primo momento sì l'avevamo ambientata ai giorni nostri e poi siamo tornati un po' indietro sui nostri passi. Quindi l'abbiamo inventata un po' come la fiaba originale.
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Speaker 2
10:47
Era un tempo in cui le persone non potevano essere liberi.
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Speaker 3
10:50
Facciamo finta come siamo in un futuro in cui il riso lo avevamo pensato buono lui però alla fine non abbiamo il mostro è il mostro.
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Speaker 4
10:58
Nella seconda parte è più lui. Nella prima parte la società, diciamo la, il meccanismo della delle malelingue, delle voci.
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Speaker 1
11:10
Io voglio perdere buono. Ho cominciato così.
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Speaker 4
11:12
Lo voglio buono, sai, lei ha lei il momento sembrò una richiesta del tutto legittima. D'altra parte non ne aveva mai impedito di fare niente. È una questione così di rispetto. Quindi disse Ok, lui partì per il suo viaggio e lei comincia a organizzare la festa.
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11:48
Però lei rimaneva sempre quel tarlo di quella cosa lì e chissà chissà come, ma chissà cosa celi dentro chissà cosa apre quella porta. Chissà perché mi mantiene questo segreto e c'era anche quella. Quelle voci che aveva sentito che comunque un po' le erano arrivate di queste sei mogli dice Vai! Sai, Mike é dentro questa stanza, non c'. È qualche cadavere vero, che poi vado va a finire male.
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12:14
Anche per me questa cosa non mi piace. Comunque organizza questa festa che decidono di organizzare questa festa quasi grande quanto quella che avevano fatto quella volta lì in cui si erano conosciuti. Invita tutti, invita la sorella, invita i fratelli, gli amici. Tutti i loro amici, quindi, cominciano a festeggiare.
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12:31
E però lei resta sempre questo tarlo di questa chiave che apre questa porta e a un certo punto non resiste e va nella stanza, apre il cassetto, prende la chiave e va di corsa al terzo piano. Aprire quella porta apre la porta e si trova dentro una stanza.
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12:48
Sembra una stanza normale, uno studio, in realtà. E lei quindi si chiede ma cosa ci sarà mai dentro questo studio che lui non vuole che io veda? Eppure qualcosa ci deve essere e quindi niente.
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12:60
Il dubbio, la curiosità la attanagliano e vai comincia a cercare per tutti i cassetti finché apri un cassetto, quello della della scrivania, e vede una busta, una busta gialla apre la busta, è dentro la busta, tira fuori una foto, cioè la foto di Barbablù che bacia un altro uomo e accanto alla foto c'è anche una lettera in cui ci sono delle cose bruttissime scritte e poi c'è anche scritto Se non mi darai i soldi che mi servono per mandare questi rifiuti tossici in
Africa
, io pubblicherò tutte queste foto e anche altre che ho e tu avrai la vita.
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13:35
La tua vita rovinata ne è sconvolta da quello che legge. È sconvolta perché scopre che il marito le ha mentito e scopre che c'è di mezzo un traffico di rifiuti tossici è una cosa gravissima. Quindi scappa via, chiude la porta della stanza, è tutta preoccupata e corre dalla sorella.
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13:55
La prima cosa che fai correre dalla sorella è ancora tutta fan affannata. Non capisce quello che sta succedendo. Dice odio odio! Ma guarda cosa succede adesso! Mamma mia! Mamma mia! Dei rifiuti tossici! Aiuto! Come faremo qua? È un disastro, un criminale! Mamma mia, cosa potremmo fare se lei dice Dimmi che cosa pensi di fare?
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Speaker 5
14:14
Eh già gli dice balbettando. Io non lo so cosa penso di fare. Cosa devo fare? Cosa posso fare io sono stata con Quest'uomo. Io lui effettivamente mia amata, mi ha fatto tutto quello che aveva promesso. Mi ha finanziato gli studi, ha finanziato tutte le cose che io volevo fare come Cosa posso fare? Come posso fare? È disperata.
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14:38
La sorella la prende, dice Guarda. Intanto andiamo in camera tua. Facciamo così. Accompagna Jean in camera sua e la convince. Piano piano a calmarsi. La mette a letto, gli porta una tazza di latte caldo dentro ci mette una bella dose di cognac e in modo che già si tranquillizzi e piano piano già non si addormenta, ma la sorella rimane in realtà lì a dormire con lei la mattina dopo, quando sorge il sole.
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15:08
In realtà è anche una bella giornata la mattina la mattinata è molto chiara e Jean ci ha un po' di postumi perché il cognac nel latte era veramente tanto la sera prima però probabilmente è riuscita durante la notte a venire un po' a Patti.
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Speaker 4
15:24
Quello che è successo quando Ian è un po' si è un po' calmata, recuperato il battito del cuore e quindi non sente più nelle sue orecchie soltanto il suo cuore che batte sente che si è una porta che si apre la voce da bambino che dice già sono tornato, ho fatto presto e si spaventa di nuovo. Ma è anche lì pronta le mette una mano sopra il braccio e dice datti una calmata, respira.
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15:53
Ricordati che non è lui che sta facendo il traffico di rifiuti tossici e già è comunque abbastanza sconvolta perché c'è di cui essere sconvolti. Però comunque sì si chiama un po', eh, va scende le scale e Barbablù la vede tutta bianca in faccia, abbracciata alla sorella che quasi neanche si regge in piedi e gli chiede cosa c'è cos'è successo.
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16:18
Jean vede già con la busta gialla in mano e immediatamente capisce cosa successo. Gli monta una rabbia fortissima. Lei dice ti avevo detto di non aprire quella porta e si sente morire dentro. Perché? Perché è stato scoperto nel suo segreto e non sa più cosa fare.
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16:36
Quando smette di urlare scoppia a piangere perché non si sente completamente senza senza forze. Ma Anna e Jean si avvicinano e soprattutto, ma anche Jean che ha capito cosa stava succedendo e dice le dicono sappiamo che non sei tu, sappiamo che sei ricattato, cerchiamo di risolvere insieme questa situazione. Come possiamo fare il quest'uomo che stava piangendo?
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17:01
Si si si riprende un momento, si ricompone insieme anni fanno qualche bel respiro che li tranquillizza tutti e tre nel frattempo c'erano anche le altre persone invitate alla festa che hanno visto tutto questo con citare di di urla e schiamazzi sono arrivati e vedono che c'è una situazione in corso e a quel punto la barba blu dice ok ho fatto una cosa che non dovevo fare.
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17:29
Ho ceduto a un ricatto e ora sono nei guai perché ho ceduto al ricatto. Datemi una mano se mi date una mano ce la possiamo fare tutti insieme e quindi decidono che hanno del tempo e hanno la possibilità di fare qualcosa tra di loro.
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17:44
C'è anche un avvocato che che dice no, guarda, ce lo abbiamo. Abbiamo tutte le possibilità di risolvere questa situazione nel modo migliore, quindi decidono di prendere in mano la situazione. Decidono di denunciare questo ricattatore che poi andrà a processo e sarà condannato per traffico di rifiuti tossici.
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Speaker 1
18:06
Alla fine, non essendo più ricattato, lui può continuare la sua vita con un'identità precisa e Ian vedrà di trovare se vuole continuare un matrimonio così o avere una libertà affettiva, ed in qualche altra maniera no, è dedicato. Possono rivedere anche tutte le scelte di vita che hanno fatto e sceglieranno a seconda con ehm come posso dirti con maggior verità insistence, il minor paura nel mostrare quello che sono.
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Speaker 2
18:41
Anche il fatto che tutti no agli amici fossero venuti in suo supporto lo aiuta a capire che essenzialmente il ricatto lasciava un po' il tempo che trovava, che non si doveva sentire impaurito di vivere la propria vita nel modo in cui avrebbe voluto.
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Speaker 5
18:60
E alla fine, dopo tutto quello che era successo, liberi dalle menzogne, che siano raccontati l'uno con l'altro Jean Barbablù diventarono davvero amici.
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Speaker 4
19:43
Le voci e i partecipanti a questo seminario sono Antonella Andreoni, Debora Ugolini, Fiorenza Caetani, Giorgia Martinucci, Giovanna Pol, Pia Zambelli Bais, Tatiana Schirinzi. Il seminario è stato condotto da me: Monja Da
Riva.
Trovi questo podcast e tutte le storie riscritte su http://www.monjadariva.it e su tutte le piattaforme di podcasting.
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20:10
Le versioni originali lette da me sono disponibili in formati audio e pdf su http://www.monjadariva.it/storie. Raccontami una storia è una produzione di
WindRiser
e Monja Da Riva, sigla e musiche YouTube Audio, Sound Design e post-produzione di Debora Ugolini.
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