Friday, Sep 3, 2021 • 14min

Una sedia è una sedia è una sedia

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Superleggera, 1957 - disegnata da Gio Ponti - prodotta da Cassina Intervistato: Luca Fuso, ceo di Cassina Gio Ponti diceva che “nessuna cosa si è avverata che non fosse prima sognata”. Considerava la Superleggera uno dei suoi tre capolavori, insieme al grattacielo Pirelli a Milano e la Concattedrale di Taranto. La Superleggera prende la parola e racconta come ha imparato a volare
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Talking about
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Speakers
(3)
Nicoletta Polla Mattiot
Luca Fuso
Gio Ponti
Transcript
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Nicoletta Polla Mattiot
00:03
Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è non è il vetro, il materiale più resistente e l'arte.
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00:12
Immaginate davanti a voi un uomo in giacca e che parla di leggerezza e che dice sorridendo, “Una sedia e una sedia e una sedia”.
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00:24
Sono Nicoletta Polla Mattiot e questo è Pillole di design, un podcast di Autosplendid e il
Sole 24 Ore
. Un viaggio in compagnia delle icone del made in
Italy
, oggetti intelligenti che hanno scritto la storia quotidiana degli italiani.
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00:42
Il mio ingresso nel mondo è stato un volo. Mi hanno lanciato in alto e in lungo in su e di lato vertigine scommessa rimbalzato mi sono rialzato, rimbalzato di nuovo e non mi sono rotta, mai. Mi chiamo
Superleggera
, peso settecento grammi.
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00:60
Mi puoi sollevare con un dito, ma puoi abbandonarti con tutti i tuoi ottanta novanta diciamo anche cento chili su di me. Accomodati, siediti pure che ti racconto una storia la mia e quella del mio papà
Gio Ponti
.
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01:17
Gli oggetti, un po', parlano da soli e un po' con la bocca dei loro inventori, l'uomo in giacca e incontrato all'inizio di questo podcast innamorato della leggerezza. Ed è un professionista, instancabile, carismatico, ha tante facce quante sono le possibilità di forma e funzione.
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01:35
Un vulcano di idee, architetto, designer, insegnante, scultore, scenografo, eclettico e instancabile inventore che attraversa il Novecento. Prima la guerra, quella ricostruzione, gli anni del boom, esportando la creatività italiana nel mondo.
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01:52
Questa è la storia di una delle sue creature più longeve, che da oltre anni viene prodotta a
Meda
, in quella terra di credenze, cassettiere, tavoli che la
Brianza
fin dall'ottocento terra di legni e lavoro, di botteghe artigiane diventate fabbriche. Ancora oggi le macchine arrivano solo fino a un certo punto e i processi industriali si intrecciano con la competenza umana.
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Gio Ponti
02:15
Ora dirò che una volta mi sono incontrato con un grande direttore d'orchestra in quale siamo nelle assistendo. Il quale nelle prove del figlio e averlo stupefatto perché invece di immaginare un uomo che prendessero estere da valutarsi a uno spazio di risonanza e di espressione, diceva sempre senza spesso senza espressione, senza espressione.
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Nicoletta Polla Mattiot
02:44
Questa è un'intervista del 1975 andata in onda sulla
Rai
per il programma Incontri, un'ora con
Gio Ponti
. Fu realizzata nel suo studio.
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02:55
L'architetto inseguiva il sogno della semplicità come libertà, il sogno di una casa vivente capace di adattarsi alla versatilità della vita che cambia in continuazione.
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03:05
Una casa variabile insieme, piena di ricordi e di progetti. Una casa dove il nostro passato, il nostro futuro, si tengono per mano. Una casa da vivere, insomma.
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03:15
Sta a noi sognarla per raggiungerla, diceva, perché nessuna cosa si è avverata, che non fosse prima sognata.
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03:24
Era un visionario
Gio Ponti
, ma anche un uomo capace di sognare con le mani.
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Gio Ponti
03:30
E diró allora il senso dell'unità, il sito essenzialità ha dominato pian piano il mio pensiero.
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Nicoletta Polla Mattiot
03:39
Non solo teoria, ma tanta, tantissima pratica. Ci vollero anni per arrivare a definire la
Superleggera
. Vennero fatte decine di esperimenti in laboratorio insieme agli artigiani, prima di arrivare a quel capolavoro di essenzialità e ingegneria produttiva.
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03:55
Gio Ponti
voleva raggiungere l'equilibrio perfetto tra resistenza e leggerezza. E ci è riuscito con poesie lavoro, una sezione triangolare e non circolare di soli diciotto millimetri per le gambe e degli occhi, il profumo del mare di
Chiavari
e delle sue Chiavarì.
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Gio Ponti
04:13
Una sedia molto semplice che come cosa che batta così perché io appoggio, possedeva degli: Mi appoggio qua in piedi, così come.
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04:22
Io ho fatto una cosa che è essenziale con una sedia qui è essenziale, no? La gente poi ha bisogno di credere che le cose che non sono mai esistiti, mai, che ci vuole sul lavoro. Ci vuole del buonsenso.
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Nicoletta Polla Mattiot
04:35
Non ti considerava la
Superleggera
uno dei suoi tre capolavori, insieme al
Grattacielo Pirelli
a
Milano
e la concattedrale di Taranto.
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04:43
Con la differenza che questa sedia, entrata nelle case di milioni di italiani e viene prodotta ancora oggi, creato una volta e usata mille volte per sempre, non ti piaceva essere popolare, che non vuol dire comune, vuol dire utile. Così come semplice non vuol dire spoglio, significa essenziale portare la forma alla struttura e viceversa.
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Luca Fuso
05:07
Superleggera
è un voto di
Cassina
a partire dal 1957, un progetto accurato direttamente da
Gio Ponti
e ha avuto moltissime interazioni per raggiungere l'obiettivo che si proponeva di raggiungere Gio Ponti, quello della sedia più leggera che ci fosse.
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05:25
L'obiettivo è stato raggiunto quando la serie ha raggiunto un chilo e grammi di peso e quando poi, per testarne la robustezza, è stata gettata dalla finestra degli uffici per vedere se cadendo in terra dal secondo piano si gli si rompe perchè ovviamente non bastava soltanto la leggerezza, ma è necessario anche che questa sedia così essere così leggera, preso portarsi invece il peso di tutte le persone che ci sarebbero sedute nel tempo.
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Nicoletta Polla Mattiot
05:54
Chi parla è Luca Fuso, CEO di Cassino dal 2018. Non ha conosciuto Gio Ponti Mani ha visto i disegni colorati, il volo di cui racconta, entrato nel mito, proprio come la sedia in frassino e faggio, entrata a pieno titolo nel novero delle corone, capace di reggere il peso degli anni senza sentirli, tanto quanto quello delle persone che dal millenovecento cinquantasette si accomodano sulla sua seduta in canna.
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06:22
La storia dei collaudi torna ripetutamente nelle cronache di design degli anni cinquanta.
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06:28
Se andate dai
Cassina
vi daranno spettacoli emozionanti di lanci di queste sedie che ricadono dopo voli vertiginosi si legge in un giornale Dell'epoca È già avuti è indubbiamente uno dei più grandi architetti design perché l'italia abbia avuto e che il mondo intero abbia avuto dove ci architettura, cioè
Italia
, diceva Ponti, invitando a conservare l'antica energia italiana di trasformarsi continuamente.
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06:58
Era questo progetto globale, dai grandi palazzi agli oggetti d'uso quotidiano il sogno di un uomo, Hillary e senza, come amava definirsi sempre intento a scrivere e disegnare, creare soluzioni.
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Luca Fuso
07:10
Un sogno nutrito da una speciale abilità la sua capacità di passare dal piccolo molto piccolo al grande, molto grande, senza soluzione di continuità, mantenendo sempre un legame preciso, quella che era la sua poetica e quindi anche se interpretata in maniera diversa a seconda di quelle che erano le periodi e anche la tipologia di cose con cui si confrontava manteneva sempre un e questo si vede, si vede anche nelle cose che ha fatto per
Cassina
.
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07:42
E noi siamo veramente estremamente fieri di poter portare avanti questa tradizione che è fatta di industria mai fatta, anche d'artigianato, perché ogni
Superleggera
che viene costruita è fatta si con i più moderni impianti tecnologici gestiti a livello digitale che stiamo preparando i pezzi.
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08:02
Ma poi ogni sedia, ogni singola sedia, è il frutto di l'opera di un artigiano che la mette insieme, la rende unica la fine perche'. Poi nessuna sedia è proprio identica di antica data, perché appunto, cioè una da parte di lavoro industriale, una parte lavoro artigianale, e questo ha il compito di mantenere intatta quella che è stata la genesi di questo e questo capolavoro del design.
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Nicoletta Polla Mattiot
08:28
Mani e macchine, creatività umana e lavoro in serie.
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Luca Fuso
08:32
Chiedo Luca Fuso se è questo che fa dell'italia ancora oggi la patria del design, assolutamente quello senza, senza alcun dubbio nel senso che l'italia penso che possa essere considerata la patria del design, di quello che ha voluto trasformare le cose per pochi in cose per molti, perché il design è stato alla fine.
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08:52
Questo almeno io non ritengo questo quello che ha messo a disposizione degli oggetti belli a una massa di persone molto vasta e questa è stata all'origine del design industriale.
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Nicoletta Polla Mattiot
09:06
Ma torniamo ancora la nostra sedia fatta di elementi sottili, incastri perfetti, quella che si dice un'icona del made in
Italy
, il termine è più che abusato icona, icona, icona spesso viene attribuito in modo arbitrario o almeno prematuro. E allora proviamo a elencare cinque caratteristiche che deve avere un oggetto per diventare davvero iconico.
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Luca Fuso
09:29
Di sicuro fatto appunto che vada che vada oltre le tendenze oltre le mode, oltre il periodo in cui è stato concepito.
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09:36
Che noi devo dire, abbiamo nella nostra collezione molti esempi di questo tipo di oggetti che pensi che sono in produzione da più di cinquant'anni, per cui hanno tutti gli effetti passato il test del tempo oltre questo devono essere quando sono concepiti anche degli oggetti innovativi, degli oggetti unici, degli oggetti che non hanno pari al momento in cui vengono concepiti, che comunque quindi definiscono, segnano una strada, non hanno fanno un po' da spartiacque tra il prima e il dopo.
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10:04
Un'icona è unico perché ha lasciato il segno. Poi deve essere bello che un oggetto per essere in regola deve anche essere bello, quindi riconosciuto come bello dalla maggior parte delle persone che lo possono valutare.
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10:20
Questa bellezza, diciamo, è costituita lontano non soltanto dagli aspetti estetici ma anche da quelli costruttivi che il design Ci sono diversi tipi di bellezza quella che il primo impatto che questo oggetto è bello e poi per le imprese più interiore, quella che racconta la storia di come quello oggetto è stato concepito, del periodo in cui è stato concepito, del viaggio interiore che ha fatto con il suo creatore del viaggio che è stato fatto dal suo creatore, con l'azienda che l'ha messa l'ha realizzata la messa in produzione attraverso la prototipazione, lo studio passaggi successivi per trovare la forma, la forma definitiva e considerare di design e il design e irrisolto è quello che ha la forma più semplice, con un semplice non sempre è quella che comporta la realizzazione più semplice, anzi molto spesso è proprio contrario.
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11:09
Esempio si sposta dietro uno studio estremamente articolato e profondo che alla fine consegna una forma semplice e fruibile da tutti, comprensibile tutti, ma che dietro a una ricerca portata fino all'ultimo dettaglio quindi anche questo uno dei fattori fondamentali, così come la ricerca una un'icona non credo che possa mai essere definita senza una ricerca molto accurata.
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11:37
Quindi senza uno studio molto accurato, specifico su quello che si vuole raggiungere che parte da Sid L'idea, questa idea viene sempre attraverso una ricerca che il design e alfa. Nel suo percorso di formazione, studio e predicazione, evidentemente
Luca Fusi
ha elencato quattro passaporti di comicità.
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Nicoletta Polla Mattiot
12:02
Noi ne aggiungiamo un quinto. Un oggetto senza tempo deve sposare un immaginario che si allarghi così tanto da uscire anche fuori dal suo mondo, estendendosi dal design, ad esempio alla letteratura.
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12:15
Dopo aver esplorato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l'ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro. Proporrei questa la mia operazione è stata una sottrazione di peso. Ho cercato di togliere peso alle figure umane, alle città, ai corpi celesti, perché la leggerezza non è un difetto, è un valore.
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12:40
Ecco, potrebbe averlo detto
Gio Ponti
di sicuro lo avrebbe sottoscritto. E invece sono le elezioni americane di
Italo Calvino
. E questa è in fondo la storia di una seduta leggera come il volo di un uccello e non come la sua piuma. Una metafora più che un oggetto, il simbolo di Un'epoca che sfida la gravità togliendo peso. La proposta perfetta per il prossimo millennio.
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13:05
Design esportato in tutto il mondo, è pronto per nuovi viaggi anche oltre la carne online o conti si sarebbe trovato bene in compagnia di nella gara verso lo spazio avete ascoltato pillole di design Nicoletta Polla Matteotti Sound Design e Post-produzione audio Daniele Marinello, responsabile dell'edizione Andrea Franceschi, responsabile di produzione Massimo Dell'unione pillole di design e disponibile sul
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punto comma e su tutte le piattaforme di streaming audio gratuite.
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