Wednesday, May 25, 2022 • 18min

Ep.2: Il sogno di Pola che arriva da lontano

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Trasferirsi in Italia da adolescenti e iniziare le superiori senza sapere l'italiano non è stato facile né per Adrian Fartade, né per Pola Botros. Entrambi si sono iscritti ad un istituto tecnico e per entrambi, dopo il diploma, la scelta più ovvia sarebbe stata quella di trovarsi un lavoro. E invece hanno deciso di continuare a studiare. Oggi Adrian è un divulgatore scientifico con centinaia di migliaia di followers, mentre Pola ha scoperto la passione per la robotica collaborativa e sta per ottenere una laurea nel campo dell'industria intelligente a Reggio Emilia.
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Talking about
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Speakers
(2)
Adrian Fartade
Pola Botros
Transcript
Verified
00:10
Questa serie è promossa da Super, la fondazione nata in Emilia Romagna dalla collaborazione tra le università, le aziende e l'associazione degli ITS per promuovere e sostenere le lauree ad orientamento professionale e in generale la formazione di tipo tecnico.
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Pola Botros
00:26
Ciao, sono appena arrivato in stazione a
Reggio Emilia
sta arrivando il treno. Tra quindici minuti sono a
Modena
, ci vediamo allo studentato.
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Adrian Fartade
00:38
Questo messaggio vocale è di Pola Botros, un ragazzo di ventiquattro anni iscritto all'ultimo anno di Tecnologia per l'industria intelligente.
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00:46
Tutti i giorni fa il pendolare fra
Modena,
dove vive in uno studentato, e
Reggio Emilia
, dove segue le lezioni e ora fa uno stage. Lo studentato è gestito da Ergo che è un ente regionale per il diritto allo studio. Si trova in una strada stretta, a cinque minuti dalla stazione, dalla parte antica della città. Appena arriva, ce lo mostra
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Pola Botros
01:04
Qua sono tutte le stanze. Da quella parte, il primo e secondo piano. Qua c'è una palestra, lì un'aula tv e due aule per studiare. Il tavolo da Ping-Pong, c'è una piccola palestra. E non abbiamo la cucina in camera, abbiamo una cucina in comune, cioè due in questo caso, in due piani, per tutte le stanze. Tutte le stanze sono matrimoniali, alcune stanze sono singole, ma non sono tutte, tre stanze per piano.
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01:35
E lì c'è la parte nuova, la struttura nuova, che ci sono due cucine invece di una, sempre in comune, e qualche camera con la cucina interna in camera.
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Adrian Fartade
01:47
Sono le sette di sera e quasi tutti gli studenti sono rientrati, la maggior parte nelle proprie stanze, mentre alcuni sono seduti nelle aree comuni a studiare. Pola non può portarci nella sua camera a causa delle restrizioni per la pandemia e, per parlare con noi dei suoi studi senza rischiare di disturbare qualcuno, ha chiesto di poter utilizzare una grande sala che si trova al piano terra.
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Pola Botros
02:08
Allora, questa è un'aula. Dove studiamo, di solito si fanno le conferenze qua, se ci sono degli degli eventi specifici qua fatti da Ergo.
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Adrian Fartade
02:20
Come quasi ogni sala per le conferenze, anche questa ha il suo impianto di condizionamento e, come potete immaginare, è un po' rumorosa. Dato che non si può spegnere, rivolgiamo la domanda che si fa sempre quando si vuole controllare la qualità di una registrazione.
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02:34
Quella domanda un po' cliché che, però, ci permette di dare il via alla conversazione: cos'hai mangiato a colazione?
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Pola Botros
02:40
A colazione ho mangiato una brioche Pan di Stelle con il caffè e latte.
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Adrian Fartade
02:47
L'audio funziona. La risposta di Pola mi fa pensare che c'è qualcosa che ci accomuna.
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02:54
Io sono Adrian Fartade e questo è Passaparola, un podcast di Chora Media. Nel corso di tre puntate incontreremo tre studenti e chiederemo loro di raccontarci le loro storie, dandoci informazioni e consigli per gli studenti futuri.
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03:09
Ripartiamo dalla colazione perché, sia nella mia vita che in quella di Pola, i Pan di Stelle sono entrati relativamente tardi. Pola è cresciuto in
Egitto
, a
Il Cairo
, in una famiglia copta e a colazione mangiava purea di fave con falafel, formaggi... E io sono cresciuto in
Romania
, nella periferia di una città industriale, vicino alle montagne della
Transilvania
, dalla quale poi è originaria anche la mia famiglia.
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03:30
Da bambino a colazione mangiavo fette di pane con burro, marmellata, spesso prodotti dai miei nonni che avevano gli animali alla fattoria.
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03:38
Ma ricordo anche che, crescendo durante la crisi degli anni Novanta, a volte colazione non si faceva neanche. Non c'era il cibo, e mia madre ci mandava fuori a giocare, sperando che non ci accorgessimo.
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03:50
A quel tempo mio padre era già partito per
l'Italia
in cerca di lavoro e mia madre l'ha raggiunto poco dopo. E quando ho compiuto circa quindici anni, sono arrivato anch'io.
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04:00
Pola è arrivato in
Italia
più o meno alla mia stessa età, ma era solo: i suoi genitori sono rimasti al
Cairo
. Ci racconta che aveva ottenuto una borsa di studio da un'organizzazione non profit egiziana, in un programma creato in accordo con il Ministero dell'Istruzione Italiana.
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Pola Botros
04:14
Sono qua in
Italia
dal 2012, venti settembre 2012, da circa dieci anni. Eravamo circa duecentottanta studenti, tutti con la borsa dopo aver superato tanti test di inglese, di IQ, colloqui individuali. Ci hanno selezionato da ottocento candidati, circa.
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Adrian Fartade
04:40
Il programma era pensato per portare studenti egiziani in
Calabria
.
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Pola Botros
04:45
Sono stato due anni a Provincia di Cosenza
, Fuscaldo
, Istituto Tecnico Fermi, indirizzo meccanico. Poi gli ultimi tre anni ci hanno trasferiti in un'altra struttura, un'altra scuola a Reggio di Calabria città. Si chiama Panella Vallauri, Istituto tecnico industriale specializzato in meccanica, meccatronica, energia.
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05:12
Mi sono diplomato nel 2017, luglio 2017, con un voto di ottanta su cento, alla maturità. Poi ho deciso, la borsa di studio era prevista solo per i cinque anni della scuola superiore. Poi ci hanno lasciato decidere la scelta nostra: o tornare in
Egitto
, continuare l'università lì, o chi voleva già trovare un lavoro, lavorare già nell'ambito, con il diploma. Però io ho scelto di trasferirmi al Nord per continuare gli studi.
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Adrian Fartade
05:47
Ecco, un'altra cosa che accomuna me e Pola è che entrambi abbiamo fatto un istituto tecnico. Dopo le superiori in un istituto tecnico, d solito molti vanno direttamente a lavorare, ma entrambi abbiamo deciso di continuare con gli studi.
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05:59
Io mi sono iscritto a Storia e Filosofia, e queste materie mi sono servite per imparare il metodo su come applicare la storia a quello che volevo fare perché, di nascosto, continuava anche seguire corsi di astronomia, di fisica, di chimica. Quello che volevo fare era il divulgatore scientifico e sono serviti anni di studi durante il quale mi sono anche perso spesso.
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06:19
Non è così facile rimanere concentrati su qualcosa che vuoi fare quando quel qualcosa non esiste ancora, e non è così difficile perdersi durante l'università e le ragioni possono essere davvero diverse da persona a persona.
Pola,
quando ha deciso di andare al Nord, per studiare, aveva in testa due cose: la città della Ferrari e una laurea in Ingegneria meccanica.
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Pola Botros
06:39
Io e altri quattro amici abbiamo scelto
Modena
, quindi a luglio sono tornato in
Egitto
e a settembre sono ritornato qui a
Modena
. Abbiamo cercato una casa, ho chiesto la borsa di studio qua da Ergo e mi sono iscritto a Ingegneria meccanica, al primo anno.
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06:56
Non abbiamo ottenuto la borsa io, e i miei quattro miei quattro amici dalla
Calabria,
non abbiamo ottenuto la borsa di studio purtroppo, quindi abbiamo iniziato a cercare casa qua a
Modena
. Poi, essendo da una nazionalità diversa, abbiamo fatto un po' fatica a trovare un appartamento qua, un alloggio a
Modena
, quindi.
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Adrian Fartade
07:18
È un tipo di frustrazione che capisco e conosco bene anch'io. Potremmo parlare di discriminazione e razzismo per ore, e sarebbe molto importante, ma siamo qui per capire come Pola sia arrivato ad iscriversi ad uno dei nuovi corsi di orientamento professionale.
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Pola Botros
07:32
I primi tre quattro mesi fino a febbraio, insomma dell'anno prossimo, non avevamo una casa, quindi ci trasferiremo sempre da
Bologna
a Ferrara
a
Reggio Emilia
. Quindi ho vissuto un po' anche altrove, non solo a
Modena.
Purtroppo il primo semestre di ingegneria meccanica l'ho perso.
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07:54
Non ho potuto dare nessun esame, ho soltanto superato solo un esame, perché non frequentavo le elezioni, eccetera. E ho iniziato anche a trovare un lavoro, perché non c'erano delle entrate. I miei purtroppo non, anche se mi aiutano economicamente... Era difficile, era difficile.
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Adrian Fartade
08:15
Pola ha deciso di lasciare quindi l'università e lavorare per il resto dell'anno. La sua idea era di mettere da parte qualche soldo e poi iscriversi di nuovo a Ingegneria. Non riuscendo ad entrare più ad Ingegneria meccanica, si è iscritto a Ingegneria civile ambientale, che non è a numero chiuso. Ma, anche in questo caso, le cose non sono andate bene.
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Pola Botros
08:33
Non è quello che volevo veramente fare. Civile ambientale è un corso molto lontano da quello che volevo fare io. A me, anche durante gli studi, durante la scuola, mi piaceva sempre lavorare con le mani, ecco. Il laboratorio, cioè una cosa pratica. Non voglio studiare tutta la teoria per tre anni. No, voglio qualcosa in cui posso lavorare. Posso creare un progetto sul pc, posso iniziare a progettare qualcosa, a disegnare.
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09:01
Quindi anche per quest'anno non ho potuto dare tanti esami, perché mi sono scritto a qualcosa che non mi piace, non fa per me, non è quello che volevo fare nella vita.
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Adrian Fartade
09:11
Anche per quell'anno Polo è stato tentato di abbandonare il sogno di diventare ingegnere per lavorare a tempo pieno in un ristorante.
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Pola Botros
09:18
In questo periodo stavo ancora per decidere se continuare gli studi, perché dopo due tentativi all'università qui a
Modena
non sapevo se fare il terzo tentativo o magari lasciare proprio gli studi, continuare con il ristorante come cameriere. Però ho scoperto anche che questo lavoro non fa per me.
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09:40
Io, anche se mi piace lavorare e tutto, mi piace lavorare con le mani, però non fa per me. Io volevo, avevo un obiettivo, lo volevo raggiungere, quindi ho deciso. Ho rifiutato quel contratto indeterminato e ho deciso di continuare gli studi e ho perso ovviamente il lavoro. Ho deciso di continuare gli studi, di iniziare, anzi, il nuovo percorso a Ingegneria per l'industria intelligente.
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Adrian Fartade
10:06
Per Paola questo nuovo corso è iniziato subito con il piede giusto.
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Pola Botros
10:10
Ho deciso di farlo, mi sono iscritto e sono uscito anche nell'ultima graduatoria dell'anno e ho frequentato subito le lezioni. Ho dato anche tre esami al primo semestre, essendo anche fuori sede. Non avevo, cioè facevo Modena-Reggio Emilia tutti i giorni. Mi sono iscritto, ho dato tre esami su quattro il primo semestre. Anche se ho iniziato tardi rispetto ai miei altri compagni di classe, ho iniziato a metà novembre circa.
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Adrian Fartade
10:41
Già frequentando i primi corsi, Pola è riuscito ad appassionarsi alle materie, specialmente ad una.
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Pola Botros
10:46
È la cosa che mi ha stupito sin dall'inizio, la robotica collaborativa, che adesso ci sto studiando, sto lavorando su. Per me è come progettare un robot, che fa tutti gli stessi lavori, che può sostituire un operaio su una linea di montaggio, una linea di produzione che tu lo progetti a fare il tuo stesso lavoro. Per me questa è l'intelligenza in un'industria.
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Adrian Fartade
11:13
La forte componente pratica del corso di orientamento professionale a cui si è iscritto Pola lo fa sentire tutt'altro che svantaggiato.
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Pola Botros
11:21
Sì, ma voglio dire anche che io non sono lo studente ideale, cioè anch'io facevo fatica a imparare tutto a memoria: la teoria, imparare tutto a memoria, capire tutto, seguire tutte le lezioni, capire veramente il senso di di ogni frase, perché essendo anche non è l'italiano, non è la mia madrelingua.
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11:42
Facevo fatica a comprendere tutte quelle informazioni durante una lezione, durante l'esame, quindi per me era sempre un peso in più. Invece, svolgendo un progetto, facendo un progetto, programmare un qualcosa, progettare, scrivere un linguaggio di programmazione per me era molto più facile rispetto a imparare una teoria a memoria.
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Adrian Fartade
12:08
Nonostante le lezioni che segua siano tutte in italiano, il fatto che Pola conosca bene anche altre lingue è stato molto di aiuto per il suo percorso, e questa è una delle informazioni più importanti che vuole passare agli studenti futuri.
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Pola Botros
12:20
La cosa che ho notato, che in tante materie le dispense o tutto comunque il materiale, è tutto in inglese. Io conosco bene l'inglese, ho anche il certificato di B2 in inglese.
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Adrian Fartade
12:32
Conoscere l'inglese è ovviamente importante, ma poterlo imparare per occuparsi di una materia che viene studiata e sviluppata in tutto il mondo può essere ancor più importante, tanto che Pola avrebbe voluto fare almeno uno dei due stage previsti dal suo corso all'estero, in Inghilterra o in Germania.
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Pola Botros
12:48
Perché se fai il tirocinio all'estero, cioé hai fatto un Erasmus e hai fatto il tirocinio, hai fatto due per uno, hai fatto, hai acquistato delle esperienze lì per sei mesi in un'azienda, hai conosciuto una nuova cultura, hai fatto una nuova esperienza in tutto, non solo per con gli studi.
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Adrian Fartade
13:10
Pola spiega che il corso di Tecnologia per l'industria intelligente prevede due stage, entrambi da settecento ore. Lui sta svolgendo quello del terzo anno in un'azienda di idraulica di
Reggio Emilia
.
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Pola Botros
13:24
Mi occupo del controllo qualità nell'azienda, per realizzare tutte le schede di controllo nel controllo qualità nell'azienda di tutti i motori, le pompe idrauliche, i distributori. Quindi è una cosa che a me mi ha sempre affascinato fare e mi piace comunque continuare a farlo in questo in questo ambiente, in questo settore.
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Adrian Fartade
13:43
Ovviamente, trattandosi di uno stage non retribuito, Pola continua a lavorare anche durante il weekend e in questo caso continua a fare il cameriere in un ristorante, ma riesce a conciliare bene tutto il suo lavoro con lo studio, e ora non pensa più a mollare tutto per fare il cameriere a tempo pieno, ma dà la priorità allo studio.
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Pola Botros
13:60
Io adesso sto studiando, sto preparando Automazione fluido che sarebbe tutta la olio dinamica, i distributori, le macchine volumetriche, operatrici, motrici e tutti i tipi di fluidi. Come scorre un fluido dentro una pompa, un distributore, il funzionamento ecco di una pompa, di una pompa idraulica.
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Adrian Fartade
14:25
Il corso di
Pola
dura tre anni e tra poco dovrebbe iniziare a lavorare sulla tesi, ma non ha ancora deciso su che argomento farla. Quello che sa é che, una volta laureato, vorrebbe ancora andare avanti con gli studi, anche se dopo un corso di orientamento professionale non si può essere ammessi direttamente ad un corso magistrale.
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Pola Botros
14:44
Il mio sogno adesso, diciamo, è laurearmi il prima possibile e trovare un lavoro per iscrivermi poi a un corso di magistrale. Un corso di specializzazione come quello che ho fatto, come quello che ho fatto fino adesso. Una cosa simile all'ingegneria per l'industria intelligente, c'entra sempre con l'ingegneria industriale, l'innovazione industriale, le tecnologie, eccetera.
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Adrian Fartade
15:08
La sua idea è quella di restare in
Italia
, almeno per ora. La maggior parte dei suoi amici ormai è qui, al
Cairo
sono rimasti solo fratelli e genitori, con il quale condivide il ricordo di un momento che non dimenticherà mai e che continua a dargli la spinta per seguire i suoi obiettivi. L'istante in cui ha capito di avere un'opportunità che avrebbe cambiato la vita.
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Pola Botros
15:27
Lo posso dire, che ero un bambino di tredici tredici anni, circa quattordici anni, ero un bambino, quindi, quando mi è arrivato il messaggio i miei pensavano ancora che fosse una truffa. Non ci credevano a mandare un figlio a quattordici anni, da solo, in
Italia
a studiare tutto da solo, quindi non ci credevano manco loro.
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15:46
Quindi, quando ho visto il messaggio sul telefono "Vostro figlio ha vinto la borsa per andare a studiare all'estero", io ho volato per tutta la casa. "Ho vinto! Ho vinto! Io parto! Io parto!" - e mia madre si è messa a piangere.
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Adrian Fartade
16:04
Anche io conservo ricordi di quegli anni che ancora oggi mi danno tantissima forza.
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16:12
A quattordici anni quando ero ancora in
Romania
e frequentavo le medie - lì durano un anno di più che in
Italia
- vinsi le Olimpiadi regionali di storia e sarei dovuto andare alle nazionali in gara con studenti delle superiori, due o tre anni più grandi di me. Ma non ho fatto in tempo, perché sono dovuto partire per
l'Italia
.
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16:29
Sono arrivato qui come Pola, senza sapere l'italiano, e come uno dei tanti studenti stranieri delle superiori, ma non mi sono scoraggiato e avevo portato con me la passione sia per la storia che per il teatro, ma soprattutto il desiderio di continuare a fare quello che mi piaceva.
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16:47
È questo desiderio che mi porta anche qui, oggi, a confrontarmi con la storia di
Pola
e di altri studenti che come lui, come noi, in qualche momento potrebbero essersi sentiti persi e non nel posto giusto nel sistema scolastico e universitario in cui ci troviamo, ma che in quello stesso sistema scolastico hanno poi iniziato a tracciare una strada.
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17:06
La loro strada.
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17:12
Passaparola è una serie prodotta da Chora Media per la Fondazione Super - Scuola Universitaria per le Professioni Tecniche Emilia Romagna, nata dalla collaborazione tra le università, le aziende, le associazioni degli ITS per promuovere e sostenere le lauree ad orientamento professionale e in generale la formazione di tipo tecnico.
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17:30
È stato scritto da Francesca Berardi che ha realizzato anche le registrazioni di presa diretta.
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17:35
Le registrazioni in studio sono di Andrea Girelli L'editing, le musiche e il sound design sono di Cristiano Lo Mele, con le musiche addizionali su licenza di Macchiavelli Music. La producer è Anna Nenna. La cura editoriale è di Sara Poma. Per saperne di più, visita il sito di Super: super.unier.eu/it.
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🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.36.0
Pola Botros
Adrian Fartade
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