Il giorno undici, di buon mattino, con cinque operai iniziammo tre pozzi di saggio nella zona suddetta. Il primo, attorno a un masso informe, che appariva incastrato nel terreno. Dopo alcune ore, il masso ripulito si rivelava essere un capitello dorico arcaico, rovesciato e corroso. E, accanto al vecchio rovinato capitello, il primo che ci dette la gioia di aver ritrovato il famoso santuario di Hera, ecco apparire a poca profondità dal piano di terra le prime testine, le prime statuette, le prime offerte votive.