Questa è la storia di Pink, un bambino di otto anni o poco più, un ragazzino dagli occhi azzurri, vispi ed accesi, statura media, con il corpo esile ma nodoso e il passo sempre leggermente dinoccolato. Pink andava a scuola tutti i giorni, come gli altri. In quasi tutto ciò che faceva. Si poteva considerarlo un bambino perfettamente normale. Ma ecco c'era nel suo sguardo una sottile vena di malinconia, anche se poi in giro amava farsi vedere sempre bello, sorridente. Se lo conoscevi, sapevi che aveva motivo di essere arrabbiato con la vita, molto arrabbiato... Perché quando era piccolo, purtroppo aveva perso il suo papà. Pink cercava di distrarre la sua testa dal pensiero del padre e ogni giorno si presentava in classe vestito in modo molto appariscente, con grandi camicie colorate a fiori o giacche di pelle e i pantaloni larghi in fondo. Fuori all'apparenza lo vedevano tutti circondato da un turbine di colore. Un vortice di brillantezza e mistero che lo avvolgeva come una giostra che gira e frulla tutte le tonalità dell'arcobaleno e lei sputa fuori in un flusso di mille colori, assurdi e scintillanti.