Wednesday, Feb 17, 2021 • 27min

L'avevo detto

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È trascorso un anno da quando il virus ha messo in ginocchio l’umanità intera. Mai nella storia del genere umano un singolo evento ha coinvolto e travolto l’intera specie, in ogni angolo del pianeta. Decine di milioni di contagiati, milioni di morti, milioni di posti di lavoro distrutti, attività paralizzate. Oggi, a più di un anno di distanza, confortati dalle prove di cui siamo entrati in possesso, di una cosa si può essere certi: in nessun posto come in Italia, in tanti, troppi, hanno detto detto la loro. E, a riascoltare certe parole ora, c’è solo una cosa che si può fare: ridere. L’avevo detto è il primo podcast di Enrico Mentana, scritto da Stefano Bises. In 30 minuti irresistibili, Enrico Mentana ripercorre un anno di parole pronunciate senza vergogna da politici, uomini di scienza, virologi e sedicenti tali, giornalisti e persone di spettacolo. Una specie di maratona audio per chi vuole ripercorrere 12 mesi di informazioni schizofreniche.
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Talking about
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Speakers
(15)
Enrico Mentana
Maria Rita Gismondo
Giorgia Meloni
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00:07
Chora.
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Enrico Mentana
00:15
È già passato un anno. Un anno terribile, lo sappiamo, mai nella storia del genere umano un singolo evento ha coinvolto e travolto l'intera specie in ogni angolo del pianeta. Decine di milioni di contagiati, milioni di morti, milioni di posti di lavoro distrutti, attività paralizzate. Un trauma collettivo che non ha precedenti.
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00:38
Era il trentuno dicembre del duemila e diciannove, quando la
Cina
rivelò l'insorgenza di forme insolite e misteriose, di polmonite.
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00:49
Era il sette gennaio del duemila e venti quando venne isolato per la prima volta il virus denominato duemila e diciannove N-Cov, poi ribattezzato Sars-Cov due, la malattia che provoca Covid-diciannove. Era il venti gennaio duemila e venti, quando venne comunicato al mondo che il virus si trasmette da uomo a uomo.
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01:15
Ebbene, oggi, più di un anno dopo, confortati dalle prove di cui siamo entrati in possesso, frutto di un lungo e accurato lavoro di giornalismo investigativo e di cui vi daremo testimonianza in questo podcast, possiamo dichiarare con ragionevole certezza che in nessun posto, come in
Italia
, in tanti, troppi hanno, abbiamo detto una valanga di cose inesatte.
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01:42
Oggi non ci sono morti per Coronavirus. Ci sono persone che sono morte con il Coronavirus.
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01:50
Parliamo di una malattia infettiva a bassissima aggressività e a bassissima letalità.
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01:60
Il panico crea più danni che un attacco terroristico.
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02:05
In nessun altro paese è scattata una sorta di allarme nazionale, come da noi.
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Vittorio Sgarbi
02:11
Questa non è una epidemia, non c'è un rischio di morte. La mortalità è identica a quella di qualunque influenza. E non è che dobbiamo pensare che siamo in punto, non è la festa di Manzoni. Non è la fine del mondo.
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Enrico Mentana
02:27
Sono
Enrico Mentana
. Questo è un podcast di Chora Media e si chiama L'avevo detto.
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02:37
Malgrado non si sapesse un bel niente del virus, da subito a migliaia scienziati, medici, ministri, sottosegretari, amministratori locali, leader, veri o presunti, si sono lanciati con sprezzo del pericolo e del futuro a rilasciare dichiarazioni con la sicurezza di chi, nella vita, non ha fatto altro che fronteggiare pandemie.
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02:58
Questa è una situazione, sicuramente è difficile, ma non così tanto pericolosa. Il virus è molto aggressivo nella diffusione, ma poi nelle conseguenze molto meno. Fortunatamente è poco più, non sono parole mie, sono parole dei tecnici coi quali parliamo, è poco più di una normale influenza.
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Enrico Mentana
03:26
Non è bello generalizzare. Ci sono state lodevoli eccezioni. Persone preparate e prudenti, che da subito hanno avuto e mantenuto un atteggiamento di responsabile cautela. Non ultimo il direttore di un prestigioso telegiornale nazionale, del quale per eleganza non posso fare il nome, e che, all'inizio, credeva che il virus da noi non sarebbe mai arrivato.
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03:48
Ma quelle lodevoli eccezioni sono state soverchiate da un esercito arrembante di donne e uomini privi di dubbi, che da subito, mentre in
Cina
, va a sapere perché costruiscono un ospedale in cinque giorni, proclamano che noi possiamo stare sereni. Un aggettivo che in
Italia
non ha mai portato bene.
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04:08
Ce lo assicura il Dottor Brusaferro, presidente
dell'Istituto Superiore di Sanità
, una delle massime autorità sanitarie del paese, parlando con la più importante agenzia di stampa nazionale l'Ansa. Cito testualmente: "Tutte le epidemie scatenano delle paure giustificate dal fatto che circolano tante informazioni" dice Brusaferro "L'unità di crisi in
Italia
ha attivato tutti i controlli in porti e aeroporti, poliambulatori, reparti diagnostici. Qualsiasi tipo di sospetto viene immediatamente segnalato e controllato. Così il rischio di trasmissione è da molto basso a moderato."
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04:45
Moderato, dice. Moderato è un concetto vago, applicato la virologia poi, meglio essere precisi, non lasciare spazio all'immaginazione degli italiani che, si sa, sono di natura un popolo fantasioso.
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04:58
Ci pensano due pezzi da novanta due scienziati che più avanti si distingueranno per cautela e serietà, ma in quel momento, chissà perché si avventurano in affermazioni temerarie di cui certamente si saranno subito pentiti. Roberto Burioni:
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Roberto Burioni
05:12
Sembra che non ci sia stato un contagio, quindi in questo momento il virus in
Italia
non c'è, e quindi è più giusto preoccuparsi dei fulmini.
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Enrico Mentana
05:21
E Ilaria Capua, che è a capo di un centro universitario della
Florida
,
Stati Uniti
, dove si sa anche questo, ne sanno di sicuro più di noi.
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Ilaria Capua
05:31
I dati ufficiali ci dicono che la mortalità è sempre molto bassa, quindi io veramente non credo che si profilano scenari apocalittici, anche perché adesso abbiamo molti più strumenti per rispondere a queste infezioni.
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Enrico Mentana
05:49
E a questo punto l'unico vero dilemma che dovrebbe assillarci è: per quale ragione i cinesi si ostinano a tirare su ospedali in un tempo nel quale noi non svuotiamo neppure un cassonetto? Ma non ce lo chiediamo. La
Cina
è lontana e misteriosa, come tutto l'oriente d'altronde, è poi una dittatura.
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06:07
Forse vogliono solo fare bella figura. Siccome noi siamo un grande paese democratico e solidale, mandiamo ai cinesi qualche tonnellata di aiuti, mascherine e respiratori. A noi certamente non serviranno, anche perché mandiamo aiuti, ma blocchiamo i voli da e per la
Cina
. Siamo in una botte di ferro.
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06:27
Rai Gr uno, direttore Luca Mazzà.
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06:32
Coronavirus due casi a
Roma
sono turisti cinesi l'annuncio dal premier Conte che rassicura nessun allarme.
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Enrico Mentana
06:39
Tranquilli due cinesi positivi sono solo due cinesi positivi, forse anche solo di carattere. Due cinesi ottimisti, mettiamola così. Per sicurezza sono stati subito isolati, non hanno avuto contatti. Qualcuno è pronto a giurare che da quando sono in
Italia
sono rimasti chiusi in albergo.
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06:56
Sono venuti dall'altra parte del mondo per visitare l'interno di un hotel. Era il loro sogno, e non hanno starnutito o tossito. Qualcuno azzarda che non abbiano neppure respirato. Il sogno realizzato di visitare un albergo a
Roma
li ha lasciati senza fiato. Ma poi a Codogno viene scoperto il primo caso italiano e dopo quello altre decine in
Lombardia
, in
Veneto
scattano le zone rosse circoscritte, ma fanno rumore. Sono i primi focolai fuori dalla Cina.
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07:27
La notizia, si dice sempre così in questi casi, fa il giro del mondo. Pessima, pessima pubblicità per noi, per
l'Italia
e per la sua parte, per tradizione più operosa, il nord. Bisogna correre ai ripari. Alla fine lo dicono anche stimati esperti la dottoressa Gismondo del Sacco di
Milano
, dove il virus l'hanno studiato come si deve il Covid è, né più né meno, un'influenza.
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Maria Rita Gismondo
07:55
I morti, a oggi, erano morti che purtroppo sarebbero morti lo stesso per la loro patologia grave, certo il Coronavirus gli ha dato una spinta, ma così come avrebbe potuto dargli una spinta un'influenza.
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08:08
Quindi al limite è una concausa,
il Coronavirus
, nessuno è morto di Coronavirus.
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08:18
In questo momento non abbiamo morti per Coronavirus, ma concause. Parlo dei casi che io conosco, non posso conoscere tutti i casi
dell'Italia
.
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Enrico Mentana
08:23
O come Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.
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Matteo Bassetti
08:29
Guardate gli unici morti che abbiamo avuto fino a oggi, sono morti di tutto tranne che di
Coronavirus
. Guardate la storia di questi pazienti. Uno addirittura gli è stato fatto il tampone post mortem. Allora come facciamo a dire che questi sono morti per il
Coronavirus
? Un altro è entrato in ospedale, ha avuto un infarto e poi gli hanno trovato il Coronavirus. Cerchiamo anche di dare alla gente delle notizie corrette. Perché se vogliamo far giustificare certi provvedimenti, facendo vedere che ci sono i morti, non è questoil modo. Allora, morire per il Coronavirus è una cosa morire, con il Coronavirus é un'altra.
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Enrico Mentana
09:02
Ecco, inizia lì, grazie a questa confortante spiegazione, una diatriba che non ci lascerà più. Morto con Covid o per Covid. Diventa di uso comune l'espressione patologie pregresse tre, quattro, sette. Pare che a morire sia gente che stava così male, che il Covid sia arrivato a mettere fine a insopportabili sofferenze. Un atto di misericordia, sembrerebbe. Gli si dovrebbe perfino dire grazie, non alimentare allarmismi dannosi per il turismo, i commerci, l'industria.
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09:35
Correre ai ripari, bilanciare la cattiva pubblicità. Il nord non si ferma. Il nord non ha paura. Il nord. La musica che sentite accompagna uno spot della Confindustria di
Bergamo
. Se questo non fosse un podcast, vedreste immagini di industrie, panorami, gente laboriosa.
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09:57
E leggereste delle scritte in inglese che dicono che
Bergamo
e il suo indotto non si fermano, che tutto va bene. È il ventotto febbraio, di lì a qualche giorno i morti, a
Bergamo
e provincia, non si saprà più letteralmente dove metterli. E se non si ferma
Bergamo
vi pare che si fermi
Milano
? Il sindaco Beppe Sala si affretta anche lui a fare un bello spot, musica scritte, belle immagini.
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10:23
Chiacchere, deve aver pensato il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, ci vogliono fatti, e così prende un treno e si lancia con sprezzo del pericolo in prima linea, a
Milano
.
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Nicola Zingaretti
10:35
Bisogna isolare ovviamente i focolai, ma non bisogna distruggere la vita o diffondere il panico e quindi dare dei segnali anche di ripresa, di rilancio, di responsabilità.
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Enrico Mentana
10:48
Non è ben chiaro come stiano insieme l'isolare i focolai e i segnali di rilancio. La ripresa con la responsabilità. Ma evidentemente per Zingaretti la sintesi è possibile. Lo spritz, il segretario del Pd, si infila in un bar dei
Navigli
per un aperitivo con i giovani del partito e stabilisce un primato planetario: è il primo leader politico al mondo a venire infettato dal virus.
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Giorgia Meloni
11:16
That you are watching from Italy these days, make you probably fake. The our nation is completely paralised.
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Enrico Mentana
11:23
Giorgia Meloni
, Fratelli d'Italia
si fa riprendere davanti al
Colosseo
in una bella giornata di sole e di vento per dire al mondo che in
Italia
si sta in grazia di Dio, che non c'è pericolo, che sembriamo inguaiati, ma solo perché siamo bravissimi a trovare il virus.
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Giorgia Meloni
11:37
By the Colosseum, and what you see behind me is that there are turists all over the place. That restaurants, bars and shops are all open and people are happy and wether is fantastic.
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Enrico Mentana
11:49
Un altro refrain che sembra impossibile cancellare neanche dopo un anno. Il virus c'è perché lo cerchi. Se ci facessimo i fatti nostri, lui si farebbe i suoi. È come certi guai, se te li cerchi, alla fine li trovi.
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Giorgia Meloni
12:07
That means that we are the first nation where isolated the virus.
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Enrico Mentana
12:09
Siamo stati i primi a isolarlo, dice, e non è possibile che intenda in senso scientifico perché ovviamente non è vero.
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12:16
Forse intende isolato, nel senso che lo abbiamo messo all'angolo. Gli abbiamo fatto il vuoto attorno nel freddo inverno delle regioni del nord. Parla da solo. Morirà di solitudine.
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Matteo Salvini
12:27
Rilanciare fabbriche, negozi, musei, gallerie, palestre, discoteche, bar, ristoranti, centri commerciali. Quindi aprire, aprire, aprire, tornare a correre, tornare a lavorare.
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Enrico Mentana
12:41
Sono giorni euforici, indimenticabili di gloria, abbiamo deciso che il virus non è pericoloso. È solo un gradasso. L'unica cosa da fare veramente è non avere paura. Se fai vedere che sei spaventato, quello si allarga, spadroneggia, ma se non raccogli le sue vili provocazioni e se lo sfidi a viso aperto, fatti sotto, quello scappa con la coda tra le gambe.
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13:02
I virus sono fatti così. Palloni gonfiati, forti con i deboli e deboli con i forti. Noi che non aggiorniamo un piano pandemico da quindici anni, lo sappiamo bene.
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Matteo Salvini
13:13
Ascoltiamo la comunità scientifica, blindiamo, sigilliamo i nostri confini. È meglio controllare adesso che piangere dopo.
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Enrico Mentana
13:24
Stranamente non ha funzionato. Contrariamente al tipico comportamento dei virus al Covid gli abbiamo detto, fatti avanti buffone, e lui si è fatto avanti. In dieci giorni, da quei roboanti proclami di sfida, il virus si propaga implacabile, con crescita esponenziale. I morti sono già più di mille, all'angolo ci siamo noi, isolati siamo noi, a parlare da soli per novantasei giorni. Siamo noi.
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13:53
Da oggi, in tutta
l'Italia
, misure ancora più stringenti. Chiusi bar, ristoranti, parrucchieri, negozi ad eccezione di alimentari, farmacie, edicole ed altre rivendite di generi essenziali. Insieme ce la faremo, ha promesso il presidente del Consiglio Conte, annunciando il nuovo decreto in vigore fino al venticinque di marzo per contrastare la diffusione del
Coronavirus
.
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Enrico Mentana
14:15
Prima ci facciamo coraggio, cantiamo dalle finestre, poi ci malinconiamo. Gli ospedali collassano, la gente muore in casa, senza cure né assistenza. Troppi morti, troppo dolore.
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papa Francesco
14:28
Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze. Strade e città si sono impadronite delle nostre vie riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante che paralizza ogni cosa al suo passaggio. Si sente nell'aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi, ci siamo trovati impauriti e smarriti.
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Enrico Mentana
15:07
Il terrore, lo sgomento ci rendono disciplinati. I rarissimi scriteriati che si avventurano da soli lungo spiagge deserte, vengono inseguiti dai droni.
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15:17
Lo stanno raggiungendo. Sì, abbiamo subito allertato l'unità navale, è intervenuta arrivando sul posto. Sono scesi due colleghi che hanno subito identificato il soggetto segnalato.
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Enrico Mentana
15:38
Unità navali, chi sgarra è un farabutto, un untore, un nemico dell'umanità, i runner creature malvagie che ci vogliono vedere tutti intubati. Ci estingueremo per colpa di qualche carogna che ha portato il cane a fare i bisogni oltre i duecento metri da casa. È l'ora degli spietati.
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Vincenzo De Luca
15:57
Mi arrivano notizie che qualcuno vorrebbe preparare la festa di laurea. Mandiamo i carabinieri, ma li mandiamo con i lanciafiamme.
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Enrico Mentana
16:07
Già sotto Pasqua, però, l'aria inizia a cambiare la resistenza titanica di un popolo di fronte al nemico invisibile mostra qualche crepa, qualcuno inizia a cedere.
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Matteo Salvini
16:18
Io sostengo le richieste di coloro che dicono fateci entrare in chiesa per Pasqua. Fateci assistere anche in tre, in quattro, in cinque alla messa di Pasqua.
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Enrico Mentana
16:28
Ma la disciplina ha dato i suoi frutti. La bella stagione aiuta. Calano le vittime, i ricoverati, i contagiati e il fantomatico RT o RconT, l'indice di riproduzione della malattia, finalmente crolla. Ce lo dicono i numeri. Ce lo spiega l'assessore alla sanità della Lombardia, la regione più colpita.
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16:49
Zero cinquantuno cosa vuol dire? Che per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette perché è a zero cinquanta, no? E questo vuol dire che non è così semplice trovare due persone infette nello stesso momento per infettare me.
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Enrico Mentana
17:06
Si spiega a meno, perché poi ci vogliono altri sette mesi prima che l'assessore venga sollevato dal suo incarico. Ma sono dettagli. Quel che conta è che la pandemia si sta esaurendo. Il virus è in rotta, la lunga notte è finita e soprattutto l'estate é salva
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17:26
Riapre tutto bar, ristoranti, discoteche, senza freni né ritegno. Chi osa obiettare che bisognerebbe continuare ad essere almeno prudenti, è un menagramo, un nemico del popolo e della gioia, un radical chic, un moralista. Si comincia a guardar male, pure chi indossa le mascherine.
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17:43
Sgarbi, sindaco di un comune del Viterbese, fa la multa a chi la mette senza necessità. Solo ladri e terroristi si mascherano il volto, proclama disgustato da chi usa la mascherina. E un giorno bisognerà studiarlo questo fatto che, soprattutto a destra in
Italia
e nel mondo, proteggersi dal virus, prenderlo seriamente è vissuto come una pericolosa devianza, la manifestazione di un incontenibile istinto liberticida.
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18:11
Solo i ladri, terroristi e pessimisti, si mettono la mascherina. Solo i ladri, terroristi, pessimisti e quelli che stanno dall'altra parte, politicamente e per gusti di altro genere.
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18:23
D'altronde è un pezzo molto intervistato della comunità scientifica lo dice chiaro: la guerra è finita. Il dottor Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione al San Raffaele di
Milano
.
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Zangrillo Alberto
18:35
Glielo dico ufficialmente, in modo che tutti gli italiani se ne facciano una ragione. Oggi è il trentuno di maggio, è circa un mese fa sentivamo gli epidemiologi dire di temere grandemente la fine del mese e l'inizio di giugno per una nuova ondata e chissà quanti posti in terapia intensiva da occupare. In realtà il virus, praticamente dal punto di vista clinico, non esiste più.
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Enrico Mentana
19:03
E poi il dottor Bassetti di Genova, che abbiamo già visto prima
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Matteo Bassetti
19:06
Il virus è evidente che ha perso forza mi pare. Basta guardare i numeri dei ricoveri ospedalieri. Ricovero in terapia intensiva continua ogni giorno a scendere in maniera significativa.
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Enrico Mentana
19:17
Certamente, è così gettiamo solidissime basi per ma mandare in vacca tre mesi di confinamento. La coesione nazionale, lo spirito indomito di un popolo unito che canta dai balconi per farsi coraggio. Quelli sono già andati a farsi benedire sull'altare della caccia al turista e al cliente, ma anche alla località di villeggiatura e al buon ristorante.
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19:39
I presidenti delle regioni fanno a gara a chi riapre prima spiagge, discoteche. Quello della Sardegna Solinas si scaglia contro
Emilia
,
Veneto
, Versilia. Loro hanno le discoteche più grandi. Da noi il virus non c'è, lo portano da fuori, semmai.
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19:54
Flavio Briatore si batte come un leone per il suo Billionaire. Il locale, certamente per colpa di qualche infame venuto dalla
Romagna
, regione storicamente avversa, di lì a poco diventerà uno dei più portentosi focolai estivi.
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20:08
Virginia Raggi rivolge un appello planetario, venite a
Roma
, la città è sicura. I sindaci della Locride in
Calabria
fanno di più. Un bello spot per dire che il nord è inquinato e ancora a rischio Covid, la
Calabria
invece è pura e immacolata a differenza del settentrione avido, ha sempre difeso l'ambiente il territorio e soprattutto la sanità.
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20:31
È notizia di questi minuti la bufera sulla gestione della sanità in
Calabria
, dopo l'intervista rilasciata dal commissario ad acta Saverio Cotticelli al programma Titolo Quinto, andato in onda su Rai tre. Cotticelli ha presentato le sue dimissioni al
Ministero della Salute
, a breve dovrebbero arrivare le indicazioni sulla nuova nomina.
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Enrico Mentana
20:51
Tre mesi dopo lo spot dei sindaci della Locride, il commissario per la sanità calabrese si dimette per non aver mai predisposto un piano Covid. Mai, non sapeva neppure di doverlo redigere lui, ma anche nel governo, nell'estate del duemila e venti, si pensa che l'emergenza sia passata.
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21:07
Tanto che, proprio lui, il Ministro della Salute Speranza, si mette a scrivere un libro dal titolo profetico: "Perché guariremo". Le curve in risalita già ad agosto consigliano di ritirarlo subito. Peccato, bastava un ritocco di punteggiatura nel titolo, aggiungere una virgola e magari un punto interrogativo, ed era fatta: "Perché, guariremo?" Resta in libreria due ore.
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21:31
Opportunità, scrupolo, niente di più. Perché anche se le curve risalgono, non significa niente. Le curve fanno quello di mestiere, vanno su e giù a destra e sinistra. Qualcosa devono fare, altrimenti sarebbero linee rette che curve sarebbero. Il Viceministro della Salute Sileri.
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Pierpaolo Sileri
21:47
Avremo sicuramente tante mareggiate, anziché una seconda ondata, come abbiamo vissuto quella di febbraio e marzo del duemila e venti, faccio fatica a credere che avremo mille morti al giorno, perché significherebbe dimenticarci delle misure di precauzione che quotidianamente quasi tutti noi attuiamo. È chiaro che dovrebbero attuarla sempre più persone e ovunque.
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Enrico Mentana
22:16
Il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Locatelli:
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Franco Locatelli
22:19
Non lo sappiamo se ci sarà una seconda ondata epidemica. Quello che certamente sappiamo, invece, è che non sarà mai della stessa portata. Abbiamo di fatto dovuto affrontare alla fine del mese di febbraio, nel mese di marzo e anche per buona parte del mese di aprile. Il paese adesso è decisamente in grado di garantire alcune strategie cruciali per individuare prontamente focolai epidemici, per circoscriverli.
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Enrico Mentana
23:05
Il Presidente del Consiglio, Conte.
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Giuseppe Conte
23:08
Oggi non siamo più di fronte all'esplosione di una pandemia. Oggi conosciamo questa insidia. Ci siamo strutturati per una reazione più articolata, più organica, sistemica.
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Enrico Mentana
23:28
A posto. Il bullo, del virus gaglioffo, può anche tornare. La prima volta, è comprensibile, ci ha colto di sorpresa, non lo conoscevamo, abbiamo fatto degli errori. Siamo umani, democratici, mica cinesi. Ma adesso non ci troverà impreparati, lo sappiamo curare. Prima avevamo poche terapie intensive, ma le abbiamo moltiplicate.
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23:49
Poi le abbiamo smontate, ma rimetterle su, semmai è un attimo. Non avevamo abbastanza infermieri, la sanità territoriale era distrutta, mentre adesso, pure, ma quelle sono cose che non si risolvono in pochi mesi e noi abbiamo tempo. Mentre il resto d'Europa naufraga sferzato da una seconda ondata, molto più violenta della prima, noi, ancora con poche migliaia di nuovi casi al giorno, ci facciamo belli.
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Giuseppe Conte
24:13
il numero di contagi che sta aumentando in questi giorni sono il frutto, attenzione, delle, le chiamerei le distrazioni agostane. Però anche qui, pensateci un attimo, l'Italia ancora una volta dimostra agli italiani di essere stati abbastanza responsabili perché questo numero dei contagi, comparativamente rispetto ad altri paesi, anche limitrofi, è sensibilmente inferiore.
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Enrico Mentana
24:38
Siamo stati più bravi prima e siamo più bravi degli altri adesso. E noi che siamo stati i primi, dopo la
Cina
, ad aver avuto a che fare con il virus, sappiamo per esperienza che il fatto che il virus dilaghi di nuovo in paesi vicini non significa niente.
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24:52
Non è una minaccia, per noi, non è un avvertimento. I virus odiano passare le frontiere, detestano i controlli doganali, i metal detector li innervosiscono, i duty free gli danno alla testa e restano intrappolati lì, ebbri e confusi tra tabacchi e profumi.
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25:09
I contagi sfiorano quota quarantunomila. Scende il numero delle vittime cinquecento cinquanta nelle ultime ventiquattro ore. Sessanta ricoveri in terapia intensiva. Stabile intorno al sedici percento il rapporto tra nuovi positivi e tamponi. In serata la nuova ordinanza Campanie e Toscana entrano in zona rossa, Emilia, Marche, Friuli Venezia Giulia passano in area arancione, restano gialle solo cinque regioni.
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Enrico Mentana
25:31
Mentre
registriamo, l'Italia
ha superato i novantamila morti per Covid. Quasi sessantamila quelli della seconda ondata, quella che non ci avrebbe colto di sorpresa. Novantamila morti. Non ci pensiamo, non li pesiamo, ma è come se fosse sparita una città delle dimensioni di
Alessandria
, di
Pisa
, di Lecce.
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25:53
Ma non drammatizziamo, quando si tratta della vita e della morte uno non vale uno. Le vittime erano per lo più persone anziane, come ci ricorda il presidente della Regione Liguria Toti in un tweet di cui poi ha dato la colpa a un collaboratore incauto: era gente non più indispensabile allo sforzo produttivo del paese.
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26:21
Questo podcast è dedicato a tutte quelle persone: medici, scienziati, politici, imprenditori che non si sono mai sbilanciati per convenienza politica o economica, per opportunismo, superficialità, incompetenza, narcisismo. E a quei giornalisti che a tutti gli altri, agli opportunisti, agli incompetenti, ai narcisisti non hanno dato modo di diffondere le loro.... L'ultima parola del podcast la mettete voi.
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