Monday, Jun 27, 2022 • 19min

Ep.4: Salvataggio

Play Episode
La scena, alle 23,12 del 25 luglio 1956, un minuto dopo la collisione, è questa: una nave ferita, la Doria, con uno squarcio enorme sul fianco destro, e un’altra, la Stockholm che non ha più una parte della sua prua. Partono subito le richieste di soccorso, raccolte da diverse imbarcazioni, tra cui l’Ile de France, e iniziano le manovre per l’abbandono della nave. Purtroppo, la nave è già sbandata di oltre 20 gradi e le scialuppe sul fianco sinistro non sono ammainabili, si dovranno utilizzare solo quelle di destra, insufficienti per tutti. L’equipaggio del Doria si adopera per l’evacuazione, per cercare ogni ferito e superstite nella zona della collisione, tentando disperatamente di estrarre delle persone incastrate tra le lamiere, mentre, in sala macchine, alcuni uomini fanno il possibile per rallentare quello che già si avverte come un inesorabile destino - l’affondamento. Inizia una drammatica corsa contro il tempo, mentre l’Ile de France giunge tempestivamente e mette in acqua tutte le sue scialuppe. PROTAGONISTI: Il Comandante Eugenio Giannini, all’epoca Terzo Ufficiale sull’Andrea Doria; lo Storico navale Maurizio Eliseo, tra i massimi esperti di transatlantici; il musicista Mike Stoller, passeggero dell’Andrea Doria.
Read more
Talking about
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Loading...
Speakers
(6)
Luca Bizzarri
Eugenio Giannini
Maurizio Eliseo
Show more
Transcript
Verified
Luca Bizzarri
00:06
Sono le ventitre e dodici del venticinque luglio millenovecento cinquantasei, e al largo dell'isola di
Nantucket
sull'Atlantico, c'è una nave italiana che ha un disperato bisogno di aiuto.
Share
Guido Notari
00:17
Un tremendo urto. Le luci si spengono, la musica da ballo cessa di colpo. Urlano nel buio le sirene.
Share
Luca Bizzarri
00:23
Non è una nave qualsiasi, è l'ammiraglia della flotta mercantile italiana, la più bella, la più ricca, la più sicura.
Share
Guido Notari
00:31
Il piroscafo svedese
Stockholm
ha schiantato la sua poderosa prua in acciaio contro il fianco
dell'Andrea Doria
.
Share
Luca Bizzarri
00:37
Sta per iniziare una corsa contro il tempo. In gioco ci sono migliaia di vite da salvare prima che sia troppo tardi.
Share
Guido Notari
00:44
Una vedetta costiera trasmette: "Sta affondando rapidamente".
Share
Luca Bizzarri
00:48
Sarà la più grande operazione di soccorso in mare della storia.
Share
Guido Notari
00:53
Sbarchi che danno luogo a scene di gioia folle, altri che segnano di lutto e di sangue la scia fatale delle due navi. Chiniamo il capo sulla sciagura.
Share
Luca Bizzarri
01:02
Sono
Luca Bizzarri,
e questo podcast di Archivio Luce realizzato da Chora Media si chiama La Ballata
dell'Andrea Doria
. Quarto episodio: Salvataggio.
Share
01:15
Che rumore può fare la prora rompighiaccio di una grande nave che viaggia alla velocità di diciotto nodi quando si schianta sul fianco di un altro transatlantico?
Share
Eugenio Giannini
01:32
Era un rumore sordo. Faccia conto un'automobile che colpisce la saracinesca del suo garage, e che ce ne siano mille di queste automobili.
Share
Luca Bizzarri
01:45
Stiamo parlando della prua della motonave
Stockholm
, un maglio di acciaio rafforzato lungo ventisei metri che penetra nel fianco
dell'Andrea Doria
, squarciando ciò che incontra: paratie, ponti, cabine e poi ruota come un coltello in una ferita, allargandola ancora prima di riuscire a divincolarsi.
Share
Eugenio Giannini
02:08
Era uno squarcio enorme.
Share
Maurizio Eliseo
02:10
La falla causata dallo
Stockholm
nel fianco
dell'Andrea Doria
era tre volte superiore a quella prevista al progetto perché la nave potesse sopravvivere e rimanere a galla.
Share
Eugenio Giannini
02:21
Ci hanno aperto lo scafo come una scatola di sardine.
Share
Luca Bizzarri
02:26
Il comandante Eugenio Giannini e lo storico navale Maurizio Eliseo ci accompagnano lungo tutto il nostro racconto.
Share
Guido Notari
02:34
Sono passati pochi minuti dalla collisione, è notte fonda e come se non bastasse la nebbia, fittissima, azzera la visibilità.
Share
Eugenio Giannini
02:44
Subito dopo l'urto era condannata
l'Andrea Doria,
non poteva salvarsi.
Share
Luca Bizzarri
02:50
Dopo lo scontro, le due navi si sono distaccate e sono nuovamente scomparse nelle tenebre.
Share
02:59
Gli ufficiali, sulle rispettive plance di comando, sanno di essersi scontrati contro un'altra nave di cui però ancora non conoscono il nome mentre tutti gli altri, passeggeri ed equipaggio, stanno chiedendosi che cosa sia accaduto.
Share
Mike Stoller
03:21
La gente stava domandandosi se avessimo colpito un iceberg, anche se navigavamo in acque calde. E poi un bambino entrò nel salone da fuori urlando che ci aveva colpito un'altra nave.
Share
Luca Bizzarri
03:41
I primi a scoprire l'identità dell'altra nave saranno gli ufficiali della
Stockholm
in un modo che supera ogni immaginazione.
Share
03:55
Risalito in plancia, il comandante Nordenson ha ordinato ad alcuni suoi uomini di verificare i danni nella zona di prora; è qui che uno di loro scopre qualcosa di sconcertante: un letto. In mezzo a un gigantesco cumulo di rottami c'è un letto.
Share
04:17
E sopra quel letto c'è una ragazzina che piange. Parla un po' in americano e un po' in spagnolo. Dice di chiamarsi Linda e di essere una passeggera
dell'Andrea Doria
diretta a
New York
.
Share
04:34
Quella ragazzina è Linda Morgan, figlia del giornalista
Edward P. Morgan
che, ironia della sorte, sta per essere svegliato a
New York
e incaricato di condurre la diretta radiofonica per la ABC di questo tragico evento.
Share
04:50
...
Share
Luca Bizzarri
04:58
Mentre squarciava tutto quello che incontrava, uccidendo il suo patrigno Camille Cianfarra, la sua sorellastra Joan e ferendo gravemente sua madre Jane, la prora della
Stockholm
ha raccolto Linda nel suo letto come una specie di vassoio da portata, depositandola sul ponte della nave svedese, incolume.
Share
Maurizio Eliseo
05:20
Il fatto che Linda Morgan sia stata prelevata dalla prua spezzata della Stockholm senza farle un graffio è un evento che veramente si può definire semplicemente miracoloso e unico.
Share
Luca Bizzarri
05:32
Nel frattempo
sull'Andrea Doria
sono cominciate le operazioni di emergenza.
Share
Eugenio Giannini
05:39
Abbiamo fatto il punto nave preciso e l'abbiamo consegnato ai telegrafisti, che hanno immediatamente trasmesso il segnale di SOS. Abbiamo lanciato i razzi rossi di emergenza.
Share
Luca Bizzarri
05:57
Il comandante Calamai ha dato una serie di ordini: accendere i fanali di emergenza, far preparare le lance di salvataggio, ordinare al personale di raggiungere i posti di abbandono nave e invitare i passeggeri a recarsi ai punti di riunione, indossando il salvagente e mantenendo la calma.
Share
06:14
Ma ecco la prima amara sorpresa.
Share
Eugenio Giannini
06:19
Calamai ordinò immediatamente, dopo l'urto, di mettere le scialuppe a mare. Purtroppo le scialuppe del lato sinistro non si schiodavano, non riuscimmo a muoverle neanche di un centimetro.
Share
Maurizio Eliseo
06:38
A causa dell'inclinazione di oltre venti gradi non fu possibile ammainare le lance del lato sinistro, in quanto queste si sarebbero calate direttamente sulla nave stessa, quindi era assolutamente impossibile utilizzarle.
Share
Eugenio Giannini
06:54
E allora non ci rimase che le otto lance del lato dritto.
Share
Luca Bizzarri
07:01
Si potranno usare solo quelli di destra. Questo significa che metà delle persone a bordo non troverà spazio sulle lance di salvataggio.
Share
Eugenio Giannini
07:12
Ma anche quelle presentavano un problema, perché erano state progettate perché i passeggeri potessero entrare direttamente nelle lance una volta calate fino al livello dei punti passeggiata; purtroppo lo sbandamento le aveva portate troppo distante dallo scafo, per cui era difficilissimo farlo.
Share
Luca Bizzarri
07:38
A questo punto dalla plancia
dell'Andrea Doria
viene inviata una nuova richiesta di soccorso, in cui si specifica che occorrono imbarcazioni per evacuare mille passeggeri e cinquecento uomini di equipaggio. È una cifra enorme, che atterrisce tutti i soccorritori nelle vicinanze che hanno captato il messaggio perché sulle loro imbarcazioni hanno pochissime scialuppe.
Share
08:04
C'è solo una nave, che però ha superato Nantucket da un paio d'ore, in grado di disporre di così tante lance di salvataggio. È il transatlantico Île de France, al comando del barone Raoul de Beaudéan, che ha già ordinato di invertire la rotta e dirigersi a tutta forza verso le coordinate inviate
dall'Andrea Doria
. Questa volta
l'Europa
può attendere. Ci sono millesettecento persone da salvare e bisogna fare in fretta.
Share
Maurizio Eliseo
08:31
Il comandante francese, ricevuto l'SOS dalla nave italiana e capita la gravità dell'evento, decise di invertire la rotta del suo grande transatlantico per correre in soccorso alla popolazione
dell'Andrea Doria
. Non si tratta semplicemente di un atto di galanteria, ma anche uno degli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali.
Share
Luca Bizzarri
08:56
Sul ponte dell'Île de France, in attesa come tanti altri di ricevere delucidazioni sul motivo di quell'inspiegabile inversione di rotta, c'è anche il fotografo di Life: Loomis Dean. Il suo arrivo a Parigi è decisamente rimandato, ma Loomis è un fotoreporter e sta fiutando che questo rinvio potrebbe comunque riservare altre sorprese. Perciò è andato in cabina, ha preso la sua attrezzatura, ed è tornato sul ponte in attesa che tra la nebbia appaia qualcosa.
Share
09:37
Quaranta miglia più a ovest rispetto all'Île de France, nel cuore della notte, in pieno
Atlantico
, ci sono due navi vicine che non riescono a vedersi. La prima colpita a morte sta piegandosi sempre più su un fianco imbarcando tonnellate di acqua. La seconda, la
Stockholm
, è rimasta stabile.
Share
Maurizio Eliseo
10:03
La Stockholm non ebbe un danno particolarmente grave perché speronò
l'Andrea Doria
con la sua prora, e le navi hanno sempre la prora particolarmente rinforzata per ovvi motivi e anche una paratia speciale, sempre nella zona prodiera, per evitare che in caso di incidenti, l'acqua entri in maniera più profonda negli scafi.
Share
Luca Bizzarri
10:25
Nell'urto, le catene delle sue ancore si sono liberate e sono scese in mare, immobilizzandola a circa un miglio dalla nave italiana.
Share
10:34
La prua, completamente accartocciata, lascia presagire danni e probabilmente vittime, che infatti saranno cinque.
Share
10:45
Tuttavia, dopo una serie di controlli, il comandante Nordenson può avvertire i suoi passeggeri che la nave non corre alcun grave pericolo, e che le scialuppe che stanno mettendo in mare servono per i superstiti dell'altra nave,
l'Andrea Doria
.
Share
Maurizio Eliseo
10:58
Una delle domande da porsi è perché gli ufficiali della
Stockholm
attesero cinquantotto minuti prima di comunicare la loro posizione ai soccorritori. La realtà è che, di fatto, non avevano idea di dove si trovassero. E questo perché il giovane Carstens-Johannsen, per la prima volta al comando di un transatlantico, aveva sbagliato più volte a fare il punto nave.
Share
Luca Bizzarri
11:25
Sull'Andrea Doria
invece, è in atto una corsa contro il tempo. Bisogna evacuare i passeggeri imbarcandoli sulle scialuppe che al momento non sono sufficienti per tutti.
Share
Eugenio Giannini
11:35
Non avevamo idea di quanto avrebbe resistito la nave prima di affondare.
Share
Luca Bizzarri
11:41
Per questo occorre fare in modo che la nave resti a galla, con le macchine funzionanti, il più a lungo possibile.
Share
Maurizio Eliseo
11:48
La collisione fu percepita a bordo come una specie di enorme terremoto, e chi ne fece le spese maggiori fu proprio la sala macchine
dell'Andrea Doria
perché aperta al mare in questo squarcio si allagò immediatamente, in particolar modo l'area caldaie
dell'Andrea Doria
, che dovettero essere messe in sicurezza dall'equipaggio per evitarne l'esplosione.
Share
Luca Bizzarri
12:17
Un drappello di uomini nel ventre
dell'Andrea Doria
cerca in tutti i modi di salvare la nave, o almeno di prolungarne al massimo la sopravvivenza. Lotteranno in tutti i modi, in condizioni oltre il limite, rischiando di morire folgorati, ustionati, asfissiati dai gas e in ultimo, affogati. Nel frattempo altri uomini devono ispezionare la nave per capire quante persone possano essere disperse, bloccate nelle cabine o altrove, in attesa di venire soccorse, liberate da quella che rischia di trasformarsi in una trappola mortale.
Share
Mike Stoller
12:53
Sono corso giù alla nostra cabina per recuperare due giubbotti salvagente e mi sono accorto che c'era acqua e olio che stava salendo dal pavimento, e così sono tornato subito sopra, e ci siamo messi ad aspettare che qualcuno ci facesse sapere qualcosa.
Share
Luca Bizzarri
13:14
Al momento della collisione muoiono quarantatre persone sul colpo, schiacciate e straziate dalla prora della
Stockholm
. Tra queste ci sono anche il giornalista del New York Times Camille Cianfarra e sua figlia Joan, patrigno e sorellastra di quella ragazzina, Linda, che miracolosamente si è risvegliata sul ponte della nave svedese. Sua madre Jane invece è viva, ma è incastrata tra le lamiere di una cabina
dell'Andrea Doria
.
Share
13:41
Mentre suo padre,
Edward Morgan
, dalla stazione radio dell'ABC, senza ancora conoscere la loro sorte, sta raccontando a tutti gli americani il calvario
dell'Andrea Doria
. La sua cronaca di quella lunga notte comincia così.
Share
Edward P. Morgan
13:58
...
Share
Luca Bizzarri
14:01
Buonasera. Questa notte le notizie hanno la forma del disastro.
Share
14:09
Sono quasi le due del ventisei luglio, e
sull'Andrea Doria
la situazione sta deteriorandosi rapidamente. Una situazione rilassata, di estremo piacere, come dovrebbe essere l'ultima notte di viaggio prima di approdare a
New York,
si è trasformata in un incubo.
Share
14:26
Un urto violento, un frastuono terrorizzante, la nave che si inclina di diciotto, venti, trenta gradi facendo cadere le persone, scaraventando mobili e oggetti per terra. E poi l'odore acre provocato dall'attrito metallico dei due scafi, quello nauseante della nafta, il fumo, la gente che comincia a vagare smarrita lungo i corridoi, assembrandosi nei punti di abbandono nave con un misto di incredulità e paura stampate sul volto.
Share
Mike Stoller
15:08
Non sapevamo se ci fossero altre navi in arrivo per soccorrerci. Non si sapeva molto, non c'erano avvisi. La luce andava e veniva. E poi ricordo una voce, non so se fosse quella del comandante Calamai o di qualche altro ufficiale, però quella voce disse semplicemente-
Share
15:39
...
Share
Eugenio Giannini
15:45
Il comandante Calamai mi prende per un braccio, mi trasporta fino all'aletta di sinistra, e mi indica e dice "Giannini, vada a prendere quei passeggeri, e li porti all'imbarco delle lance di salvataggio".
Share
16:02
Non le dico che cosa feci per spostarmi con la nave sbandata in quel modo, era difficile tenersi in piedi. Però, passo dopo passo, sono arrivato. Erano una trentina di persone, e li ho invitati a spostarsi e andare dal lato opposto perché sotto avrebbero trovato le lance di salvataggio.
Share
Mike Stoller
16:30
Cercammo di muoverci verso il lato opposto e a un certo punto stavo cercando di mantenermi in equilibrio, ma era molto difficile perché era tutto tremendamente inclinato. Il pavimento scivoloso per via dell'acqua della piscina che era fuoriuscita e pensai: "Ci siamo, è finita".
Share
Luca Bizzarri
16:59
È in questo clima concitato, in cui c'è chi riesce a mantenere il controllo e chi crolla nella più totale disperazione, convinto di essere condannato a morire affogato o divorato dagli squali, che tre ore dopo la collisione davanti ai naufraghi, appare una visione che nessuno di loro può dimenticare.
Share
Mike Stoller
17:20
E a un certo punto abbiamo visto una nave che ci stava venendo incontro.
Share
Luca Bizzarri
17:25
Giunto a due miglia di distanza, il comandante dell'Île de France ha scorto nella nebbia e nel buio un bagliore. Sono le fioche luci della Doria che gli uomini in sala macchine sono riusciti a tenere accese. Il barone de Beaudéan da allora l'ordine di avvicinarsi il più possibile. Lentamente.
Share
Maurizio Eliseo
17:41
Il comandante francese, non appena fu in vista della nave italiana ormai agonizzante, accese tutte le luci, incluso il grande nome illuminato Île de France, che nel buio di quella notte nebbiosa, fu il primo segno di speranza per la salvezza di tutta la popolazione
dell'Andrea Doria
.
Share
Luca Bizzarri
18:06
In quel momento anche la nebbia comincia a diradarsi e davanti agli occhi dei passeggeri e dell'equipaggio
dell'Andrea Doria
compare il transatlantico francese, che rischiara la notte più buia della loro vita e comincia a calare le sue numerose scialuppe in mare.
Share
Eugenio Giannini
18:22
Stanotte non si muore. Giannini, stanotte non si muore. Volevo dire che eventualmente all'ultimo mi sarei buttato in mare e sarei arrivato a nuoto, era talmente vicina che fu di conforto vederla così, sia per noi dello Stato Maggiore e soprattutto per i passeggeri.
Share
Luca Bizzarri
18:49
Ora si tratta di riuscire ad evacuare tutti e salvare chi è ancora imprigionato dentro la nave prima che questa, inesorabilmente, venga inghiottita dall'oceano.
Share
19:04
Avete ascoltato il quarto episodio de La Ballata
dell'Andrea Doria
, una serie podcast di Archivio Luce realizzata da Chora Media, scritta da Davide Savelli. La post-produzione è di Roberto Vallicelli, la produzione esecutiva è di
Valentina Meli
. Il fonico di studio è Filippo Mainardi. Per Archivio Luce: supervisione editoriale Chiara Sbarigia ed Enrico Bufalini; coordinamento ricerche e materiali d'archivio Cristiano Migliorelli e Nathalie Giacobino. Hanno partecipato Maurizio Eliseo, Eugenio Giannini e
Mike Stoller
.
Share
19:38
Io sono
Luca Bizzarri
e vi do appuntamento al prossimo episodio, invitandovi a visitare il sito di Archivio Luce punto com per compiere un eccezionale viaggio nel nostro passato. A presto.
Share
Add podcast
🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.36.0
Luca Bizzarri
Guido Notari
Eugenio Giannini
Maurizio Eliseo
Mike Stoller
Edward P. Morgan
BETA
Sign in
🌎