Cogne, 30 gennaio 2002 – Seconda parte

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Il 30 gennaio 2002, alle 8.27 di mattina, giunse una telefonata al 118. Proveniva d Montroz, una frazione di Cogne, in Valle d’Aosta. Una donna disse urlando che aveva bisogno di aiuto perché suo figlio stava vomitando sangue dalla bocca. Quando arrivarono i soccorsi si resero conto che c’era molto di più, e molto peggio. Il bambino non stava vomitando sangue. Aveva una profonda ferita alla testa da cui fuoriusciva materia cerebrale: qualcuno l’aveva colpito più volte, con estrema violenza. Quel bambino si chiamava Samuele Lorenzi, aveva tre anni: venne dichiarato morto appena giunto all’ospedale di Aosta. La donna che aveva chiamato il 118 era sua madre, Annamaria Franzoni. Le indagini che seguirono furono soprattutto basate su perizie scientifiche, la scena del delitto vene ricostruita, le tracce di sangue analizzate secondo una tecnica innovativa per l’Italia, la bloodstain pattern analysis. Ci furono scontri potenti tra l’avvocato difensore, Carlo Taormina, e chi conduceva le indagini e qualcuno tentò anche di inventare dal nulla delle prove. La televisione entrò prepotentemente nella strategia difensiva mentre attorno alla figura di Annamaria Franzoni si crearono due schieramenti, innocentisti e colpevolisti. E ancora oggi, a vent’anni di distanza, ci sono dubbi e domande senza risposta. Indagini è un podcast del Post https://www.ilpost.it/ scritto e raccontato da Stefano Nazzi.
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Talking about
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Speakers
(1)
Stefano Nazzi
Transcript
Verified
Stefano Nazzi
00:00
Il ventinove marzo. Duemila e due dopo quattordici giorni trascorsi nel carcere Vallette di
Torino
, Anna Maria Franzoni venne liberata per decisione del
Tribunale Del Riesame
.
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00:15
Il
Tribunale Del Riesame
, quello che un tempo si chiamava Tribunale della Libertà, ha l'incarico di valutare a posteriori le ordinanze che prevedono una misura di custodia cautelare.
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00:27
Spetta ai giudici del
Tribunale Del Riesame
stabilire se ci siano davvero i presupposti per tenere una persona in carcere e se convalidare o annullare ciò che ha deciso il giudice per le indagini preliminari. Nel caso dell'arresto di Anna Maria Franzoni, il
Tribunale
stabilì che l'arresto era basato su circostanze equivoche, intrinsecamente labili, contraddittorie tra loro e di difficile orchestrazione complessiva.
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00:56
È come se il
Tribunale Del Riesame
avesse chiesto l'avete arrestata, ma su quali basi? Il giudice scrissero anche che non si era indagato a sufficienza su altri possibili colpevoli.
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01:10
Indicò persino i nomi Daniela Ferrari e Ulisse Guichard da E poi ciò che aveva scritto nel suo rapporto al
Ris
di
Parma
. Il reparto investigazioni scientifiche dei
Carabinieri
, competente per l'Italia del Nord guidato dal colonnello
Luciano Garofano
, non aveva convinto i giudici.
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01:31
Il
Ris
aveva fatto la sua perizia utilizzando la Bolkestein Pattern Analysis. Lo studio del tipo della dimensione e della direzione delle macchie di sangue, secondo i risultati della perizia l'assassino di Samuele Lorenzi aveva colpito stando in ginocchio, sul letto davanti al bambino e in quel momento aveva addosso il pigiama di Anna Maria Franzoni, il consulente della difesa, il professor
Carlo Torre
.
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02:02
Medico-legale, criminologo, era arrivato a conclusioni opposte nella sua analisi non si è avvalso della Bolkestein Pattern Analysis, come ha fatto a Rhys, ma ha ricostruito la scena del crimine con un modellino di polistirolo davanti al
Tribunale Del Riesame
.
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02:20
Ha spiegato che secondo lui il pigiama si è macchiato perché stava sul letto.
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02:25
Era al rovescio perché la Franzoni se l'era tolto e lo aveva lasciato così, senza farci caso. Se lo avesse avuto addosso aveva spiegato Torre le tracce di sangue si sarebbero deformate mentre se lo sfilava. Invece aveva detto Torre, quelle macchie sono da schizo non da imbrattamento. Secondo il perito della difesa.
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02:49
Poi L'assassino ha colpito stando al lato del letto e non davanti. Insomma conclude Torre il
Ris
si sbaglia. La decisione del
Tribunale Del Riesame
è un duro colpo per l'accusa. La
Procura
di
Aosta
farà poi ricorso e lo vincerà.
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03:08
Ma si andrà avanti a lungo tra ricorsi e controricorsi, in una battaglia tra periti, procure, avvocati che a un certo punto arriverà anche ad accuse pesanti e offese. I pubblici ministeri sono comunque convinti che Anna Maria Franzoni sia l'assassina di suo figlio Samuele.
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03:26
E in una intercettazione, secondo chi sosterrà l'accusa nei processi, ci sarebbe anche la sua confessione Io mi chiamo
Stefano Nazi
, faccio il giornalista da tanti anni e nel corso della mia carriera mi sono occupato di tante storie come questa, quelle che nel tempo vi sono diventate familiari e altre che potreste non aver mai sentito nominare.
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Break
Speaker 2
05:12
Contratto mi torna in mente Samuele dico ma cosa mi sa cosa gli è successo? Perché non è qui con me?
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Stefano Nazzi
05:19
C'è anche un'altra intercettazione che poi l'accusa utilizzerà per sostenere le sue tesi. Si tratta di una intercettazione ambientale, cioè non telefonica, ma effettuata in un determinato ambiente. Nello specifico l'auto di
Stefano Lorenzi
viene effettuata alle diciassette, cinquantasette del cinque febbraio, duemila e due. Annamaria Franzoni dice al marito di essere convinta che a uccidere Samuele sia stata Daniela Ferro.
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05:49
E pronuncia queste parole Io ti dico la scena che io mi sento che lei è entrata subito dopo che io sono uscita di corsa come una iena ha guardato sul divano perché c'era la tv accesa, è corsa di sotto con una rabbia allucinante nella camera non l'ha trovato. Samuel era sul letto, lei ha cominciato a dirgli qualcosa. Lui intanto si è spaventato e lei ha cominciato a colpirlo finché non ha visto tutto quel sangue.
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06:20
Secondo il professor
Ugo Fornari
, professore di psicopatologia forense all'università di
Torino
, consulente della
Procura
, quella frase è un meccanismo di scissione, negazione, identificazione proiettiva. In parole più semplici, Fornari sostiene che quel racconto dettagliato e ciò che la Franzoni ha vissuto davvero, solo che lo attribuisce a Daniela Ferro e non a se stessa.
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06:50
Il
Ris
di
Parma
, dopo la decisione del
Tribunale Del Riesame
, decide di simulare il delitto, di ricostruire la scena del crimine, di fare insomma ulteriori perizie che confermino quelle realizzate sulla scena del crimine. Nella sede del
Ris
viene ricostruita la stanza dove è avvenuto il delitto. Deve essere esattamente oggetti compresi, come la camera da letto di
Stefano Lorenzi
e Anna Maria Franzoni.
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07:19
Luciano Garofano
dice però non dobbiamo stare ad ammattire su un millimetro dopo centinaia di prove viene realizzata una testa in legno rivestita da una moquette spessa, imbevuta di sangue nella ricostruzione e la testa di Samuele Lorenzi come arma. Vengono scelti due possibili oggetti un martello e una pappetta da giardinaggio. A impersonare l'assassino è una studentessa universitaria del master in scienze forensi.
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07:52
Il problema è che c'è un errore nelle misure della stanza riportate sulla piantina che serve alla ricostruzione nel disegno non viene tenuto conto che la porta non è in linea con la parete, ma è rientrata e questo condiziona poi al resto delle misurazioni quando vengono piazzati i mobili all'interno della stanza ricostruita per un servo muto, cioè un appendiabiti che compare nella foto originale, non c'è più spazio dice criminali sta armando parmigiani io sono contro le ricostruzioni fisiche della stanza perché non si può mai ricostruire perfettamente una scena del crimine quando lo si fa.
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Speaker 3
08:37
Comunque ci sono delle incognite e non possiamo sapere come sappiamo come un povero bambino può reagire a dei colpi, quindi è molta scenografia, poca sostanza realmente é la è stata fatta una ricostruzione tra l'altro sbagliando le misure.
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08:55
A quel punto è suggestivo mettere un uomo al posto di dove stava quello originale, ma che però metterlo perché dobbiamo comprare un po' come mettere in quel posto e poi scoprire che è un po' più grande la parte sbagliata e mettiamo un omino il classico morto. Dobbiamo mettere gli abiti di taglio perché noi entra dritto, è suggestivo ma non dà un valore aggiunto.
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Stefano Nazzi
09:22
Quell'errore di misurazione non cambierà nella sostanza. Nulla però verrà sottolineato dalla difesa di Annamaria Franzoni per attaccare il lavoro. Alla base delle tesi dell'accusa vengono fatte numerosissime simulazioni. Il risultato finale è che L'assassino potrebbe in effetti aver sferrato il primo colpo o i primi due stando in piedi al fianco del letto pero'.
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09:47
Poi L'aggressore è salito sul letto e ha colpito frontalmente. In sostanza Harris dà ragione, ma solo parzialmente, a una delle tesi della difesa il venticinque giugno. Duemila e due la famiglia Franzoni incontra L'avvocato
Carlo Federico Grosso
dice Giorgio Franzoni, il capofamiglia padre di Annamaria, il professor Grosso le affianchiamo l'avvocato Carlo Taormina Grosso risponde Non se ne parla nemmeno Grosso.
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10:22
Parlerà poi di un grottesco affollamento di avvocati Lascia l'incarico. Poco dopo se ne andrà anche il consulente
Carlo Torre
.
Taormina
non è solo un avvocato, è stato nel Duemila una sottosegretario agli Interni nel Governo Berlusconi e deputato di
Forza Italia
.
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10:42
E in quegli anni il partito di
Silvio Berlusconi
è impegnato in un duro scontro con la Magistratura Taormina piaccia Giorgio Franzoni perché aggressivo non difende, va all'attacco. Decide innanzitutto che la sua assistita deve farsi vedere il più possibile convincere gli italiani. La Franzoni comparirà
Chi L'ha Visto
matrix
Porta A Porta
,
Quarto Grado
dice L'avvocato
Taormina
.
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Speaker 4
11:11
Fino a quel momento, fino a quando non sono entrato io nel processo della vicenda di gogna se ne parlava nella direzione di una madre assassina. Era diventato importante che si capisse in effetti tra l'opinione pubblica, anzitutto come stessero le cose. E poi è fatalmente successo che, appunto, si siano svolti due processi su questo non c'e' ombra di dubbio quello giudiziario e quello mediatico.
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Stefano Nazzi
11:38
Il ventotto marzo, Duemila e due, il giudice per le indagini preliminari di
Aosta
Fabio Gandini aveva disposto una perizia psichiatrica nei confronti della sospettata. I periti dovevano stabilire se la donna fosse capace di intendere e di volere e se fosse in grado di partecipare in modo cosciente a procedimento.
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Speaker 5
11:59
Secondo loro, al momento del fatto Anna Maria Franzoni aveva piena capacità di intendere e di volere, scrivono poi i periti Anna Maria Franzoni si presenta curata nella persona ordinata e abbigliata in modo adeguato alle circostanze l'espressione, sempre partecipe, si modula a seconda dell'andamento del discorso tra una vasta gamma di emozioni, in modo sintonia mai enfatico, mai artificiosamente caricato l'atteggiamento a tratti comprensibilmente lievemente sospettoso, polemico, rimane fondamentalmente collaborativo e aperto il comportamento motorio e adeguato e privo di aspetti patologici, così come la mimica.
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12:43
La coscienza é lucida, ben orientata, integra il rapporto di realtà perfettamente conservato e armonico. Non è rilevabile alcun fenomeno di depersonalizzazione od e realizzazione l'eloquio appropriato e adeguatamente espressivo, fluido, non prolisso, non ripetitivo, non sovraccarico, non maniera. Toh, il tono della voce quando non è travolta dal pianto e dalla disperazione modulato nessun disturbo del linguaggio rilevabile.
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13:11
Il discorso e il pensiero non presentano alcun elemento patologico. Sono coerenti, pertinenti, non evasivi. Le capacità intellettive sono nella norma e adeguate all'età e al livello culturale non vi è alcun deficit cognitivo, non emerge alcun tratto di impulsività di l'abilità o ddis. Controllo degli impulsi. La capacità di giudizio di critica è conservata. Anna Maria Franzoni è dotata di piena capacità processuale.
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Stefano Nazzi
13:40
Secondo la perizia Anna Maria Franzoni era ed è quindi perfettamente in sé, cosa che tra l'altro lei stessa ha sempre sostenuto. Non sono pazza, sono innocente, dice.
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Speaker 6
13:54
Ecco cosa disse a Bruno Vespa durante una puntata di
Porta A Porta
che mi hai chiesta se lei abbia tante volte succede, se assolutamente, se ci ho pensato e ripensato e ho detto Ma se dicono così, forse ho fatto un qualcosa tantissime volte ci ho pensato tantissime volte, ho ricostruito pezzo per pezzo, non potrei vivere con me stessa sapendo di aver fatto una cosa del genere.
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14:23
E poi perché io sento dentro di me il bene che volevo e che voglio tutt'ora Samuel Mi manca abbracciarti, sono stanca e voglio giustizia. Io voglio giustizia per mio figlio.
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Speaker 7
14:36
Nelle trasmissioni televisive molti continuano a porre la stessa domanda com'è possibile che una madre uccide il proprio figlio senza essere completamente folle spiega Flaminia Bolzan, psicologa clinica e forense e criminologa che cos'è la follia declinata in ambito giuridico e quindi la follia secondo la psichiatria forense, perché chiaramente noi possiamo considerare pazzo qualcuno che abbia le manifestazioni comportamentali eccessive, totalmente distonica rispetto ad un contesto.
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15:07
Questo è quello che siamo portati a fare nella nostra quotidianità. Però considerare qualcuno utilizzando appunto un termine improprio che è quello di pazzo in relazione al compimento di determinati agiti anti giuridici. Quindi i criminali delitti eh?
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15:21
Qualcosa di un pochettino diverso, qualcosa che deve essere valutato alla luce di una metodologia che è abbastanza rigorosa e soprattutto devono sussistere. Diciamo, dei nessi di causalità diretta tra l'eventuale, patologia psichica e la natura dei fatti, nonché la modalità con cui vengono compiuti.
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15:37
Quindi, tornando al discorso delle madri assassine, ci possono essere diverse modalità di classificazione di queste madri assassine.
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15:44
Non necessariamente a tutte le donne che sono state prima processato e poi condannato per aver ha ucciso i propri figli è stata riconosciuta un'infermità parziale o totale di mente. Quindi ti direi no, non necessariamente si deve essere considerati pazzi in senso giuridico.
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16:00
Però è evidente che rispetto alla valutazione sociale di un comportamento di questo genere, siamo portati appunto proprio per la innaturali that di questo fatto a considerarlo qualcosa di talmente lontano da noi che l'unica parola che ci permette di comprenderlo, quantomeno di rappresentarci. Proprio questa. Ed è follia.
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Stefano Nazzi
16:21
Il diciassette luglio Duemila e due, Annamaria Franzoni è ospite al Maurizio Costanzo Show. A un certo punto il conduttore chiede È vero che aspetta un altro figlio? Sono cose private, risponde lei E Costanzo dalla sua risposta mi sembra di capire che è vero, le faccio i miei auguri. Joel e Lorenzin nasce nei primi mesi del Duemila tre.
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16:49
La strategia dell'avvocato
Taormina
è anche attaccare frontalmente la
Procura
e Harris definisce il lavoro del reparto scientifico dei
Carabinieri
un Arlecchino nata il cinque settembre, mentre
Luciano Garofano
, in viaggio di lavoro in Francia, tornino. Si presenta con auto blu e scorta a rissa di
Parma
. Chiede di vedere reperti. Garofano viene raggiunto al telefono.
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17:17
Egregio colonnello, dice Taormina, esimio avvocato, risponde Garofano Taormina dice di avere poco tempo e di voler vedere tutti i reperti. Gli viene risposto che non è possibile perché materiale va preparato in modo che possa essere visionato senza che ci sia il rischio di alterazioni. Il colloquio è teso, duro l'avvocato alza la voce e poi se ne va.
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17:43
Il giorno dopo alcuni quotidiani scrivono Tor Mina accusa nascosto il pigiama, la persona incaricata di decidere se rinviare a giudizio Anna Maria Franzoni se mandarlo a processo e il gip di
Aosta
Fabio Gandini.
Taormina
chiede che venga disposto un incidente probatorio, cioè l'analisi di una serie di prove da fare prima del processo.
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18:10
Il risultato di queste analisi sarà poi, come si dice in termini tecnici cristallizzato al processo sarà presentato come acquisito. In questo caso l'incidente probatorio viene richiesto perché i periti nominati dalla difesa sostengono di aver individuato sulla scena del crimine macchie di sangue che ha rissa. Non ha analizzato quelle macchie, vanno esaminate subito.
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18:37
I periti della difesa hanno usato come metodo il kombu RH testa. Si applicano sulle superfici delle striscioline impregnate con una soluzione di tetra metti il benzina, si individua una possibile traccia, la si mette a contatto con la strisciolina e se questa diventa blu verde potrebbe trattarsi di sangue. È però considerato un test generico e i falsi positivi sono parecchi.
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19:06
Il gip ha nominato come suo consulente il professor Vincenzo Pascali, molto stimato e riconosciuto come un eminenza nel campo del Dna. Al termine dell'incidente probatorio. Pascali nella sua relazione scrive che sono state trovate in effetti cinque macchie di sangue sul comò e sulla porta della camera da letto.
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19:28
Tutte le altre macchine indicate dalla difesa, secondo Pascali, non sono di sangue per Harry. Se quelle cinque macchie non spostano in nessun modo la ricostruzione del delitto, le macchie sul comò erano state viste, fotografate, ma erano state considerate per la loro morfologia tracce da contatto lasciate nel momento dei soccorsi.
Taormina
continua nella sua strategia.
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Speaker 4
19:55
I fatti parlano chiaro L'inchiesta è stata condotta male e devo dire che oggi la erronea conduzione dell'inchiesta è pagata dalla signora Franzoni dice la procuratrice capo di
Aosta
Maria Del Savio, Bon Audo Per difendersi bisogna anche attaccare.
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Speaker 8
20:15
E lì chiaro che hanno trovato un difensore che aveva questa tecnica della difesa non nel processo o ma dal processo. E quindi la patente di incapacità ci è stata data in maniera plateale, sempre attraverso tutti i mezzi di informazione.
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Stefano Nazzi
20:40
A fine maggio del Duemila tre la
Procura
di
Aosta
comunica la chiusura delle indagini. Significa che è pronto a chiedere il rinvio a giudizio oppure l'archiviazione. In questo caso è scontato che chiederà il rinvio a giudizio, cioè il processo dopo la chiusura delle indagini. La difesa a disposizione venti giorni per presentare una memoria difensiva.
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21:03
Taormina
col suo staff non si limita a consegnare la memoria al giudice, ma convoca anche una conferenza stampa il tredici giugno. Duemila tre I giornalisti vengono convocati all'Hotel Jolly di
Assago
, in Provincia Di Milano.
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21:20
Ci sono tutti i periti di cui si avvale L'avvocato contestano la relazione del medico legale Francesco Villino, che ha eseguito L'autopsia Villino, ha scritto che Samuele Lorenzi era clinicamente morto prima del trasporto in elicottero. I periti della difesa sono convinti invece che in quel momento fosse ancora vivo, spostando avanti l'ora della morte.
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21:43
Slitta anche quella dell'aggressione, che sarebbe quindi avvenuta mentre Anna Maria Franzoni era fuori e non prima. Secondo la perizia della difesa, poi, i colpi dati a Samuele sarebbero stati molto meno di diciassette. L'arma sarebbe stata un oggetto di forma semicircolare cavo al centro snodabile rotante. Quale sia questo oggetto, però la difesa, così come l'accusa d'altronde, non sa dirlo.
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22:13
Comunque per la difesa i colpi sono meno di dieci, quindi L'aggressore avrebbe impiegato meno tempo di quanto sostenuto. Dall'accusa l'assassino poi non sarebbe salito sul letto, ma siccome L'arma era snodabile, ha funzionato come una sorta di frusta. Per questo, pur restando al lato del letto, ha prodotto tracce come se l'assalto fosse avvenuto frontalmente.
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22:39
La relazione dei periti della difesa. In epigrafe anche un motto latino qui male legit audit luce. Chi male interpreta odia la luce. Annamaria Franzoni viene rinviato a giudizio il tre luglio. Duemila tre
Carlo Taormina
ha chiesto un processo con rito abbreviato che prevede, in caso di condanna, lo sconto di pena di un terzo.
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23:04
Il processo sarà di fronte a un solo giudice. Il giudice dell'udienza preliminare di
Aosta
Eugenio Gra Mola l'udienza preliminare il sedici settembre, è quella che si tiene tra la fine delle indagini e il dibattimento, ma anche quella in cui nel rito abbreviato si celebra il dibattimento di fronte al gup giudice per l'udienza preliminare.
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23:31
Lo scontro tra il capo del
Ris
L'avvocato termine continuo, a volte grottesco quando viene spiegato che per analizzare le tracce del pigiama il reperto è stato suddiviso in porzioni più piccole. Formine esclama Ma come avete tagliuzzato il pigiama senza avvertire la difesa?
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23:49
La risposta è la Franzoni non era ancora inquisita, quindi abbiamo avvisato il pubblico ministero
Taormina
ribatte L'avvocato della difesa chiede che gli venga mostrato il pigiama per intero. Mettetelo a verbale risposta il consulente dell'accusa dichiara che il pigiama intero non esiste più e avanti così per ore.
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24:13
Dagli ingrandimenti fotografici risulta anche che non c'è più tra i reperti un micro frammento di meno di un millimetro di osso. La sparizione di quel micro frammento è nella sostanza irrilevante. Però
Taormina
ha un argomento in più per attaccare il lavoro del riso. Il gup Grammofono chiude la seduta nominando tre nuovi periti.
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24:37
Il professor Pascali deve analizzare l'esterno degli zoccoli. Ermal Smith, tedesco, luminare nel campo della Bolkestein Pattern Analysis, dovrà dare il suo parere sulla posizione dell'assassino al momento del fatto e sulle tracce trovate all'interno degli zoccoli. Il terzo esperto, il professor Piero Boccardo, che deve esaminare la macchia di sangue più grande sul pigiama e stabilire se sia compatibile con un frammento osseo.
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25:08
Il ventisei aprile Duemila quattro vengono presentati i risultati di quella che viene chiamata super perizia. Pascali dichiara che non c'è traccia di sangue sulla tomaia delle zoccole, quindi all'esterno, mentre quella sotto uno dei due zoccoli appartiene alla vittima.
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25:25
Samuele Lorenzi Twitter scrive che le tracce rilevate sugli zoccoli e sulla parte superiore del pigiama possono si concordare con l'avvenimento dedotto, ma non sono necessariamente collegate al fatto. Per il resto la persona che ha commesso il delitto ha colpito la vittima stando inginocchiata sul letto con indosso i pantaloni del pigiama.
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25:51
La perizia del professor Gottardo dice che il frammento osseo è compatibile con la macchia più grande trovata sulla giacca del pigiama, ma non sa dire se quel pigiama fosse indossato o meno in aula. Poi, incalzato da
Taormina
, Boccardo dice che il pigiama della donna fosse indossato da chi ha ucciso e ipotesi a mio avviso poco credibile.
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26:15
E aggiunge L'omicida ha colpito in piedi, non in ginocchio. Riassumendo, uno dei periti nominati dal gup dice che L'assassino ha colpito in ginocchio indossava almeno i pantaloni del pigiama. Un altro perito dice che L'aggressore ha colpito, stanno in piedi e che non aveva il pigiama.
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26:36
Il diciannove luglio, Duemila quattro, viene emessa la sentenza. Colpevolezza Annamaria Franzoni è giudicata colpevole e condannata a trent'anni di carcere. Sarebbe stato ergastolo se non si fosse trattato di rito abbreviato gramo la ha considerato interamente valide le tesi dell'accusa quando le telefonò per comunicarle il verdetto.
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27:01
Anna Maria Franzoni, a casa a Santa Cristina Di Ripley, in Provincia Di Bologna, scrive nel suo libro La verità, scritto con il giornalista Gennaro De Stefano Mi colpisce profondamente quello che Stefano mi racconta una volta tornato a casa finita L'udienza uscendo dal
Tribunale
di
Aosta
sul marciapiede della strada.
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Speaker 2
27:21
Dietro le transenne cerano alcune persone che scappavano bottiglie di spumante, brindando alla sentenza emessa dal giudice.
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Stefano Nazzi
27:32
Il trenta luglio, Duemila quattro, Pochi giorni dopo la sentenza di primo grado, Anna Maria Franzoni e suo marito
Stefano Lorenzi
depositano presso la
Procura
di
Torino
un esposto. Il pool difensivo è tornato a con e Nell'ennesimo sopralluogo ha scoperto ben diciotto tracce che L'assassino avrebbe lasciato in garage.
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27:54
Fuggendo ci sarebbero anche tre ditate sulla porta della camera da letto. Quelle tracce, secondo L'esposto dei Lorenzi Franzoni, sono di Ulisse Richard Da. Che sarebbe quindi l'assassino?
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28:08
Samuele Lorenzi Richards è uno dei nomi su cui la
Procura
ha insistito All'inizio Dell'indagine ed è anche il nome a cui, senza però mai pronunciarlo apertamente, ha sempre pensato alla difesa di Anna Maria Franzoni. La Procura nel Duemila e due è indagato a lungo su Richard Da. Il suo alibi è stato ritenuto valido. Ma soprattutto come è possibile che quelle tracce non siano mai state viste prima?
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28:42
La
Procura
di
Aosta
nomina alcuni periti che analizzino i nuovi elementi. Gli esiti della consulenza vengono depositati il diciassette ottobre. Duemila quattro. Le diciotto tracce in garage non sono ematiche, ma di un altro materiale non definito. Inoltre le tre ditate sulla porta non sono di sangue né fatte sul sangue. Sono state impresse sul luminol in essicazione.
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29:10
In sostanza quelle impronte sono state lasciate dopo l'effettuazione dei rilievi. Il luminol, un composto polveroso che viene mescolato con un liquido contenente perossido di idrogeno. Il composto così ottenuto viene spruzzato sulle superfici dove si pensa ci possano essere tracce di sangue latenti che non si vedono.
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29:35
A quel punto, a contatto con il ferro contenuto nelle emoglobina, il composto illumino si illumina, diventa fluorescente. La perizia degli esperti incaricati dal
Tribunale
ipotizza anche che Illumino possa essere stato messo con una spugnetta messo in quel punto appositamente per poi riposarci sopra le dita. Sarebbe in questo caso un'azione dolosa. Qualcuno avrebbe volutamente fabbricato una parola.
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30:13
Il trentuno ottobre inizia quello che viene chiamato il procedimento con Jaqobis per accertare come siano finite quelle ditate sulla porta. Il gip Piergiorgio Grosso nomina una serie di periti, tra cui due esperti americani dell'fbi uno di loro, Richard Border Bruges e capo dell'unità analisi delle immagini digitali e ha partecipato alle indagini sull'esplosione dello Shuttle avvenuta dopo il decollo il primo febbraio.
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30:42
Duemila tre un perito della difesa, lo svizzero Eric Durst, dirà davanti ai giudici che mentre eseguiva le analisi all'interno della casa di con forse si è sfilato un guanto e forse ha sfiorato la porta.
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30:57
Accidentalmente.
Taormina
dirà di non sapere nemmeno che erano stati ingaggiati per it svizzeri, che di queste cose lui non si occupava. Le tracce nel garage, come detto, sono invece di una sostanza amorfa. Non è sangue, contengono idro sia patite.
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31:18
É un minerale, uno dei componenti principali delle ossa e dei denti. Come ha fatto a finire sul pavimento del garage De Lorenzi? E a questo punto che ricompare il professor
Carlo Torre
, primo perito della difesa che poi si era dimesso. Dall'incarico si reca volontariamente in
Procura
e presenta una relazione in cui illustra il suo parere da esterno.
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31:42
Dice in sostanza che se illumino l'ha trovato così tante tracce in garage e per via dei croccantini per animali. Il mangime contiene una sostanza a base di calcio che non viene digerita e rimane così negli escrementi. Quella sostanza con Illumino produce una particolare luminescenza che appare simile a quella prodotta dal sangue.
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32:05
Insomma, quelle tracce erano escrementi di gatto. Anna Maria Franzoni verrà rinviato a giudizio per calunnia contro Ulisse Richard da e frode processuale. Sarà quindi condannato a un anno e quattro mesi.
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32:19
Ma la Corte D'Appello di
Torino
nel duemila quattordici dichiarerà il reato prescritto. Il sedici novembre, Duemila e cinque in un'aula del
Tribunale
di
Torino
inizia il processo d'appello per l'omicidio di Samuele Lorenzi. Annamaria Franzoni, contro il parere del suo avvocato, ha chiesto e ottenuto che si aprissero le porte al pubblico.
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32:45
Verona vengo è arrivato, scusi meno.
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Speaker 9
32:49
Ero curioso vedere questo processo. Il processo del secolo.
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Stefano Nazzi
32:55
L'accusa chiede una nuova perizia psichiatrica su Anna Maria Franzoni. Lei rifiuta. La perizia viene realizzata attraverso tutti gli atti, sia scritti che filmati messi a disposizione dei periti designati. Vengono utilizzate anche tutte le interviste date dalla donna alle varie trasmissioni televisive dice L'avvocato
Taormina
nel documentario di History Channel Anna Maria Franzoni non voleva due cose.
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Speaker 4
33:24
La richiesta della perizia psichiatrica é la richiesta delle attenuanti generiche. Tutte e due cose, ovviamente, che presupponeva hanno la responsabilità. La perizia psichiatrica postula la responsabilità, la accertare che Anna Maria Franzoni fosse incapace di intendere e di volere significava dare quello che è sempre mancato a questo processo. Il movente dell'omicidio nulla, la pazzia.
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Stefano Nazzi
33:49
Dopo sei mesi i periti concludono la loro relazione con le tre parole che avevamo citato all'inizio di questa storia è stato crepuscolare, orientato. Descrissero uno stato di ansia con un doppio livello di coscienza.
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34:05
Scrissero che era ipotizzabile una personalità isterica e narcisistica che utilizzava meccanismi di negazione, rimozione. Il giorno del delitto Anna Maria Franzoni poteva aver ucciso il suo bambino, secondo i periti, ma poi aveva rimosso ciò che aveva fatto.
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Speaker 7
34:25
Ecco cosa dice Flaminia Bolzano quando noi parliamo di uno stato crepuscolare e facciamo riferimento ad un momento specifico che può durare, diciamo da pochi minuti, a qualche giorno in cui c'è un restringimento significativo della coscienza. Quindi ci sono delle modificazioni del pensiero che appare, diciamo un torto non più lineare delle modificazioni dei livelli attentive, soprattutto della memoria.
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34:50
Perché nel caso specifico di Anna Maria Franzoni, proprio su questo diciamo, si è andati a battere questo stato crepuscolare, orientato e ristretto al momento in cui poi, diciamo oggi non lo possiamo dire, ha compiuto quel gesto perché, appunto, c'è stata una condanna, è stato rimosso nel senso di cancellato dalla memoria.
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35:07
E si è arrivati a dire questo perché il racconto di Anna Maria Franzoni, comunque era connotato in termini forti tinte affettive. Quindi si è pensato che la donna non potesse di fatto aver architettato la diciamo una ricostruzione totalmente inverosimile, dotandola però ditale di tale significato emotivo.
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35:27
Quindi, sostanzialmente per tornare e provare di nuovo a chiarire il ritorno sulle mie stesse parole con lo Stato crepuscolare, facciamo riferimento appunto a quei momenti in cui sostanzialmente si allontani dalla coscienza sia dissociati. Non si hanno più dei riferimenti specifici.
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35:42
Noi stiamo parlando, quindi abbiamo un riferimento temporale specifico. Siamo in un determinato spazio, sappiamo cosa stiamo facendo, abbiamo controllo del nostro comportamento e il nostro comportamento è adeguato rispetto a quello che sta succedendo. Tutto questo nello stato crepuscolare viene meno.
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Stefano Nazzi
35:58
I periti descrivono Anna Maria Franzoni come una persona fragile, completamente dedita al marito e ai figli, che non riesce a chiedere aiuto per il motivo che ha davvero a che fare con il suo disagio e che essere una madre e una moglie perfetta come lei vorrebbe è troppo sfiancante. E poi è preoccupata per i figli, soprattutto Samuele, che piange molto più di quanto facesse.
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36:23
Davide una volta si è confidata con un'altra mamma dicendo che crede che Samuel e abbia la testa troppo grossa, sproporzionata. Secondo i periti è probabile che la causa scatenante del gesto omicida risieda nel conflitto interiore generata dall'inconscio rifiuto del figlio a cui la donna reagiva, raddoppiando le cure amorose.
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Speaker 7
36:46
Per i periti c'è una semi-infermità mentale di cui si dovrà tenere conto in sede di giudizio dice ancora Flaminia Bolzan, una donna che viveva con grandissima difficoltà la possibilità di integrare le emozioni una donna a suo modo, che potremmo definire comunque fragile senza voler entrare in un aspetto diagnostico specifico.
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37:09
C'era comunque una forte ansia pervasiva nella vita di questa donna. È probabilmente un aspetto conflittuale, irrisolto proprio rispetto al ruolo di questa maternità e comunque vi veniva vissuta, almeno esteriormente, nella massa, nella massima dedizione a questi figli. Questo marito.
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37:24
Ma c'era una preoccupazione anche rispetto a quella che poteva essere una componente somatica, perché il bambino era stato portato proprio poco tempo prima in a fare degli accertamenti per delle allergie. E poi, insomma, si era parlato anche di una preoccupazione per un accrescimento della testa, quindi sicuramente queste componenti venivano venivano proiettate sul bambino.
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Stefano Nazzi
37:49
Per il resto, il processo d'appello è incentrato sulla discussione, sulle perizie. Fino al ventinove giugno.
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37:56
Quel giorno
Carlo Taormina
si alza in aula e dice rimetto il mandato da questo momento non sarò più, il difensore di Anna Maria Franzoni, in un'improvvisata conferenza stampa l'avvocato dice che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la perizia neurologica che secondo lui ha prodotto l'aberrante tesi secondo la quale siamo in presenza di un'assassina sonnambula conclude dicendo questo è uno stato contro i cittadini.
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38:30
Ad Anna Maria Franzoni viene affidata d'ufficio l'avvocatessa. Paola Savio ha uno stile molto diverso da
Taormina
, è più pacata ma è molto determinata. Sostiene che l'arma con cui è stato ucciso Samuele sia un tipico zoccolo valdostano, un szabo, e che a colpire sia stato un estraneo.
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Speaker 9
38:51
Ecco cosa dice in aula noi non chiediamo alla
Corte
la pietas, noi la lasciamo a chi non ce l'ha. Noi chiediamo solo giustizia. Siamo sicuri che questa
Corte
ce la darà? Possiamo ipotizzare ad una persona che vede la mamma uscire insieme a Davide e le vuole fare un dispetto?
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39:12
Allora magari entra, non pensa di trovare il piccolino tutto rannicchiato sotto la coperta calda della sua mamma e viene preso dall'agitazione raptus dal oddio. Adesso qualcuno m'ha visto perde il controllo e colpisce una, due, tre, quattro, cinque, sei e quel famoso szabo che tiene in mano, esce e se ne va.
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Stefano Nazzi
39:44
Per il procuratore vittorio Corsi che sostiene l'accusa l'arma, può essere invece un pentolino. Un mestolo sostiene che durante l'autopsia non vennero ritrovate tracce di terra nella ferita, quindi è poco verosimile che sia stata utilizzata una scarpa. Invece nella ferita era stata individuata una micro traccia di rame.
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40:06
Per questo Corsi parla di mestolo o pentolino. Il
Ris
aveva però escluso la possibilità. Quella traccia era nella ferita perché con si trova in un'area ad alta densità mineraria. Quando l'elicottero il giorno della morte di Samuele, tentò di atterrare vicino alla casa, le palle alzarono molto pulviscolo.
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40:29
La porta finestra di casa era aperta ed è stato così che quel pulviscolo in cui rappresenta anche del rame arrivò alla ferita di Samuel. Il
Ris
d'altra parte esclude anche l'utilizzo del szabo, che avrebbe prodotto schizzi molto diversi rispetto a quelli che sono stati in effetti prodotti.
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Speaker 10
40:48
Al termine della sua requisitoria e procurò percorsi, si rivolge direttamente ad Anna Maria Franzoni non dobbiamo avere il pudore di dire che questo delitto è stato compiuto da una madre normale, anche se questo non ci piace.
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41:03
Noi chiediamo aiuto alla psichiatria o alla psicanalisi per risolvere il caso, rischiando così di perdere di vista la realtà che è più semplice di quanto possa sembrare. Non è una dissociazione rilevante, ma un tremendo scatto d'ira.
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41:16
Un motivo passionale quello con cui dobbiamo fare i conti. La Franzoni sarà una buona madre, ma una buona madre che ahimè, per venti minuti ha perso la testa e non volendo uccidere Samuele, lo ha ucciso.
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41:30
La invito per l'ultima volta a dire con quale oggetto ha colpito Samuele e dove è finito, le chiedo di darmi un segnale per chiudere questa vicenda in modo per tutti soddisfacente. Senza queste risposte non posso chiedere uno sconto di pena.
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Stefano Nazzi
41:44
Anna Maria Franzoni allora fa una dichiarazione spontanea signor presidente, signori della
Corte
, non ho ucciso mio figlio. Altri l'hanno fatto. Alla fine aggiunge il mio processo finisce qua. Rinunciò alla difesa. Da oggi in poi non intendo partecipare a udienze così impostate avverte un ambiente intriso di prevenzione e condanna nei miei confronti.
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42:15
Il ventisette aprile Duemila sette, la Corte D'Appello di
Torino
conferma la sentenza di condanna per Anna Maria Franzoni. La pena è ridotta a sedici anni.
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42:25
La
Corte
ha concesso le attenuanti generiche dichiarate equivalenti alle aggravanti, anche se L'imputata non ha confessato il delitto al massimo della pena, senza aggravanti prevista per omicidio. Ventiquattro anni è stato tolto un terzo dice il pubblico ministero Corsi E una sentenza in cui la
Corte
ha dimostrato clemenza e che mi vede favorevole. Il ventuno maggio, Duemila e otto la Corte Di Cassazione conferma la sentenza.
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42:56
Quella stessa sera i
Carabinieri
prelevano Anna Maria Franzoni nella sua casa di Santa Cristina Di Ripley e la portano nel carcere della Dozza a Bologna.
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43:07
Nelle motivazioni della sentenza da parte della Corte Di Cassazione, Benedetto che la responsabilità di Anna Maria Franzoni era stata accertata per esclusione, i giudici scrissero di assoluta implausibili that dell'ingresso di un estraneo nell'abitazione.
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43:26
Non è mai però stato accertato né ipotizzato in maniera verosimile plausibile come abbia fatto Anna Maria Franzoni a disfarsi dell'arma del delitto e quando lo abbia fatto nell'ottobre del Duemila tredici l'avvocato
Carlo Taormina
ha citato davanti al Tribunale civile di Bologna Anna Maria Franzoni,
Stefano Lorenzi
per gli onorari che a suo dire non gli sono mai stati pagati.
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43:54
In tutto settecento settantuno mila, cinquecento sette euro nell'onorario era ovviamente compresa la difesa della signora Franzoni, anche il fatto di aver redatto una dozzina di querele per diffamazione e poi le indagini difensive, i viaggi in aereo. In alto la redazione di centinaia di comunicati stampa.
Taormina
ricorda inoltre di aver partecipato a una cinquantina di trasmissioni televisive.
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44:23
L'avvocato fa notare al
Tribunale
anche la forte esposizione personale che gli ha causato parecchi fastidi. Anna Maria Franzoni, a sua volta chiede a
Carlo Taormina
il risarcimento di duecentomila euro per essere stata danneggiata e coinvolta nel processo conio bis nel duemila eventi.
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44:44
La casa dove era stato ucciso Samuele Lorenzi venne pignorata un anno dopo la procedura per la messa all'asta è sospesa perché dormi nella famiglia Franzoni hanno raggiunto un accordo nel giugno Duemila quattordici, dopo sei anni di carcere e dopo essere stata sottoposta a una perizia psichiatrica che esclude la pericolosità.
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45:06
Anna Maria Franzoni è uscita dal carcere già da tempo. Era ammessa al lavoro esterno, ha scontato gli ultimi anni di detenzione agli arresti domiciliari. Dal Duemila diciotto è tornata a essere una persona libera, senza nessuna pendenza con la giustizia.
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45:26
I sedici anni di carcere sono diventati undici grazie ai tre anni tolti per l'applicazione dell'indulto, previsto con la legge del trentun luglio, duemila e sei per tutti i reati commessi fino al due maggio, Duemila e sei. Inoltre, ogni detenuto ha diritto se viene riconosciuta la buona condotta. Ha quarantacinque giorni di sconto di pena ogni sei mesi.
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45:47
Tre mesi all'anno Anna Maria Franzoni, Stefano, Davide e Gioele Lorenzin oggi vivono a Santa Cristina Di Ripley. Franzoni ha scritto nelle ultime pagine del suo libro Vorrei tornare nell'anonimato in cui ero prima, fare una vita normale con i miei figli e non essere additata come quella pazza falsa che ha ucciso suo figlio.
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46:19
Io non l'ho ucciso e lotterò finché la vita me lo permetterà affinché sia fatta giustizia. Samuele Samuele Lorenzi è sepolto nel cimitero di Monte Acuto Vallese, a due chilometri e mezzo di distanza da Santa Cristina Di Ripley. La tomba anonima ha voluto così la famiglia per proteggerne la privacy. Non c'è nome e non ci è data di nascita e di morte.
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47:01
Avete ascoltato la nuova storia di indagini sull'omicidio di Samuele Lorenzi accoglie il trenta gennaio duemila e due trovate la prima parte e tutte le altre storie sull'app del posto e su tutte le principali piattaforme di podcast, indagini e un podcast del post scritto e raccontato da
Stefano Nazi
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