Tuesday, Mar 15, 2022 • 44min

Max Verstappen, velocità massima

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Il nuovo Trequartista è Max Verstappen, new sensation del circuito F1, ultimo campione del mondo con un finale di stagione memorabile. Prepotente, strafottente, arrogante, veloce, tremendamente veloce, Max è il prototipo del pilota moderno cresciuto a pane e videogame. Un talento chiarissimo che nasconde ombre e scompensi dati da una padre forse troppo presente. Con Carlo Pastore e Giorgio Terruzzi. Executive Producer, Alessio Albano.
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Talking about
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Speakers
(2)
Carlo Pastore
Giorgio Terruzzi
Transcript
Verified
Carlo Pastore
00:04
Il Trequartista è un'atleta speciale, dotato di visione e fantasia, difficile da imbrigliare. Attacca muovendosi fra le linee, sta in una posizione fluida, liquida un po' come la società moderna. Il Trequartista non è un'esclusiva del calcio, ma una forma dell'anima trequartista per noi è
Max Verstappen
, Io sono
Carlo Pastore
e lui e
Giorgio Terruzzi
,
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Giorgio Terruzzi
00:39
Un bambino come altri tanti e alle prese con una prima complessa avventura. Questo era
Max Verstappen
, in pista con il suo piccolo kart. La differenza, il suo mentore. Un angelo custode con qualche tratto diabolico. I fantasmi di babbo Jos, non sempre benevoli, capaci di trasformare una crescita in una via crucis. Quando è così o soccombe, incapace di reggere responsabilità non solo tue o fortifichi assorbendo proiezioni e punizioni come scariche elettriche formidabili. Questo è accaduto. Un campione precoce, solido all'alba, senza allegria ma dotato di una determinazione amplificata anche dalle frustrazioni di papà, campionissimo mai stato, deciso di far crescere un fenomeno. Il destino di
Verstappen
si è svelato sin da quando Max era un ragazzino temprato da un adulto come un adulto.
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Carlo Pastore
01:42
Questo episodio de Il Trequartista è realizzato in collaborazione con
Xiaomi
.
Xiaomi
presenta la nuova
Xiaomi
12 series, la nuova serie di smartphone flagship
Xiaomi
. Con modulo di fotocamere professionali da 50 megapixel, ricarica rapida
Xiaomi
Iper Charge, processore Qualcomm Snapdragon di ultima generazione e audio firmato Harman Kardon.
Xiaomi
12 Series e il trequartista insieme per dominare la scena.
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02:10
Ciao Giorgio.
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Giorgio Terruzzi
02:11
Buongiorno.
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Carlo Pastore
02:12
Ben ritrovato, sono molto felice di essere qui negli studi di 731 Lab
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Giorgio Terruzzi
02:16
Pure io, pure io.
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Carlo Pastore
02:17
Qualche mese fa, quando aveva finito, nsomma, la terza stagione è c'era un solo campione del mondo di Formula 1, vivente, la leggenda che era pronta a continuare a prendersi tutto, che era Lewis
Hamilton
in realtà non è più così. È cambiato un po', tutto. Ripartiamo un po' da questo che hai descritto come un bambino schiacciato nella morsa di due genitori affetti da gravi, ma anche, insomma importanti problemi felici di motorismo. Perché entrambi fanno, insomma il papà, il papà e la mamma di
Verstappen
sono dei piloti.
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Giorgio Terruzzi
02:50
Sì ma il papà è stato più presente, più incisivo. Io mi ricordo di essere andato a una gara di mondiale di kart quando sta per un bimbo era lì tutti i bimbi, era un bimbo lui, era un bimbo,
Mick Schumacher,
era un bimbo
Giuliano Alesi
era un bimbo
Lando Norris
, veramente minuscolo. Tutti parlavano di
Verstappen Max
come di un fenomeno, ma anche di una vittima di un bambino maltrattato. Circolavano delle storie, non so fino a che punto leggendarie o gonfiate, ma di punizioni esemplari...
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Carlo Pastore
03:28
Pubbliche anche magari anche di fronte ad altri.
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Giorgio Terruzzi
03:30
Oppure lasciato a piedi in mezzo alla strada di notte a farlo tornare a casa per punizione piuttosto che percosse cose così insomma non so neanche se sono vere, ma insomma questo era. Quindi certe volte, persino queste durezze, invece di produrre un fallimento producono un additivo no. Mi ricordo, forse ne avevamo parlato anche qui in una puntata vecchia del trequartista di
Kubica
lasciato bambino quattordicenne in un'officina da papà a Lissone come dire pensateci voi. Dormiva lì in una branda in officina. È un bambino uno a 14 anni, no, cosa succede? Succede che spesso questo genera un'involuzione e qualche altra volta, no. Sono i professori duri che fortificano per esempio no? Quante volte no hai odiato un professore a scuola che invece una mano te l'ha data?
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Carlo Pastore
04:28
Ma questo papà Jos, pilota di Formula 1, come mai è è diventato poi un genitore così fissato nel forgiare un robot per quella classica frustrazione di non essere riuscito lui a, diciamo, ottenere quello che avrebbe voluto; ricordiamo che ha corso in Formula 1 non ha mai, diciamo, primeggiato, però, insomma, ha avuto le sue importanti esperienze professionistiche.
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Giorgio Terruzzi
04:54
Sì, però succede nella vita no? Quanti padri tirano e spingono perché il figlio o un figlio continui la carriera che ha fatto lui o replichi la carriera migliorandola. Nello sport è ancora di più. E' pieno il mondo di ex atleti, padri di atlete dalla
Tania Cagnotto
alla
Iapichino
mi vengono in mente le prime due prime due casi. Molti ex piloti hanno figli che provano a fare i piloti, quindi. In questo caso però il talento, la stoffa era pregiata all'alba e questo probabilmente ha moltiplicato l'investimento, l'entità dell'investimento. Quindi la storia non è atipica, no, è atipico il talento di
Verstappen Max
che ha, come dire, riallertato anche le frustrazioni del suo papà. Perché suo papà è stato un buon pilota, non è stato un campionissimo. Succede. Succede nella vita di tutti i giorni, e qui abbiamo avuto un caso eclatante perché sono eclatanti di due caratteri, secondo me, i due modi di esprimersi, simili perché sono due duri, per forza durezza porta a quello, ma eclatante la foga che ci ha messo il papà, eclatante la resa che ha restituito il figlio.
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Carlo Pastore
06:20
Mi ricordo di aver visto diverse interviste al padre che parla sempre in prima persona plurale. Noi abbiamo vinto, è proprio, diciamo la sinergia, la simbiosi è totale fra i due chissà quale sarà il momento, se arriverà, in cui invece queste due particelle così unite poi si divideranno. Intanto però è meglio un po' a riavvolgere il nastro. Perché
Max Verstappen
è un classe 1997 ed è stato un prodigio, nel senso che ha esordito giovanissimo, non aveva ancora la patente in Formula 1, ha vinto un gran premio giovanissimo. Insomma, parliamo comunque veramente di un campione, come hai detto tu dalla stoffa pregiatissima, non pregiata The Hottest Property in Formula 1, non è la next big thing è qualcosa di più, è il fuoco sacro della Formula 1 che è riapparso sotto forma di
Max Verstappen
.
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Giorgio Terruzzi
07:07
Ma in questo senso lui è stato trasformato un po' in un trequartista. Lui che era una come dire un un uomo solo al comando o meno, ma solo, ha trovato per quello secondo me ha confermato, ha rifirmato un contratto così lungo con
Red Bull
ha trovato una squadra dentro la quale crescere anche come leader, riconosciuto come un ragazzo che nonostante l'età poteva indicare, guidare una famiglia intera. Io mi ricordo, ero lì a Barcellona quando è stato trasportato dalla Toro Rosso alla
Red Bull
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Carlo Pastore
07:44
Facciamo un po' di cronistoria, perché debutta in Formula 1 in Toro Rosso nel 2014.
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Giorgio Terruzzi
07:49
Più giovane in assoluto.
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Carlo Pastore
07:50
Senza patente. Non ancora maggiorenne, ovviamente. Gran premio di Australia 2014 più giovane pilota di sempre a esordire in Formula 1. 17 anni e 166 sei giorni. Gran Premio della Malesia 2014, più giovane pilota di sempre a fare punti. E poi arriviamo al 2016 in Toro Rosso tra l'altro con Sainz,
Carlo Sainz Junior
.
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Giorgio Terruzzi
08:09
L'unico che gli ha tenuto un po' testa, peraltro.
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Carlo Pastore
08:14
Il 5 maggio passa il Red Bull in
Spagna
vince la sua prima gara più giovane, pilota di sempre a vincere una gara.
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Giorgio Terruzzi
08:21
Io ero lì, quel giorno lì noi eravamo tutti un po' mortificati dal fatto che guardavamo più
Kvyat
, che era stato...
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Carlo Pastore
08:30
Retrocesso...
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Giorgio Terruzzi
08:31
... cacciato via. No, per prendere un ragazzino insomma, ci sembrava una cosa un po', un po' violenta a sua volta e lui in conferenza stampa sembrava un pezzo di granito perché in molti hanno messo hanno cercato di mettere in imbarazzo persino
Alonso
e
Hamilton
, che erano con lui in conferenza stampa, ai quali è stato chiesto Ma voi come avreste reagito nei panni di questo? Era nei guai? No, era non solo sotto pressione perché debuttava su una macchina vincente da ragazzino, ma perché insomma, non era ben vista questa mossa Red Bull. Ha vinto il giorno dopo. Devi avere....
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Carlo Pastore
09:14
Devi avere le palle...
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Giorgio Terruzzi
09:18
Deve avere palle, ma anche quella fasatura mentale. Perché un conto è andare forte, un conto è trovarti in testa e un conto tenere la testa e arrivare in fondo a vincerla una corsa. Ci vuole una testa e una capacità di concentrazione molto rilevante, no, per un ragazzo di quell'età lì eccezionalmente rilevante.
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Carlo Pastore
09:44
Che tra l'altro ha battuto un record. Abbiamo usato questa immagine, appunto un po' machista diciamo delle palle, no, per ricordare quanta, quanta forza ci voglia ad arrivare in fondo hai anche citato la sua postura nelle interviste, questa impossibilità a entrare in empatia con quello che magari lui racconta, sempre molto pulito nell'esposizione non si lascia mai andare sempre molto freddo, no? Con questo sguardo che più volte perché hai tratti simili ai suoi caucasici, mi vien da dire, quindi occhio chiaro la pelle molto bianca, si è usato l'aggettivo glaciale. Ora evito di di fare paragoni geopolitici. Però quella con l'aggettivo lì viene usato anche per altri leader in questo momento coinvolti, diciamo nel fuoco, diciamo così, vero della geopolitica, quanto questa dimensione glaciale è una qualità, ma quanto è anche una condanna per un ragazzo comunque di vent'anni?
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Giorgio Terruzzi
10:46
Ma quello che abbiamo detto fa parte del pacchetto. Cioè tu non puoi venire su a bastonate per imparare a darle e poi essere tenerone. Non sai che cos'è quella materia lì no. Per cui non possiamo avere delle pretese estreme, visto che abbiamo qui un ragazzo che ha una storia personale che ha prodotto quello che ha prodotto. Perché questa storia ha generato una una scorza, una durezza che è protettiva ma che è efficace, no? Poi essendo un giovane uomo, c'è tutto il tempo e adesso che ha vinto soprattutto un Mondiale, perché cambia la vita, cambia la vita in tanti sensi, anche interiormente. Adesso forse la possibilità di essere un po' più rilassato sul traguardo tagliato, anche il suo babbo. E quindi affrontare una seconda parte della propria carriera, ma anche della propria vita in modo diverso, no, ma fino adesso è stato così. È cresciuto così. È arrivato dov'è arrivato perché era fatto così, era abituato a comportarsi così e quindi non possiamo avere altro da lui, anche se altro dovrà andare perché è fin troppo protetto, è fin troppo incapace di comunicare un sentimento un'emozione. E sappiamo bene che i piloti e i campioni che restano amati devono imparare, devono saper fare anche quello.
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Carlo Pastore
12:18
Facciamo un paragone non con altri piloti di Formula uno, ma con dei piloti di moto. Ti faccio un nome
Marquez
, quali sono le affinità e le divergenze fra un altro trequartista che abbiamo raccontato come
Marquez
e il trequartista che stiamo raccontando oggi, cioè
Max Verstappen
?
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12:37
Abbastanza rilevanti. Entrambi sono spietati. Entrambi hanno avuto una strana agonistica, un po' diversa. Entrambi avevano l'ossessione di marcare un'epoca l'odio di Marquez nei confronti di Valentino era dovuto a quello no. Togliti, togliti di mezzo! Tocca a me.
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Giorgio Terruzzi
13:01
Un po' l'ha avuta
Verstappen
nei confronti di
Hamilton
. Tocca a me no? Lo scorso anno quella foga lì che ci ha messo aveva dentro nel momento in cui ha avuto una macchina per poterci provare. Ci ha provato. Ce l'ha fatta? No? E questo tema mi fa venire in mente anche l'attualità più stretta, cioè il contratto che ha firmato Verstappen adesso.
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Carlo Pastore
13:27
Contratto monstre...
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Giorgio Terruzzi
13:28
Duecento milioni in cinque anni per cinque anni per altri perché poi sono sei perché aveva già un contratto. Ehm milioni non è tanto il numero di vittorie che contano che li fanno fruttare, saranno anche altre cose. Sto dicendo che 100 milioni dati a
Valentino Rossi
e 100 milioni dati a Marquez non sono spesi con lo stesso buonsenso, fruttano oppure hanno fruttato molto di più di 100 milioni spesi con
Valentino Rossi
perché nella comunicazione ha cambiato il mondo. Lo stesso vale per
Hamilton
, cioè le cifre date
Hamilton
, simili a quelle di Verstappen adesso, sono state date a uno che ha una capacità di comunicazione che piaccia o meno enorme No. Verstappen e Marquez non ce l'hanno ancora Marquez, non ce l'ha, Verstappen ha tutto il tempo per poter colmare questo...
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Carlo Pastore
14:32
Ma ti faccio questa domanda è perché non ricordo bene ma
Hamilton
quando vinse il suo primo mondiale era già così forte comunicativamente? Certamente la sua diciamo il suo status di unico pilota diciamo con la pelle nera all'interno della Formula 1 lo rendeva già evidentemente è portatore di un messaggio molto più largo però ce l'aveva questa capacità comunicativa già all'epoca?
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Giorgio Terruzzi
15:01
No, però più di Verstappen. E poi non dimentichiamo una cosa che
Hamilton
ha esordito in Formula uno alla McLaren con
Alonso
come compagno mettendolo in crisi, cioè em ha avuto un percorso agonistico più arduo all'inizio rispetto a Verstappen è più faticoso e più ardue questa di questa rivalità interna immediata scatenata da
Hamilton
perché doveva fare il secondo di di
Alonso
e la McLaren non disturbarlo, ma hanno chiuso il mondiale a pari punti secondi per una serie nell'anno della spy-story c'è stata una serie di elementi che hanno dato una piega particolare a quel debutto lì no, quella vittoria anche di
Hamilton
conquistata all'ultimo giro dell'ultimo gran premio in Brasile, vi ricordate? Massa che taglia il traguardo, è convinto di essere campione del mondo, quell'altro che supera Glock in salita e vince. Però non aveva la stessa capacità di comunicare di oggI
Hamilton
allora, ma aveva una dolcezza, una come dire un'empatia più forte di Verstappen Oggi no. Questo porta e toglie perché a molti, come molti hanno amato Raikkonen, piace quel quel lato,
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Carlo Pastore
16:24
Quel taglio glaciale... con il ritorno dell'uomo forte del mito dell'uomo che torna anche la simpatia verso chi invece è duro, non concede mai un sorriso e non a caso c'è da dire eh come Valentino aveva diciamo l'onda gialla che lo seguiva in ogni ogni apparizione, non solo sportiva, ecco che Verstappen ha l'onda arancione e c'è sempre la macchia arancione nei diciamo nei vari gran premi in cui lui gareggia e a tantissimi tifosi.
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Giorgio Terruzzi
16:53
Eh eh sì, non ha non non è paragonabile, cioè Valentino ha tantissimi tifosi che si vestono di giallo in tutto il mondo. Verstappen ha tantissimi tifosi olandesi che viaggiano per il mondo
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Carlo Pastore
17:06
Dici che hanno più aeroporti...
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Giorgio Terruzzi
17:08
Soprattutto l'Olanda non è che ha settanta campioni da seguire, ne becca una ogni tanto...
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Carlo Pastore
17:16
Che tradizione ha l'Olanda a livello di piloti?
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Giorgio Terruzzi
17:19
Scarsissima in Formula 1. Bleekemolen, Jan Lammers, poca roba, no
Jos Verstappen
. Poca roba nonostante una pista leggendaria Zandvoort recuperata. Ma insomma, allora era stata per anni una pista, curva Tarzan, un luogo di culto, no? Quindi c'è una passione presente da sempre, finalmente abbinabile a un pilota olandese di prim'ordine.
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Carlo Pastore
17:43
Finalmente c'è un eroe, per quella passione. E' in effetti interessante, è anche un po', un segno dei tempi, questa cosa che sia molto amato, un pilota che in effetti non concede nulla. Forse abbiamo veramente superato una fase no, questa fase dei robot perfetti nella loro comunicazione, capaci di abbracciare anche dei messaggi sociali. Perché insomma,
Hamilton
così ha fatto
Hamilton
ha abbracciato diverse proteste che sono diventate poi trend topic eh, diciamo negli ultimi anni da Black Lives Matter fino alle istanze LGBTQ + e via dicendo. Verstappen no, non ci prova neanche, non gliene frega niente, è ossessionato, condannato alla vittoria, appunto.
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Giorgio Terruzzi
18:33
Fino adesso fino adesso vediamo perché in qualche modo, secondo me sa che, come dire, è dovuto un atteggiamento, un po' più responsabile a uno che ha quel ruolo lì con la Formula 1
Liberty Media
che vuole dai piloti qualcosa di più che il talento per correre. Quindi un intero sistema che spinge verso una presenza nella società nel mondo dei campioni di formula uno. Quindi può anche essere che qualcosa cambi in Verstappen o é molto interessante, sarà molto interessante vederlo quest'anno. C'è anche un'altra cosa che abbiamo parlato della successione di un cambio generazionale e lui non era l'unico candidato no, era candidato un po' come
Leclerc
a quel ruolo lì e ce l'ha fatta lui al primo colpo perché ce l'ha fatta nell'anno in cui ho avuto la macchina per provarci ce l'ha fatta subito lasciamo perdere le condizioni in cui sono questo è avvenuto, no però quindi questa cosa può averla anche un po' non dico rasserenato, ma un po' tranquillizzato sul fatto di essere quello che è di essere percepito per quello che
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Carlo Pastore
19:50
Infatti, io l'ho visto sorridente ultimamente, sorride il ragazzo come se si fosse tolto un peso
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Giorgio Terruzzi
19:55
Ma tu non rideresti?
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Carlo Pastore
19:58
Riderei tantissimo
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Giorgio Terruzzi
19:59
Poi è fidanzato, è fidanzato con la figlia di Piquet un altro un altro anima nera,
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Carlo Pastore
20:08
Il nemico dichiarato di
Senna
.
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Giorgio Terruzzi
20:10
Non solo ma insomma una però insomma forse ma insieme al Mondiale insieme a questo tempo felice. Qualcosa sta succedendo nella sua vita? No, anche perché ha un'età in cui prima o poi sì ti emancipa in qualche modo prendi coscienza, succede a tutti perché non a lui, quindi aspettiamo possibili sorprese dall'uomo Verstappen.
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Carlo Pastore
20:37
Chiudo con un altro paragone sempre per finire questa parentesi, diciamo fra è Formula uno e
MotoGP
. L'altro nome
Stoner
, che invece ha mollato tutto a un certo punto, perché non ne poteva più di questa vita fabbricata per il successo.
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Giorgio Terruzzi
20:54
Ma è quello che dicevo prima moltissime famiglie, moltissimi papà, una volta capito di avere lì un figlio dotato, hanno fatto delle scelte di investimento più o meno rilevante. E questa cosa dopo un po' pesa. Stoner disse insomma da quando avevo sei anni la mia famiglia ha mollato tutto. Siamo in
Inghilterra
, è tutto sulle mie spalle. Logora, no? Soprattutto poi se vince, diventi campione del mondo, ma un po' non ce la fai più? No, se hai poi soprattutto ai qualcos'altro cui badare, hai qualcosa che ti sta a cuore, che non è necessariamente aderente a quel quadro, lì e quindi queste cose prima o poi viene fuori. Non credo succeda a Verstappen, però penso che abbia ha accumulato gratitudine nei confronti del papà, della sua famiglia.
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Carlo Pastore
21:44
Certo, in fondo poi appena iniziato questo percorso da campione del mondo e non credo che voglia finire subito. Però andiamo proprio lì, al fatto che sia diventato campione del mondo. Un pilota che comunque io che non sono un tecnico né un esperto di Formula 1. La prima volta che l'ho visto correre però ha detto questo cha qualcosa. Però si vedeva che obiettivamente aveva uno stile di guida diverso, aggressivo, non molla un centimetro. E forse anche questo, al netto delle sue dichiarazioni che fa anche un po' gasare la gente perché questo guida per guidare con una fame che non si vedeva da tanto tempo, forse un po' adesso, ripeto, a cui dovrà magari correggimi o portami su una via più sensata ricorda un po'
Michael Schumacher
.
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Giorgio Terruzzi
22:34
Si, diciamo che è un ragazzo che ha fatto più errori, no, cioè è uno che è stato accusato fino a poco tempo fa di essere lasciarsi prendere dalla foga in eccesso. Anche l'anno scorso qualche stupidaggine l'ha fatta a Silverstone lasciando andar via
Hamilton
chiudendola in quella curva lì l'ha fatta a monza, ma questo è parte del prezzo in questo senso molti hanno criticato
Leclerc
per tanti errori. Sì ma se sei uno così ci provi. E se non hai una macchina che ti permette di vincere, puoi sbagliare. Puoi fare degli errori, no? Poi o quando capisci che sei lì e puoi vincere. Ma c'è un nemico vicino, puoi fare degli errori. Lui ha pagato un prezzo abbastanza rilevante nel cercare di diventare campione del mondo. Però sono così quelli lì no? Anche Schumacher è stato così. Ci provi perché sai di poterlo fare e non sempre puoi farlo. E quando è così, qualche errore lo fai, no?
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Carlo Pastore
23:42
E poi perché sai che se non lo fai non vinci.
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Giorgio Terruzzi
23:44
Sì, sì è non c'è soluzione di continuità. Provi, provi a tirare qualche volta vinci qualche volta sbagli ma tiri
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Carlo Pastore
23:55
E intanto ha vinto. Ha vinto in una maniera che io se ci penso ancora, non io sono ancora ubriaco da quella giornata Li
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24:09
Xiaomi
12 Series domina la scena.
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Giorgio Terruzzi
24:16
Allora stiamo parlando del 12 dicembre 2021, ultimo giorno dell'ultimo gran premio dell'anno con un mondiale in ballo un mondiale che Verstappen vince in modo clamoroso con un sorpasso all'ultimo giro su
Hamilton
. Una tenuta come dire, funambolica di fronte a una reazione inevitabile ma perdente di
Hamilton
.
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25:04
Come dire, un trionfo atteso e voluto da un sacco di gente, peraltro perché l'idea che
Hamilton
vincesse a parte l'ottavo mondiale superando Schumacher, quindi gufavano anche tutti i ferraristi, ma dopo così tanti anni di dominio
Hamilton-Mercedes
in molti non vedevano l'ora di vedere un nuovo nome, un nuovo protagonista e Verstappen, peraltro lanciato lungo una stagione che l'ha visto sempre lì, è riuscito a fare questa impresa che in qualche modo l'ha consegnato no, in qualche modo, che lo consegna intanto alla Storia perché l'albo d'oro del campionato del mondo è l'albo d'oro del campionato del mondo e poi al termine di una sfida che ha cambiato la storia della Formula 1, nel senso che ha generato un picco di interesse in una fase di calo progressivo, tenendoli a guardare questa sfida milioni di persone, quindi rilanciando il gioco per chissà quanto.
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26:28
Tutto questo ha generato a sua volta clamorose e lunghissime polemiche perché
Lewis
Hamilton
era in testa appunto, fino all'ultimo giro, guadagnandosi in pista il vantaggio, c'è stato un incidente di
Latifi
e questo ha generato un caos mal gestito da
Michael Masi
, direttore di corsa, tanto è vero che
Michael Masi
è stato licenziato dal nuovo presidente della
FIA
per dare forse un contentino alla
Mercedes
. E infatti Lewis
Hamilton
si è detto soddisfatto di questa decisione, al contrario ovviamente di Verstappen che ha detto è stato punito ingiustamente uno che non aveva nessuna responsabilità particolare. Ma insomma questa decisione, il fatto che sia stato licenziato il direttore di quella corsa lì per gli errori commessi in quella corsa lì in qualche modo
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Carlo Pastore
27:21
Qualcosa ci dice.
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Giorgio Terruzzi
27:23
Insomma è come dire la gestione di quei di quegli ultimi istanti è stata, come dire, come minimo confusa.
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Carlo Pastore
27:31
Però c'è da dire che quel giorno
Max Verstappen
ha dominato la scena e ha cambiato la storia della Formula 1 in qualche maniera lui e il contesto che si è creato. Ma entriamo un po' in quel contesto lì perché secondo me c'è molto da dire. Comunque quel giro lì va bene che ha cambiato le gomme che Verstappen che al contrario di
Hamilton
però lo devi fare quel giro li all'ultimo all'ultimo minuto
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Giorgio Terruzzi
27:53
Sì è il discorso che facevamo prima quando parlavamo della sua vittoria in
Spagna
no, deve avere quella freddezza e quella capacità lì di non mollare nemmeno in un casino così quando è data persa no perché l'avevano data un po' persa e invece ci ha provato, é passato, é andato, era nelle condizioni a quel punto più favorevoli per poterci provare. Ci ha provato e ce l'ha fatta. Io ho sempre in mente le immagini immediatamente successive alla fine corsa perché è stato un quadretto dentro il quale stavano Max e
Jos Verstappen
con addirittura
Jos Verstappen
che come dire catechizzava anche festeggiando.
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Carlo Pastore
28:40
Lascialo stare un attimo.
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Giorgio Terruzzi
28:42
Mentre c'era dall'altra parte
Lewis
Hamilton
con suo padre Anthony con un atteggiamento molto più caldo è molto più accogliente e non è un caso, perché anche quello è stato un rapporto padre-figlio conflittuale, rotto da
Hamilton
a un certo punto, che si è ricomposto in armonia, in una dimensione diversa. Forse questo sarà un possibile destino della relazione tra Max e Jos Verstappen. Cioè quando tu diventi adulto come tutti gli adolescenti a un bel momento i genitori li vuoi un po' a distanza puoi fare tu
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Carlo Pastore
29:20
Uccidere i padri.
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Giorgio Terruzzi
29:22
Esatto. E quindi può anche essere che quando parlavamo prima di sorprese che arriveranno Dall'uomo Verstappen arrivi anche qualcosa di nuovo da questo rapporto
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Carlo Pastore
29:31
Emancipazione familiare che mi fa pensare a diverse cose che vorrei mettere adesso sul piatto proprio in relazione a quello che ha raccontato. Innanzitutto il quadretto, quindi il rapporto con i propri genitori e quindi con l'autorità no l'autorità paterna ma anche l'autorità diciamo paterna allargata che è la FIA, quindi la federazione che è quella che esprime il direttore di gara che è quella che poi che colui o colei che poi invece incidono nella dimensione delle gare. Il Trequartista, fondamentalmente muovendosi fra le linee ci dice anche molto di come oggi fra le linee si corre il rapporto fra piloti e federazione. Quest'ultimo gran premio ma in generale l'ultima stagione il cambio di proprietà della Formula 1 ha portato un altro sport, praticamente che forse vedremo ancora di più cambiato nella prossima stagione.
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Giorgio Terruzzi
30:25
Beh, vedremo cambiato perché sono cambiata è stata proprio una rivoluzione tecnica che dovrebbe perché ancora non si capisce bene, ma dovrebbe portare ad un maggiore uniformità tra i team e quindi una maggiore rosa, una rosa ampliata di contendenti, di gente che in qualche modo lotta per vincere le corse o il mondiale. La federazione è l'anello debole secondo me del meccanismo Formula 1. E' un'organizzazione che non ha ancora acquisito una competenza e un'autorevolezza all'altezza degli altri tanto è vero che un po' tutti la tirano quella giacchetta sapendo di poterla tirare. E soprattutto i piloti si comportano in relazione all'autorevolezza che a loro volta hanno acquisito presso la
Fiat
. Se Verstappen, abbiamo citato il giorno in cui è salito è diventato come uno dei padroni della scena, ma la gara precedente in Arabia ha fatto tre o quattro colpi che soltanto uno che ha la consapevolezza di essere Verstappen di avere quel peso lì si permette di fare no. Vi ricordate il sorpasso, azzardatissimo alla prima chicane, quel rallentamento per farsi superare per ridare la posizione con collisione... E' gente che ha imparato a interpretare il proprio ruolo in relazione all'arbitro.
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Carlo Pastore
31:56
Potrei dire che anche
Hamilton
ogni tanto queste sicurezze se le sente addosso.
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Giorgio Terruzzi
31:58
Certo, sto ben parlando di questa risma qua. Se parliamo di federazione, la federazione non ha ancora acquisito l'autorevolezza di un arbitro talmente forte e sicuro da sbattersene di chi ha di fronte...
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Carlo Pastore
32:13
Ma tu pensi, oppure è una scelta, questa di di stimolare la polarizzazione anche attraverso questi questi queste fantasie, diciamo nella nell'interpretazione del regolamento, perché in fondo questo duello, questa polarizzazione che serve anche, diciamo vabbè polarizzazione nel mondo dei social è quella che poi crea l'infodemia, fondamentalmente questa devastante invasione delle informazioni senza controllo che subiamo ogni giorno. Ma è in fondo è anche quello che permette o insomma la visione binaria é più semplice da capire da una parte, cioé bene da una parte normale dal da una parte, cioé Verstappen per chi lo tifa dall'altra, cioè
Hamilton
per chi lo tifa comodo, no?
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Giorgio Terruzzi
32:53
Forse anche questi espedienti aiutano a aumentare il pubblico sì devi stare attento perché la Formula 1 ha una componente tecnica molto complessa.... se il sospetto l'idea che qualcuno abbia barato... l'anno scorso sono venuti fuori, inventino le leali le cose del Verstappen che tocca i motori, il fatto il budget cap ha girato, cioè insomma ci sono un po' troppi disturbi rispetto alla sfida sportiva é importante che questa cosa venga risolta... l'anno scorso grazie alla stampa è stata risolta, ma non puoi avere sempre in mezzo un tè, un sospetto tecnico che qualcuno bari perché questa cosa qui veramente è un boomerang, è una cosa che gioca contro, soprattutto se hai quella qualità lì in termini di talento e di personalità agonistica no, ne hai e non c'era la Ferrari che se c'è un se ci fosse un campionato con
Hamilton
,
Mercedes
, Verstappen, Red Bull,
Leclerc
, Ferrari... fai bingo tutta la vita no, ma magari senza mettere in mezzo l'idea che qualcuno rubi o qualcuno bari
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Carlo Pastore
34:08
Certo non vorrei che la Formula 1 si calcificasse. Un po' no, uno sport a parte, che a quanto pare sta addirittura per formando meglio nelle nuove generazioni rispetto al calcio a livello di attenzione che sa generare. Forse anche per il fatto che in fondo è un grande game, un videogame, quasi anche talvolta il guidare quelle robe lì con i simulatori che che alla fine sono come proprio delle macchine vere.
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Giorgio Terruzzi
34:33
Non solo non solo, ma a parte il fatto che i campioni di oggi vengono tutti dai videogiochi, praticano tutti,
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Carlo Pastore
34:40
Si allenano
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Giorgio Terruzzi
34:41
Si allenano tutti con quelle quelle addirittura con delle sfide aperte? No? Cioè uno può può fare il gran premio simulato di non so chi con dentro Verstappen o Norris o Leclerc che fanno la gara con lui. E poi credo che sia una cosa molto importante che è sintomatica che come dire, sinergica alla modalità di Verstappen di porsi and grave e mi accorgo che il rapporto con questo sport delle generazioni più grave giovani rispetto alla mia è molto meno romantico. E' molto meno romantico e molto meno interessato alla storia individuale di un pilota, ma è interessato alle prove di forza che è più forte vince finita no, per cui anche in qui anche qui magari chi ha la mia età o chi ha vissuto altre epoche ha delle aspettative che non sono poi in realtà delle aspettative di tanti hai delle aspettative, un po' datate questo ogni tanto lo penso io non sono uno di quelli che si è convinto che le proprie idee siano le migliori e durature. Certamente un campione come Verstappen a a un pubblico più ampio, anziano, più romantico piace meno di altri. Invece forse non è detto che questa questa mancanza di romanticismo sia un elemento che detrae interesse. Anzi. Può essere che il pilota che sa portare in fondo un obiettivo raggiungere un obiettivo, non importa come, sia vincente, vincente anche presso il pubblico,
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Carlo Pastore
36:24
Diciamo così forza, tanta fascino, un po' meno
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Giorgio Terruzzi
36:28
Rispetto a me, alla mia generazione, un po' meno. Non è detto che sia così. Il fascino è una cosa che come tutte queste questi elementi fanno parte di una cultura, no, certo, il fascino per me io non so, dico una stupidaggine. Un giorno parlavo con le mie figlie, c'era una signorina che aveva una gonna a pieghe per caso anni 50 e ho detto che bella questa gonna che mi ha fatto molto fascino per me, le mie figlie mi guardavano come si guarda un cretino, perché per loro era una gonna vecchia brutta. No, sto dicendo che bisogna Bisogna fare attenzione quando si parla di fascino, una griglia culturale entro cui molto diversa. Io non dimentico mai no
Van Gogh
e
Van Gogh
ha venduto un quadro in tutta la sua vita il fratello e i quadri sono sempre quelli, sono sempre quelli.
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Carlo Pastore
37:19
Ti dirò così anche la velocità, chiudiamola sulla velocità è sempre quella no, eppure sembra che la velocità non sia più uno slancio è futuristico, un'aggressione anche poetica, se vuoi a quello che è il futuro. Lo stesso futuro oggi è un po' diverso rispetto a quello che avevamo prodotto culturalmente nel passato, no? E allora ti chiedo che cos'è la velocità oggi per un pilota come
Max Verstappen
e per noi, per noi che queste informazioni appunto le inglobiamo sempre più velocemente e non ci è neanche dato più capire se questo che ha appena vinto il campionato del mondo ha appena vinto il mondiale, possa essere la futura leggenda come lo stato che ne so.
Lewis
Hamilton
o ancora prima
è Michael Schumacher
. Che cos'è questa velocità oggi che cosa è rimasto della velocità di un tempo e che cosa sarà la velocità nella prossima stagione di Formula 1?
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Giorgio Terruzzi
38:19
Vabbè, adesso la apriamo un podcast che lungo quanto quanto abbiamo detto fino adesso.
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Carlo Pastore
38:23
Però lo mettiamo a 1.5 così andiamo più veloce.
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Giorgio Terruzzi
38:27
Ma questo è un temone. La velocità era la cifra di questa cultura di questo tempo no, che addirittura ogni tanto considera la riflessione e la lentezza come un anno ia una perdita di tempo invece non è vero, invece te la dà la velocità una riflessione tante volte, però se noi parliamo della velocità come così in valore assoluto, credo che non faccia più impressione ai ragazzi di oggi il 300 kmh, perché sono vicini a tante cose, persino un'automobile di altre prestazioni che puoi guidare o noleggiare va su quelle su può andare su quelle velocità di e soprattutto hai attorno una quantità enorme di esperienze estreme, altre connesse alla velocità. É più importante la sfida, secondo me della velocità, Nella velocità, la sfida. La velocità è un una pretesa. É una pretesa di chiunque, credo, senza accorgerci che, credo io, siamo così abituati a essere veloci che il futuro, nel momento in cui formuli una proiezione, questa proiezione appartiene al passato già al passato nel momento in cui la formuli. E' abbastanza difficile capire cosa ci sa cosa ci riserva il futuro.
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39:58
Non possiamo dire adesso che un mese fa ogni proiezione sul futuro non aveva dentro una guerra, per esempio con tutte le conseguenze c'è una guerra determina sul futuro di tutti noi no, per dire che abbiamo una pretesa molto forte di programmare o di osservare o di prevedere il futuro ma andiamo così veloci che nel momento in cui lo prevediamo è già passato
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Carlo Pastore
40:27
È già passato. Non c'è un solo un cigno nero, cioè uno stagno pieno di cigni neri aveva detto quello. E io invece ti chiedo per chiudere. A proposito di previsioni che sono già passate, ma chissà che ci si azzecchi. Sarà
Max Verstappen
il pilota più veloce e vincente dei prossimi anni di Formula 1. Oppure no?
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Giorgio Terruzzi
40:49
Non è detto, non è detto perché ha molti antagonisti e abbiamo capito. Abbiamo imparato che essere un protagonista deve avere una macchina vincente. Qui entriamo soprattutto adesso, in un momento in cui cambia tutto in un azzeramento e quindi una dimensione completamente nuova. Per cui non faccio l'errore che ho appena evocato di prevedere il futuro, soprattutto perché non so non so farlo. No, il bello è anche questo, cioè l'unica l'unica, cosa positiva secondo me l'unica speranza che può reggere è che ci sia comunque un antagonismo, una rivalità, una sfida, qualcosa che ci tiene vicini indipendentemente dal gusto romantici. Ma ci tiene avvinti a un gioco, a una competizione, a un torneo, quindi a uno spettacolo.
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Carlo Pastore
41:38
Grazie Giorgio.
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Giorgio Terruzzi
41:45
Grazie a te.
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41:56
Campione del mondo, sposato alla
Red Bull
per i prossimi sei anni. Milionario. Per certi versi Max ha già ottenuto ciò che voleva, per altri è obbligato a fare di più. Ad aprire un ciclo il suo sogno, come è accaduto per Jim Clark e la
Lotus
per
Michael Schumacher
e la Ferrari per
Lewis
Hamilton
e la
Mercedes
, ben sapendo di essersi infilato in una possibile trappola dorata, di dover dare ben altro che vittorie. E' pronto, ha una fame che non muore, ha una crescita ancora ampia da colmare per trasformarsi in un campione amato non soltanto per il coraggio che mostra in pista, ma anche e soprattutto per le parole e i gesti da grande uomo che saprà esporre ad un pubblico non vestito di arancione, non abituato ad accontentarsi del suo talento, della sua grinta. Tutte cose già viste e non sufficienti a segnare la storia, proprio come vorrebbe fare lui.
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Carlo Pastore
43:01
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