Sunday, Sep 22, 2019 • 1h, 5min

#66 La rivolta dei ciompi – Le rivolte popolari nel Medioevo – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2019)

Play Episode
Firenze, la città più ricca del mondo, era governata dal popolo. Il governo era in mano alle Arti, le corporazioni di mestieri che rappresentavano il mondo del lavoro. Ma nelle Arti chi contava erano gli imprenditori, i banchieri, gli industriali, tutt’al più i bottegai: non certo gli operai dell’industria tessile, i ciompi, che lavorando i panni a domicilio creavano la ricchezza della città. Finché un giorno gli operai decisero che anche loro dovevano essere coinvolti nel governo della città, e occuparono le piazze, pronti a farsi uccidere se necessario, pur di far sentire la loro voce. Registrazione originale: https://www.youtube.com/watch?v=YzeiGYAay_I https://www.youtube.com/watch?v=YzeiGYAay_I Community: https://barberopodcast.it/community https://barberopodcast.it/community Twitter: https://twitter.com/barberopodcast https://twitter.com/barberopodcast Facebook: https://facebook.com/barberopodcast https://facebook.com/barberopodcast Instagram: https://instagram.com/barberopodcast https://instagram.com/barberopodcast George Street Shuffle by Kevin MacLeod Link: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffle https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffle License: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
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Speakers
(2)
Alessandro Barbero
Fabrizio Mele
Transcript
Verified
Fabrizio Mele
00:09
Buongiorno buonasera.
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00:11
Bentornate e bentornati ad una nuova puntata del podcast di
"Alessandro Barbero
- La storia come non l'avete mai sentita", la raccolta indipendente e senza scopo di lucro delle lezioni e conferenze del professor Barbero.
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00:24
Dalla cantina del podcast oggi abbiamo una Barbera riserva del 2019. Per la serie Le rivolte popolari al
Medioevo
, La rivolta dei Ciompi di
Firenze
dal
Festival Della Mente
2019. Buon ascolto che ehm grazie vedo che vi fidate applaudite in anticipo.
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Alessandro Barbero
00:55
Questa sera siamo alla seconda delle tre delle tre grandi tre fra le grandi rivolte popolari del
Medioevo
che mi sono proposto di raccontare. Ieri eravamo nella
Francia
rurale e adesso siamo
nell'Italia
delle città.
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01:07
Un mondo, chi di voi c'era ieri vedrà, che è un mondo completamente diverso e anche molto più complesso, perché quella che raccontiamo stasera è la più grande rivolta non contadina ma operaia, non rurale ma urbana che ci sia stata nel
Medioevo
e anche la più grande rivolta popolare che ci sia stata in
Italia
, forse per molti secoli.
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01:31
Siamo dunque a
Firenze
, dove venerdì 18 giugno 1378, il gonfaloniere di giustizia Sal Vestro di messer alla m'hanno dei medici riunisce a
Palazzo Vecchio
i priori e la giunta che governa la città di
Firenze
e presenta la proposta di rafforzare gli ordinamenti di giustizia contro i magnati. Che cosa vuol dire tutto questo? Non lasciatevi ingannare dal fatto che questo è un medici. I medici non sono ancora i signori di
Firenze
.
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02:09
Sono una grossa famiglia di banchieri, una grossa famiglia del popolo grasso, come dicono loro, e cioè non nobili, non molto antichi, ma gente che ha fatto un sacco di soldi e che in città conta molto. Però tutti sanno che non sono nobili, non sono gli Uberti o no, sono popolo anche loro popolo, di quelli che di quello che ha fatto fortuna.
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02:37
Il gonfaloniere di giustizia è il principale funzionario esecutivo della città e l'uomo è l'uomo che mantiene l'ordine in città è l'uomo che comanda la
Polizia
è l'uomo che sovrintende alle prigioni, agli arresti, agli interrogatori sotto tortura. Se ce n'è bisogno alle esecuzioni, è il principale esponente della giunta, appunto, che governa la città.
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03:05
Otto priori più il gonfaloniere di giustizia, questa giunta devo entrare un po' in dettaglio, eh? Ma è inimmaginabile il modo in cui funzionava il
Comune Di Firenze
in quel momento. I priori Dunque questo è un
Governo
di popolo. Un
Governo
di popolo vuol dire che tutti possono partecipare tutti. Beh, intendiamoci, il popolo vuol dire la gente che lavora, che a casa bottega.
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03:35
Quindi il popolo vuol dire gli imprenditori fondamentalmente se vogliamo usare un termine nostro, però tutti. E quindi mentre c'è il popolo grasso che sono gli industriali della
Lana
e sono i grandi banchieri. A cosa ancora i giudici, gli importatori di tessuti, i grandi mercanti? Quello è il popolo grasso, i medici. Non nel senso di quelli che si sono laureati in medicina.
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04:04
E poi però gli imprenditori sono anche il calzolaio, il muratore, il fabbro l'oste e anche loro partecipano al
Governo
. Questo vuol dire un Governo di popolo, un
Governo
qui quindi un sacco di gente partecipa a migliaia di cittadini. Hanno titolo per occupare degli uffici del Governo cittadino, Governo cittadino comprende un'infinità di commissioni, sottocommissioni che vengono create in tutti i momenti.
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04:34
Quindi ci sono grosse possibilità, effettivamente, per qualunque cittadino che abbia anche soltanto una piccola attività, qualche volta nella vita di sedere in una commissione che prende delle decisioni. La commissione è più importante di tutti. Sono gli otto priori e il gonfaloniere.
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04:51
Loro sono quelli che comandano davvero. Sono il
Governo
della città. Loro dicono la signoria sorpresa i priori. Sorpresa per noi che siamo ossessionati da questa idea negli ultimi tempi che i governi devono durare. Perché se i governi non durano per l'intera legislatura, chissà quale sciagura ci aspetta la governabilità e la stabilità del
Governo
.
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05:17
Loro strana gente ragionava in modo completamente diverso. Nessuno deve stare al
Governo
troppo a lungo, nessuno deve prendere troppo potere. Perciò i priori restano in carica due mesi dopo due mesi se ne fanno degli altri. Così son contenti tutti. Tutti hanno la possibilità di accedere al
Governo
una volta nella vita. È quello che loro chiamano un Governo largo.
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05:44
Seconda sorpresa. Come vengono nominati i priori non vengono nominati, vengono tirate a sorte fra tutti gli iscritti alle corporazioni, le corporazioni ripetiamolo, non radunano l'intera popolazione. Radunano gli imprenditori, ma anche i piccoli sono tante. I membri delle corporazioni sono centinaia o migliaia per ogni corporazione.
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06:08
Per ogni arte, come dicono i fiorentini, ci sono gli elenchi degli iscritti e periodicamente si fanno dei grandi sacchi, delle borse, dicono loro dove i capi di ogni corporazione si riuniscono e dicono allora per il sorteggio dei priori in futuro mettiamo dentro dei nostri.
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06:34
È chiaro che a quel punto quello che conta è essere quello che decide quali nomi mettere nei sacchi. Però nei sacchi si mettono centinaia, migliaia di nomi, centinaia o migliaia di bigliettini su ognuno. C'è il nome di un iscritto alla corporazione. Poi si chiudono i sacchi. Ogni due mesi si riaprono e si tirano fuori i nomi. Così funziona il
Governo
di
Firenze
, un
Governo
di popolo.
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07:00
E voi capite, se dovessimo trovare un paragone con oggi, potremmo dire che il
Governo
della
Confindustria
, di
Confartigianato
, di
Confesercenti
, tutti non solo dei ricchi, chi rimane fuori rimangono fuori. I dipendenti rimangono fuori lavoranti. I garzoni, gli operai, quelli che lavorano sotto padrone non hanno niente di loro.
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07:24
E quelli sono tantissimi, non solo perché in ogni bottega, cioè un garzone, ma perché
Firenze
è una grande città industriale dove c'è un'attività industriale che dà lavoro a quindicimila persone. Occhio e croce in una città che non ha neanche centomila abitanti.
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07:44
Ecco un'enorme attività industriali, il tessile, il tessile, la
Lana
, arte della Lana, la corporazione degli industriali, dei padroni e ogni industriale dà lavoro a un'infinità di operai non sono iscritti, non sono sindacalizzati, non sono organizzati, non possono essere estratti a sorte per occupare un posto nel
Governo
della città.
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08:14
Chiariamoci meglio l'industria noi quando pensiamo all'industria pensiamo subito ai capannoni e alle forze. Ecco, non c'è quello o poco, ma è un'industria lo stesso perché è un'attività su grande scala. Il vaiolo è uno che importa Lana dall'estero la fa venire dal sud.
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08:32
La fa venire dalla Spagna dall'Inghilterra investendo migliaia di fiorini. E questa Lana. Ogni giorno entrano a
Firenze
carovane di muli, di asini carichi di sacchi di Lana grezza e poi l'industriale. Il vaiolo è quello che distribuisce questa Lana grezza a domicilio a una marea di operai, ognuno dei quali fa una delle tante cose che bisogna fare.
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08:58
In particolare c'è un'attività che non richiede nessuna specializzazione particolare. Pettinare la Lana car, dare la Lana c'è un enorme lavoro per trasformare la Lana grezza in qualche cosa che si può poi tessere.
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09:13
E tutto questo lavoro viene fatto a domicilio da gente a cui il padrone fa consegnare la Lana grezza, poi la ritira lavorata e poi la porta a domicilio ad altri operai più specializzati, i tessi tori che a casa hanno il telaio e producono il tessuto che poi viene rifinito in mille modi da altri operai.
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09:33
E qui davvero anche in capannoni industriali, perché ci sono attività pressatura dei tessuti che loro hanno imparato, che si possono fare la macchina e quindi ci sono macchinari, presse e come funzionano con l'acqua, con l'acqua, dell'arno, con l'acqua dei canali.
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09:50
E quindi la città è anche piena di impianti industriali dove altri operai fanno altre fasi. Alla fine dieci operai che hanno fatto dieci operazioni diverse hanno prodotto una pezza di un tessuto pregiato che poi il padrone esporta in tutta Europa.
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10:08
L'ho fatta lunga. Ma sono loro i nostri protagonisti. Sono tutti questi che hanno mille nomi che noi non capiamo neanche più. Ci sono i pettinato Tory, gli
Scar
, Dutch ieri cima Tory, i tagliatori e poi i tintori, naturalmente mille mestieri. Ma tutta questa gente ha una cosa in comune sono sottoposti dell'arte della Lana, non partecipano al
Governo
della città.
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10:36
Cosa tiene insieme il popolo che governa? Perché voi capite bene che fra il grande banchiere internazionale e il ciabattino all'angolo non c'è più tanto in comune ma in realtà c'è ancora qualcosa che li tiene insieme. Perché da sempre loro hanno un nemico e sono i nobili, i magnati, come dicono loro. I grandi.
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10:59
Chi sono i grandi sono le famiglie che in passato governavano la città. Sono quelli che vivono nei palazzi con le torri, le città. Avete presente
San Gimignano
? Le nostre città medievali erano tutte come
San Gimignano
, in una città come
Firenze
, C'. Erano più di cento torri. E ognuna di queste torri apparteneva a una famiglia, una consorteria.
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11:21
Nobili nobili sono quelli. Non è che non lavorano perché le mani in pasta negli affari ce li hanno anche loro. E nella banca, ma non vanno a bottega e hanno sono ricchi da tanto tempo. Hanno comprato terra, hanno comprato signorie, intere castelli. In
Campania
hanno con folle di contadini che lavorano per loro e i nobili, anche se son venuti su in una città italiana facendo i soldi nei modi che si fanno in
Italia
.
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11:48
Però loro sanno che all'estero un nobile è innanzitutto un cavaliere. È uno che va a cavallo, che possiede le armi, che sa combattere, che fa i tornei. E anche i nobili italiani vogliono fare queste cose.
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12:02
Firenze
I nobili sono le grandi famiglie antiche, abituate a comandare da un pezzo e armate sono quelli che hanno i cavalieri in famiglia. Per tanto tempo hanno comandato loro a
Firenze
e la brava gente che lavorava e faceva i soldi, però si toglieva il cappello davanti al magnate di passaggio. É venuto un momento all'epoca di cui parliamo. Sono quasi anni ormai che funziona così.
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12:30
È venuto il momento in cui la brava gente che lavora e fa i soldi ha detto basta. I nobili sono gente troppo pericolosa, troppo violenta perché capite, non l'ho detto con abbastanza chiarezza. I nobili sono gli specialisti del combattimento indotti a
Firenze
. Sono armati e sanno andare in guerra. Se c'è bisogno.
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12:47
Ma i nobili sono i professionisti, fanno quello fin da bambini a cavallo in armatura. Giocano alla guerra. Il gioco della guerra. I nobili lo portano anche nella politica. È un comune dove si fa politica in mille modi. Si elegge, si vota, si sorseggia, si riuniscono tanti consigli, commissioni. Ma i nobili sono quelli che, quando il
Governo
non gli piace, sono capaci di scendere in piazza armati.
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13:14
In tanti fan venire i loro contadini da fuori occupano la piazza e costringono il
Governo
a fare quello che vogliono loro. Oppure si litigano fra loro e si ammazzano in piazza. Bene, a un certo momento la brava gente che lavora a
Firenze
ha detto Sai che c'è basta. I nobili non devono più fare politica in questa città.
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13:37
Questa città la governiamo noi, il popolo hanno fatto gli ordinamenti di giustizia. Dicono che i nobili, benché siano cittadini come gli altri autorevoli, rispettati, ricchi, importanti, vivono qui in mezzo a noi. Ma i nobili d'ora in poi, poltrone nel
Governo
non possono averle.
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14:01
Si fanno gli elenchi, si fanno gli elenchi delle famiglie, si va a vedere. Voi avete dei cavalieri in famiglia. Li segniamo nell'elenco di quelli che hanno dei cavalieri in famiglia e gente sono nemici del popolo. Non ci fidiamo di loro. Da quasi un secolo i nobili non possono più essere sorteggiati per fare i priori per entrare nei principali consigli.
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14:27
Ma se è così, se il popolo governa da tanto tempo Ma perché il gonfaloniere Sal Vestro De Medici quel giorno di giugno va a
Palazzo Vecchio
a proporre di rafforzare gli ordinamenti di giustizia? Davvero i nobili fanno ancora paura. Allora qual è il punto?
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14:51
Il punto è che non ci sarebbe più motivo a dire la verità, ma le vecchie parole d'ordine continuano a infiammare la gente. I fiorentini hanno respirato col col latte materno da generazioni l'idea che i magnati, i grandi, i cavalieri sono nemici del popolo e son pericolosi. Non è più vero?
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15:18
Le vecchie parole d'ordine ideologiche continuano a funzionare.
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15:22
Quanti di voi si ricordano che anni fa qui in
Italia
qualcuno ha vinto le elezioni agitando la paura dei comunisti nel I comunisti non avrebbero dovuto più fare paura a nessuno. Invece la gente automaticamente per tanto tempo continua ad avere le vecchie paure. Sal Vestro De Medici è un politicante. È un uomo che sa che agitare le vecchie parole d'ordine può sempre funzionare.
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15:51
Serve quando un politico ha bisogno di ottenere visibilità. Serve per creare consenso, per crearsi un ruolo, io il difensore del popolo. Oppure serve per creare tensioni. Se uno ha interesse a pescare nel torbido, anche lì va sempre bene dire, cioè pericolo. Dobbiamo fare nuove leggi, inasprire le leggi, la sicurezza, d'accordo.
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16:15
Sto facendo dell'anacronismo, ma fino a un certo punto. Perché funziona così che e allora salve estro dei medici è andato dai priori con questa proposta e i priori dicono picche perché i priori sono di quel popolo grasso che ormai tutta quella paura dei magnati non ce l'ha più il popolo grasso ha fatto i soldi sono più ricchi dei magnati sono imparentati con loro, si sono fatti anche loro i palazzi.
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16:50
Il popolo grasso vorrebbe continuare a guadagnare tranquillo senza più creare tensioni inutili con questi nobili che in fondo sono ecco non fanno però però Sal Vestro dei medici i suoi calcoli li ha fatti quando i priori gli dicono no, non c'è nessun bisogno. Salve estro dei medici esce dalla sala dice un cronista. Nessuno sapeva dove fosse andato.
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17:14
Il punto è che lui ha già fatto i suoi calcoli in un'altra sala di
Palazzo Vecchio
ha fatto riunire il Consiglio Del Popolo, il Consiglio Del Popolo. Non sono a priori, sono molte centinaia di membri e questo vuol dire che fra questa gente ci sono i ricchi, i grandi banchieri industriali.
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17:33
Ma ci sono anche i piccoli imprenditori, gli artigiani, bottegai, la gente che tira la carretta e Sal Vestro De Medici va da questa gente a dire, a dire che i priori non gli permettono di ripulire la città dalla prepotenza dei nobili e i priori sono dei venduti, sono dei nemici del popolo anche loro.
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17:56
E lui, Sal Vestro dei medici, è quello che voleva difenderlo il popolo dalla prepotenza dei ricchi, ma non glielo lasciano fare. Perciò stupirete di come cambia poco la politica. Lui dice che si dimette mi dimetto da gonfaloniere eh testuale pertanto io me ne voglio andare a casa mia e fate un altro gonfaloniere in luogo mio e fatevi con dio.
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18:35
Naturalmente questa sceneggiata successo il popolo che è maggioranza nel consiglio, il popolo minuto i piccoli artigiani comincia a rumoreggiare. Sal Vestro é il nostro uomo e i priori venduti non gli vogliono lasciar fare queste cose.
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18:49
E anche nel consiglio qua ce li abbiamo qua i venduti, i ricchi, i popolani grassi, tutti i traditori e i popolari grassi presenti cominciano a vedere che la grande maggioranza li guarda male e gli viene sotto a muso duro. Un cronista racconta questa scena cieli Carlo Strozzi gli Strozzi sapete palazzo Strozzi no. Quindi potete immaginare come si collocano popolo.
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19:13
Per carità, non sono un'antica famiglia di cavalieri popolo per un popolo grasso molto grasso. È un calzolaio, si fa sotto a Carlo Strozzi e lo prende per il bavero in pieno consiglio. E gli dice Carlo Carlo, le cose andranno altrimenti che tu non pensi Le cose non andranno come credi tu e le vostre maggioranze conviene che al tutto si spengono.
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Speaker 3
19:42
Cioè è finita l'epoca in cui voi ricchi eravate avevate la maggioranza, governava te, la città è finita la cuccagna, ora capite un calzolaio che prende così Carlo Strozzi è come un calzolaio che prende così Marchionne, quello è il livello.
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19:58
E poi una dalla finestra del
Palazzo Vecchio
grida Viva il popolo. E quando uno grida in pubblico viva il popolo è un segnale che tutti capiscono, vuol dire che il popolo è in pericolo e la gente reagisce in automatico cosa succede quando si comincia a gridare Viva il popolo?
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20:17
Rumoreggiano tutti escono in strada, le botteghe si chiudono, i negozianti serrano tutto la gente si arma, la gente va a casa e si arma perché tutti alle armi in casa e poi corrono tutti alla sede della corporazione. Loro perché le corporazioni sono organizzate in modo militare. Le corporazioni governano la città ma sanno che devono difendere il loro
Governo
. Fosse mai che i nobili un giorno tentano il colpo di stato.
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20:45
Perciò le corporazioni sono armate e se tu sei che ne so, un fabbro, quando senti che gridano e capisci che cioè tumulto vai a casa, prendi le armi, poi ti precipiti alla sede dell'hr te oppure se non trovi più nessuno, vai a vedere in piazza dove sono i nostri dov'è il nostro gonfalone dei fabbri con suo disegno dipinte le tenaglie che sono lo strumento di lavoro dei fabbri e li tutti noi fabbri, ci troviamo tutti armati a sentire cosa comandano i capi della corporazione.
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21:19
E a questo punto quindi la piazza si riempie delle corporazioni in armi che tumulto ano e gridano ovviamente gridano di più i piccoli industriali della Lana avrebbero evitato probabilmente questa scena, ma ormai le piccole corporazioni, le arti minori, come dicono loro, si sono spaventate e hanno occupato la piazza e rumoreggiano perché i priori non vogliono accettare di inasprire gli ordinamenti di giustizia.
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21:47
Tutti i traditori, i priori chiusi dentro il palazzo. Tenete conto che i priori stanno in carica due mesi e in quei due mesi stanno chiusi dentro il palazzo non è che vanno a casa, stanno lì dentro anche per evitare appunto, che ci sia il colpo di Stato mentre loro sono fuori.
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22:05
Per esempio, i priori decidono che va bene. Aveva ragione Sal Vestro dei medici adottiamo la sua proposta che allora si sparge la voce si inasprì ranno gli ordinamenti contro i magnati magnati In città contano ancora qualcosa.
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22:23
Sono anni o anni che non possono avere incarichi di Governo. Ma voi capite, sono tanti ricchi armati. Continuano a contare moltissimo. Poi i magnati qui vi rifilò un'altra complicazione. Ma è un mondo complesso. Come vedete, per capire la loro politica avete mai sentito parlare di Guelfi e ghibellini?
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22:48
I Guelfi e ghibellini? Anche loro sono lì da una roba vecchia, vecchia estra vecchia. Quelli che stanno col papà e quelli che stanno con L'imperatore.
Firenze
da tempo immemorabile sta col papa perché i banchieri fiorentini sono quelli che finanziano la chiesa. Quindi un legame strettissimo.
Firenze
può essere solo guelfa,
Firenze
ghibellini.
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23:10
Sono stati messi a tacere da un sacco di tempo. E
Firenze
ufficialmente è welfare. E cioè il partito guelfo parte guelfa. Chi conosce
Firenze
è il palazzo di parte guelfa? No, parte guelfa è il partito e il partito che garantisce l'ortodossia della città ed è il partito che da un pezzo ha capito che per condizionare il
Governo
di
Firenze
c'è anche questo modo.
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23:40
Quando c'è un uno che sta facendo un po', troppa carriera politica. Il consiglio dei capi della parte guelfa si riunisce e dice ci sono un po', troppi ghibellini in giro in questa città. È da tempo che lo sappiamo che è ufficialmente proibito. È un ghibellino, non può avere nessun ufficio, un ghibellino vive in città tollerato, ma paga più tasse degli altri e non può avere nessun ufficio. Ma chi è ghibellino?
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24:07
Chi è ghibellino lo decide il partito parte guelfa, quindi periodicamente parte guelfa pubblica delle liste, dicendo il tale tale tale tale tale tale nomi tutti questi ci risulta che sono ghibellini e d'ora in poi non potranno più avere nessun incarico, nessun ufficio ora, qual è il paradosso che questa specie di mostro impiantato dentro la città, questo partito che garantisce l'ortodossia guelfa e che può colpire chi vuole accusandolo di essere di bellino e può rovinare chi vuole tutto in mano ai magnati?
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24:44
Perché da sempre il guelph ismo è incarnato soprattutto dai nobili cavalieri. I magnati che non possono avere incarichi nel
Governo
controllano il partito e in quel modo condizionano il
Governo
.
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24:59
Quando si viene a sapere che i priori hanno adottato i nuovi provvedimenti restrittivi contro i magnati, i magnati reagiscono come gli viene naturale. Si radunano tutti nel palazzo di parte guelfa per decidere cosa fare. Quello è il loro errore.
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25:14
Perché a quel punto fino a un attimo prima erano le arti minori che premevano in piazza, i banchieri, gli industriali. Ma se si viene a sapere che i magnati vogliono resistere è la vecchia paura, riprende tutti e anche il popolo grasso si compatta col popolo minuto.
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25:36
Quindi tutto questo è capitato venerdì. Sabato le botteghe restano chiuse in tutta
Firenze
. Sabato é un giorno di lavoro normalissimo. In passato, ovviamente. Ma quel sabato le botteghe restano chiuse e la notte le corporazioni pattugliano in armi la città.
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25:52
Domenica le arti tutte insieme, grandi e piccoli, i ricchi e quelli che tirano, che sgobba nella bottega. Le arti, tutte insieme decidono di mandare una delegazione dai priori per chiedere una serie di cose. Lunedì i rappresentanti delle arti vanno dai priori a palazzo li ringraziano per quello che hanno fatto.
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26:13
Accettare la proposta di Sal Vestro De Medici. Ma dicono non basta, siamo stufi di parte guelfa che ci tiene il giogo sul collo. Loro decidono, loro dicono quello lì e ghibellino rovinano chi vogliono. Siamo stufi di questo giogo e che per dio a questo si provvedesse.
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26:36
E le arti tutte sono in piazza armate, ognuna sotto il suo gonfalone, i priori chiusi dentro il palazzo che devono decidere cosa fare. Qui succede la cosa del tutto inaspettata, perché finora io vi ho parlato di un popolo, gli imprenditori al
Governo
che decide di dare una sterzata contro i nobili mentre la piazza è occupata dalle arti, con tutti i loro contingenti armati e i priori dentro il palazzo devono decidere cosa fare.
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27:14
In piazza cominciano ad arrivare anche gli altri, anche quelli che non sono iscritti alle arti, gli operai lavoranti battilana, come dicono loro, tutta questa marea di veri poveri che lavorano sotto padrone nell'industria della
Lana
e che non hanno nessuna rappresentanza politica. Anche loro cominciano a entrare in piazza e ne arrivano ne arrivano sempre di più.
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27:42
E tutta questa gente è arrivata in piazza a un certo punto si accorge di essere maggioranza perché gli iscritti alle arti sono tantissimi, ma i lavoranti sono ancora di più.
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27:52
E mentre le arti sono inquadrate sotto i loro gonfaloni, fermi lì tutti sotto il sole in attesa che i capi decidano la marea degli operai comincia a sciamare per tutta la città, cominciano a dare l'assalto alle case dei traditori. Chi sono i traditori? Sono quelli popolari, grassi che sono diventati troppo grassi, che la gente dice che sono amici dei magnati. In realtà sono diventati come i magnati anche loro.
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28:17
Non ci si può fidare. Sono quelli che sono stufi, si sa, è in città che ci sono dei nobili si no, nobili no, ma dei grossi proprietari di industrie, di aziende, dei giudici, dei giuristi che sono stufi di questo Governo largo a cui partecipano anche i Ciavattini e gli osti che vorrebbero stringere.
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28:37
La gente lo sa, li conoscono per nome. Messer Lapo, da Castiglione anch'io giudice, andiamo a bruciargli la casa. E Messer Lapo da Castiglion chi giudica e fa appena in tempo a scappare da
Firenze
e gli bruciano la casa a lui e ad altri i nemici del popolo.
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28:56
E quel giorno vengono incendiate le case degli
Strozzi
, dei pazzi, degli Albizzi, dei Soderini. Tutte famiglie, se si di popolo, in teoria, ma in realtà traditori, dice la povera gente. Il furore, dice un testimone dilaga in città dove si va alle Stink e alla prigione. Si rompe la prigione, si liberano i carcerati.
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29:18
Il che vuol dire chiaramente secondo noi il
Governo
è corrotto e traditore. La giustizia è traditrice e i carcerati sono carcerati ingiustamente, tutti fuori. Si dà l'assalto ai conventi. Perché? Perché a
Firenze
queste cose succedono spesso e i tumulti in piazza e quando la situazione è tesa è ormai è tesa.
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29:38
Da parecchi giorni i ricchi a
Firenze
hanno un riflesso condizionato. Facciamo un bel forziere di roba preziosa e lo portiamo al convento più vicino, dai francescani a
Santa Croce
, dai domenicani a Santa Maria Novella. Perché se succede il tumulto i conventi magari verranno risparmiati. Stavolta non vengono risparmiati, anzi la folla ci va apposta.
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30:05
Dura solo un giorno perché le arti organizzate sono ancora lì e alla fine il popolo smette di saccheggiare. Anche perché i priori hanno fatto sapere che guai vietatissimo e queste cose saranno punite. La gente si spaventa un po'. I priori stringono fanno arrestare quattro accusati di aver incendiato e saccheggiato.
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30:26
Li fanno impiccare in piazza. Poi viene fuori che sono quattro forestieri che non centrava niente. Avete presente Renzo tra Magliano? Quando finisce a Milano nel tumulto e arrestano solo lui. È tipico, no? Il montanaro appena arrivato arrestano questi quattro li impiccano. In apparenza è tutto finito.
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30:46
Ma la botta di vedere gli operai che saccheggiavano davano fuoco alle case dei ricchi. Non si digerisce facilmente. In città sono tutti spaventati. I ricchi industriali, ma anche gli artigiani sgombrano le loro mercanzie.
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31:02
I cittadini grossi, come dicono i testimoni, assumano guardie private, fanno venire i loro contadini dal potere a fargli la guardia alle case sbarrano le porte, Di notte si fa la guardia dappertutto. Di giorno le botteghe stavano a sportello. Il che vuol dire di solito la bottega è spalancata. No, sotto i portici tutti entrano. In quei giorni niente. Il negoziante è chiuso dentro e apre lo sportellino per vendere.
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31:32
Non si fida ad aprire. Si va avanti così per giorni si va avanti così, per settimane la città è paralizzata. E giugno, cioè la festa di San Giovanni Battista, la festa patronale la più grande festa della città si corre il palio quell'anno niente, non si festeggia San Giovanni Battista non si corre il palio il primo luglio hanno sorteggiato i nuovi priori che entrano in carica per luglio e agosto.
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31:59
Normalmente quando vengono sorteggiati i priori e quindi ogni due mesi in tutta la città si suonano le campane a festa. E poi i priori dalla scalinata o dal balcone del palazzo giurano davanti al popolo di osservare le leggi di
Firenze
, gli ordinamenti degli.
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32:17
Questa volta non si fa niente, non suonano le campane perché suonare le campane è sempre una cosa pericolosa in una città medievale. Fosse mai che la gente sente suonare le campane di sta succedendo qualcosa, andiamo ad armarci, non suonano le campane e i priori giurano si devono giurare, ma giurano dentro il palazzo a porte chiuse.
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32:38
Non bisogna dare nessun pretesto perché scoppi di nuovo all'incendio. Invece a questo punto la situazione precipita perché hanno tutti paura. I popolari grassi al
Governo
hanno paura che i saccheggi ricomincino.
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32:53
Il popolo minuto ha paura dei traditori al
Governo
, quelli dei più. Ci sono anche i Guelfi sinceri che davvero hanno paura che tornino gli Bellini e quindi anche loro, tutti in allarme. E quelli che hanno saccheggiato quel giorno hanno una gran paura che adesso che è tutto finito, la
Polizia
li venga a cercare a casa, perché in quel caso è la forca garantita.
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33:18
Quindi hanno tutti paura in questo clima, negli ultimi giorni, prima del luglio, ai priori cominciano ad arrivare delle denunce anonime che dicono guardate che gli operai si stanno organizzando. Guardate che gli operai hanno dei capi, hanno in mente di fare qualcosa.
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33:41
Guardate che gli operai vogliono saccheggiare
Firenze
. I priori ricevono per qualche giorno questi rapporti, queste denunce, poi le denunce diventano precise. È per il venti luglio, il venti luglio, la massa, la plebe dei sottoposti insorgerà e metterà a sacco
Firenze
. Queste cose arrivano la sera del I priori sono sempre rinchiusi dentro
Palazzo Vecchio
e devono decidere cosa fare.
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34:08
Nelle denunce si fanno alcuni nomi, decidono di farli arrestare. Restano quattro operai e li interrogano dall'interrogatorio di uno di questi arrestati, che si chiama Simoncino, non ha neanche un cognome. E il popolo, il popolo non ha il cognome. Simoncino, figlio di Bartolomeo e Simoncino confessa spontaneamente Si, è tutto vero, è tutto vero tutti i sottoposti dell'arte della Lana non vogliono più essere sottoposti.
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34:39
Non vogliamo più dover ubbidire ai padroni all'arte della Lana che ha il suo funzionario l'arte della Lana sovrintende al lavoro degli operai con arbitrio assoluto. C'è un funzionario che si fa venire dall'estero da fuori città, il quale autorità totale controllo il lavoro degli operai. Sei in ritardo, multa questo lavoro non mi piace. Multa Dici che hai lavorato otto ore? Non è vero, Te ne pago quattro.
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35:06
Gli operai non hanno nessun diritto di rispondere. Basta dice Simoncini Noi vogliamo che questa cosa finisca. Vogliamo che la smetta questa storia che non ci pagano perché del lavoro che vale ne danno otto anco dicono vogliono parte nel reggimento della città. Questa è la frase cruciale dell'intera vicenda. Simoncino, interrogato dai priori dice Sì vogliamo che sia abolito l'ufficiale dell'arte della Lana.
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35:40
Vogliamo essere pagati meglio, ma soprattutto vogliamo anche noi partecipare al
Governo
della città. E cosa vuol dire? Vuol dire che anche noi vogliamo formare un'arte, perché i padroni sono organizzati e noi no. Vogliamo che anche noi operai formiamo delle corporazioni e che mettano nei sacchi anche i nostri nomi. Anche noi vogliamo poter diventare priori gonfalonieri di giustizia.
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36:05
Quando si fa il sorteggio, i priori devono decidere cosa fare. La notte tra il e il confessione di Simoncino dice domattina il gli operai insorgono. I priori hanno come dire un referente politico, le arti e quindi mandano ad avvertire i capi delle arti e a chiedere cosa bisogna fare. I capi delle arti dicono siete sicuri di queste confessioni? Meglio essere proprio sicuri. Re Interrogate lì di nuovo sotto tortura.
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36:39
Li re interrogano sotto tortura e questi ripetono tutto con Un'aggiunta. C'è un capo.
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36:48
Salve estro di mettere la mano dei medici l'amico del popolo. Tutto torna. Sarà vero? Non sarà vero? Gliel'ho fatto dire per forza pero'. Sal Vestro si era ritagliato quel ruolo e quindi adesso gli tocca. Viene accusato di essere lui il capo. Va bene. E allora quella notte arrestano altri operai. Li torturano, li interrogano tutti confermano l'insurrezione per domani mattina.
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37:12
A questo punto i priori chiusi dentro il palazzo possono fare un'unica cosa? Sperare che le arti padroni e padroncini grandi e piccoli tengano duro e siano disposti a sostenere il
Governo
contro la rivolta. Perciò l'ordine. Domattina all'alba tutte le arti in piazza, tutti armati sotto i loro gonfaloni, a difendere
Palazzo Vecchio
perché dai quartieri bassi arriverà la feccia dare l'assalto a
Palazzo Vecchio
.
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37:44
La scommessa è che le arti tengano, e cioè che anche il calzolaio e l'oste decidano di stare con l'industriale, col banchiere contro gli operai. Sarà così lo vedremo domani mattina.
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37:58
In realtà non ceda aspettare la mattina perché tutti questi interrogatori sono stati condotti in gran segreto nelle cantine di
Palazzo Vecchio
dentro non c'è nessuno che possa sapere cosa sta succedendo e riferirlo fuori. No, invece C'è una l'orologiaio che sta aggiustando l'orologio di
Palazzo Vecchio
. Perché siamo nel
Medioevo
Maciel orologio naturalmente.
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38:21
Cioè l'orologio pubblico. Questa è una grande città industriale e il tempo è scandito dall'orologio del comune che batte le ore e cielo orologiaio in palazzo è l'unico estraneo l'orologiaio che sta aggiustando l'orologio e sente gridare quelli che vengono torturati. L'orologiaio sente tutto e poi esce e l'orologiaio è uno del popolo, è un piccolo artigiano anche lui.
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38:48
E lui decide che non sta con i priori traditori, amici dei ricchi. Lui sta col popolo. Perciò l'orologiaio esce, va a casa, si arma. E ancora non è ancora l'alba e poi esce in strada l'orologiaio gridando Allarme allarme! I priori fanno carne, fanno carne, vuol dire ammazzano la gente, capite? Sei un uomo e lo trasformi in carne. I priori fanno carne!
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39:18
Armatevi cattiva gente che non vuol dire come vorrebbe dire per noi malvagia vuol dire poveretti, armatevi, poveri voi se non che sarete tutti morti. A questo punto suonano le campane a martello in tutta la città all'alba i priori sono dentro il palazzo. Hanno fatto venire un centinaio di soldati. I soldati sono schierati in piazza in armatura. Fermi lì sono mercenari.
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39:46
I priori aspettano che arrivino le arti organizzate con i loro gonfaloni non arriva nessuno e invece arriva il popolo. Arrivano gli operai, gli insorti gente dicono i testimoni che si cominciarono a chiamare i Ciompi perché la parola Ciompi? Voi leggerete sui dizionari che vuol dire gli operai dell'arte della Lana. Ma non ci metterei la mano sul fuoco perché voglio studiarlo ancora un po'.
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40:14
Ma la mia impressione, ora come ora, che non era una parola di uso comune, dilaga in quel momento. Perché come ho già detto ieri, quando nel
Medioevo
c'è una rivolta, tutti sentono il bisogno di trovare un nome per indicare quelli che fanno parte della rivolta e perciò questa parola di colpo diventa di uso universale. Chi sono i Ciompi? Sono gli operai insorti.
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40:37
Quello sono i Ciompi e i Ciompi occupano la piazza gridando naturalmente cosa viva il popolo, perché capite l'ambiguità di questa parola popolo che a seconda di come la rigiri, può voler dire il banchiere o può voler dire i poveretti. E chi mai non accetterebbe di gridare viva il popolo è nessuno se lo può permettere. I Ciompi gridano viva il popolo!
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41:02
I soldati, i soldati non si muovevano, stavano a vedere, sono mercenari, dovrebbero rischiare la pelle quando le arti che dovevano sostenere il loro
Governo
non si son fatte vedere, i priori sono chiusi dentro da sotto urla no liberate gli arrestati dopo un po' da sotto cominciano a tirare con le balestre contro le finestre del palazzo. A questo punto i priori cedono e liberano gli arrestati.
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41:36
Com'é che tra priori fossi in di quelli che dicessi no, rendendosi in due pezzi per chi non capisce il toscano del tra i priori c'era chi diceva che si li restituiamo gli arrestati due pezzi prima gli tagliamo la testa e poi li restituiamo. Ma non hanno il coraggio di farlo. Li liberano. La gente in piazza urla, grida e il grido adesso eh, andiamo a saccheggiare i palazzi che mancano.
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42:06
I traditori sono tanti. Cominciano a dare l'assalto ai palazzi degli industriali, dei Lana Yoli, bruciare e saccheggiare fuoco e carne. I capi dicono no momento. Noi non siamo questo. Vietato saccheggiare, ma bruciare. Sì, perché quelli sono i nemici del popolo e meritano che le loro case vengono bruciate.
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42:32
I priori quella notte fanno venire pane, vino, aceto, carne salata, formaggio e sale e grandi carichi di pietre per difendersi dalle finestre. Nel caso che il popolo rimanga fuori, il popolo rimane fuori. Il ventuno mattina diluvia bomba d'acqua, diremmo noi oggi uno di quei diluvi estivi terrificanti.
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Alessandro Barbero
42:54
I priori dentro il palazzo sperano che la gente torni a casa. La gente non torna a casa. Anzi, i Ciompi insorti, hanno fatto dire alle arti di venire in piazza, anche loro ad aiutarli. E le arti, visto che la plebe padrona della città non osano non venire. Poi i cronisti dicono E chi venne e chi no.
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43:19
Però intanto le arti vengono, manca una, potete immaginare quale l'arte della Lana non si fa vedere, ma tutte le altre corporazioni vengono a dare appoggio agli operai insorti e gli operai presentano le loro richieste. E la principale è che anche loro vogliono, come dicevo, organizzarsi in arti.
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43:40
Devono essere riconosciute tre nuove arti, una la più grande, tutti sottoposti della Lana un'altra i sarti che anche loro sono dei piccoli poveri e un'altra i tintori tre arti nuove e ogni arte nuova deve avere i suoi priori sorteggiati ogni volta e anche il gonfaloniere deve poter essere uno dei nostri. I priori sono chiusi nel palazzo e devono decidere gli diciamo di sì o gli diciamo di no.
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44:06
Da sotto gridano fa un caldo spaventoso i priori sono chiusi lì dentro, la folla fuori tumultuosa. Le grida andavano al cielo che non si udiva nulla nella sala. Qualcosa in realtà udiva. A un certo punto sentono che in piazza qualcuno comincia a gridare andiamo a bruciare le case dei priori.
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44:28
A questo punto i priori votano le richieste del popolo e diventa legge di
Firenze
che si creano queste nuove corporazioni. Dopodiché uno dei priori che non ne può più esce da una porticina e scappa a casa. Ma non dovevi farlo perché i priori, per obbligo costituzionale, in quei due mesi stanno nel palazzo.
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44:48
Il priore che è uscito è come se si fosse dimesso, lo vedono e quindi il popolo comincia a dire fuori i priori fuori li vogliamo nuovi! Via i vecchi! Il popolo sciama nel palazzo mentre i priori scappano a casa, il popolo prende il palazzo. Trovano la prova che i priori erano traditori. Da qualche parte in
Palazzo Vecchio
trovano i capestro i quali a via in comprati per impiccare i poveri.
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45:21
Poi chi lo sa se quei capelli c'erano da sempre. Ma invece la voce corre subito. Vedi? Volevano impiccarlo. Ci hanno perfino comprato i capestro. I giovani sono sempre i giovani all'avanguardia sciamano nel palazzo salgono sulla torre, suonano le campane a festa in segno di vittoria viene fatto a pezzi il Bargello, il capo effettivo della Polizia Bargello.
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45:46
Ser nuto dice un cronista era quello che aveva promesso al popolo grasso che reggeva prima di impiccare i poveri. Il
Bargello
è un funzionario che come si usa e fatto venire da fuori come l'ufficiale dell'arte della Lana?
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46:03
No, perché quelli che devono fare i lavori sporchi li facciamo venire da fuori il
Bargello
. Ser nuto poteva anche cavarsela un forestiero sta all'albergo era chiusa nel suo albergo. Nessuno sapeva dove fosse e nessuno pensava a lui. Ah, starnuto viene la bella idea di farsi la barba Manda a chiamare un barbiere il barbiere manda un garzone.
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46:28
Il garzone fa la barba a ser nuto non l'ha riconosciuto non sa chi sia. Quando il garzone ha finito di fargli la barba, il servo di ser nuto lo deve pagare e dice al padrone sei venuto che gli do garzone sente starnuto fa due più due lo riconosce, va fuori e dice ser nuto Eli è chiuso in quella starnuto, il
Bargello
, quello che avevano fatto venire per ammazzarci tutti.
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46:57
Certo, lui il popolo va a prenderlo, lo trascinano fuori, vogliono impiccarlo, ma non fanno in tempo perché lo odiano talmente tanto che lo ammazzano e poi lo impiccano per i piedi già morto e poi lo fanno a pezzettini, commenta un cronista.
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47:16
Per una volta abbiamo anche dei cronisti favorevoli all'insurrezione. Qui abbiamo anche della gente che dice l'insurrezione è stata sacrosanta, giustissima. Meno male. Peccato che poi è finita male, ma era sacrosanta. E uno di questi cronisti commenta certo hanno fatto la pelle astenuto era fatto venire per fare carne di uomini.
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47:37
E poi? E poi noi, il popolo, abbiamo preso il potere e noi siamo il potere legittimo in questa città. Quindi adesso nomineremo i nuovi priori. Ma innanzitutto ci vuole un gonfaloniere di giustizia. Non si può. Senza un gonfaloniere di giustizia non si può far niente. Lui il potere esecutivo. Chi lo fa?
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47:55
Sono andati a prendere il gonfalone della giustizia per far vedere che loro sono appunto illegittimi detentori della sovranità hanno il gonfalone di giustizia. Chi lo porta ce l'ha in mano. Un fattorino di un industriale della Lana si chiama si chiama
Michele Di Lando
. È venuto lì in calzoncini corti, dicono senza calze. Luglio fa un caldo da morire. Questo qui si trova ad avere in mano il gonfalone.
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48:20
Fallo tu. Il gonfaloniere di giustizia e
Michele Di Lando
, figlio di una venditrice del mercato, è fattorino di un industriale. Si trova di colpo gonfaloniere di giustizia di
Firenze
, unica autorità esistente perché i priori sono andati tutti a casa per un giorno e mezzo.
Michele Di Lando
governa
Firenze
. Ci sono rimaste le ordini.
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48:41
Lo so che è tardi, ma mi avvio a finire per Ci sono rimaste delle lettere, delle ordinanze firmate da lui
Michele Di Lando
, gonfaloniere di giustizia. I cronisti ostili potete immaginare Per un giorno e mezzo
Firenze
è stata governata da questo pezzente in calzoncini corti. Nemmeno le brache possedeva. Ecco. Dopodiché create le nuove arti.
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49:05
Bisogna procedere al sorteggio dei nuovi priori. E quindi? Quindi bruciamo tutti i vecchi sacchi con i vecchi nomi e facciamo i nuovi sacchi con i nomi nuovi. Anche i nostri. Adesso ce li mettiamo. È una procedura lunghissima. I cronisti ostili dicono non potete immaginare come l'hanno fatta questa cosa.
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49:26
Tutti i pezzenti lì a scrivere questi nomi immigrati, gente che non si sapeva chi erano. E questi qua volevano governare
Firenze
e hanno fatto le nuove borse e poi sorteggiato una é una dei cronisti. Non sappiamo come si chiama, ma è uno che c'era. Ha partecipato a queste cose e lui era contentissimo, dice a questa operazione di sorteggio. Loro lo chiamavano lo scrutinio.
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49:50
Però in fiorentino dell'epoca suonava "lo squittino". E lo squittino ci mettono settimane a fare i sacchi con tutti i nomi puoi estrarre noi priori e lo squittinatore è il nome di questo diarista anonimo che partecipa e lo dice "fu fatto il buono squittino che contentò molta gente i quali non avevano mai avuto parte d'ufficio e sempre erano stati alle spese" perché noi i poveri, noi le tasse le paghiamo, ma un ufficio non avevo mai visto una carica, una poltrona e col sistema di prima dice "non debbano mai né una guadagno se non i ricchi".
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50:32
Ovviamente voi capite che hai sottinteso eh eh che hai una poltrona tutto sommato non è solo l'onore perché i ricchi le volevano tutte loro finora le poltrone adesso ce l'abbiamo anche noi. Finalmente, dopo aver pagato tanto, è ora di guadagnare un po' ordine di far festa. Aprire le botteghe ted eum
Campania
gloria confetto e vino per tutti in piazza la città festeggia.
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51:01
Non tutti festeggiano i lanaioli non festeggiano, i banchieri non festeggiano, i bottegai sono lì che si chiedono abbiamo fatto bene ad aiutare questi poveracci o era meglio lasciar perdere? La città è in sospeso, le botteghe non aprono. Molti cittadini sgombrano le famiglie in campagna la gente mormora.
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51:25
I priori proibiscono di mandare la famiglia in
Campania
. Molta gente comincia a chiedersi che razza di Governo abbiamo vedete come è facile scivolare dall'entusiasmo del trionfo ai provvedimenti dittatoriali che ti fanno perdere il consenso?
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51:43
Come in tutte le rivoluzioni nasce la milizia rivoluzionaria, nascono le guardie rosse, i priori ordino di arruolare mille balestrieri fra il popolo minuto fra i poveri stipendiati dal comune e arruolano questi balestrieri, i quali ogni giorno si esercitano in città, in pubblico dicendo parole villano e contro gli altri cittadini.
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52:07
Chiaro? Ogni milizia rivoluzionaria vede i nemici del popolo dappertutto. E allora, in questa situazione il problema è che il ritorno alla normalità è impossibile.
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52:16
È impossibile, anche perché i Ciompi si sono abituati a stare in piazza, stare sotto il palazzo e a gridare pretendono i malcontenti, i ricchi malcontenti, sobillato il popolo minuto imboccano col cucchiaio voto imboccano qualche vuoto, tante promesse, tante parole. Avete visto qualcosa? Niente.
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52:40
Anche questi nuovi priori, è vero, ci sono anche i nostri dentro tre dei nove priori sono operai adesso, ma anche loro anche loro traditori. Una volta che sei lì a palazzo e noi siamo sotto in piazza non ci fidiamo. Cacciamo li via tutti creano una nuova commissione rivoluzionaria.
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52:58
Gli otto d'ora in poi sarà gli otto che governano
Firenze
e i priori. Beh, quando a fine agosto scadono, li facciamo nuovi col sorteggio dalle borse, ma sotto il controllo degli otto e gli otto capi della rivoluzione, diciamo così sono lì in palazzo e ogni volta che viene fuori un nome dalle borse, uno va alla finestra e grida al popolo è venuto fuori il tal dei tali.
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53:25
Lo volete o no che non lo vogliamo? Allora niente, quello si butta via e se ne sorteggio un altro non vengono fuori dei nomi che piacciono alla piazza.
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53:37
Il problema è che a questo punto Ciompi perdono la maggioranza del consenso in città. Perché loro sono tanti, ma sono tanti, anche gli artigiani bottegai sono tanti anche i ricchi, eh. E i piccoli sono tantissimi, tutti quelli che hanno bottega e interessi e che si sono lasciati trascinare in quei giorni a dire dai, facciamo questa rivoluzione.
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53:58
Hanno ragione i poveri dopo qualche giorno ci stanno tutti ripensando e i priori stessi, benché alcuni di loro siano operai, anche loro appena nominati. Appena sorteggiati però di questa cosa che loro priori governano con la piazza sotto piena di folla che gli urla dietro, neanche loro si stanno più a questo punto è tutto molto veloce perché i capi delle arti molto rapidamente fanno girare il passaparola.
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54:27
Siamo d'accordo che così non va bene Sì siamo d'accordo. Siamo d'accordo che questo
Governo
della feccia non può continuare sì Siamo d'accordo i priori cosa dicono i priori? Non possono dirlo, ma stanno con noi. É ora di farla finita.
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54:42
E allora come si fa a farla finita? Eh? La si fa finita perché andiamo in piazza in tanti, tutti armati e tutti decisi a farla finita. In questo clima i Ciompi a loro volta non sono contenti di niente. Hanno nuove richieste, portano ai priori le nuove richieste. Vanno due degli otto. Due dei capi della giunta rivoluzionaria vanno a palazzo.
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55:08
Vanno dai priori. Questo è l'elenco delle nuove richieste. Il gonfaloniere di giustizia gli va incontro, tira fuori la spada, li colpisce e li butta giù tutti e due e li fa arrestare. Eppure questo era il
Governo
del popolo è sorteggiato con l'agente sotto che diceva Sì, quello lo vogliamo.
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55:25
Ma in pochi giorni sono diventati il
Governo
e non vogliono più che la piazza comandi a questo punto il popolo, la feccia, come dicono loro i Ciompi son sotto e non sanno cosa sta succedendo, ma cominciano ad arrivare gli artigiani e i mercanti organizzati in armi con i loro gonfaloni. Ciampi non sanno anche l'altro giorno erano in piazza a sostenerci. Quindi che si fa?
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55:52
I Ciompi son li, hanno anche loro un loro gonfalone, della loro nuova insegna con un angelo dipinto sopra, e vedono arrivare la folla delle arti organizzate e non sanno cosa sta succedendo. Invece quelli delle arti sanno cosa sta succedendo. Perché i kapian passato parola a tutti, andiamo in piazza per farla finita con la rivoluzione.
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56:12
E in una parte della piazza ci sono i Ciompi e dall'altra parte. Arrivano gli artigiani e i mercanti armati coi loro gonfaloni. E sono sempre di più i Ciompi cominciano a preoccuparsi. Qualcuno dice ma non è che siamo traditi, non è che i priori ci hanno traditi. Dal palazzo esce il gonfaloniere di giustizia dice no, quale tradimento?
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56:34
Quei due degli otto che ci avete mandato erano traditori. Li abbiamo arrestati, volevano la dittatura, volevano dare in mano a un signore. Sono tutte parole d'ordine che in un comune italiano fanno subito scattare le cose come volevano un signore e noi non lo erano davvero traditori quei due e e qualcuno in piazza cominci a dire buttate giù i priori operai, non li vogliamo più traditori tutti e altri dicono no.
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57:02
Però se sono traditori bisogna processarli, giudicare. E i ricchi invece gridano Buttateli giù dalle finestre in piazza il popolo organizzato le arti affluisce sempre di più, mentre i Ciompi non sanno bene cosa sta succedendo.
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57:20
Molta gente pioveva da ogni parte alla piazza i spazialmente, i grassi e gli artefici, gli artigiani minuti e grandi perché sapevano il fatto del trattato che doveva essere. Sapevano che C'era l'accordo. A un certo punto un gruppo di Ciampi vede un gruppo di partigiani armati, un po' troppo arroganti.
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57:42
Vanno a dirgli cosa fate qua in piazza? Sgombrate e non si vuole impartire. Quelli non volevano andarsene perché sapevano perché vi stavano. In altre parole, tutti i resoconti battono sul fatto che la controrivoluzione è perfettamente organizzata. Le corporazioni sono un meccanismo di trasmissione straordinario.
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58:05
In un attimo a in piazza migliaia di persone armate che hanno ricevuto la parola d'ordine, sanno cosa stiamo andando a fare. Stanno lì quasi tutto il giorno a fronteggiarsi. Poi tre ore prima del tramonto chiedono ai Ciompi di cedere il loro gonfalone. I Ciompi non lo cedono il gonfalone ce lo sono appena conquistato, il simbolo del fatto che loro sono una corporazione ufficiale riconosciuta.
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58:30
Non lo cedete e a questo punto gli altri attaccano tutti i macellai, centinaia di giovanotti nerboruti armati con gli attrezzi del mestiere, mannaia il coltellaccio. I macellai vanno avanti, gli osti vengono dietro e poi via via i bottai muratori.
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58:49
Tutte le corporazioni artigiane danno addosso ai Ciompi. I Ciompi, presi completamente di sorpresa, si sbandano, scappano dal palazzo, i priori gli fanno tirare addosso con le balestre e vedendo che anche dal palazzo i loro priori tradiscono il popolo perde completamente la testa. Scappano tutti a casa, molti morti in piazza.
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59:16
Poi durante la notte le milizie delle arti setacciano i quartieri popolari non uccidono nessuno, ma bastonano, sequestrano le armi, violentano donne, riprendono il possesso della città l'indomani in piazza ci sono solo le arti organizzate. E allora si comincia. Per prima cosa dov'è il gonfalone dei Ciompi lo abbiamo preso, eccolo stracciato e calpestato in pubblico.
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59:42
E poi i tre priori Ciompi, anche se hanno sostenuto la controrivoluzione, perché però non li vogliamo più cacciate contesti gaglioffo, Giusto? Buttateli! Giù questi gaglioffo I tre priori operai dicono Noi andremo a casa. Abbiamo capito che non è da noi fare i priori gente della nostra condizione.
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01:00:05
No, no, noi tutto dimenticato. Lasciateci solo tornare a casa. Li fanno scortare dalla
Polizia
a casa. Fine dei Priori Ciompi in piazza C'è Un artigiano che si lascia scappare che non è giusto perché i lavoranti della Lana avevano ragione. Di che fu morto in sulla piazza Lo ammazzano sul posto.
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01:00:26
La partecipazione del popolo non organizzato agli uffici è abolita. Ll l'arte dei Ciompi è abolita. Le altre due arti nuove, i tintori e i sarti le lasciano. Perfino loro hanno tradito perfino loro con l'idea. Noi ci lasciate qualcosa?
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01:00:45
Hanno abbandonato gli operai e quindi si rifà il
Governo
distribuendo i posti fra le arti minori, le arti maggiori. Sì proibisce che d'ora in poi qualunque sottoposto dell'arte della
Lana
possa avere un qualunque ufficio in comune.
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01:01:03
E poi e poi si fa festa, si iscrive alle città alleate. La terra era tornata alla signoria di mercato. Tanti e buoni uomini, cioè di gente per bene girano le canzoni che prendono in giro questi poveracci che non si sa chi era loro padre, gente che nacque ieri e che credevano di poter comandare loro in città.
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01:01:25
Viene deciso che d'ora in poi il giorno di san giuliano e quel giorno in cui Ciompi sono stati sbaragliati, sarà festa nazionale del
Comune Di Firenze
il giorno che furono sconfitti i Ciompi di
Firenze
. Per mesi bisogna stare molto attenti a quello che si dice molti mesi dopo c'è un artigiano che si fa sentire a dire che questo
Governo
che abbiamo adesso non è buono e che non durerà.
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01:01:54
Preso, arrestato e gli tagliano la lingua e la mano destra esempio agli altri non bisogna andare in giro a dire certe cose e poi e poi naturalmente cosa succede? Che poi congiure, impiccagioni, Ciompi vorrebbero ancora insorgere? Non ci riescono.
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01:02:14
Il
Governo
stringe, naturalmente perché stringe, perché adesso che abbiamo vinto le due arti nuove dei sarti e dei tintori che all'ultimo momento le abbiamo salvate perché siamo passate dalla parte dei ricchi, ma non durano mica un paio d'anni dopo viene deciso di abolire anche quelle e non c'è più nessuno che abbia la forza di resistere e le arti minori, gli ospiti, i muratori tutta questa i macellai che hanno avuto grosse promesse.
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01:02:42
Avrete la maggioranza dei priori cinque su nove poi no, scusate troppi quattro su nove, poi nuova riforma tre su nove. Poi nuova riforma due su nove é il gonfaloniere di giustizia, deve essere delle arti maggiori. Tutte queste cose passano perché hanno tutti paura e nessuno è più in grado di reagire.
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01:03:06
É come dire ieri ho finito il racconto della giocherei in
Francia
, sottolineando che molti secoli dopo, in una
Francia
cambiata da tanti punti di vista, ma tutto sommato c'erano sempre il re, i nobili e il popolo di parigi sempre pronto a insorgere.
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01:03:24
E i contadini? Era un mondo diverso, ma non così diverso. Qualche secolo dopo la fine del
Medioevo
, in
Francia
una rivoluzione riporterà in campo alcuni dei motivi per cui si era combattuto nella grande rivolta della gioielleria.
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01:03:42
Sarebbe bello poter finire anche stasera, dicendo beh, la rivolta dei Ciompi è stata solo una rivolta, non una rivoluzione. Perché è stata sedata con violenza, certo, ma i semi li ha lasciati nella storia
d'Italia
poi, come tutti sappiamo, è stata la grande rivoluzione libertaria del ecco, mettete la data che volete perché tanto non c'è stata in
Italia
. È tutto finito lì quella volta. Grazie.
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Fabrizio Mele
01:04:15
Grazie per aver ascoltato questa puntata del podcast di
Alessandro Barbero
. La descrizione dell'episodio Trovate il link al sito del
Festival Della Mente
. Da qui viene questa lezione. Le altre puntate della serie Le rivolte popolari al
Medioevo
le trovate pubblicate come episodi, sessantacinque e sessantasette.
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01:04:32
Come sempre ci troviamo tutti i mercoledì sera alle ventuno sulla community per l'inevitabile palco del Mercoledì un'oretta di chiacchiere solo audio tra appassionati.
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01:04:41
Informazioni su Barbero podcast punto it Slash Community La musica è come sempre il George Street shuffle di
Kevin Mccloud
incompleti punto com pubblicato con licenza Creative Commons cc buy quattro punto zero Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata del podcast di
Alessandro Barbero
ciao che cnn ehm che.
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