Ep.4: Quei Baci infiniti

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Dai Cazzotti ai Baci: è la storia sorprendente che vede per protagonisti Luisa Spagnoli, Giovanni Buitoni e il pubblicitario Federico Seneca ripercorsa insieme a Cristina Mencaroni, responsabile del Museo storico Perugina. Sempre a Perugia, ascoltiamo le voci e i ricordi ricchi di aneddoti di due lavoratori. Saverio è la memoria storica della fabbrica, mentre Edoardo è arrivato più tardi, ma per lui le nocciole non hanno segreti. All'interno della Perugina si producono fino a 1400 Baci al minuto e qui la storia si rinnova giorno dopo giorno, in una serie potenzialmente infinita di Baci.
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Talking about
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Speakers
(4)
Paolo Di Paolo
Cristina Mencaroni
Edoardo
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Paolo Di Paolo
00:03
Quando studiavo storia sui banchi di scuola, confesso che non l'ho capito subito, pensavo che tutto si riducesse a una sequenza di date, di frecce che da un evento portano all'altro cause, conseguenze, guerre, trattati di pace.
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00:19
Poi con il tempo ho capito che c'è un'altra storia, quella che racconta la vita di ogni giorno, quella che illumina l'esistenza delle persone.
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00:27
I loro sogni, le loro passioni, i loro desideri, le canzoni che hanno ascoltato, i film che hanno amato e anche ciò che decennio, dopo decennio, hanno assaporato, hanno condiviso.
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00:48
Si può rifare la storia di un intero secolo scegliendo un dettaglio, purché sia quello giusto.
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00:54
Si possono ripercorrere cento anni di storia italiana attraverso un simbolo.
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00:59
Cento anni di baci.
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01:06
Sono
Paolo Di Paolo
e questa è Baci su Baci.
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01:11
Una serie che racconta una storia lunga un secolo. Baci su Baci è un podcast di Chora Media per Baci Perugina.
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01:19
Ma chi si rivede! Quanto tempo.
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01:43
Quanto tempo davvero.
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Paolo Di Paolo
01:45
Moon River l'avete riconosciuta? Era la colonna sonora di uno spot televisivo degli anni sessanta, un po' fotoromanzo parlato, un po' commedia romantica.
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01:56
Siamo subito in un clima preciso, incredibilmente diverso da quello che evoca uno degli spot rimasti più impressi nella memoria collettiva.
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02:08
Adesso vediamo un po' chi é stato buono! Allora mia sorella buona buona non è. E un bacio solo perché è Natale. Il nonno buono!
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Paolo Di Paolo
02:22
Tra uno spot e l'altro passano eventi, vicende pubbliche e private. Cambia il paese, cambiano le generazioni, si può arrivare all'altro ieri, all'oggi, volendo, gli anni venti appena cominciati, difficili ma pieni di speranze.
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02:37
Oppure riavvolgere il nastro fin dall'inizio. Quando negli anni venti del Novecento ruggenti ma tempestosi nel cuore
d'Italia, Perugia
, Luisa Spagnoli
a una delle sue innumerevoli intuizioni.
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02:50
La storia della Perugina era appena cominciata, come mi racconta la responsabile del museo storico Cristina Mencaroni.
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Cristina Mencaroni
02:60
Perugina nasce nel millenovecento sette. Nasce in
Italia
, nella quale il mercato del cioccolato, così come oggi lo conosciamo, era inesistente.
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03:09
Pochi marchi localizzati al centro, al nord ovest
d'Italia
, quindi nel Torinese, che è stato un po' la porta d'ingresso del del cioccolato per
l'Italia
.
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03:21
Era talmente raro quel cioccolato che Perugina non nasce come azienda produttrice di cioccolato ma nasce da un'idea di Francesco Buitoni, già imprenditore pastario che decide di estendersi sul dolciario, non pensa al cioccolato troppo selettivo, forse anche troppo complicato.
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03:38
Non avendo nessuna esperienza, crea una società con due coniugi, due droghieri del centro della città di
Perugia
, sono
Annibale
la
Luisa Spagnoli
.
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03:48
La stessa
Luisa Spagnoli
che poi a
Perugia
fonderà anche l'omonima casa di moda e insieme inaugurano un laboratorio artigianale per la produzione di confetti. Noi nasciamo come confettieri.
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Paolo Di Paolo
04:03
Il cioccolato arriverà in un momento inaspettato della storia, ma non casuale.
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Cristina Mencaroni
04:09
Arriva in particolare con la Prima Guerra Mondiale che da una duplice opportunità. Da un lato la svalutazione del marco che consente a Buitoni a
Giovanni Buitoni
, a quel punto che è subentrato al padre, di acquistare dei macchinari tedeschi molto avanzati sulla produzione del cioccolato.
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04:28
L'Europa
era molto più avanti,
dell'Italia
dal punto di vista tecnologico.
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04:32
Quindi a
Perugia
prende così vita dal nulla, in una zona
d'Italia
nella quale non c'era nessun distretto del cioccolato, prende vita e prende forma una fabbrica estremamente moderna di cioccolato italiano.
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04:47
E c'è un primo mercato di sbocco per specializzarci sul cioccolato.
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04:51
È la guerra, è la Prima Guerra Mondiale, sono le commesse belliche. Immaginate le commesse per i nostri ragazzi sul
Carso
,
Sul Piave
, a Caporetto. Ecco, quella è stata la prima specializzazione sul cioccolato.
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Paolo Di Paolo
05:06
Nel primo Dopoguerra c'è un mondo da rimettere in piedi. Poche risorse, molte difficoltà, ma anche molta voglia di ricominciare, di inventare. Perché l'anno dei Baci è proprio il millenovecento ventidue?
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Cristina Mencaroni
05:21
Perché la
Luisa Spagnoli
nel ventidue aveva un problema di costi di fabbrica da recuperare, in particolare la granella delle nocciole.
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05:29
Noi usavamo le nocciole, né torroni, né confetti. Le nocciole, quando si lavorano si rompono, quindi quella purea di microparticelle di nocciole doveva essere recuperata.
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05:41
E lei, essendo una donna anche molto pragmatica, molto parsimoniosa, che fa?
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05:45
Crea una specie di polpetta di cioccolato gianduia ricca, infarcita di queste scaglie di nocciole, la impreziosisce con una nocciola intera sulla sommità e, come scrive lei, l'ha intozzo in una tazza di cioccolato fondente Luisa, dal mio nome.
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06:02
Ha creato il mito, ha creato il Bacio, ma lungi da lei pensare che quello potesse essere un cioccolatino così impegnativo, così strategico, quindi lo vede solo nella sua capacità di essere un espediente di recupero di materie prime e quindi, guardando semplicemente la sua forma poco elegante, tozza, irregolare.
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06:23
Lo lancia con un nome terribile, lancia con il nome di cazzotto, assomiglia tanto a un pugno chiuso. Assomiglia tanto alla mano nella quale lei in quel momento lo sta volteggiando, lo sta guardando.
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Paolo Di Paolo
06:38
Mora, i capelli sempre raccolti e uno sguardo profondo, penetrante.
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06:43
Possiamo immaginarla
Luisa Spagnoli
. Una donna elegante, un'imprenditrice, nata da una famiglia umile, una creatrice di mondi, di cioccolato e di lana, come dimostra anche la creazione della casa di moda che ancora oggi porta il suo nome.
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06:59
Luisa non pensa inizialmente a un Bacio, ma un gesto più forte, diretto, che lascia il segno, proprio come lei, un cazzotto. Ma erano anni di grande rivoluzione e creatività.
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Cristina Mencaroni
07:17
Ed è qui che interviene invece la mente strategica, quella
Italia
che vedeva nel cioccolato un lusso. Lusso, esclusivo, riservato, ristretto. Ovviamente cazzotto non ci sta.
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07:28
Sarà
Giovanni Buitoni
con un bel gioco di parole, essendo anche un viveur in qualche maniera, che commenta.
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07:35
Io non posso pensare che un cliente possa entrare in uno dei nostri negozi Perugina e chiedere ad una commessa, magari carina signorina, mi darebbe un cazzotto, ma molto meglio che le chieda un Bacio.
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07:47
E questo è il gioco di parole che affascina
Seneca
. Da lì creano questa immagine iconica di un cioccolatino che diventa un testimonial del gusto, delle tendenze, della moda, dei sentimenti.
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08:01
E anche allargati
dell'Italia
, un evergreen e anche un testimone all'eccezionale di
Made
in
Italy
.
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Paolo Di Paolo
08:10
Non c'è dubbio che sia così! E non c'è dubbio che la creatività di
Federico Seneca
sia essenziale. Pubblicitario, disegnatore grafico di talento, immagina, a partire dal proverbiale bacio di Hayez, anche la classica, inconfondibile scatola dei Baci.
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08:26
Oltre ai cartigli, naturalmente.
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08:28
Ma i creativi che si sono succeduti nel corso del tempo hanno avuto ciascuno un'intuizione un guizzo, un azzardo che contribuiscono alla fortuna dei Baci nell'immaginario collettivo.
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08:39
La scatola a forma di tubo, per esempio, nel millenovecento novantasette i passeggeri del volo Alitalia AZ seicentodieci da
Roma
a
New York,
si imbarcarono su un aereo speciale decorato in modo da farlo somigliare a un gigantesco tubo di Baci Perugina.
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08:57
Pochi anni più tardi, nel fatidico Duemila, entra nel Guinness dei primati Bacione, il più, grande cioccolatino del mondo con sette metri di circonferenza, due metri e mezzo di altezza e un peso di quasi sei chili.
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09:11
E ancora il coinvolgimento di figure amate dal pubblico, attori, cantautori nella scrittura di frasi nuove per i cartigli, le limited edition con firme di prestigio come quella recentissima a cura di Dolce e Gabbana.
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09:26
E gli slogan tubiamo, diamoci un mondo di baci, chi ama? Baci. Sono affezionato a questa frase che chiude uno spot del duemila dodici.
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09:36
Un ragazzo e una ragazza si baciano sotto la pioggia, mentre la voce narrante legge una famosissima poesia di
Prévert
.
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09:51
I ragazzi che si amano si baciano in piedi, contro le porte della notte, e i passanti che passano li segnano a dito.
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Paolo Di Paolo
10:04
Ma come abbiamo accennato negli episodi precedenti non è solo agli innamorati che parlano i Baci.
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10:11
Parlano a chiunque provi un sentimento e voglia raccontarlo. Genitori e figli, nonni e nipoti, amici e amiche, ogni legame possibile tra esseri umani.
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10:47
Baci vivi, vivi le tue emozioni, dice lo slogan dello spot più recente. Persone di ogni età, di ogni provenienza e preferenza.
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10:56
Perché tutti amiamo allo stesso modo, anche se nessun bacio uguale all'altro.
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11:00
Questa è una frase che ho appuntato sul mio quaderno parlando con Saverio e Edoardo, due operai della fabbrica della Perugina.
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11:08
Chi l'ha detta si riferiva a un aspetto concreto, alla lieve difformità tra i cioccolatini. Alla loro singolarità, ma mi è sembrato un concetto molto più ampio.
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11:19
Ha ragione Edoardo, nessun bacio è uguale all'altro.
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11:28
Visitare la fabbrica è affascinante. La passerella che consente di contemplare le macchine dall'alto è una sorta di corridoio spazio-temporale.
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11:37
Ti porta dove a una velocità impressionante nascono i baci, fino a mille e quattrocento al minuto. E intanto le operaie e gli operai controllano, verificano, si assicurano che le nocciole siano al posto giusto, che non ci siano difetti, che l'inscatolamento procede al meglio.
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11:52
Tutto impeccabile. Eppure qualche volta dovrà avvenire alla tentazione di assaggiare.
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Saverio
11:59
Mi ricordo tanto tempo fa, quando ancora lavoravo come addetto alla produzione, che c'era questo collega che era abituato a mangiare cioccolatini in quantità.
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12:12
Una mattina gli dissi tutti i cioccolatini che mangi l'incarto lo dai a me, e io lo tenevo in tasca. Alla fine del turno andammo a contare i cioccolatini che aveva mangiato erano centoundici gianduiotto e quindici cremini.
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12:33
Rimanemmo un po' sorpresi perché effettivamente erano più di un chilo di cioccolato, per cui tutti quanti a ridere. Perché è possibile che lui ha mangiato tutta questa roba, eppure era così.
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Paolo Di Paolo
12:45
Questa è la voce di Saverio. Oggi è in pensione e fa il nonno. Ma ha lavorato per circa quarant'anni alla Perugina.
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Saverio
12:54
Sì, io mi chiamo Saverio Vescovi, ho sessantadue anni e sono entrato in questa azienda nel millenovecento settantotto.
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13:01
Però la conosco da molto prima perché ha lavorato qua sia mio nonno che mio padre. Ripeto, sono entrate nel millenovecento settantotto e ho lavorato qui fino al duemila e diciotto.
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13:12
Facendo vari tipi di lavoro. Sono entrato come operaio alle spedizioni, poi ho lavorato all'incarto confezioni per qualche anno, il reparto in cui sono diventato capo turno e da lì sono passato al reparto baci come caporeparto. Quello è stato il giorno forse più bello per me.
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Paolo Di Paolo
13:35
Nel tempo Saverio si è occupato di tutti gli aspetti della produzione dei Baci, dal reparto nocciole, dove si effettua la selezione, la scelta, la tostatura delle nocciole, fino ai segmenti della linea di produzione e al confezionamento.
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13:49
Si può dire che lui sia un po' una memoria storica degli ultimi decenni ed a memoria appunto, di tante diverse situazioni, anche di quelle più particolari, più eccentriche, come la visita di personaggi importanti in fabbrica, dai Presidenti della Repubblica, ai Presidenti del Consiglio.
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14:07
A una leggenda del cinema come
Alberto Sordi
, che immagino avrà fatto qualche battuta delle sue.
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Saverio
14:14
Qualche battuta? È stato un continuo. È stato veramente simpatico. Poi fece si fece una specie da assemblea in mensa ha parlato lui poi rispondeva alle domande delle persone.
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Paolo Di Paolo
14:29
Ci sono, ci sono. Sono anche esposte nel bel museo storico della Perugina. Saverio ha il piglio del capo rigoroso, ma voglio capire com'è stato lavorare con lui.
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14:40
E lo chiedo non all'interessato, ma a un suo collega più giovane, Edoardo.
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Edoardo
14:46
Saverio, era un capo molto attento, molto scrupoloso, a volte anche duro, ma lo faceva perché voleva che il lavoro andasse nel migliore dei modi, nel senso del risultato finale.
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15:01
E poi rimane sempre quel rapporto di familiarità che unisce le persone, sia che sei operaio sia con il caporeparto che anche con il capo fabbrica, perché c'è un'interazione indissolubile fra tutti, affinché questo prodotto venga alla luce nel migliore dei modi.
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Saverio
15:23
Io ho parlato con lui, all'inizio prima di impiegarlo in questo reparto, perché per me il reparto nocciole era il reparto più importante di tutta la fabbrica.
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15:33
Volevo garanzie sulla serietà, lui me le ha date e mi ha detto guarda io sono disponibile a fare tutto quello che mi chiedi, ovviamente nelle mie capacità. E devo dire che è stato un ragazzo che ha mantenuto le promesse.
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Paolo Di Paolo
15:50
Adesso tocca a Edoardo presentarsi. Sappiamo che la sua storia con Perugina inizia quando era molto giovane e anche un po' ribelle.
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Edoardo
15:58
Io non è che ero molto per le regole all'inizio, volevo lavorare, però sono stato sempre un gran lavoratore.
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16:04
So che uno scopo che deve essere raggiunto lo cerco di raggiungerlo al meglio anche perché a quei tempi io avendo lavorato nonostante studiavo, ho sempre lavorato da quando ho quattordici anni.
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16:15
Io ben comprendevo ciò che significa mantenere un posto di lavoro determinati standard di risultato, di comportamento.
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16:23
Ora lo facevo un pochino, diciamo più spirito libero, volevo arrivare con i miei mezzi e Saverio mi rimetteva spesso in riga, no?
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Saverio
16:32
La carreggiata carreggiata. Al di là del suo modo di pensare, i suoi risultati sul lavoro sono stati sempre ottimi, ma la dimostrazione è che nel tempo è cresciuto all'interno del reparto, fino a diventare il miglior conoscitore della lavorazione delle nocciole.
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Paolo Di Paolo
16:50
Ecco, le nocciole, ma si può svelare il segreto della nocciola perfetta?
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Edoardo
16:56
Allora la nocciola perfetta, innanzitutto più rotonda è e meglio è, perché è proprio questo viene depositata sopra l'anima del Bacio.
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17:07
La nocciola perfetta deve essere innanzitutto ben tostata. Deve essere calibrata e selezionata tramite un apparecchio che noi chiamiamo sceglitrice che ha dei laser, nonostante tutto, siamo automatizzato, lungo il nastro la nocciola che viene depositata sopra il Bacio.
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17:24
Ci sono da una parte all'altra del nastro, due operatori che sistemano questa nocciolina. Quindi anche questa è una fase molto importante prima della glassatura.
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17:35
Perché noi non troveremo mai un Bacio uguale a quell'altro. E questo è proprio il sinonimo di professionalità e artigianalità che contraddistingue questo prodotto.
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Paolo Di Paolo
17:46
Ecco, Edoardo l'ha detto, nessun Bacio é uguale all'altro. È una frase che mi piace. E l'abbiamo ripetuta più volte nei primi tre episodi.
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17:58
E con i lavoratori della
Perugina
troviamo la conferma. Ma c'è ancora una cosa che voglio chiedere a Saverio ed a Edoardo. Voglio fare una domanda molto semplice e molto diretta, ma cosa significano i baci per voi?
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Saverio
18:12
Per quanto riguarda noi, il Bacio oltre che essere simbolo d'amore, tutto quanto è l'emblema della nostra città e quindi credo che tutti i perugini ne siano fieri di questo e quando devono regalare un cioccolatino non credo che vadano su altre strade.
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Edoardo
18:30
Quando regali un Bacio non regali un semplice cioccolatino, sai che regali una manifestazione di un rapporto profondo, di un sentimento profondo.
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18:42
Il Bacio è una manifestazione, un veicolo d'amore profondo che, espresso come regalo regala nelle emozioni molto grandi.
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Paolo Di Paolo
18:55
Questo fanno i Baci, interpretano i sentimenti, avvicinano le persone, comunicano, l'amore e lo fanno con gentilezza e generosità.
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19:05
E lo fanno da cento anni. Attraverso i periodi più felici o più bui della nostra storia.
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19:11
Come? Prendendo in prestito parole, per donare un sorriso o un momento di dolcezza.
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19:19
Beh, questa volta tocca a me approfittarne. Scarto anche io uno di questi Baci e vediamo cosa mi dice. Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti rinasceranno. È un verso di
Baudelaire
.
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19:47
Sembra proprio dirci che questa storia lunga un secolo non si ferma. Rinasce ogni giorno. Baci su baci.
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20:04
Baci su baci è un podcast di Chora Media promosso da Baci Perugina.
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20:10
È stato scritto da me
Paolo Di Paolo
con il supporto di Anita Franzoni.
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20:14
Le registrazioni in studio sono di Cristiano Le Lellini per Kea Sound. I fonici in presa diretta sono Davide De Benedetti e
Daniele Marino
Marinelli.
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20:23
La Post-produzione e di
Francesco Ferrari
per Frigo Studio. La producer e Anna Nenna. La cura editoriale di Sarah Poma.
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🇮🇹 Made with love & passion in Italy. 🌎 Enjoyed everywhere
Build n. 1.39.1
Paolo Di Paolo
Cristina Mencaroni
Saverio
Edoardo
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