Saturday, Apr 9, 2022 • 22min

Ep.1: Parole e Baci

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Paolo Di Paolo va a casa della scrittrice Chiara Gamberale con una confezione di Baci Perugina. Cosa significa parlare delle relazioni amorose, raccontare le emozioni, indagare i sentimenti? I due scrittori si confrontano sulla difficoltà e sulla bellezza di scrivere e descrivere l'amore contemporaneo dialogando intorno al linguaggio degli affetti. I Baci Perugina ci aiutano a trovare le parole giuste per esprimere la passione, l'amicizia, una simpatia, una tenerezza, coinvolgendo un sistema di valori molto più ampio rispetto al classico amore romantico.
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Talking about
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Speakers
(2)
Paolo Di Paolo
Chiara Gamberale
Transcript
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Paolo Di Paolo
00:10
Forse non lo avete riconosciuto subito, questo rumore, è carta, anzi è per la precisione un cartiglio inconfondibile.
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00:18
Se dico che accompagna un cioccolatino, che chiunque davvero chiunque nella sua vita ha assaggiato, allora non potete avere dubbi.
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00:27
Apri, più o meno delicatamente la confezione, trovi questa strisciolina di carta che nel momento stesso in cui dai il primo morso, ti dice qualcosa.
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00:36
Non sono frasi da biscotto della fortuna. Sono parole di scrittori, di scrittrici, di poeti, di filosofi, di cantautori.
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00:45
Qualche volta proverbi. Pescano emozioni da uno sterminato archivio.
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00:50
Sono parole che raccontano i sentimenti più forti, legami che fanno la differenza nelle nostre vite.
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00:56
L'amore, ogni forma d'amore, l'amicizia ogni forma di amicizia e di condivisione.
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01:04
I cioccolatini, lo sapete, si chiamano Baci.
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01:09
Ogni anno se ne producono diciotto milioni tutti e da sempre nello stabilimento di
San Sisto
a
Perugia
.
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01:20
Sono
Paolo Di Paolo
e questa è Baci su Baci, una serie che racconta una storia lunga un secolo.
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01:29
Baci su Baci è un podcast di Chora Media per Baci Perugina.
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01:43
Esistono oggetti che diventano simboli e simboli che, entrando nelle nostre giornate negli anni, nei decenni, si caricano di ricordi i nostri ricordi, le nostre storie.
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01:54
Qualcuno ti ha detto il suo amore così. Qualcuno ha provato a conquistarti, così.
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01:59
A qualcuno hai ricordato il tuo affetto. Qualcuno lo ha ricordato a te. Un innamorato, un'innamorata, una madre, un figlio, un padre e i nonni, gli amici.
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02:22
Un bacio è qualcosa di più. Chi c'era, non può dimenticarlo. Come tanti spot televisivi nel corso dei decenni, quelli dei baci si sono fissati nella memoria collettiva.
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02:33
E così gli slogan. In un'ideale cronologia universale, personale, insieme, i baci potrebbero funzionare da Madeleine.
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02:44
Le nostre vicende personali, baci veri e sognati, amicizie, amori, pensieri gentili, offerti e ricevuti. Anche la storia del nostro paese, l'evoluzione dei costumi, il cambiamento è così il cambiamento.
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02:58
Perché il modo in cui parliamo, d'amore cambia nelle pubblicità, per l'appunto, nelle canzoni.
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03:05
Grazie dei fiori non è brividi. E nei film e nei libri, nella nostra quotidianità, come cambiano ed evolvono anche le storie d'amore, pur restando vive nei ricordi delle persone che le hanno vissute, o nelle parole di chi le ha tramandato.
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03:20
Un po', come accaduto per la passione che ha dato il via a questa storia di baci e di biglietti amorosi.
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03:26
Quella tra
Luisa Spagnoli
e
Giovanni Buitoni
, che nel millenovecento sette aprirono un laboratorio nel centro storico di
Perugia
, a cui poi prese vita la
Perugina
.
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03:36
Partiamo dagli amori e dai baci di oggi per tornare indietro a quelli di ieri e di cento, mille anche duemila anni fa.
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03:43
Scopriremo che non ci è mai stato e mai ci sarà un bacio uguale a un altro, anche se ogni giorno ne vengono scambiati milioni.
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03:50
Scopriremo anche che quando si tratta di Baci Perugina non esiste solo l'amore romantico.
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03:55
I Baci vanno d'accordo con tutto, con la passione, con l'amicizia, con il trasporto verso il bello, verso la cultura, con l'amore che lega i genitori ai figli, i nipoti ai nonni, fratelli e alle sorelle, con l'affetto totalizzante che si respira dentro le famiglie d'elezione.
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04:12
E oggi che i Baci compiono cento anni, abbiamo pensato di celebrare un secolo di storia e di storie d'amore con chi dei sentimenti sa indagare la profondità e anche la mutevolezza.
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04:24
Partiamo dall'amore contemporaneo. E per farlo siamo andati a casa della scrittrice
Chiara Gamberale
, con una confezione di Baci, naturalmente con lei che da sempre si occupa di sentimenti e del racconto dei sentimenti, trovando le parole giuste per esprimere anche l'indicibile abbiamo fatto un esperimento, non potevamo non farlo.
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04:43
Abbiamo provato a scartare insieme alcuni Baci.
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Chiara Gamberale
04:47
Hai strappato la carta? No, ecco.
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Paolo Di Paolo
04:55
Allora il cartiglio dice che la vera felicità questo non parla d'amore però, eh, parla un po' della vita.
Antoine Saint-Exupery
La vera felicità deriva dall'entusiasmo di creare cose nuove.
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Chiara Gamberale
05:05
Beh, eh, insomma, non, allora a un certo punto io in effetti colgo questa occasione proprio per interrogare i Baci.
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05:12
Interrogarmi sui Baci e proprio sui Baci Perugina eh intendo assieme a te.
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05:17
Perché mi ricordo qualche anno fa, a un certo punto io, perché, io spesso li prendo per, non tanto per mangiarli, ma per avere così una risposta a una domanda da loro.
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05:28
E qualche anno fa, mi continuano a capitare in un periodo particolarmente turbolento della mia vita sentimentale, strano. E continuavano a capitarmi frase sull'amicizia. Allora ho detto ma com'è?
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05:40
Che anche loro hanno capito no? Che forse gestire quel tipo di relazioni è più è più semplice, come semplicemente, forse, invece hanno allargato al sentimentale in senso, a tutti i legami, ecco. E quindi la felicità è costruire insieme che di cose nuove insieme.
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Paolo Di Paolo
06:05
I Baci sono oggi il simbolo di un amore pienamente contemporaneo di affetti che abbracciano un sistema di valori molto più ampio rispetto al classico amore romantico e di fatto allargano lo spettro di emozioni, di sensazioni che si possono provare col semplice gesto di un bacio, dato o regalato.
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06:23
Le regole sono altre, o meglio non sono più regole.
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06:27
Sotto questo aspetto ci troviamo in una dimensione nuova e serve solo il coraggio di esplorarla.
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06:32
Anche quelli che possono sembrare solamente semplici cioccolatini possono essere un mezzo con cui partire per questo viaggio. Lo spiega bene
Chiara Gamberale
.
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Chiara Gamberale
06:43
Io credo davvero che l'incontro di due persone, che la dimensione dell'amore sia così stupefacente, paurosa anche, proprio perché si incontrano un uomo, una donna, un uomo, un uomo, una donna, una donna.
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07:03
Insomma, un pinguino e una farfalla, chi, si incontrano e, non solo e per ognuno dei due la possibilità di incontrare il nuovo che nell'altro, l'altro, ma anche di incontrare una parte di sé fino a quel momento inesplorata.
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07:24
In questo senso, quindi, sì. Credo molto che l'amore abbia a che fare con qualcosa di nuovo.
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Paolo Di Paolo
07:31
Ecco qualcosa di nuovo potrebbe essere pure una buona espressione per avvicinarci a un esperimento che da scrittrice fai sempre. Parti da qualcosa che è dominio dell'esperienza di tutti.
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07:43
Da un certo punto della vita in poi, ci capiterà comunque di innamorarsi anche faticosamente, qualche volta scivolando dentro quell'innamoramento.
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07:52
Però poi, quando si tratta di dirlo, quello che stiamo provando li veramente dobbiamo come attingere a risorse che quasi sembrano inattingibili.
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07:60
Cioè dove le troviamo le parole, secondo te, per dire quello che stiamo provando?
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Chiara Gamberale
08:04
A volte proprio io voglio che i miei personaggi si esprimono con quelle sbagliate.
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08:08
Perché a volte, purtroppo e per fortuna, sono le parole dell'amore.
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08:12
È proprio perché in gioco, non ci siamo solo noi, ma ci sono sempre loro, i bambini che siamo stati. E il modo in cui quei bambini hanno ricevuto e dato amore e inevitabilmente, niente, ecco.
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08:29
L'amicizia, secondo me questo non lo fa. Questo risvegliare il bambino che, come diceva Berry, è una creatura innocente, senza cuore e che cammina proprio fra la paura e il desiderio, spesso, spesso confondendo l'una per l'altra.
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08:46
Dunque, in effetti, io per esempio, mi ricordo che nel più potente dei miei innamoramenti, quando lui tornava a casa, io proprio sentivo la chiave nella toppa. Ero così felice che mi andavo a mettere nella mia stanza, a scrivere.
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08:59
Che é una cosa, e lui diceva ma non vieni a salutare? Cioè, e invece era l'espressione, è che era tutto talmente sovrastante che non non sapendo che fare, facevo e dicevo le parole sbagliate.
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09:15
Infatti io credo davvero che poi alla fine gli amori che resistono agli innamoramenti siano proprio quelli in cui ci avresti potuto giocare con il bambino che è stato l'altro.
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09:28
Invece se ci pensi il bambino che è nascosto dentro ad alcuni adulti, proprio non ci viene da da giocare con lui.
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Paolo Di Paolo
09:37
Hai citato Berry perché effettivamente esiste. Si potrebbe leggere la storia della letteratura come anche un catalogo infinito di baci, un po' come l'ultima proverbiale scena di nuovo cinema paradiso.
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09:48
In fondo potremmo fare un montaggio dei baci più belli della storia della letteratura.
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Chiara Gamberale
09:52
Bello sarebbe.
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Paolo Di Paolo
09:52
E non basterebbe no? Un libro, un'antologia però hai citato Berry che è autore.
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Chiara Gamberale
09:56
Anche perché, scusa Paolo se ti interrompo, è difficilissimo quando scrivi, far baciare o far fare l'amore a due personaggi senza essere didascalico e però senza cadere nello sconcerto.
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10:10
È veramente difficile dare parole a quel momento lì, quando poi si fa fisico è ancora più difficile.
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Paolo Di Paolo
10:16
E tu hai citato appunto Berry, un autore che ti sta a cuore un libro che ti sta a cuore da sempre
Peter Pan
, perché lì proprio l'apprendistato al bacio come qualcosa che a un certo punto impariamo, sempre sentendo questo dico che chiunque potrebbe dircelo chiunque davvero chiunque, anche chi l'ha appena dato il primo bacio.
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10:33
E il gesto che apparentemente naturale. Ma in quel momento ci sembra di non saperlo dare un bacio, no? Perché
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Chiara Gamberale
10:39
E addirittura
Peter Pan
sarà il mancato apprendistato al bacio, perché lei appena lo vede, proprio quando in Peter e Wendi. Wendi che Peter Pan l'ha sempre sognato, incontrato fra il sonno e la veglia.
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10:55
Egi ma sei qui per darmi un bacio? Lei perché è, appunto, ha questo afflato romantico delle ragazzine. Lui proprio non sa cosa sono i baci e le vede su un dito, il ditale che gli è servito per cucirgli l'ombra e crede che il bacio sia un sia un ditale.
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11:12
Proprio non, e tornerà questa incapacità al bacio di
Peter Pan
in una delle scene finali del romanzo, dove lei deve decidere se rimanere sull'isola che non c'è o tornare a
Londra
e lui non vuole imparare, non la sa, non la può imparare.
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11:33
Non puoi imparare a baciare perché appunto l'abbiamo, detto l'incontro con l'altro d'amore implica una trasformazione.
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11:41
E se si sapesse trasformare a cominciare da quel bacio e se sapesse mescolare il suo sapore a quello di un'altra creatura non sarebbe Peter Pan. Sarebbe destinato a crescere in un modo o nell'altro.
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Paolo Di Paolo
11:54
È vero, come dice
Chiara Gamberale
che l'incontro con l'altro ci trasforma. Nessun incontro è uguale all'altro.
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11:59
Nessun bacio è uguale a un altro bacio sulla guancia, baciamano, bacio appassionato, bacini, bacetti.
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12:06
Il gesto più semplice è anche il più difficile, dice senza dire. Ma poi delle parole abbiamo bisogno e amore, è una parola facilissima e difficilissima.
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12:19
Verso metà Ottocento il linguista
Niccolò Tommaseo
si era accanito nel suo famoso dizionario a cercare più sinonimi che poteva.
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12:28
Aveva trovato affetto, affezione, benevolenza. Aveva trovato passione, dimestichezza, intrinsechezza.
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12:36
Aveva trovato anche tenerezza, svisceratezza, che per lui era l'ultimo grado dell'amore quella dolce commozione delle viscere che proviamo all'apprezzarsi di persona sommamente a noi cara.
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12:49
Aveva trovato ardore, attaccamento, desiderio, brama, voglia. Aveva trovato anche fiducia, anche speranza, venerazione e riverenza.
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13:00
Ma forse non erano sinonimi. Erano gli strati di una sola parola, come quelli che separano una cipolla dal suo cuore.
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13:08
Fin dagli anni trenta del secolo scorso. I cioccolatini chiamati Baci si sono accompagnati alle parole.
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13:18
L'intuizione del cartiglio si deve a
Federico Seneca
, che ebbe appunto l'idea di avvolgere i Baci in un messaggio d'amore. Forse ispirandosi a un'abitudine di
Luisa Spagnoli,
una delle più affascinanti figure creative del Novecento.
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13:32
Imprenditrice, stilista, l'inventrice dei Baci e del cioccolato fondente con cui sono ricoperti.
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13:38
Nella sua storia d'amore con
Giovanni Buitoni
, pare fosse solita comunicare con l'amato, nascondendo bigliettini.
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13:45
Nel corso del tempo, l'archivio di frasi dei cartigli si è ampliato, arricchito, ha ridisegnato continuamente il campo semantico dell'amore.
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13:52
Aprendolo a tutte le possibili declinazioni. Idealmente, metterli in sequenza cronologica, potrebbe dirci come abbiamo parlato d'amore nei secoli e come ne parliamo oggi.
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14:04
Ho chiesto quindi a Chiara di pescare di nuovo dalla nostra scatola di Baci.
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Chiara Gamberale
14:09
Andiamo, dai, prenditi la responsabilità di dirci qualcosa sull'amore. Vediamo, ecco qua.
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14:16
Sì, sì, si
Goethe
addirittura. Quindi forse potremmo essere certi. È comunque certo che nulla al mondo rende l'uomo tanto necessario quanto l'amore.
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14:27
Allora è comunque certo che nulla al mondo. Ah, quindi ma guarda, questo è interessante perché Goethe sostiene che è l'uomo che è necessario. Cioè la necessità dell'essere umani è data da, dal ricevere e dare e dare amore.
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Paolo Di Paolo
14:46
Ti convince?
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Chiara Gamberale
14:46
Si sono piuttosto d'accordo.
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Paolo Di Paolo
14:48
Senti, tornando proprio a questa storia mentale della letteratura attraverso i Baci.
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14:53
Questo ci porta anche a pensare che i libri che abbiamo letto, i libri che abbiamo amato parlavano in un certo modo d'amore e quindi sentiamo che il linguaggio per dire l'amore cambia nel tempo. No? No, non è sempre lo stesso, anche se il sentimento sostanzialmente è quello.
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15:07
E questo mi spinge proprio a mettere in gioco, a farti mettere in gioco, sia la lettrice che la scrittrice. In un tuo romanzo, magari l'ultimo, il grembo paterno.
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15:15
Tu scrivi d'amore. L'hai fatto in tutti i tuoi libri, ma devi sentire anche l'aria del tempo che c'è intorno. Vedere come le persone riescono a dire o non dire l'amore.
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15:23
Ecco mi piacerebbe che tu ci aiutassi a entrare dentro questo cantiere.
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Chiara Gamberale
15:27
Tu conosci i miei romanzi, lo sai, anche se sono calati nell'ipermodernità forse è un po' fuori moda. Non lo so, però secondo me no, è dare questa grande centralità alle relazioni, no?
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15:38
I personaggi. Io sono convinta di un fatto che è impossibile nel momento in cui ti innamori, non dare centralità all'amore nella tua vita.
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15:49
È molto facile perderla, quella centralità quando sei disamorato, quando sei abituato alla persona che che ami, però nel momento in cui sei innamorato ti sei appena innamorato o se è stato appena lasciato.
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16:04
È molto difficile che quella dimensione non abbia una centralità assoluta dei tuoi giorni.
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Paolo Di Paolo
16:10
E anche oggi, in un'epoca in cui tramite un veloce immediato WhatsApp possiamo comunicare parole d'amore, scartare dei Baci, riesce a dare tutto un altro significato al nostro intento.
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16:19
Perché tra le mani non abbiamo uno smartphone, ma un pezzetto di carta che ci aiuta a raccontare emozioni. Può un cartiglio aiutarci a dire fino in fondo quello che stiamo provando per qualcun altro?
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Chiara Gamberale
16:31
Ma io credo molto nella comunicazione inconscia. Nel senso, secondo me sì.
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16:35
Però io più che giusto penso che sia anche bello. Io nei periodi in cui non sono stata innamorata, in cui non sono innamorata, non mi manca solo ascoltare parole d'amore.
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16:46
Mi manca proprio avere qualcuno che mi fa venire voglia di dirgliele, no? E, io appunto non ho WhatsApp. Però credo che indipendentemente dal mezzo, sia bello, soprattutto per chi lo fa. Sembra retorica, però non è così. Ci credo davvero a quello che sto dicendo.
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Paolo Di Paolo
17:08
E come osservatrice in generale di figure che hai intorno che sfiori per la strada, che poi in parte magari diventano anche i tuoi personaggi. Credi che ci sia qualcosa di invece molto specifico del tempo che attraversiamo rispetto al dire, dirsi l'amore?
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Chiara Gamberale
17:23
Attenzione perché c'è un rischio. Tu hai citato prima il mio ultimo romanzo, il grembo paterno.
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17:28
Dove c'è un uomo che non sa usare le parole dell'amore. E' l'uomo d'altri tempi, no? Siamo nel, è il padre della protagonista. Non lo sa proprio fare.
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17:35
Le parole sono usate solo per scambiarsi i piatti a tavola. No? Che mi dai? Buono! Eh, però... Non
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17:42
E dall'altra parte però lei, non a caso da adulta si innamora di un uomo narcisista, contemporaneo, che le parole le sa usare fin troppo bene.
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17:50
Lei quindi viene sedotta perché viene da un contesto, ha fame di parole d'amore e va a cadere fra le braccia di un uomo invece che sa usare bene le parole. Ma sono parole piene di di vuoto.
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18:01
Quindi io fra uno e l'altro. Se devo scegliere fra un uomo che ha difficoltà a esprimersi ma che se lo guardi negli occhi, capisci. Eh ormai preferisco il primo nel migliore dei mondi possibili. Sarebbe bello riuscire, davvero, per chi come noi, Paolo ha dedicato la propria vita alle parole.
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18:22
E io so che siamo siamo simili anche in questo.
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18:25
Io credo davvero che le parole possano avvicinare.
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18:30
Io quando parlo parlo anche per cercare delle verità dentro di me e nel mondo.
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18:37
E quindi figurati se questa speranza io non vorrei che fosse messa a servizio anche dell'amore.
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Paolo Di Paolo
18:49
Sono così tanti sentimenti entrati in gioco nel nostro discorso che non basterebbe un'intera scatola di Baci per esprimerli tutti.
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18:56
Ma noi non siamo sazi. Per questo ho chiesto a Chiara di scartare ancora uno.
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19:01
Usato perché abbiamo insistito sui primi Baci. Ma esistono anche gli ultimi.
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19:05
Io non so se questo mette una nota di malinconia. Però esiste veramente, molte storie che attraversiamo, un ultimo bacio, magari meno collocabile con esattezza sulla linea del tempo, di quanto non sia il primo. Però che valore ha? Secondo te un ultimo bacio?
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Chiara Gamberale
19:18
Eh, la cosa più straziante è che non lo sappiamo spesso quando è quel momento.
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19:22
Quello è straziante, no? Perché mentre appunto il primo bacio ce ne rendiamo conto, lo sapete. L'ultimo bacio a volte, appunto il suo strazio è qualcosa che rende proprio straziante il nostro sarà stare al mondo, no?
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19:34
Che non sappiamo, ma, quasi mai che quella è l'ultima volta che con quella persona faremo l'amore che la saluteremo o che ci andremo a pranzo.
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19:42
Però fa parte del gioco, credo della vita e dell'amore.
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19:48
Andiamo qua. Adesso speriamo che, allora. Ancora Goethe. Vedi? La gioia e l'amore sono le ali per le più grandi imprese.
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20:04
E qua mi piace Goethe. Perché non è da lui diciamo questa no? Perché, anzi, ce lo potevi dire prima. Come dire perché? E credo che un po' bovaristitica come affermazione però, insomma, credo che parte della responsabilità, della nostra vocazione al tormento venga anche da lui, ecco.
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20:25
Quindi mi fa piacere che in qualche modo, da qualche parte che io non avevo letto fino a questo momento, si sia, si ricreda.
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20:31
Perché si, anch'io troppo tardi, ho imparato che, certo che il dolore é un maestro, di vita, e però che anche la gioia, insomma, se la stiamo ad ascoltare, può insegnarci qualcosa di interessante.
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Paolo Di Paolo
20:46
E sì, dai è così. Si impara molto anche dalla gioia, dall'allegria.
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20:51
Una confezione di Baci da scartare mette sempre allegria. Qualche volta anche un bacio da ricordare.
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20:57
Come ci dice una pagina dell'ultimo romanzo di
Chiara Gamberale
, Il grembo paterno. Una pagina che dice così:
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Chiara Gamberale
21:05
Erano baci che non capivo, che non mi sembravano nemmeno baci, quelli fra i miei genitori. Quelli che si davano a sentieri, della telenovela che lei guardava con sua nonna da piccola e, che tutti abbiamo guardato con le nostre nonne.
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21:18
Erano una questione di vita o di morte, come se Riva e Josh e tutti gli altri quando si baciavano, non potessero parlare con un amico o un'amica, andare a farsi pure loro la passeggiata, pigliarsi un cremino? No! Potevano fare solo quello. Baciarsi.
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21:34
A costo di far piangere qualcuno, di uccidere qualcun altro. Come infatti più di una volta era successo. Povera Ilary.
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21:41
Invece i baci di mio padre potevano, pure, non venire posati sulla fronte di mia madre, su quelle guance potevano essere chiacchiere sul vento, sul supermercato, cioccolatini, cartoline e avrebbero avuto la stessa dolcezza.
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21:56
Non avrebbero mai messo nessuno dei due in pericolo.
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Paolo Di Paolo
22:06
Baci su Baci è un podcast di Chora Media promosso da Baci Perugina.
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22:10
È stato scritto da me
Paolo Di Paolo
con il supporto di Anita Franzoni.
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22:15
Le registrazioni in studio sono di Cristiano Lellini, per Kea Sound.
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22:19
Il fonico in presa diretta è Roberto Colella. La post-produzione e di
Francesco Ferrari
per Frigo Studio. La producer è
Anna Nenna,
la cura editoriale e di Sarah Poma.
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Paolo Di Paolo
Chiara Gamberale
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