Sto pensando a quei tipici impicci, come la sabbia nelle mutande, le lunghe interminabili code in autostrada, i tipi che cercano di venderti le calze in autogrill, ustioni di secondo grado, i vicini di asciugamano che ascoltano la radio a volume inaudito, i bambini che urlano e calpestano il tuo meraviglioso castello di sabbia, il caldo atroce, le repliche televisive, le ferite da scoglio, le ferite da riccio, lo squalo, le mine antiuomo e tutto quel magico circo psichedelico che ben conosciamo.