Quella mattina dell’11 settembre 2001 il destino del volo AA11, e della storia mondiale, è stato nelle mani di una persona, ma non è la prima persona cui ci verrebbe di pensare.
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Talking about
Speakers
(2)
Paolo Colombo
Enrico Mentana
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Paolo Colombo
00:11
In un bellissimo libro del duemila e sette, si intitola Molto forte, incredibilmente vicino, quello straordinario scrittore che è
Jonathan Safran Foer
, descrivendo le sensazioni della madre di una delle vittime dell'attentato alle
Torri Gemelle
di
New York
, ha scalpellato, in una sorta di scabro rap letterario, le immagini che tutti noi abbiamo negli occhi da quel giorno del settembre duemila e uno.
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00:39
Ho acceso la televisione, ho abbassato il volume al minimo, le stesse immagini ripetute all'infinito: aerei che vanno contro le torri, corpi che cadono, persone che agitano camicie dalle finestre in alto.
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00:52
Aerei che vanno contro le torri, corpi che cadono, persone coperte di polvere bianca.
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00:59
Corpi che cadono, aerei che vanno contro le torri, aerei che vanno contro le torri, le torri che cadono, persone che agitano camicie dalle finestre in alto, corpi che cadono.
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01:10
Aerei che vanno contro le torri.
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01:13
Avrei voluto essere vuota come una brocca rovesciata, e invece ero piena come un sasso.
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01:56
Tutti sappiamo come sono andate le cose nell'attentato alle Torri Gemelle dell'undici settembre duemila e uno, o almeno lo crediamo.
, da anni mi sono impegnato proprio a raccontare la storia in maniera diversa e in questo podcast, che si chiama 8:46 lo faccio parlando dell'attentato suicida più famoso di sempre.
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02:34
Alle otto quarantasei quaranta secondi, fuso orario di
New York
, dell'undici settembre duemila e uno la storia cambiò.
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02:43
In Italia erano le quattordici e quarantasei.
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02:46
Fu quello che i marinai chiamano un punto di non ritorno. Qualcosa fra un prima e un poi.
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02:52
Chi c'era, intendo chiunque aveva la capacità di comprendere, di ricordare cosa stava accadendo, rammenta perfettamente dove si trovasse e cosa stesse facendo negli istanti in cui vide le immagini dell'impatto degli aerei contro il World Trade Center.
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03:08
Anche voi che state ascoltando, ne sono certo, ricordate esattamente lo shock, le reazioni e i pensieri. Dai, non è così?
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03:18
Buon pomeriggio a tutti edizione straordinaria del Tg uno per darvi conto di una drammatica notizia che arriva da
New York
: due aerei si sono schiantati sui due grattacieli delle Twins Tower del World Trade Center.
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Enrico Mentana
03:30
Potevi immaginare attonita quella parte dell'America scoprire che per la prima volta, stando alle parole della CNN, l'America è sotto attacco e che la
Guardia Nazionale
è stata messa in azione.
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Paolo Colombo
03:44
Chi ha chiamato la moglie o il marito, chi i figli o gli amici. Chi ne ha parlato in ufficio con i colleghi, chi è tornato in fretta e furia a casa per saperne di più.
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03:53
Nella nostra vita, nella nostra routine, nelle nostre menti sono piombate quelle immagini esattamente come quell'aereo che si era infilato nella Torre nord, seguite da una consapevolezza che col passare dei minuti assumeva una forma sempre più nitida e cioè che, dopo quell'undici settembre duemila e uno, niente sarebbe più stato uguale e che quel giorno non ce lo saremmo mai dimenticato.
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04:20
C'è una registrazione: alle otto e quarantasei Ami Sweeney, la seconda assistente del volo undici
dell'American Airlines
in rotta da
Boston
a
Los Angeles,
al telefono con il gestore del traffico aereo a terra
dell'American Airlines
, Michael Woodward, dice concitata: "Qualcosa non va. Scendiamo velocemente, siamo sballottati da tutte le parti".
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04:43
Woodward le chiede di dare un'occhiata fuori dal finestrino per capire dove si trovano e lei dice: "Vedo il mare, vedo edifici, stiamo volando bassi, stiamo volando molto, molto bassi. Oh, Dio mio, siamo troppo bassi".
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04:58
Alle otto e quarantasei e quaranta secondi l'aereo impatta la Torre nord del
World Trade Center
di
New York
con un'angolazione di dieci virgola sei gradi.
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05:08
È un Boeing sette sei sette, e si schianta all'altezza del novantaseiesimo piano della facciata settentrionale del grattacielo, squarciandolo con la sua massa di oltre centoventi tonnellate lanciata alla velocità di settecentoquindici chilometri orari, duecento metri al secondo.
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05:27
La violenza dell'urto è tale da distruggere completamente l'aereo.
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05:31
I detriti trapassano l'edificio da parte a parte.
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05:34
Al momento nella
Torre
sono presenti solo ottomilanovecento persone rispetto alle circa quindicimila normalmente lì a quell'ora.
Altri sono andati a votare per le consultazioni per le primarie del
Partito Democratico
.
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05:54
Chi è arrivato invece regolarmente negli uffici dell'altra Torre, la sud, dopo lo schianto inizia a evacuare l'edificio, anche se ancora non sa esattamente cosa sia successo.
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06:05
Il servizio di sicurezza avvisa, però, attraverso gli altoparlanti che si è trattato di un incidente alla Torre nord che non interessa la Sud, quindi non c'è ragione di abbandonarla e molti, rassicurati, tornano al loro posto.
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06:18
Le prime unità dei vigili del fuoco arrivano alle otto e cinquanta, nemmeno tre minuti e mezzo dopo, avvisate dalla
Polizia Locale
che sospetta prima una fuga di gas e poi una bomba. Si capirà circa quindici minuti dopo che si è trattato di un impatto con un aereo.
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06:35
Il comandante dei vigili del fuoco, Peter James Gans Junior, dà ordine di evacuare il grattacielo colpito; ma le oltre milletrecento persone che si trovano al di sopra del punto dell'impatto restano bloccate: le tre scale, i cinquanta vani ascensori sono andati distrutti.
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06:53
Nessuno ha idea che ci siano altri dirottamenti in corso. Dai principali centri di controllo americani si inviano generici messaggi radio verso i principali aerei nelle vicinanze di
New York
, informandoli di quanto successo.
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07:08
Uno dei voli settantasette non risponde stranamente alla torre di controllo.
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07:13
E' quello che punterà il Pentagono e probabilmente i piloti sono già stati uccisi dai dirottatori.
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07:18
Ma, pazzesco, questa è una vicenda ritmata da un mucchio di piccoli dettagli e minimi errori che cambiano la storia, quella con la S maiuscola.
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07:28
Ecco il primo: gli operatori decidono di ignorare la cosa e non segnalare l'anomalia alle autorità ipotizzando solo un guasto tecnico. Informeranno il vicepresidente esecutivo
dell'American Airlines
Gerard Harpey, solo poco dopo le nove, quando un secondo aereo, il centosettantacinque, impatterà la Torre sud, svelando che l'attacco non è per nulla isolato.
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07:52
Qual è l'aggettivo appropriato? Tragico, grottesco, sconvolgente, affascinante? Non so.
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07:58
È tragico, grottesco, sconvolgente, affascinante che la storia di milioni di persone, di sistemi di potere secolari, di interi continenti possa svoltare in una direzione o in un'altra sulla base di un minuscolo, minuscolissimo particolare.
. Inizia a dare una mano nella drogheria di famiglia a Jackson Street, nella
Chinatown
della città . Ma, giovanissima, si conquista un posto
all'American Airlines.
Fa la hostess.
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09:11
Quella mattina Betty è in ritardo sulla tabella di marcia.
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09:15
Il suo turno comincia alle sei e trenta, e l'orologio che la madre le ha regalato segna già le sei.
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09:20
Il reticolo autostradale di
Boston
ti può incastrare per ore. Betty Ong lo sa benissimo, ha fatto quel tratto un centinaio di volte. Sale sul taxi preoccupata.
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09:30
Ci vorrebbe un miracolo per arrivare in tempo.
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09:33
Un miracolo, o forse un machiavellico gioco del destino. Dove sta la differenza?
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09:41
L'autostrada è sorprendentemente semivuota. Che fortuna deve aver pensato lei, arrivando in perfetto orario all'aeroporto Logan.
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09:49
Poi... e poi è il suo mestiere, controlla le forniture di rinfreschi, la pulizia dei sedili e si prepara ad accogliere i primi passeggeri.
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09:57
Cinque ragazzi cortesi, ben sbarbati, sono mediorientali, ma per lei, cinese americana, cresciuta nel calderone etnico della
California
, figlia di clandestini naturalizzati, la diversità è la normalità .
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10:10
"Welcome on board" recita al primo dei cinque che gli mostra il biglietto.
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10:15
Numero del posto otto B, nome
Mohammed Atta.
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10:21
Comunicazioni di rito all'interfono. Dimostrazione delle procedure di sicurezza. L'aereo decolla alle sette e cinquantanove con quattordici minuti di ritardo.
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10:31
Alle otto e venti
Betty Ong
si mette in contatto con Nadia Gonzales, operatrice del centro di
Cleveland
.
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10:38
Descrive con apparente calma e lucidità una situazione, invece, pazzesca: "Mi chiamo Betty Ong, sono seduta nelle file in fondo all'aereo. Qualcuno è stato pugnalato in prima classe, ma non si vede niente e non si respira. Hanno spruzzato dello spray al peperoncino. Il capitano non risponde e non possiamo entrare nella cabina di pilotaggio".
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11:00
"Su che volo sei?" chiede Nadia.
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11:03
"Sono sul volo dodici" risponde prontamente Betty.
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11:09
Immediatamente il volo dodici viene rintracciato e monitorato. Nessuno richiede ulteriori conferme, ritenendo affidabile l'informazione ricevuta dalla voce professionale della hostess. Ma in realtà Betty sta volando sul volo undici.
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11:24
Si potrà poi concludere che Betty era comprensibilmente agitatissima, nonostante la sua capacità di mascherarlo. Maledetta professionalità .
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11:33
Dirà in seguito ben due volte che si trova sull'
American Airlines
undici, ma ormai le procedure di verifica sono state attivate per il volo sbagliato.
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11:42
Eccoli qua gli incredibili errori che apparentemente insignificanti, hanno un ruolo fondamentale in questa storia.
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11:49
Ed eccola lì la storia, quella con la S maiuscola che svolta.
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11:59
Per inciso, l'errore sarà studiato a lungo nei mesi successivi per migliorare le procedure di verifica nelle comunicazioni con il personale di bordo in situazioni di emergenza.
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12:09
Si richiederà da lì in poi di fornire un elenco preciso di informazioni in rapida sequenza e con ripetizione e conferma successiva per verificare la lucidità delle persone coinvolte.
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12:20
La storia della hostess del volo undici si trasformerà in sostanza in un insegnamento fondamentale per il futuro della sicurezza aerea in tutto il mondo.
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12:30
Il giorno successivo all'undici settembre, centinaia di cinesi si riuniranno in un piccolo parco della sua
Chinatown
per ricordare Betty. Sarà presente anche il sindaco
Willie Brown
.
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12:41
Una targa ancora oggi accoglie i visitatori all'ingresso di quel parco, come faceva lei al portello degli aerei in ricordo del destino che le ha riservato un posto nella storia mondiale.
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12:52
Pure lui, il destino, con quel suo stile che sa essere così garbato, facendole semplicemente trovare un'autostrada vuota e mettendole sulla punta della lingua un banalissimo lapsus.
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13:04
A lei, così professionale, che di errori non ne faceva mai.
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13:09
E di errori, in questa vicenda, ce ne saranno tanti altri.
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13:19
Otto e quarantasei è un podcast di
Paolo Colombo
prodotto da Chora Media.
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13:24
È scritto da
Paolo Colombo
e Davide Antonelli, ed è un progetto di storia e narrazione.